arrestati

Tre marocchini arrestati per spaccio

Ieri pomeriggio gli agenti della volante del Commissariato Mecenate, durante il servizio di controllo del territorio, hanno arrestato 3 cittadini marocchini di 27, 34 e 35 anni per detenzione e spaccio di droga. I poliziotti, passando in via Elio Vittorini, hanno notato in fondo al parco verde tre persone sedute in cerchio per terra. Gli agenti si sono avvicinati per un controllo e, sfruttando il riparo di un albero, hanno osservato i tre, che erano intenti a confezionare cocaina in dosi con l’utilizzo di un bilancino di precisione. I poliziotti, vista la scena, sono usciti allo scoperto e hanno bloccano i tre, sequestrando 9.2 grammi di cocaina.

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Arresta banda di finti poliziotti

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque rapinatori (per quattro di loro in carcere e per uno agli arresti domiciliari) responsabili di una violenta rapina commessa a Milano in corso Sempione il 28 maggio dello scorso anno, in danno di un commerciante di gioielli e preziosi di origini indiane e di due suoi collaboratori che ha fruttato complessivamente più di 50.000 euro. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Milano, hanno consentito di ricostruire l’esistenza e operatività di un gruppo criminale strutturatosi per  organizzare e consumare una rapina in danno di un rappresentante di gioielli di origine indiana che avrebbe trascorso alcuni giorni a Milano in compagnia dei suoi collaboratori. Nell’occasione i rapinatori sono giunti nella primissima mattinata presso l’appartamento dove soggiornava il rappresentante di gioielli, indossando uniformi d’ordinanza e pettorine della Polizia di Stato e simulando un controllo di polizia; dopo essersi introdotti nell’appartamento armati di pistola, hanno legato con fascette da elettricista e del nastro adesivo le vittime, colpendo il rappresentante alla testa con un pugno e dopo essersi impossessati dei gioielli, di orologi e denaro contante, sono fuggiti a bordo di un furgone rubato. D.D., nato a Corsico nel ‘60, figura storica nel panorama criminale milanese degli anni ’80/’90, aveva messo a disposizione del gruppo criminale la sua esperienza di rapinatore assumendo la “direzione operativa” del colpo; S.M., nato a Milano nel ’57, braccio destro di D.D., lo affianca nelle fasi prodromiche alla rapine e condivide con lui altri progetti criminali; F.F., nato a Milano nel ’55, figura storicamente inserita nel mercato illecito del commercio di preziosi e già emersa in importanti attività di indagine su rapine ai danni di gioiellerie; è la figura che ha pianificato la rapina acquisendo informazioni sulla vittima da rapinare rigirandole agli esecutori materiali; S.U., nato a Napoli nel ‘66 e N.S. (arresti domiciliari), nato a Milano nel ’48, in qualità di esecutori materiali, assoldati per consumare la rapina indossando divisa e pettorina della Polizia.

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Capoverdiano e gambiano arrestati per spaccio

Domenica pomeriggio, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino di 41 anni, nato a Capo Verde, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nel corso dell’attività di controllo del territorio, volta alla prevenzione dei reati predatori e al contrasto del traffico di droga, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno fermato l’uomo, in via Città di Fiume angolo via Manin, che si è dimostrato fin da subito molto agitato, motivo per il quale gli agenti lo hanno controllato rinvenendo 60 grammi di hashish, numerose bustine piccole per il confezionamento della droga e 1.880 euro in banconote di vario taglio. Invece, nella serata, all’interno del parco in via Dei Valtorta angolo via Toselli, gli agenti delle volanti hanno arrestato un cittadino gambiano di 27 anni visto, poco prima, cedere una dose di droga ad un acquirente. Il pusher è stato trovato in possesso di 4,5 grammi di hashish e 80 euro in contanti ed è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Truffa dello specchietto: arrestati due truffatori

Venerdì sera la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani, un uomo di 38 anni e la sorella di 24 anni, per il reato di truffa aggravata, in concorso, con la tecnica cosiddetta della “truffa dello specchietto”. Alle ore 20.00 di ieri sera, un Ispettore della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Bonola della Questura di Milano, libero dal servizio, mentre era in sosta con la propria vettura in via Novara, ha notato una vettura Toyota Yaris di colore nero in sosta lungo la strada, con a bordo due persone sui sedili anteriori ed altre su quelli posteriori. Il poliziotto insospettitosi per l’atteggiamento del conducente, si è posto in osservazione per capire cosa stesse accadendo. Dopo alcuni minuti, la Yaris improvvisamente si è messa in marcia suonando il clacson per alcune decine di metri, fino ad affiancare una Renault Koleos, giunta in via  Via Chinotto angolo via delle Forze Armate. Qui, i conducenti delle due auto hanno avuto un breve colloquio per poi raggiungere con le auto un’area di sosta, in via Primaticcio, sempre seguite a vista dall’Ispettore. A questo punto, il conducente della Yaris ha fatto scendere dall’auto l’occupante della Renault, un cittadino italiano di 75, e gli ha mostrato lo specchietto retrovisore esterno sinistro della propria auto, danneggiato, sostenendo che il danno sarebbe stato provocato dal precedente impatto con la sua Renault. Il truffatore ha chiesto pertanto che gli venisse pagato immediatamente il danno per non ricorrere alle assicurazioni, riuscendo a carpire all’anziano al somma di 150 euro. Una volta intascato il denaro, il truffatore si è rimesso immediatamente alla guida della sua auto e ha consegnato il denaro alla sorella seduta sul sedile posteriore la quale ha nascosto le banconote all’interno della propria maglietta: il tutto sempre sotto lo sguardo dell’Ispettore di Polizia appostato poco distante. Il truffatore, tuttavia, si è accorto di essere stato scoperto dall’Ispettore il quale ha iniziato a inseguirlo a bordo dell’auto, mantenendosi in stretto contatto con la Centrale Operativa della Questura, che nel frattempo stava inviando i rinforzi. Ha così tentato di allontanarsi a bordo dell’auto, terminando la propria fuga in via Novara all’altezza del civico 120, grazie anche all’intervento dei colleghi della Volante del Commissariato Bonola giunta in ausilio. All’interno della vettura, oltre ai due fratelli truffatori, erano presenti anche la figlia minore della donna di appena 4 anni, l’anziana madre dei due e un ragazzo 15enne, estranei ai fatti. A seguito dei controlli, gli agenti del Commissariato Bonola hanno anche sorpreso la sorella del truffatore mentre tentava di spostare nel proprio portafogli due mazzi di banconote che aveva addosso. Il fratello è risultato anche sprovvisto di patente di guida. I poliziotti hanno così sequestrato il denaro sottratto all’anziano, vittima della truffa, e le altre banconote in possesso dei truffatori, per un totale di circa 1700 euro, verosimilmente provento di altri fatti analoghi e, con l’ausilio della Polizia Locale, è stato eseguito il fermo amministrativo della vettura. I due fratelli sono stati arrestati per truffa aggravata in concorso e, per aver minacciato i poliziotti, il truffatore è stato anche indagato in stato di libertà per minacce a Pubblico Ufficiale mentre il denaro, sottratto poco prima, è stato restituito alla vittima.

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Arrestati dopo avere rapinato una farmacia

Ieri sera i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti in viale Tibaldi dove, poco prima, era stata compiuta una rapina in farmacia. Un uomo, dopo aver fatto ingresso all’interno della farmacia, aveva minacciato con un coltello la dipendente e aveva  rubato 400 euro dalla cassa per poi scappare a bordo di un’auto guidata da un complice che l’attendeva fuori. Diramata via radio la nota di ricerca, la volante del Commissariato Scalo Romana ha subito intercettato l’auto con a bordo i due rapinatori, entrambi cittadini italiani di 36 e 52 anni, e li ha arrestati per rapina.

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Italiano, marocchino e libico arrestati per spaccio di cocaina

Mercoledì pomeriggio a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato 3 persone, un italiano di 48 anni, un 20enne libico e un marocchino di 39 anni, tutti con precedenti di polizia, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Mecenate, al termine di una mirata attività di polizia giudiziaria volta al contrasto dello spaccio di droga sul proprio territorio di competenza, hanno individuato un appartamento in via Ucelli di Nemi quale probabile luogo di spaccio di stupefacenti. I poliziotti, in abiti civili, hanno atteso il momento favorevole per entrare nell’abitazione dove vi erano i tre uomini e, una volta fatto ingresso, hanno subito notato sul tavolo della cucina un bilancino di precisione per pesare la droga. Gli agenti hanno perquisito i tre uomini trovando il 20enne libico con una dose di cocaina nella tasca dei bermuda. Nell’abitazione, invece, hanno rinvenuto sopra il divano letto un borsello con 75 grammi di cocaina e mille euro e, nella camera da letto, un secondo bilancino di precisione con materiale per il confezionamento, un’altra dose di cocaina e un barattolo contenente della sostanza bianca utilizzata per il taglio della droga.

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