Roma – Politica

“Io sono del Sud” diventa un brand di moda 

di Biagio Maimone – “Io sono del Sud” diventerà ben presto un brand di moda. A lanciarlo il Movimento dei Sudisti Italiani, che, nell’arco di un mese, ufficializzerà la propria costituzione. Molte le richieste dei cittadini di aderire al Movimento pro–Sud Italia.  Fonti attendibili informano che un numero non irrilevante di parlamentari è innamorato delle idee rivoluzionarie ed innovatrici espresse dal Movimento dei Sudisti, che, ben presto, arricchirà di nuovi contenuti e fermenti il panorama politico italiano. Progetto, statuto, sito (www.sudistitaliani.it) e logo sono in fase di lavorazione. Gli ideatori, per confezionare magliette con la scritta “Io sono del Sud”, si sono rivolti ad una nota casa di moda, da sempre attenta a divulgare messaggi antidiscriminatori e antirazziali che invitano alla riflessione.  La difesa dell’identità di una razza, di un territorio, di una cultura, in questo caso quella del Sud Italia, non può che essere un messaggio universale e, quindi, la moda, per le sue caratteristiche, è  il veicolo per eccellenza per diffondere un messaggio di parità e di accoglienza. I fondi raccolti mediante le vendite delle magliette saranno devoluti in aiuto delle famiglie in difficoltà , che vivono nelle aree depresse del Mezzogiorno. Con il termine “Sud” gli ideatori intendono definire il Sud in termini universali, ossia il Sud del Mondo, da sempre sottosviluppato rispetto al Nord, basti pensare al Sud America, all’Africa e ad altri territori situati nel Sud delle Nazioni e dei Continenti. Ma ora urge far emergere il Sud Italia mediante azioni politiche che favoriscano l’occupazione e la rivalutazione delle sue terre depresse.  

“Io sono del Sud” diventa un brand di moda  Leggi tutto »

Il Movimento dei Sudisti Italiani pronto ad entrare in scena

di Biagio Maimone – Manca poco alla costituzione e alla presentazione ufficiale del logo e del sito del Movimento dei Sudisti Italiani. Fonti attendibili informano che Gianfranco Rotondi sta già tessendo la tela per convogliare, all’interno dell’organizzazione pro-Sud, politici di spicco del Meridione e non solo. Si svolgono i primi incontri, si stipulano i primi accordi prima della presentazione ufficiale del Movimento, che si propone la crescita economica e sociale del Sud, nonché la difesa della sua cultura e delle sue tradizioni, perché non sia più succube del Nord Italia. Il Sud dovrà essere il cuore pulsante del nostro Paese e diventare protagonista della sua vita economica, incentivando la nascita di nuove forme di lavoro e, pertanto, incrementando l’occupazione. Alcuni giornali riportano che Matteo Salvini e la Lega non sono ben visti nel Sud Italia, che rimarca la sua pari dignità ed uguaglianza rispetto al Nord Italia. Sta per nascere difatti, un movimento antidiscriminazione, voluto espressamente dal popolo del Sud che rivendica il valore della propria identità. Nel corso degli anni, sono stati fatti molti esperimenti per costituire un partito del Sud, ma nessuno si è concretizzato. Il nascente movimento è voluto non solo dai cittadini del Sud, ma anche da esponenti di rilievo della classe politica, i quali, sorretti anche da eminenti strateghi della comunicazione, si impegneranno tenacemente per l’affermarsi del progetto politico. Gli ideatori stanno alacremente lavorando affinché tale progetto sia redatto per la data del 14 ottobre prossimo, giorno in cui  Giuseppe Conte sarà ad Avellino invitato da Rotondi, il quale, potrebbe consegnargli copia dello stesso. Il Presidente del Consiglio, a quanto pare, non è del tutto indifferente all’iniziativa del Movimento dei Sudisti.  La Lega e Salvini ora è certo che abbiano un avversario nel Sud Italia. I Sudisti dichiarano : “E’ inutile che Matteo Salvini venga a fare visita al Sud. D’ora in poi non saremo più terra di conquista per nessuno!”.

Il Movimento dei Sudisti Italiani pronto ad entrare in scena Leggi tutto »

Al Sud scalpita il Movimento dei Sudisti, mentre Berlusconi abbraccia il figliol prodigo Salvini

di Biagio Maimone – Silvio Berlusconi, come il padre della parabola del figliol prodigo, ha riabbracciato il figlio fuggito dalla casa paterna, ossia Matteo Salvini, il quale è ritornato sconfitto dall’alleanza con il M5S, a cui aveva dato vita per bramosia del potere, dissipando i suoi averi, ossia i suoi ideali, in una causa sbagliata. Impoverito e sconfitto è ritornato al padre. Berlusconi si è aperto al perdono del figlio traditore, non certo per amore, ma per arginare l’avanzare delle cosiddette “sinistre”, trascurando i figli fedeli risentiti per l’accoglienza festosa e non meritata riservata al fratello traditore. Salvini è tornato a testa bassa da suo padre Silvio promettendogli di non fare più errori e di obbedirgli. Ma sarà vero? Un figlio sovranista, non si sa se realmente potrà essere obbediente ad un padre liberale. Certo, forse per poco, ossia il lasso di tempo necessario a leccarsi le ferite e poi di nuovo si farà trascinare dal vizio del potere e della vanità. Ma qualcosa di nuovo bolle in pentola nella politica italiana: è il Movimento dei Sudisti . La nascita del Movimento dei Sudisti poteva sembrare una boutade estiva, invece, voci affidabili sostengono che i lavori per organizzare il Movimento sono in corso. C’è chi sostiene sarà un’associazione culturale per la difesa e la promozione del Mezzogiorno, c’è chi sostiene che sarà un partito vero e proprio. Si dice anche che Gianfranco Rotondi possa esserne il leader e che Mara Carfagna possa affiancarlo, anche lei meridionale ed attenta alle istanze del Meridione d’Italia. Qualcuno sostiene anche che la regia dell’intera operazione potrebbe essere affidata nientemeno che al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si tratterà di un movimento popolare, democratico e cattolico che intende contrapporsi ai partiti sovranisti e alla Lega che, secondo l’opinione di tanti suoi elettori radicali, andando incontro a Berlusconi, ha fatto notevoli passi indietro, ratificando la propria sconfitta.

Al Sud scalpita il Movimento dei Sudisti, mentre Berlusconi abbraccia il figliol prodigo Salvini Leggi tutto »

De Palo (Forum Famiglie): “Via gli 80 euro? Vengano destinati per i 150 euro di #assegnoXfiglio”

De Palo (Forum Famiglie): “Via gli 80 euro? Vengano destinati per i 150 euro di #assegnoXfiglio”. Mentre si torna a parlare di 80 euro del fu governo Renzi, questa volta per eliminarli, tornano a  farsi sentire anche i rappresentanti del popolo delle famiglie italiane. In particolare proprio il forum delle famiglie che si inserisce in un dibattito ancora lontano da una soluzione definitiva: “Apprendiamo da varie fonti di stampa che il Governo avrebbe proposto di eliminare il bonus degli 80 euro introdotto nel 2014. Come abbiamo più volte suggerito a tutte le forze politiche, più che indirizzare questi fondi ad altro o trasformarli in detrazione, il Forum delle associazioni familiari chiede di destinare questi 10-12 miliardi di euro alla proposta di #assegnoXfiglio: 150 euro mensili per ogni bambino nato, da 0 a 18 anni. La somma totale disponibile, insieme a quanto già presente per gli assegni familiari, sarebbe sufficiente a coprire la spesa per questa misura, che guarda al presente e al futuro dei nuclei familiari e a far ripartire la natalità nel Paese. Un’azione che rappresenterebbe un primo step nel percorso verso l’assegno unico e sarebbe un segnale forte per le famiglie nella legge di Bilancio. Se, viceversa, queste risorse venissero utilizzate per altro, allora addio #assegnoXfiglio, addio assegno unico, addio natalità e addio politiche familiari”: così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commentando l’ipotesi lanciata dal viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, di eliminare il bonus introdotto dal Governo Renzi per trasformarlo in misure di decontribuzione.

De Palo (Forum Famiglie): “Via gli 80 euro? Vengano destinati per i 150 euro di #assegnoXfiglio” Leggi tutto »

Un’interrogazione parlamentare per difendere la memoria di Ramelli

Un’interrogazione parlamentare per difendere la memoria di Ramelli. A Bergamo infatti sembra che in un liceo sia stato proibito di parlare di Sergio Ramelli. Un fatto che ha subito scatenato la reazione di Fratelli d’Italia, già presente quando alla commemorazione ci furono scontri con la polizia. La parlamentare di FdI Paola Frassinetti ha annunciato via Facebook la sua reazione: “Ho presentato un’interrogazione parlamentare perché ritengo molto grave che gli organi della scuola abbiano vietato ai ragazzi di parlare di Sergio Ramelli, questa decisione è in controtendenza con la necessità di far conoscere ai ragazzi le violenze di quegli anni affinché non si ripetano.” Interrogazione urgente: divieto di commemorazione di Sergio Ramelli Alla c.a. On. Marco Bussetti Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Premesso che presso il Liceo Classico Paolo Sarpi di Bergamo numerosi studenti avevano proposto per la cogestione un corso che approfondisse gli anni di piombo ed in particolare il caso Ramelli, relazionato da un ex studente dell’istituto. Appreso che il collegio docenti ha annullato il corso, ritenendolo troppo politicizzato, malgrado il Preside abbia autorizzato due corsi chiaramente politicizzati con tema “La notte della sinistra, da dove ripartire” e “Riflessione su temi come immigrazione, rispetto dei diritti umani, Unione Europea…”, ma non quello su Sergio Ramelli Si interroga il ministro su quali siano state le considerazioni del Preside e del Consiglio di Istituto che abbiamo portato a vietare di parlare di Sergio Ramelli e della violenza degli anni di piombo agli studenti.

Un’interrogazione parlamentare per difendere la memoria di Ramelli Leggi tutto »

Federalberghi, Bocca: un commissario UE per il turismo

“Siamo convinti che la richiesta che arriva da Hotrec sia quanto di più sostenibile in una prospettiva internazionale che dia centralità al comparto, cosa che la nostra Federazione chiede a gran voce da tempo. Si tratta di un obiettivo condiviso a livello europeo, per questo invitiamo il governo italiano a sostenere con forza questo appello, con la consapevolezza che tale impegno premierebbe il nostro Paese”.   Così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha commentato la richiesta di istituire per la prossima Commissione Europea un Commissario per il turismo, lanciata da Hotrec in occasione della 78a Assemblea generale tenutasi a Helsinki.  A chiederlo con unanime enfasi sono state le 43 associazioni nazionali del mondo dell’ospitalità dei 31 paesi europei presenti all’incontro, condividendo la necessità che il turismo sia voce autorevole assieme alle altre materie: allo stato attuale esso non è infatti contenuto nel portfolio della Commissione Europea.

Federalberghi, Bocca: un commissario UE per il turismo Leggi tutto »