Ieri mattina giovedì 22 ottobre a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di polizia giudiziaria nei confronti di quattro cittadini colombiani, due uomini di 33 e 19 anni e due donne di 26, ritenuti responsabili del reato di ricettazione in concorso. I quattro, inoltre, sono stati indagati per detenzione e spaccio di stupefacenti. Gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, mentre controllavano una persona con precedenti penali all’interno del campo nomadi di via Bonfadini, hanno notato l’arrivo di un’automobile con quattro persone a bordo che, alla vista dei poliziotti, ha di colpo arrestato la marcia fermandosi in curva. Gli agenti, dopo aver terminato il controllo dell’uomo, si sono avvicinati al veicolo quando il conducente dello stesso ha inserito la retromarcia allontanandosi velocemente. Postisi all’inseguimento dei fuggitivi, i poliziotti hanno bloccato in via Toffetti la vettura al cui interno le quattro persone si muovevano con concitazione. I poliziotti hanno notato, in particolare, che la donna seduta sui sedili posteriori ha estratto dal proprio reggiseno un involucro per passarlo al 19enne seduto accanto che lo ha subito nascosto nei propri pantaloni. Un forte odore di stupefacente ha indotto gli agenti a una perquisizione personale degli occupanti e della vettura stessa; nel portaoggetti vi erano 6,17 grammi di marijuana. L’involucro che il 19enne aveva ricevuto dalla donna e nascosto nei pantaloni conteneva diversi monili in oro tra cui orologi, orecchini, anelli, 13 collane in oro giallo e bianco e un cellulare. Le due donne indossavano al collo quattro collane in oro tipicamente maschili, avevano alle dita cinque anelli in oro e pietre preziose più grandi della proprie misure e, a entrambe, sono stati sequestrati due cellulari. All’interno dell’automobile, gli agenti hanno rinvenuto numerosi capi d’abbigliamento di note griffe di lusso e una collanina: una prima stima dei preziosi sequestrati e del vestiario ammonta a circa 12mila euro totali. L’attenzione dei poliziotti è stata, poi, attratta da un quaderno sul quale erano appuntati il numero di alcuni capi d’abbigliamento, piantine di abitazioni e negozi con l’indicazione delle telecamere di videosorveglianza, probabile brogliaccio riportante l’esito di diversi sopralluoghi su obiettivi da depredare. L’automobile è stata infine smontata dai tecnici della Polizia di Stato per permettere una perquisizione più approfondita. In questa circostanza è stato rinvenuto e sequestrato un ulteriore monile e un telefono cellulare risultato provento di furto in provincia di Lucca. Le banche dati a disposizione dei poliziotti hanno fatto emergere come i 4 complici fossero soliti muoversi sempre insieme, in particolare nelle province del centro-nord.