Municipio 5

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Via Monti Sabini, Perrone: “Vigileremo su ogni atto”

Via Monti Sabini, Perrone: “Vigileremo su ogni atto”. In via Monte Sabini si sta verificando una situazione molto particolare: il 21 giugno 2019 una cooperativa edilizia è stata costretta a diffidare “EX ART. 25 Dpr. 10.1.1957 n. 3” il responsabile dello sportello unico arch. Giovanni Oggioni, l’arch. Simona Collarini responsabile Ufficio Gestione Piani Urbanistici e l’arch. Giancarlo Tancredi responsabile Unità Tecnica Pianificazioni ERS, dopo quattro mesi di silenzio. Come raccontato da Francesco Merlo, presidente della cooperativa House Sabini arl, Proprio grazie a questo documento nel giro di due settimane è stata fornita la risposta che la cooperativa House Sabini arl attendeva. Tuttavia a 21 gennaio 2020 la stessa cooperativa ha diffidato il Comune di Milano a non proseguire nessun rapporto con un soggetto che si è interposto, impedendo di fatto la prosecuzione del progetto alla House Sabini. Nessuna risposta è arrivata. Il 13 luglio 2020, dopo il lockdown con il Comune di Milano in perenne “silenzio/smartworking”, la cooperativa House Sabini ha presentato un esposto e diffida al Comune e al MISE denunciando il tutto con ampie e oggettive prove: risposte zero. Ne parliamo con Roberta Perrone, consigliera del Municipio 5. Consigliera, la vicenda parrebbe un esempio di Pubblica Amministrazione che funziona solo a colpi di carte bollate, lei cosa ne pensa?  Purtroppo, come ben sappiamo, questo è un problema di tutta l’amministrazione del nostro paese e non solo una questione locale. La burocrazia in Italia è lenta e macchinosa e spesso non consente il naturale processo dei percorsi soprattutto in urbanistica. Questo problema nasce a mio avviso principalmente dalla tendenza di spostare le responsabilità da uno all’altro innescando una serie di passaggi interminabili e poco chiari per l’utente, oltre che alla modifica continua di procedure e normative. Lei ha presentato un’interrogazione per difendere l’iniziativa privata che intendeva costruire in edilizia residenziale sociale, come è andata? Per quanto riguarda la parte inerente al contezioso, il Municipio 5 si è avvalso di attendere la determinazione di chi è deputato a verificare quanto denunciato. Relativamente alla tutela dei cittadini che sono in attesa della loro casa in edilizia convenzionata, ha garantito che vigilerà sulla presentazione di eventuali nuovi progetti chiedendo, per quanto di competenza, il mantenimento delle caratteristiche convenzionali già proposte. Il Municipio cosa può fare per evitare che decine di famiglie vedano svanire il progetto di avere una casa? Il Municipio può farsi portavoce, vigilare e contrastare eventuali proposte, ma il parere finale sta al Comune. Pensate di avviare altre iniziative sul territorio? Sicuramente vigileremo su ogni atto che verrà presentato. Ci metteremo inoltre a disposizione e in supporto ai cittadini per far si che venga rispettato il progetto e dato loro ciò che gli spetta.

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Arrestati dopo avere rapinato una farmacia

Ieri sera i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti in viale Tibaldi dove, poco prima, era stata compiuta una rapina in farmacia. Un uomo, dopo aver fatto ingresso all’interno della farmacia, aveva minacciato con un coltello la dipendente e aveva  rubato 400 euro dalla cassa per poi scappare a bordo di un’auto guidata da un complice che l’attendeva fuori. Diramata via radio la nota di ricerca, la volante del Commissariato Scalo Romana ha subito intercettato l’auto con a bordo i due rapinatori, entrambi cittadini italiani di 36 e 52 anni, e li ha arrestati per rapina.

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Gambiano arrestato per droga

Ieri pomeriggio gli agenti delle volanti del Commissariato Porta Ticinese hanno controllato i passeggeri alla stazione metropolitana Famagosta e, tra le varie persone presenti, hanno fermato un cittadino gambiano di 50 anni. L’uomo è stato trovato in possesso di  30 grammi di marijuana che occultava nella tasca  e 40 euro suddivise in banconote di piccolo taglio. Successivamente i poliziotti hanno perquisito anche l’abitazione dell’uomo , in zona Scalo Romana, dove hanno trovato materiale per il confezionamento della droga.

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In via Ripamonti un nuovo studentato universitario

Incrementare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili per gli studenti che scelgono l’eccellenza delle università milanesi, garantendo altresì il recupero di un edificio di pregio in disuso da tempo. Con questo obiettivo l’Amministrazione ha riconosciuto l’interesse pubblico e generale quale servizio per la città relativo alla proposta pervenuta per la realizzazione di uno studentato convenzionato in via Ripamonti 35/37 per circa 700 studenti. “Milano vuole continuare ad essere una città attrattiva per i giovani – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Sono oltre 200 mila gli studenti fuorisede, abbiamo quindi bisogno di ampliare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili. Proprio in questo versante della città ha aperto da poco il nuovo campus della Bocconi, allo scalo di Porta Romana il villaggio olimpico sarà trasformato in appartamenti per universitari”. Il progetto presentato dalla società Prelios SGR S.p.A. ha già avuto il parere favorevole della Commissione per il paesaggio e prevede la realizzazione di alloggi con tariffe a canone calmierato e di un locale con accesso autonomo di circa 240 m2 ad uso comune degli utenti della residenza e della cittadinanza per lo svolgimento di manifestazioni, eventi, mostre e convegni. L’intervento consente inoltre il recupero dell’edificio dell’ex consorzio agrario, con un intervento che prevede sia ristrutturazione sia nuova costruzione, con il conseguente miglioramento del decoro urbano nel quartiere.

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Rissa con un morto. Forse per malore

Gli agenti della Squadra mobile di Milano stanno indagando sulla morte di un uomo di 44 anni del Bangladesh trovato agonizzante nella serata di ieri in via Montegani, nel quartiere Stadera di Milano al termine di una rissa. Accanto alla vittima sono infatti stati trovati un martello e delle catene mentre i partecipanti alla rissa, all’arrivo dei poliziotti, erano già scappati. L’uomo, trasportato dagli operatori del 118, è morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale San Paolo ma sembra non avesse tracce visibili di violenza sul corpo. L’autopsia stabilirà se è stato colpito con qualche oggetto trovato suo posto o invece sia morto per un malore. Secondi alcuni testimoni i partecipanti alla rissa erano sei. ANSA

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Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini

Interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini. L’esposto che fa tremare il Comune e in particolare alcuni suoi dipendenti diventa una questione anche politica. La Rete infatti ha presentato una interrogazione in Municipio 5 per via Monti Sabini. “Oggi – dichiara Roberta Perrone – portavoce Nord-Ovest della Rete – ho protocollato presso il Municipio 5 di Milano, dove sono consigliera, un’interrogazione nella quale, a fronte di una diffida presentata da una cooperativa nei confronti di 4 funzionari del Comune, chiedo conto dell’accaduto a tutela dei cittadini del nostro territorio. “Nei fatti – continua la consigliera Perrone – secondo quanto denunciato, ci sarebbe stata una speculazione per agevolare una società terza a discapito di 41 famiglie, che hanno versato l’acconto ben 4 anni fa per acquistare la loro casa in edilizia convenzionata. La cooperativa promotrice del progetto ha atteso per tutti questi anni la concessione dei permessi e, una volta presentata una prima diffida ad adempiere nei confronti del Comune, si è vista risolvere il contratto preliminare con immediata rivendita del terreno ad un terzo attore.” “Non ci daremo pace – conclude la portavoce della Rete – finché la situazione non sarà chiarita e non saremo certi che alle famiglie venga garantito il diritto ad avere la loro casa in edilizia convenzionata.” A questo punto la questione è diventata anche politica, perché il destino di decine di famiglie è a rischio: non ci sono solo i 41 nuclei che speravano di avere una casa a prezzi umani, ma anche tutti gli altri milanesi che vogliono la certezza che nei Municipi si rispettino le linee di cui continua a parlare l’assessore Pierfrancesco Maran. Si parla di alloggi in affitto o in vendita a costi sostenibili anche per chi non ha grandi guadagni, ma poi le cooperative come quella che stava cercando di operare in via Sabini vengono sopravanzate da chi può disporre di capitali liquidi in abbondanza. Allora la versione di Maran è solo marketing politico o i milanesi si possono fidare? Il dubbio viene perché mentre i giornaloni gli servono sul piatto ampi servizi in cui parla di vivere a Milano senza doversi impegnare un rene, nei Municipi lontani da Palazzo Marino le cose vanno per un altro verso.

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