Scienza, Salute e Tecnologia

Osservatore Meneghino: Informazione, notizie in evidenza, cronaca nera, politica, eventi, cultura, economia, spettacoli, scienza e salute a Milano

Avviato il piano freddo

Il Comune di Milano ha attivato le misure del cosiddetto piano freddo che, da novembre fino ad aprile, prevede il potenziamento dei posti letto normalmente a disposizione nei centri per i senza fissa dimora e l’attivazione di un numero per le segnalazioni di persone in difficoltà. “Lo sforzo che il Comune fa per sostenere i più deboli – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – è più che raddoppiato nel giro di pochi anni, arrivando a mettere in campo un piano freddo che non ha eguali in Italia. Chi non ha una casa dove tornare sa di poter trovare un posto nelle strutture del territorio. Un impegno per cui vogliamo dire grazie a una città che non si tira mai indietro e che ogni giorno fa la sua parte”. In queste giornate di intenso freddo, l’Amministrazione invita i cittadini a telefonare al numero unico 02 8844 7646 per segnalare la presenza di senzatetto e persone in difficoltà a causa delle basse temperature. Il servizio sarà disponibile per la prima volta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. È stato potenziato inoltre l’orario di apertura del Casc, Centro aiuto di via Ferrante Aporti 3, che rimarrà aperto dalle 9 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 12 alle 21 il sabato, la domenica e nei festivi. Negli stessi orari, chiamando il numero 0288447645 si potranno richiedere informazioni sui servizi, le strutture residenziali, le unità mobili, i centri diurni, le mense e le docce pubbliche. Per far fronte all’emergenza freddo l’Amministrazione – spiegano da Palazzo Marino – metterà a disposizione ogni notte 2.700 posti in oltre venti strutture sul territorio. Saranno inoltre aperti nove centri diurni per trascorrere le ore del giorno con attività ricreative, la possibilità di usufruire delle docce e di avere un pasto. Durante le ore serali il comitato milanese della Croce Rossa, in convenzione con Fondazione Progetto Arca, gestirà le emergenze e coordinerà il servizio delle 19 associazioni del Terzo settore che mettono a disposizione le unità mobili per perlustrare la città. Quest’anno, per la prima volta, avranno a disposizione circa 15 posti letto riservati ai clochard che vengono individuati di notte dalle unità mobili e convinti ad accettare il ricovero nei centri e che potranno quindi passare la notte in uno dei posti lasciati liberi per le emergenze, prima di registrarsi al Casc il giorno successivo. Sabato 24 novembre, inoltre, sarà la giornata dedicata alla raccolta di indumenti invernali. Dalle 9:30 alle 17:30 saranno diversi i centri di raccolta gestiti dalle associazioni del Terzo settore che si occuperanno di raccogliere le donazioni dei cittadini. Ecco gli indirizzi dove trovare i banchetti per il ritiro: piazzale Baracca/ via Enrico Toti, piazza della Repubblica, via Aldini 74, piazza Baiamonti, viale Papiniano/piazzale Cantore, piazzale L. Bettini, Arco della Pace (nella piazza tra via Abbondio Sangiorgio e corso Sempione), piazza XXIV Maggio, piazzale Argentina/via Mercadante, piazza XXV Aprile, via Pollini 4, piazza Amendola.

Avviato il piano freddo Leggi tutto »

A Niguarda la prima sala di MediCinema

MediCinema: “Un ospedale sempre più aperto alla città e sensibile ai bisogni delle persone come un’accogliente ‘casa’ che abbraccia la popolazione di questa operosa e multiforme metropoli”. È questa la visione espressa stamattina dal direttore generale del Niguarda, Marco Trivelli, durante la conferenza tenutasi per inaugurare una coloratissima sala MediCinema situata al piano sotterraneo del Blocco Nord. L’evento è avvenuto alla presenza delle autorità cittadine, della stampa e di molte celebrità fra le quali spiccavano Topolino e Minni accompagnati da una squadra di Disney VoluntEARs, il corpo dei volontari di Disney Italia, caratterizzati dalle loro inconfondibili orecchie. “La sala Medicinema del Niguarda – commenta il Sindaco Sala – è certamente uno dei progetti più belli recentemente realizzati a Milano e per più di una ragione. Innanzitutto, permetterà a chi si trova in ospedale, specialmente se per una lunga degenza, di poter andare al cinema restando dentro la struttura, e guardare un film su un vero schermo insieme ad altri pazienti. La seconda ragione è che, grazie alla ‘cineterapia’, i pazienti potranno godere dei benefici a livello psicofisico e di socialità. La terza, che ci coinvolge più direttamente e per cui sono molto soddisfatto, è che la realizzazione della sala MediCinema è stata possibile anche grazie al prezioso aiuto dei cittadini milanesi e al supporto del Comune, attraverso la prima esperienza di crowdfunding civico“. La sala MediCinema di Niguarda occupa uno spazio di circa 250 mq ed è raggiungibile da ogni parte della vasta struttura ospedaliera attraverso corridoi sotterranei, illuminati e riscaldati. La sala è in grado di accogliere fino a 80 persone, siano esse pazienti deambulanti, allettati o in carrozzina, ma anche familiari e caretaker. Un ambiente colorato e accogliente, che prossimamente si arricchirà anche di attività sensoriale grazie all’implementazione di impulsi vibro-acustici a bassa frequenza, finalizzati alla cineterapia e alla ricerca.

A Niguarda la prima sala di MediCinema Leggi tutto »

Insediato tavolo sulla cannabis terapeutica, i radicali contestano Lipparini

Si è insediato martedì a Palazzo MArino il tavolo di lavoro, che valuerà dell’opportunità di individuare, nel territorio cittadino, alcune aree pubbliche per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico. L’iniziativa nasce da una mozione presentata dal vice-capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico che è stata approvata lo scorso settembre in Consiglio comunale. L’azzurro ha inteso così venire incontro alla necessità dei malati che chiedono questo tipo di medicinali per le più svariate patologie quali i pazienti oncologici, i malati di sclerosi multipla, gli affetti da HIV a chi è colpito dalla sindrome di Gilles de la Tourette. “Si stima che il fabbisogno nazionale sia di 2 tonnellate per più di 20.000 utilizzatori. – spiega De Chirico –  Lo stabilimento militare di Firenze ne produce 100 kg, altri 700 kg vengono importati e pagati a peso d’oro da Germania e Canada e il resto alimenta lo spaccio gestito dalla criminalità organizzata. Con la rimborsabilità anche del Servizio Sanitario Regionale della Lombardia prevista dallo scorso agosto a seguito di una delibera dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ora manca un ultimo importante tassello: rompere il monopolio di Stato della produzione di medicinali contenenti CBD e THC“. “Ci vuole – prosegue – la volontà politica dell’attuale Governo di portare avanti il lavoro svolto dal ministero della Salute dal 2010. È necessaria la collaborazione degli Enti pubblici, delle Università e degli Istituti di Ricerca. La strada è lunga, ma sembra meno tortuosa del previsto.– concludendo – C’è molto da fare e le sfide non ci spaventano!“ Invitati dall’assessore Lipparini e del dottor Fabrizio Chirico – direttore del dell’area università e alta formazione del Comune di Milano -, oltre allo stesso De Chirico al tavolo di lavoro hanno partecipato: – Giovanni Lissi, Farmacologo Università degli Studi di Milano; Prof.ssa Lucia Colombo, Plant Developmental Biology, Head of Department of Biosciences, Università degli Studi di Milano; Prof.ssa Paola Minghetti, docente in Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche e direttrice della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera di UNIMI; Prof. Fabio Fumagalli, del dipartimento di scienze farmacologiche di UNIMI; Prof. Martin Kater, genetista del dipartimento di Bioscenze di UNIMI; dott. Giuseppe Carrà, MD, MSc, PhD Director of Psychiatric Services Ospedale Edoardo Bassini di Cinisello Balsamo (MI); – Marco Perduca, Consigliere Generale Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca Scientifica”. Un elenco che non sembra avere soddisfatto completamente Gianni Rubagotti, segretario Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan“, che ha infatti dichiarato in tono polemico: “Ricordiamo che questa iniziativa nasce da una mozione proposta al consigliere comunale De Chirico di Forza Italia da iscritti del Partito Radicale e non dall’assessore (Lipparini ndr) sedicente “radicale” ma non iscritto al Partito di Pannella”. “Tanti bei nomi davvero tra i quali Marco Perduca della Associazione Coscioni“. – Continua Rubagotti – Tanti e probabilmente troppi per trovare posto per 2 nomi che alla battaglia per i diritti dei malati hanno dato corpo rischiando in prima persona: Giorgio Inzani, ex-consigliere regionale radicale e militante storico del Partito Radicale che rischiò 6 anni di galera per la prescrizione di metadone; Rita Bernardini, coordinatrice del Partito Radicale che da tempo ha in atto una disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica non solo rischiando ma chiedendo a gran voce l’arresto“. “Lipparini è sempre di più Lipparini. – Conclude Rubagotti – Tanti auguri, ne ha sicuramente bisogno il Tavolo ma soprattutto ne ha bisogno Milano“.

Insediato tavolo sulla cannabis terapeutica, i radicali contestano Lipparini Leggi tutto »

Firmato il protocollo per il Grande Parco Forlanini

Creare un sistema continuo di parchi, dall’Idroscalo al Parco Forlanini in direzione Milano e, a est, dall’Idroscalo in direzione dei quartieri San Felice e San Bovio. E, più in generale mettere a punto un modello di lavoro “in sinergia“, da poter replicare. Nasce con questi obiettivi il protocollo firmato questa mattina a Palazzo Isimbardi dal Parco Agricolo Sud Milano, con la presidente Michela Palestra; dal Comune di Milano, con l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran; dal Parco Nord Milano con il presidente Roberto Cornelli e dai sindaci di Peschiera Borromeo, Caterina Molinari, e di Segrate Paolo Micheli. L’intento dunque è valorizzare il progetto del ‘Grande Parco Forlanini’, creando una ‘cintura verde’ alle porte della città. “Bisogna immaginare la zona come un’unica cosa, senza limiti e vincoli nella progettualità“, ha sottolineato la presidente del Parco Agricolo Sud, Michela Palestra. E il protocollo punta proprio a “una visione di insieme” fra Comuni ed enti coinvolti, in un’area che, è stato ricordato, interessa più di 200 mila abitanti e si estende per 650 ettari. I singoli soggetti continueranno a portare avanti i progetti avviati e il documento siglato oggi non mette in campo risorse aggiuntive, ma le azioni d’ora in avanti avverranno in una visione “di sistema” e con maggiore dialogo. “Questo protocollo è un passaggio importate rispetto un’area, come il Parco Forlanini, in grande trasformazione“, ha detto l’assessore del Comune di Milano, Maran, ricordando anche i collegamenti della futura M4. Un documento quello firmato oggi, che per i sindaci dei Comuni di Peschiera Borromeo e Segrate “va nella direzione di tutelare il territorio e renderlo fruibile“, mentre il presidente del Parco Nord, Roberto Cornelli si è detto fiducioso del fatto che “questo protocollo segnerà un metodo di lavorare replicabile anche in altri ambiti“. “Rilanciare il tema dei parchi – ha infine affermato – è essenziale per la Città Metropolitana“.

Firmato il protocollo per il Grande Parco Forlanini Leggi tutto »

Policlinico, Terapia Intensiva Pediatrica, sempre più vite salvate

“Cosa posso fare per i tuoi bambini?“. Con questa semplice domanda nacque 20 anni fa la prima Terapia Intensiva della Lombardia a misura di bambino. A chiedere fu Agostino Cornaggia Medici, un benefattore dell’Associazione Bambino Nefropatico (ABN Onlus), che si impegnò con grande generosità a supportare in quel 1998 il progetto di Fabio Sereni, all’epoca direttore della Clinica De Marchi del Policlinico di Milano. Da allora la TIP, ovvero la Terapia Intensiva Pediatrica, ne ha fatta di strada: oggi è punto di riferimento regionale e nazionale per l’assistenza specialistica dei casi piu’ delicati. Una presenza fondamentale, dato che ancora oggi a livello regionale un bimbo su quattro viene ricoverato in una Terapia Intensiva per adulti (a livello nazionale il dato è ancora più alto), dove non sono presenti le competenze pediatriche necessarie. E questo influenza la prognosi del piccolo paziente, anche in termini di mortalita’: quella di un ricovero in Terapia Intensiva Pediatrica è nettamente inferiore, il che si traduce in piu’ vite salvate. “La gestione del bambino in condizioni critiche richiede una formazione e un’esperienza specifiche – spiega Edoardo Calderini, direttore dell’Anestesia e Terapia Intensiva Donna-Bambino del Policlinico – se queste competenze non sono disponibili, la prognosi dei pazienti è significativamente compromessa. Anche la presenza di medici intensivisti pediatrici ha dimostrato avere un impatto favorevole sulla prognosi. Gestire un paziente con meno di 3 anni è molto più difficile per un rianimatore non pediatrico: anche per questo è sempre più indispensabile concentrare questo tipo di ricoveri nei centri specializzati“. Al Policlinico un terzo dei bimbi ricoverati in TIP proviene da altre strutture. “I nostri sforzi per un’assistenza pediatrica all’avanguardia non si fermano – commenta Simona Giroldi, direttore generale del Policlinico di Milano – forti di questi primi 20 anni, abbiamo già in atto tre progetti che potenzieranno ulteriormente le cure ai bambini che ne hanno bisogno. Parliamo della ECMO pediatrica, ovvero della macchina ‘cuore-polmoni’ indispensabile per il supporto vitale dei casi più critici, con uno specifico progetto di formazione per implementarla; dell’individuazione del nostro Ospedale come centro di riferimento per il Politrauma pediatrico, che diventerebbe il secondo a livello regionale dopo quello di Bergamo; e infine della realizzazione di un Trasporto Pediatrico Esperto in collaborazione con Areu e Regione Lombardia, per ottimizzare il trasporto dei bambini più critici nei centri di alta specialità che dispongono di una Terapia Intensiva Pediatrica, mettendo i nostri specialisti a disposizione in tutte le fasi di questo trasporto“.

Policlinico, Terapia Intensiva Pediatrica, sempre più vite salvate Leggi tutto »

L’istituto Mario Negri si tinge di rosa

Nuovi incarichi, tutti al femminile, nel campo della ricerca biomedica all’Istituto Mario Negri. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto, ha nominato Raffaella Giavazzi Coordinatore Ricerche per la sede di Milano e Ariela Benigni per la sede di Bergamo e Ranica. Le due scienziate sono impegnate in aree di ricerca diverse. L’interesse di Raffaella Giavazzi è rivolto alla biologia e alla farmacologia dei tumori, soprattutto allo studio dei meccanismi che regolano la formazione delle metastasi a distanza dal tumore primario. Da tempo si dedica all’identificazione di antitumorali convenzionali e innovativi e alla valutazione comparativa della loro efficacia anche quando vengono usati in associazione. Ariela Benigni studia le cause delle malattie renali, della loro progressione verso la necessità di dialisi e trapianto e dei modi di arrestarne la progressione. Si occupa anche di medicina rigenerativa con attenzione alla capacita’ delle cellule staminali di riparare gli organi danneggiati. Al di là dei rispettivi incarichi, entrambe si pongono come obiettivo la formazione di giovani ricercatori, “valorizzando la loro ricerca – dice Giavazzi – verso una maggior responsabilità e competitivita‘”, e dando loro “stabilità e certezze – afferma Benigni – che oggi nel Paese la ricerca non ha. Al punto – aggiunge – che molti di loro, troppi, scelgono di andare all’estero e quelli che tornano sono pochissimi“. Molti i punti in comune tra le due ricercatrici: entrambe bergamasche, con una laurea in scienze biologiche all’Universita’ di Milano, hanno trascorso periodi di formazione all’estero, sia in Europa che negli USA, e hanno ricoperto negli anni importanti incarichi in ambito internazionale. Oggi i loro nomi figurano nel gruppo delle Top Italian Women Scientists che comprende le scienziate con pubblicazioni ad alto impatto e nel 2016 sono state inserite tra le 100 esperte nel sito www.100esperte.it, una banca dati online che raccoglie 100 nomi di ricercatrici nell’ambito delle ‘Science, Technology, Engineering and Mathematics’ (STEM), promossa dall’Osservatorio di Pavia e dall’ associazione GiULiA (Giornaliste Unite Libere Autonome).

L’istituto Mario Negri si tinge di rosa Leggi tutto »