Municipio 2

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Urbanistica tattica per una città di poveracci

Poveracci perché mentre a Palazzo Marino si apprestano a farci l’ennesimo salasso, che porterà nelle casse di ATM un extra-gettito di circa 50 milioni di euro, dal Comune per sistemare vie e piazze mettono a disposizione quattro tolle di vernice, un po’ di panche di recupero e la manodopera gratis dei cittadini che illudono di partecipare alla riqualificazione della città. Un metodo da terzo mondo urbanistico basato spesso sulle sole richieste degli abitanti una via, se non di un solo palazzo, messo in atto senza nessuna visione strategica dei flussi di traffico e delle conseguenze che certi interventi locali avranno sul contesto generale. I disastri viabilistici causati in Porta Genova, Via Rovereto, Piazza Angilberto… con le conseguenti proteste dei cittadini imbufaliti, da un lato per l’aumentare del traffico e la riduzione dei parcheggi e dall’altro per l’avere creato le condizioni perché si creino bivacchi diurni e notturni, non sembrano aver fatto recedere l’Assessore Maran dalla convinzione che la partecipazione sia più importante della competenza. E già si profila all’orizzonte il prossimo guaio. E’ di ieri l’entusiasta annuncio dell’approssimarsi di un nuovo nefasto intervento nel Municipio 2. Questa volta ad essere bersaglio degli urbanisti della domenica è l’incrocio fra le vie Venini, Martiri Oscuri e Spoleto. Un crocevia che va sicuramente razionalizzato, ma non chiuso bloccando lo sbocco di Via Venini su viale Monza, togliendole così la funzione di alleggerire il traffico dell’artesia principale almeno nel suo tratto iniziale. Problema che ovviamente non si pongono quelli cui danno fastidio “le mamme che vanno a prendere i bambini a scuola con il suv“. Detto che si tratta di uno stereotipo, che di suv in doppia fila davanti alle scuole ce ne sarà uno ogni trenta auto, il problema forse sono i vigili in servizio davanti alle scuole che consentono la sosta in doppia fila e ancor più l’incapacità, da parte di chi non ha nulla da fare se non criticare, di tollerare un’azione della durata di forse qualche minuto. Comunque sia, visto che di far lavorare i vigili a Palazzo Marino non ne vogliono proprio sapere, mentre le zabette di quartiere non intendono far tacere le loro tastiere, ecco che chissà da dove salta fuori un nuovo progetto “dal basso“, “inclusivo“, “partecipato” che favorirà la “socializzazione”, proprio come piace al buon Maran. Poco importa se realizzarlo intaserà viale Monza e tutte le vie nei dintorni, costringendo chi abita nella zona a insulsi giri dell’oca per lasciare l’auto, quello che conta è far sentire i cittadini protagonisti del disastro che avranno causato. Certo, quelli della gang del barrio 18 allontanati dal Parco Martesana saranno felici di avere un nuovo ritrovo serale, ma di questo gli urbanisti della domenica se ne renderanno conto solo quando se li troveranno sotto casa. In tutto ciò gli unici a non essere coinvolti sono ovviamente i rappresentanti delle istituzioni locali, costretti a dire la loro commentando i post con cui l’Assessore all’Urbanistica diffonde le “sue” mirabolanti trovate. Fra questi il Consigliere di Forza Italia Antony Mammino che scrive: “E come al solito il Municipio 2 non è invitato al tavolo di confronto. Ottima cortesia istituzionale e grande approccio di collaborazione. PS in via popoli uniti saranno felicissimi con la congestione di traffico che c’è e i motorini sul marciapiede“. Un po’ pretenzioso l’azzurro, ci mancherebbe altro che gli sia consentito di fare il suo lavoro di amministratore quando c’è la “ggente” che può farlo al posto suo. Vedremo i risultati.  

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Arrestato borseggiatore algerino in Centrale

Un borseggiatore algerino di 24 anni è stato arrestato ieri pomeriggio per furto aggravato nella piazza davanti alla Stazione Centrale dopo avere borseggiato un viaggiatore. Una delle pattuglie della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria in servizio antiborseggio, lo ha notato mentre, con movimenti sospetti, si sedeva alle spalle di un viaggiatore, su un muretto accanto al proprio bagaglio. Osservandolo a distanza, i poliziotti hanno notato l’uomo impossessarsi della borsa che il passeggero aveva accanto per poi allontanarsi rapidamente. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo dopo alcuni metri e hanno restituito la borsa al proprietario che non si era accorto di nulla. Askanews  

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Firmato il patto di collaborazione nel quartiere Adriano

Si è svolto oggi alle 18.30 presso il “Real Giardino” di via Brambilla la firma collettiva del primo Patto di collaborazione nel quartiere Adriano, alla presenza dell’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data Lorenzo Lipparini. Il Patto, ovvero lo strumento che permette la collaborazione tra cittadini e Amministrazione nelle attività di cura e rigenerazione dei beni comuni, sarà siglato tra Comune di Milano, tre singoli cittadini, le associazioni di promozione sociale “ViviAdriano“, e “Amici Casa della Carità” Onlus, la storica società sportiva Real Crescenzago, che ha in concessione lo spazio del giardino e la Fondazione A. Abriani “Casa della Carità”, gestore delle aiuole di via Brambilla. Obiettivo del Patto è la diffusione di buone prassi di gestione degli spazi comuni, in particolare attraverso la cura condivisa e la realizzazione di attività aggregative e inclusive per la comunità nelle aree verdi di via Brambilla e nel giardino in cui si svolge oggi l’evento, un nuovo luogo nato dalla collaborazione delle diverse realtà del quartiere. Lo spazio del Real Giardino è stato identificato dopo un lungo percorso aperto alla cittadinanza e alle associazioni locali, promosso da Lacittàintorno, grazie alla propria azione Luoghicomuni, e con il supporto di Labsus e di Italia Nostra Nord Milano, in un processo che ha visto diverse fasi dalla mappatura del quartiere fino alla riprogettazione condivisa degli spazi individuati. Lo spazio è stato oggetto di un intervento di riqualificazione fisica e di risignificazione sociale, grazie a un gruppo di cittadini attivi e alle associazioni coinvolte, per essere poi messo a disposizione di tutti da parte della Società Sportiva Real Crescenzago che ha deciso di aprire quest’area poco utilizzata a tutta la comunità del quartiere Adriano. L’intervento nel corso del tempo ha coinvolto oltre a Viviadriano e ad alcuni singoli cittadini, la Fondazione Casa della Carità e l’Associazione Amici di Casa della Carità per promuovere attività inclusive per gli ospiti della Casa, principalmente rifugiati e persone in difficoltà in fase di reinserimento. Le attività di ripristino, cura e animazione di questi spazi, iniziate lo scorso aprile, hanno consentito la sua trasformazione in un nuovo luogo di quartiere, all’interno del quale saranno realizzate attività formative, aggregative e inclusive a tema giardinaggio e orticoltura. “Anche il quartiere Adriano ha il suo primo patto di collaborazione – commenta l’assessore Lipparini – che vede coinvolte molte realtà del territorio coordinate da Labsus e Italia Nostra nell’ambito del progetto Luoghicomuni di Fondazione Cariplo. La presenza di attivatori locali che lavorano in sinergia con l’Amministrazione comunale per individuare, promuovere e alimentare accordi per la rigenerazione e la cura condivisa di spazi aperti collettivi, sta dando grandi risultati. Attraverso il Regolamento dei beni comuni stanno infatti fiorendo in ogni Municipio proposte da parte di cittadini e associazioni che hanno a cuore il proprio quartiere e vogliono contribuire concretamente alla cura, alla tutela e alla vitalità dello spazio in cui abitano“.  

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Occupanti abusivi aggrediscono operai A2a

A denunciarlo è il spiega il Presidente del Municipio 2 Samuele Piscina che spiega: “Stamane (ieri mattina ndr) A2a ha eseguito l’ennesimo distaccamento dell’allaccio abusivo della corrente elettrica realizzato dagli occupanti dello stabile di via Iglesias. Purtroppo però gli animi si sono subito scaldati e gli occupanti se la sono presa prima con gli operatori della rete elettrica e poi con i cittadini”. “Ringraziamo la Polizia di Stato – prosegue Piscina –  che era presente durante l’intervento e che ha arrestato l’occupante che ha minacciato il tecnico di A2a con un coltellino e ha provocato contusioni a un paio di agenti. In seguito all’intervento anche i cittadini sono stati nuovamente e pesantemente minacciati di ripercussioni sulla persona e sui loro beni se gli occupanti non fossero stati lasciati liberi di delinquere, nonostante fossero all’oscuro di quanto stava accadendo. Lo stabile privato, sede di una ex fabbrica in disuso da anni, è stato occupato abusivamente durante il mese di luglio 2018 dagli antagonisti del collettivo NOICISIAMO. Compie quindi ormai un anno l’occupazione abusiva in un quartiere tranquillo e residenziale come quello di Gorla che non merita di subire la prepotenza e l’illegalità di questi delinquenti. Bisogna porre immediatamente fine a questa occupazione che si aggiunge a quelle del Lambretta in via Edolo, del Leoncavallo e di via Esterle (di proprietà Comunale), per i quali continuiamo a chiedere lo sgombero“. “Il Municipio 2 in quanto occupazioni abusive e delinquenza ha già dato troppo!“, conclude Piscina “Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai cittadini, ai tecnici di A2a e agli agenti che sono costretti ogni giorno a subire questi soprusi e chiediamo ancora una vola al Comune di porre la questione all’interno del Comitato provinciale per la pubblica sicurezza, offrendo alloggi alternativi per le famiglie e sbloccando quindi la richiesta di sgombero, invece di fa finta di nulla come sta accadendo da 1 anno. La situazione si sta esasperando giorno dopo giorno. Se dovesse succedere qualcosa ai cittadini, l’inattività del Comune sarebbe imperdonabile!”.  

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Via Rovereto, rivolta contro l’urbanistica tattica

Via Rovereto, rivolta contro l’urbanistica tattica. Il progetto di rendere zona 30 la traversa di viale Monza piace ai palazzi del centro, meno a chi ci vive. “In tanti anni – spiega Salvatore Basile, a capo di un comitato di cittadini – non avevo mai visto la movida in questa zona, adesso invece la sera è un ritrovo che crea degrado“. Lo sfogo degli abitanti è stato tradotto in una serie di criticità elencate in una lettera aperta del comitato: PROGETTO TRENTAMI (VIA ROVERETO) lettera aperta Al .Sindaco Giuseppe Sala All’assessore Marco Granelli Alla giunta del Comune di Milano Al Municipio 2 Comune di Milano La presente per porre l’attenzione sul progetto del bilancio partecipato del Comune di Milano in via Rovereto. Sicuramente il fine di tale progetto è lodevole ma per niente funzionale,pericoloso e disagevole per il transito nella via ,di seguito andiamo ad elencare le criticità di tale progetto. 1 l’impossibilità per le imprese nella via di poter scaricare vista la riduzione delle corsie,ricordiamo che in quella via vi sono diverse imprese che si vedono costrette a 3/4/5 manovre per entrare nei passi carrabili,e i camion di media grandezza (vedi mobilificio Maccarrone)non possono più fermarsi anche solo per scaricare in quanto bloccherebbero il traffico in tutte e 2 le direttrici di marcia. 2 l’impossibilità di transitare la mattina quando passa il camion dell’Amsa in quanto la carreggiata non consente il flusso vista la riduzione delle corsie. 3 (Pericolosità )L’incrocio di 2 auto o furgoni rischiano lo scontro ogni qualvolta si incontrano . 4 (pericolosità ) l’attraversamento dei pedoni nella via è più rischiosa in quanto con lo spostamento dei parcheggi la visibilità NON SOLO per gli automobilisti ma soprattutto per i pedoni che hanno una visibilità limitata sull’arrivo dei veicoli rende anche il semplice attraversamento molto pericoloso. 5 Imbocco da via Giacosa : rilevata dalla maggior parte delle persone coinvolte una curva ad imbuto inusuale che crea più rischio di incidenti visto il restringimento della curva, area limitrofa mercato che il Venerdi è già satura con la strada più larga ,quindi con il disagio che sia anziani che altri cittadini non si possano fermare anche solo per far scendere le persone in quanto bloccherebbero le corsie ristrette e sarebbero a rischio di tamponamento,al quale aggiungiamo il disagio per gli operatori del mercato. 6 (criticità di ordine pubblico ) tavoloni da pic -nic sui marciapiedi ,con l’arrivo della bella stagione le persone saranno legittimate a sostare in questi manufatti anche ad ore non consone d’estate sotto finestre aperte possiamo immaginare cosa ci possa essere nel caso noi avremmo legittimato tutto questo (in questo momento si possono sedere la notte per lo spaccio e quanto altro già controllato da diversi cittadini). In seguito si potrà avere ubriachezze moleste che stazionano in loco,con schiamazzi notturni e tutto quello che segue….. SI CHIEDE Che tale progetto al momento sperimentale non venga prorogato/deliberato dalla giunta e dal consiglio comunale per le ragioni sopracitate e che la via Rovereto torni ad essere una via vivibile e sicura per tutti i residenti,a questo proposito il comitato firmatario e i rappresentanti degli abitanti di via Rovereto si attiveranno per una raccolta di firme per sensibilizzare l’esito di future decisioni . CCM2 (comitato cittadini municipio 2) e i rappresentanti abitanti di Via Rovereto Il presidente CCM2 BASILE SALVATORE email- comitatocm2@gmail.com

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Coppia di filippini fermati per spaccio di shaboo

Sabato mattina in via Porpora, gli agenti del Commissariato Lambrate hanno proceduto ad un controllo d’iniziativa di una coppia di filippini. Durante le fasi di controllo una cittadina filippina di 36 anni ha cercato subito di disfarsi di 9 bustine di shaboo, per un peso di 1 grammo. I poliziotti hanno deciso di procedere a perquisizione domiciliare presso la sua abitazione. L’uomo in sua compagnia è stato considerato estraneo ai fatti. Nell’appartamento è stato trovato del materiale per il confezionamento e nelle tasche di un uomo trovato in casa, cittadino filippino di 51 anni sono stati trovate ulteriori 7 confezioni per un peso complessivo di 2,5 grammi. L’uomo arrestato per detenzione ai fini di spaccio, mentre la donna è stata indagata in stato di libertà.  

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