Municipio 2

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Ruggeri (FDI): “Il centrodestra ama le ciclabili”

Ruggeri (FDI): “Il centrodestra ama le ciclabili”. Il commento del rappresentante di Fratelli d’Italia arriva dopo l’ennesima polemica sulle piste ciclabili tra Amministrazione Sala e l’opposizione. Marco Granelli, assessore alla “Mobilità” (le virgolette le riteniamo obbligatorie), ha annunciato pochi giorni fa 35 chilometri di piste. Ciclabili, dicono. Ma sul tema c’è dibattito perché siamo nella Milano in cui ci sono monopattisti che si schiantano come i moscerini in autostrada. E la chiamano mobilità dolce. Ma il passo avanti di Fratelli d’Italia lo riteniamo importante perché permette di uscire dalla dinamica da stadio che divide tutti in favorevoli e contrari. Uno schema le cui pecche vengono poi pagate dai cittadini perché diventa uno scontro tra integralisti. Milano però è la città del buon senso, operosa e per questo capace di assorbire le novità senza paura di perdere la propria identità. Ecco dunque il commento di Ruggeri: “E’ ora di interrompere la narrazione di una certa parte politica secondo cui il centrodestra è contrario alle ciclabili. – Spiega Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia –  Il centrodestra è contro le ciclabili fatte male, soprattutto se sono pericolose per chi le usa e favoriscono l’inquinamento rallentando il traffico veicolare. Quella di Viale Monza – prosegue – è un lampante esempio di cattiva progettazione e qualcuno (l’Assessore Granelli)  dovrebbe spiegare il perché di certe scelte. Ad esempio, nel tratto di viale Monza, che va da Via Petrocchi a Via Monte San Gabriele, noto a tutti quelli che conoscono la zona per gli incolonnamenti che vi si formano da sempre, è stata tratteggiata la pista sulla carreggiata, nonostante la larghezza dei marciapiedi consentisse di realizzarla in sicurezza alla destra delle auto parcheggiate. Per quale motivo, potendo garantire l’incolumità dei ciclisti ed  evitare di congestionare ulteriormente il traffico eliminando una corsia, si è deciso per la soluzione più dannosa e pericolosa? Una situazione che si riscontra in molti altri tratti dell’opera, già realizzati, e si ripeterà in quelli che saranno realizzati in futuro, facendo sospettare che lo scopo di chi l’ha ideata non sia stato favorire i ciclisti, ma danneggiare gli automobilisti. La domanda quindi è– conclude Ruggeri –a non amare i ciclisti è il centrodestra che vorrebbe realizzare ciclabili sicure e che non impattino sugli altri utenti della strada, o il centrosinistra che li getta in mezzo al traffico rendendolo più caotico?”. —

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Stazioni per bici fatte male: infermieri in difficoltà nei soccorsi

Stazioni per bici fatte male: infermieri in difficoltà nei soccorsi. Lo sfogo di una milanese ha evidenziato la mancanza di lungimiranza nel costruire gli stalli per le bici in affitto del Comune: un interno palazzo deve sperare che non gli serva con urgenza un’ambulanza, perché nell’ultima occasione i sanitari hanno dovuto riscontrare il problema di una barriera di metallo che impedisce di muoversi agevolmente con barelle e persone. Lo sfogo di Doni Tombolato è stato pubblicamente rivolto a Palazzo Marino: Buongiorno Comune di Milano, dopo essermi lamentata per diversi anni di queste postazioni bike,vi dimostro in che situazione siamo. Davanti al condominio di viale Zara 13 ,60 metri da Lagosta,avete messo 36 postazioni di bike( spalmarle lungo il viale che è lunghissimo era troppo difficile da capire evidentemente senza penalizzare un intero palazzo )e il risultato è questo. Nel condominio sono presenti diversi invalidi anziani,i parcheggi invalidi sono spariti davanti al portone e quando arrivano le ambulanze il problema è forte,perché oltre a non trovare parcheggio se le postazioni bike sono piene,( devono parcheggiare in seconda fila bloccando completamente il controviale dove passa anche la 60 o bloccare l’uscita dai box e marciapiede)devono oltretutto trasportare il paziente in strada senza uno scivolo per le sedie a rotelle ne spazio sufficiente per poter raggiungere il marciapiede. Questa è la vostra “Bella Milano” che noi “semplici” cittadini viviamo ogni santo giorno sulla nostra pelle e logicamente non ringraziamo. Ps: la persona che esce dall’ambulanza è mio padre e i barellieri erano piuttosto alterati.

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Tre egiziani feriti in una rissa

In seguito a un un diverbio scoppiato per futili motivi all’interno di un mini market in via Predabissi angolo via Padova, tre persone hanno ingaggiato una violenta colluttazione durante la quale si sono colpiti a vicenda con calci, pugni e bottiglie di vetro. La rissa, avvenuta fra tre egiziani, uno di 29 anni e gli altri due di 44 entrambi con precedenti, si è interrotto solo all’arrivo dei Carabinieri che li hanno arrestati. Uno  di loro è stato medicato sul posto dai sanitari del 118, mentre gli altri due avendo riportato varie contusioni agli arti e ferite da taglio al volto e al capo sono stati portati in codice verde alla Clinica città studi e all’ospedale Fatebenefratelli. Gli arrestati sono poi stati trattenuti all’interno delle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri “Montebello” in attesta del processo direttissima.

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Musica live al femminile all’Arena Milano Est

Musica live al femminile all’Arena Milano Est. La fase “en rose” di fine agosto sul palco del nuovo polo multiculturale milanese si chiude alla grande con la musica live, tutta al femminile. Tre voci e penne che hanno fatto la storia della musica italiana negli ultimi trent’anni. Tre anime letteralmente in concerto. Tre artiste libere che portano, in versione inedita, i più bei brani scritti per sé e per grandi nomi del nostro panorama musicale, dalla Vanoni a Mina, da Renato Zero a Morandi. Parole, parole… Parole sullo schermo, parole sul palco. Dopo un’estate non stop di dialoghi cinematografici e monologhi live, sotto i riflettori del nuovo polo multiculturale milanese tocca ora ad altre parole, musicate. All’ARENA MILANO EST arriva finalmente anche la musica. E che musica! Domenica 30 agosto approda sul nuovo e già gettonatissimo palco sotto le stelle targato Martinitt il tour 2020 de LE CANTAUTRICI, ovvero Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava. Tre donne, tre mondi musicali, tre voci, tre storie artistiche differenti e nobili, tre anime.
Che da oltre trent’anni hanno affermato una musica d’autore lontana dai condizionamenti culturali dominanti e da quelli commerciali, dedicandosi a un percorso artistico libero e sincero, fatto di espressione pura e sperimentazione. Dalla loro amicizia -che le ha portate a collaborare più volte in questi anni- è nato un tour speciale, che coniuga la canzone d’autore italiana con i ritmi del Sud del mondo e del jazz. Sensibilità e orgoglio femminile, fusi in un sodalizio armonico, arrivano dritti al pubblico. Tre cantautrici dalla forte personalità intavolano un “trialogo” a suon di brani dei rispettivi repertori, proposti però in versioni inedite e coinvolgenti. Brani che sono stati la colonna sonora di tutti, scritti per se stesse o per altri grandi interpreti della musica italiana (tra cui, solo per citarne alcuni, Renato Zero, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Mina). Tra i “cult” in scaletta, Le ragazze Di Gauguin, Brividi, Così è la vita, Destino, Io e mio padre, Gli amori diversi, Il cuore mio, Semplice, Solo i pazzi sanno amare, A che servono gli dei, Io sono una finestra, Mendicante, Terra, Spalle al muro, Come mi vuoi e Per amore. Passato (indelebile) ma anche futuro: sul palco saliranno anche giovani cantautrici esordienti, “scovate” dalle tre artiste nell’ambito delle rispettive attività di insegnanti e talent scout. LA BAND: Ermanno Dodaro contrabbasso – Emiliano Begni pianoforte – Francesco Consaga sax soprano, flauto traverso – Fabiano Lelli chitarra -
Andy Bartolucci batteria e percussioni. Inizio spettacolo alle ore 21.30. Biglietti: 27 euro (ritiro tassativo entro le ore 21).

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Chiuso dal Questore il pub Gozadera

Il Questore di Milano Sergio Bracco, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ieri giovedì 20 agosto ha disposto il decreto di sospensione della licenza per 30 giorni all’esercizio commerciale “Pub La Gozadera”, in via Giacosa 12 a Milano. La sospensione della licenza al “Pub La Gozadera”, notificata ieri stesso dai poliziotti del Commissariato Villa San Giovanni, si è resa necessaria in quanto, negli ultimi 7 mesi, l’esercizio pubblico è stato scenario di aggressioni e liti tra gli avventori oltre ad essere un luogo abituale di ritrovo di persone pregiudicate e ubriache che bivaccano sia nell’area del pub che del vicino parco Trotter. In più occasioni gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni e dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno accertato assembramenti di persone, in palese violazione delle prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. La Polizia di Stato, inoltre, è intervenuta più volte presso il locale non solo per i fatti violenti accaduti ma anche per il continuo disturbo della quiete pubblica causato dalla musica ad alto volume proveniente dal pub, già destinatario di tre decreti di sospensione tra il 2017 e il 2018. La sera del 31 luglio scorso, durante un controllo di polizia, gli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura hanno elevato tre sanzioni amministrative per un totale di 13mila euro. L’unità cinofila della Polizia, inoltre, sotto un divanetto del locale, aveva rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti una dose di marijuana. Poco prima delle 5 del mattino del 2 agosto, infine, gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni, nel seguire l’ambulanza che stava trasportando una ragazza in evidente stato di ebbrezza e in stato di semi incoscienza che giaceva a fianco dell’ingresso del locale, erano stati ostacolati da un uomo che si era messo davanti all’auto di servizio obbligandoli a fermarsi. L’uomo, che inveiva e aggrediva i poliziotti della Volante, fu arrestato. Il Questore di Milano, al fine di scongiurare il reiterarsi di accadimenti violenti e data la cattiva frequentazione del locale, ha disposto la sospensione della licenza per 30 giorni per impedire il protrarsi di una situazione di pericolo per la collettività.

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Peruviano arrestato per sfruttamento della prostituzione

Lunedì pomeriggio, gli agenti delle volanti della Questura sono intervenuti in un centro massaggi in Piazza IV Novembre perché il titolare aveva richiesto aiuto dopo aver litigato con un cliente che, a suo dire, avrebbe importunato una sua dipendente durante il massaggio. Giunti sul posto, i poliziotti non hanno trovato più il cliente e hanno proceduto al controllo del locale per garantire che non ci fosse alcun pericolo: entrando in una stanza del centro massaggi, però, hanno trovato una dipendente intenta a consumare un rapporto sessuale con un cliente. E’ stato lo stesso titolare del centro ad ammettere di percepire una consistente percentuale sull’incasso della prestazione sessuale. I poliziotti hanno arrestato il 26enne cittadino peruviano con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.

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