Municipio 2

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Piscina (Lega): “Ambulanza bloccata nel traffico in Viale Monza, grazie Sala e Granelli!”

Piscina (Lega): “Ambulanza bloccata nel traffico in Viale Monza, grazie Sala e Granelli!”. Lo sfogo del presidente del Municipio 2, in isolamento causa Covid da qualche giorno, arriva insieme a questo video dove si vede un’ambulanza in difficoltà a causa del traffico di viale Monza. “Il Sindaco Sala e l’Assessore Granelli avevano garantito che il nuovo assetto viabilistico di Viale Monza, con la folle ciclabile che non finiremo mai di contestare, non avrebbe determinato maggiori ingorghi e difficoltà per i mezzi di soccorso”, evidenzia Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano. “In questi giorni autunnali abbiamo invece assistito alla totale congestione di Viale Monza, al punto che i mezzi di soccorso sono letteralmente impossibilitati al passaggio. Ancora di più in questo momento storico in cui i casi CoVid stanno nuovamente aumentando nella nostra città, le tempistiche delle ambulanze sono fondamentali per salvare vite. Solo una visione miope di Milano non può far rendere conto l’Amministrazione comunale della pericolosità di quanto realizzato senza alcun senso logico!”. “Torno a chiedere, insieme a tanti concittadini residenti in Viale Monza, il mea culpa di Sala e Granelli e il ripristino della vecchia viabilità”, conclude l’esponente leghista. “Via Breda rimane sempre la nostra proposta alternativa, credibile e sensata per la pista ciclabile”.

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Domenica 4 ottobre inaugurazione dehors chiosco parco Franca Rame

Municipio 2 ed Esselunga: “Domenica 4 ottobre inaugurazione dehors chiosco parco Franca Rame realizzato in partnership”. “Siamo felici, dopo i periodi difficili passati dovuti al CoVid, di poter finalmente inaugurare il dehors presso il chiosco municipale nel parco Franca Rame che da tanto tempo i cittadini e i gestori attendevano”, esordiscono Samuele Piscina (Presidente del Municipio 2) e Luca Lepore (assessore municipale al Demanio). “Il dehors sorge dalle ceneri del bilancio partecipativo 2015, quando il progetto, mai finanziato dal Comune di Milano, vinse il contest milanese. Quasi 5 anni dopo, il sogno dei cittadini del Quartiere Adriano che avevano perso ogni speranza, è stato realizzato grazie al Municipio 2 e soprattutto alla partnership con Esselunga S.p.A. che ha finanziato il progetto”. “L’inaugurazione avverrà domenica 4 ottobre presso il chiosco gestito da <Alma Bar> a partire dalle ore 17.00, in sicurezza, con ingressi contingentati, distanziamento e temperatura corporea provata all’accesso. Suggeriamo ai cittadini che vorranno partecipare di prenotare i posti a sedere”. “Il nostro più grande ringraziamento”, concludono i 2 esponenti municipali, “va a Esselunga, senza la quale nulla sarebbe stato possibile, all’Area municipi e all’Associazione <La Fabbrica> che svolgerà l’evento per conto del Municipio”. “L’Associazione di Volontariato La Fabbrica opera sul territorio di Milano dal 2004 promuovendo attività culturali, musicali e artistiche”, spiega il Dott. Romolo Dell’Angelo, Presidente dell’Associazione di Volontariato La Fabbrica. “Parallelamente realizza attività di inclusione per minori e adulti con disabilità fisica e/o intellettiva attraverso l’organizzazione di gite, vacanze e momenti di aggregazione sul territorio locale. In occasione dell’inaugurazione del dehors, presenteremo cinque spettacoli concertistici con esibizioni sui generi pop, rock e affini”.

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Arrestato ricettatore gambiano

Venerdì sera, in via Scarlatti, durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notato che un gruppo di persone, accortesi della presenza della Polizia, hanno subito tentato la fuga. Uno di questi, cittadino gambiano 31enne, durante la corsa si è disfatto di uno smartphone gettandolo a terra. I poliziotti hanno così inseguito il gruppo di malviventi, riuscendo poco dopo a bloccarli. La perquisizione personale del 31enne ha portato al sequestro di 9 telefoni cellulari del valore complessivo di 5mila euro, più la somma contante di 1265 euro. Per questo motivo l’uomo, con precedenti specifici, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione. Gli altri tre complici, un cittadino senegalese di 33 anni, un gambiano di 22 e un cittadino algerino 27enne, sono stati trovati in possesso di un totale di 6 telefoni cellulari e della somma di 1420 euro in contanti, motivo per cui sono stati indagati a piede libero per ricettazione.

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Arresti e sanzioni amministrative a NOLO

La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nella zona Loreto, via Padova e viale Monza, nonché alle fermate della linea metropolitana MM1 e presso i parchi cittadini nella zona di competenza del Commissariato “Villa San Giovanni”. I poliziotti della Polmetro dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura insieme ai colleghi del Commissariato e del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, con il supporto di Unità Cinofile, hanno controllato 84 persone, tra le quali 14 con precedenti di Polizia,  32 veicoli. Durante il controllo, gli agenti hanno arrestato, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un cittadino gambiano di 27 anni, con precedenti di polizia. Alle 18:30, infatti, in via Stamira d’Ancona, all’interno del parco, l’unità cinofila ha controllato l’uomo il quale, alla vista del cane che lo stava segnalando al proprio conduttore, ha consegnato spontaneamente tre dosi di hashish. Gli agenti hanno approfondito il controllo e hanno rinvenuto nella disponibilità dell’arrestato ulteriori 15 dosi di stupefacente. I successivi accertamenti svolti in Questura hanno permesso di appurare che l’uomo, diversamente dalle false generalità fornite durante il controllo, era destinatario di un provvedimento con il quale si disponeva la sostituzione della misura del divieto di dimora nel Comune di Milano con la custodia in carcere. Pertanto è stato denunciato anche per aver fornito false generalità a Pubblico Ufficiale e per essere inottemperante all’Ordine del Questore di allontanarsi dal territorio nazionale. Ulteriori controlli con le unità cinofile hanno consentito di rinvenire e sequestrare a carico d’ignoti altri 37 grammi  di droga, trovati all’interno del parco vicino all’area riservata ai cani. Nel corso dello stesso pomeriggio, i poliziotti della Polmetro hanno svolto controlli anche all’interno della metropolitana, presso le stazioni della MM1 Villa San Giovanni, Precotto, Gorla, Turro e Rovereto: proprio in quest’ultima fermata è stato arrestato un 32enne marocchino responsabile di un borseggio consumato pochi istanti prima che venisse fermato dagli agenti.  L’uomo si era impossessato di un borsello con all’interno uno smartphone del valore di 500 euro ai danni di un cittadino italiano di 62 anni che si trovava all’interno del convoglio della metropolitana diretto a Sesto San Giovanni. Infine, nel corso dello stesso servizio, sono stati controllati cinque locali unitamente alla Polizia Annonaria: una sala giochi in viale Monza, due sale slot in via Padova, una sala giochi in Largo Tel Aviv e una sala scommesse in via Cesarotti. All’esito sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3350,00 euro.

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Fratelli d’Italia: “Il fallimento dell’accoglienza sotto i ponti della Martesana”

Fratelli d’Italia: “Il fallimento dell’accoglienza sotto i ponti della Martesana”. “Su invito di alcuni cittadini, che ci hanno segnalato un accampamento di senzatetto sotto i ponti ferroviari che scavalcano il percorso ciclopedonale che corre lungo la Martesana vicino al Parco Piccola Goccia, con l’Onorevole Marco Osnato, abbiamo svolto un sopralluogo  per verificare le condizioni in cui vivono queste persone”, spiega Otello Ruggeri, presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “Oggi abbiamo potuto toccare con mano la Milano dell’accoglienza di Majorino, di Sala e della sinistra benpensante – commenta l’onorevole Marco Osnato – osservando come, solidarietà, fratellanza e la vicinanza esistano solo a parole, ma nei fatti si abbandonano italiani, immigrati, giovani, meno giovani e donne a vivere nel fango circondati da sporcizia e carcasse di animali in decomposizione. Noi crediamo – continua Osnato – che situazioni del genere nella Milano del 2020 non possano più essere tollerate. Sia per la sicurezza dei milanesi, sia per la dignità delle persone che accogliamo in Italia promettendo loro una vita migliore. Questa – conclude – non può certo essere rappresentata da un permesso di soggiorno che da diritto a un  giaciglio di fortuna sotto un ponte a fianco della Milano che corre”. “Fa specie pensare che questo accampamento si trovi al centro di due iniziative tanto decantate dalla sinistra milanese:  i Giardini Bing e i Murales pro accoglienza del parco Piccola Goccia. – Aggiunge Ruggeri – Evidentemente, quelli che le promuovono parlando di accoglienza e inclusione, preferiscono non vedere come, a pochi metri da esse, i loro propositi siano drammaticamente smentiti dalla realtà”.

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La ciclabile di viale Monza continua a far discutere

La ciclabile di viale Monza continua a far discutere. L’opera è diventata uno dei temi principali del dibattito milanese. In parte sarà perché tocca una delle arterie principali per entrare e uscire dalla città, in parte perché è diventata il simbolo di una battaglia politica tra chi è a favore di un certo modello di città e chi è contrario. Le parti sono divise tra chi vede nelle due ruote tutto il bene del mondo e chi le considera solo un mezzo di spostamento che non deve prevaricare gli altri. Ma quando le posizioni diventano estreme i ragionamenti sono difficili da portare avanti per chi decide, chi li vive invece si confronta con le consueguenze pratiche. Come quelle espresse da Lucia Lamberto, presidente dell’Associazione Vivi Viale Monza (aderente alla Confcommercio milanese): “Milano deve affrontare in sicurezza una ripresa difficile anche dal punto di vista della mobilità e nessuno demonizza per principio le piste ciclabili che, però, vanno fatte con criterio. Stiamo effettuando una ricognizione presso i nostri operatori e finora l’ampia maggioranza – l’80% – esprime forti dubbi sulla pista ciclabile lungo viale Monza. Da e per Sesto San Giovanni occorreva un percorso alternativo, certamente meno congestionato per traffico, semafori e incroci, come, ad esempio, la direttrice via Breda (parallela a viale Monza), Greco, Sammartini”. “La scelta di viale Monza e’ sbagliata – prosegue la presidente di Vivi Viale Monza – non soltanto per il tracciato, ma per la soluzione adottata ed i problemi che, conseguentemente, si creeranno. C’è un problema di sicurezza: il passaggio delle biciclette fra la colonna di autoveicoli in sosta e le auto in transito espone ad elevati rischi i ciclisti. C’è un problema di congestionamento: la riduzione in viale Monza delle corsie da due ad una comporta un drastico peggioramento dei tempi di percorrenza delle auto con una ricaduta negativa anche dal punto di vista ambientale”. Sarà ascoltata la voce della zona? Non si sa, intanto la ciclabile di viale Monza continua a far discutere.

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