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Inverno milanese caldo e senza pioggia

L’inverno milanese è stato caratterizzato da una temperatura media di 6.6°C, superiore di oltre due gradi a quella tipica del periodo (4.5°C), e solo 44.7 mm di pioggia, decisamente meno dei 176.6 mm corrispondenti alla media del trentennio di riferimento ( L’Organizzazione Meteorologica Mondiale usa come parametro di riferimento la media del trentennio 1981-2010 definita Climatological Normal. Clino). Sono questi i valori che hanno caratterizzato a Milano l’inverno meteorologico, stagione che per i meteorologi va dal 1° dicembre al 28 febbraio. Secondo i dati rilevati dalla centralina di Milano Centro (presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano), una delle 8 gestite sul territorio cittadino dalla Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, l’inverno 2018-2019 si inserisce quindi in una tendenza tipica degli ultimi anni: ad eccezione di quello del 2013, dal 2012 a oggi tutti gli inverni sono stati più caldi della norma. In tutti e tre i mesi della stagione appena conclusa è stata infatti rilevata una temperatura media più elevata di quella tipica del periodo. Il valore di dicembre è stato infatti 5.8°C (contro i 4.3°C del CLINO) quello di gennaio 5.1°C (3.6 °C il valore del trentennio), ma il dato più significativo è relativo a febbraio: 9.1°C di media, superiore di ben 3.4°C a quello di riferimento. Durante l’ultimo mese del trimestre si sono verificate anche le temperature massime più elevate: 20.5°C il 22, 20.3°C il 26 e 21.9°C il 27, il picco della stagione. In questa giornata è stata inoltre registrata una temperatura media superiore di ben 8°C alla norma. Particolarmente significativi sono stati anche i 17°C del 6 gennaio e i 17.7°C della vigilia di Natale, giornate legate a due dei frequenti episodi di Föhn (vento caldo e secco) che hanno caratterizzato l’inverno appena concluso. In generale i valori massimi si sono mantenuti più alti del normale: la media delle temperature massime del trimestre è stata difatti di 10.7 °C contro gli 8.0 °C del CLINO. La minima assoluta si è registrata il 25 gennaio (-1.6°C); sei in tutto i giorni di gelo, nei quali la temperatura minima è stata inferiore allo zero, ma non si sono verificate giornate di ghiaccio, giornate cioè con temperatura massima negativa. Per quanto riguarda le precipitazioni, tutti e tre i mesi sono stati al di sotto della media pluviometrica: a febbraio si sono registrati 29.4 mm, ma particolarmente siccitosi dicembre e gennaio, con rispettivamente 7.6 e 7.7 mm. Tra il 20 dicembre e il 15 gennaio si sono inoltre susseguiti 27 giorni consecutivi senza pioggia. Dei cinque episodi nevosi che si sono verificati nel corso dell’inverno, l’unico in cui si sono avuti accumuli significativi (1 cm) è quello dell’1 febbraio; negli altri casi si è trattato solo di debole nevischio o di pioggia mista a neve. Anche per i prossimi giorni non si attendono all’orizzonte grossi cambiamenti. Previsto un susseguirsi di giornate in prevalenza soleggiate con temperature massime che, dopo una breve flessione, tenderanno ad aumentare nuovamente e a riportarsi oltre i 20°C; sino alla fine del mese la probabilità di precipitazioni significative resta piuttosto bassa.

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In centomila alla marcia per l’ambiente, il plauso di Sala

Sono migliaia gli studenti milanesi che sono confluiti in largo Cairoli per aderire all’esempio della sedicenne Greta Thunberg, proposta come candidata al Nobel per la Pace, che chiede ai governi del mondo interventi urgenti riguardo il cambiamento climatico. La marcia occuperà per la mattinata le vie del centro fino ad approdare in piazza della Scala. Cartelli con su scritto slogan quali “Nessuna specie intelligente uccide il proprio ambiente“, o “No time left“, e poi ancora l’immagine di un globo con il termometro in bocca e la temperatura alta. E’ così che gli studenti delle scuole di Milano si sono uniti alla manifestazione Global Strike for Future, la marcia di protesta contro il cambiamento climatico che ha coinvolto 106 Paesi in tutto il mondo con oltre 180 eventi organizzati solo in Italia. Poiché gli studenti scesi in strada per il Global Strike for Future sono troppi per piazza Scala, dove originariamente si doveva concludere il corteo di oggi per l’ambiente, la manifestazione, dopo avere percorso le vie del centro raggiungerà piazza Duomo, più capiente per ospitare i giovani oggi scesi in piazza che secondo gli organizzatori sono più di centomila. Il Sindaco Giuseppe Sala, che si è unito agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “Sandro Pertini” di via Boifava, che questa mattina  hanno partecipato con slogan e cartelli alla “Marcia per il Clima” per le vie del quartiere attorno a piazzale Abbiategrasso, ha dicihiarato: “Grazie per quello che state facendo oggi, ma pensate già a quello che farete da domani: dovete immaginare che testimoniare e impegnarvi è importante e dovete farlo sempre. Anche nel vostro quotidiano, nelle piccole cose fate qualcosa che aiuti l’ambiente: io vi prometto, e non è una promessa da politico che poi non mantiene, che sul tema dell’ambiente ci sarò“. “Quello dell’ambiente è tema che non può essere affrontato da solo ma va di pari passo a quello dell’equità sociale. – ha proseguito il sindaco – I problemi del mondo partono da questo: è per questo che in Africa le persone decidono di attraversare il mare per venire qua. Voi siete la politica del futuro. Anche il 2 marzo a Milano oltre 200 mila persone sono scese in piazza con questo spirito, con l’idea che gli atti politici non vanno lasciati solo ai politici di professione ma ognuno deve partecipare al cambiamento. Milano sta dando un grande esempio al nostro Paese e voi dovete sentire questa cosa. Quello che succede a Milano influenza ciò che accade nel Paese e avete una grossa responsabilità: il mio invito è questo e oggi è giornata particolare ma da domani si ricomincia. Dovete continuare, non esaurite questa carica con oggi. Se il tema ambiente è cosa prioritaria per la vostra vita fate che sia così. Per me sarà così io farò così. Vedo il mondo che non va ma vedo anche una gioventù che mi ricorda quella di quando ero giovane, quella degli anni ’70: conosco quello che era il nostro impegno e mi credo proprio che stia tornando anche grazie alle giovani generazioni”. Il sindaco ha poi marciato assieme agli studenti indossando una fascia con i colori della Pace e la scritta “Friday for future” confezionata dalla scuola Pertini. Alla manifestazione ha partecipato anche il Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico: “Questa mattina mi sono unito alla manifestazione “Global Strike for Future” in piazza della Scala perché sono convinto che non sia normale continuare a fregarsene dei rischi del surriscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici in atto. Sono fermamente convinto che la salvaguardia della Terra non sia un tema di destra o di sinistra, ma che riguardi l’essere umano come specie che per sua stessa mano, rischia l’estinzione“.

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Asciutta della darsena, recuperati 100 quintali di pesce

Oltre 100 quintali di fauna ittica recuperati da lunedì scorso alla Darsena dove, è iniziata l’asciutta parziale a seguito del regime di asciutta totale che sta interessando il Naviglio Grande. I pesci sono stati fatti defluire in alcuni punti particolari per agevolare le attività di recupero, subito avviate martedì 5 marzo grazie al contributo di ben 4 squadre tra dipendenti del consorzio Et Villoresi e quelli della ditta specializzata attivata, impegnate sul tratto terminale del Naviglio Grande, alla Darsena e successivamente anche nel tratto iniziale del Naviglio Pavese. Grazie alle pulizie straordinarie effettuate qualche tempo fa ad opera del personale, l’abbassamento dell’acqua non ha fatto emergere significative quantità di rifiuti. Le operazioni in Darsena sono proseguite per tutta la settimana; da ieri i recuperi hanno interessato anche tratti di Naviglio Grande nel comune di Corsico. In avvio di settimana il pesce è stato raccolto ancora sul Canale Villoresi, nel comune di Parabiago e in quello di Arconate.

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Revocate le limitazioni del traffico

In seguito all’abbassamento dei valori degli inquinanti sono  revocate le misure temporanee di primo livello nella provincia di Milano (comuni con piů di 30.000 abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria). Il rientro dei valori di Pm10 entro i 50 microgrammi per metro cubo per due giorni consecutivi comportano la revoca delle disposizioni previste. Restano attive le limitazioni a Brescia (5° giorno di superamento), Cremona e Mantova (8° giorno) e Lodi (2° giorno) dove si sono registrati i superamenti dei livelli di Pm10.

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Plastic free anche le feste di via

“A dicembre è stato ratificato dal Consiglio europeo il provvedimento della commissione per la messa al bando di 10 prodotti usa e getta di plastica entro il 2021, di cui esistono già prodotti compostabili. Dopo ‘Milano plastic free’, io e il presidente della commissione ambiente Carlo Monguzzi, chiediamo un ulteriore passo al Sindaco e alla giunta: vale a dire di attuare tale direttiva prima del 2021 e mettere al bando dalla grande distribuzione milanese questi 10 prodotti indicati dalla commissione europea: cannucce, cotton fioc, posate, bicchieri, piatti, bastoncini per mescolare bevande, tubetti reggi palloncini, contenitori per cibo, tazze in poliestere e le plastiche oxi-degradabili, con additivi aggiunti che ne favoriscono la degradazione in frammenti molto piccoli” a chiederlo durante il consiglio comunale di ieri è stata la consigliera comunale M5S Patrizia Bedori. “Non solo – ha proseguito – chiediamo una campagna di sensibilizzazione per bandire tali prodotti per tutti gli eventi, feste di via e raduni in città. Bisogna ridurre drasticamente l’inquinamento marino alla luce delle tonnellate di rifiuti di materie plastiche che finiscono nei mari devastando gli ecosistemi e che purtroppo costituiscono il 70% dei rifiuti marini. I milanesi sono consumatori attenti, consapevoli e proattivi. A Milano, infatti, si è raggiunto più del 60% di raccolta differenziata, posizionando la nostra città tra le città europee più virtuose. Un risultato non banale. Forti di questa consapevolezza, chiediamo più coraggio per far sì che Milano sia la prima città europea a mettere al bando l’usa e getta non compostabile“.

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Duomo, calate a terra statue ammalorate

Periodo di grande attività per le maestranze della Veneranda Fabbrica che nelle ultime settimane, nell’ambito del restauro del Capocroce nord del Duomo, hanno trasportato con una delicata “operazione di calo a basso” una serie di statue che, danneggiate e ammalorate a tal punto da non permettere l’intervento in loco, sono state trasportate a terra. Uno spettacolo curioso per molti passanti che, attraversando piazza Duomo, si sono imbattuti nelle statue di marmo – solitamente collocate in altezza – portate a mano dalle maestranze. Si è trattato di un intervento speciale e importante e “solo l’occhio esperto dei marmisti del Duomo – sottolinea, interpellato da Mianews, l’ingegner Francesco Canali, direttore dei Cantieri della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano – così abituato ad indagare le bizzarrie del comportamento del marmo di Candoglia e della sua imprevedibile vena, sa riconoscere i difetti ai quali prestare attenzione. Figure apparentemente intatte possono infatti essere completamente cotte; o presentare fessurazioni nette, ma tali da assecondare la giacitura stratigrafica, e risultar quindi quasi invisibili”. Per queste statue, in questo caso due statue dell’ordine inferiore e un Telamone, la Veneranda Fabbrica ha dunque avviato la procedura che prevede il trasporto al cantiere marmisti dei ‘pezzi’ il l’avvio delle ricerche d’archivio a cui segue la preparazione del blocco di marmo dal quale ricavare la nuova copia per poi ricollocare in opera le figure. Il cantiere del Capocroce Nord è uno dei più laboriosi attualmente in corso al Duomo e si concluderà entro la fine del 2021.

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