arrestati

Rumeni clonavano carte di credito in Stazione Centrale, arrestati

Riuscivano a leggere le carte di credito utilizzate per comprare i biglietti del treno dalle macchinette automatiche in stazione centrale. Due romeni sono stati arrestati nella mattinata di ferragosto dalla polizia ferroviaria, accusati di aver nascosto all’interno delle macchinette il congegno (denominato ‘skimmer’) capace di clonare le carte di credito. I due sono stati bloccati dagli agenti dopo essersi avvicinati ad una emettitrice automatica per ritirare il congegno elettronico con cui clonavano le carte di credito. Una volta arrestati i cittadini romeni sono stati trovati in possesso di una transazione bancomat di 6mila Sterline e di due schede, con banda magnetica, presumibilmente necessarie per la clonazione dei titoli di credito.  

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Arrestati tre iracheni con documenti falsi

La Polizia di Stato arresta  3 uomini in possesso di documenti falsi validi per l’espatrio. Ieri sera gli agenti delle volanti del Commissariato Città Studi hanno arrestato 3 cittadini iracheni per possesso di documenti falsi, validi per l’espatrio. I tre sono stati fermati dai poliziotti per un controllo ed hanno esibito delle carte di identità che presentavano alcune anomalie. A seguito di accertamenti, gli agenti hanno scoperto che i documenti erano stati oggetto di furto.  

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Arrestati due spacciatori in via Bolla

La Polizia di Stato arresta due ragazzi trovati in possesso di oltre 450 grammi di droga. Ieri pomeriggio gli agenti delle volanti della Questura hanno arrestato in via Bolla due ragazzi italiani di 19 e 22 anni per detenzione e spaccio di droga. I poliziotti, durante il controllo, li hanno trovati in possesso di 450 grammi di hashish. Dopo la perquisizione presso le loro abitazioni sono stati trovati altri 9 grammi circa della stessa sostanza e 2 bilancini di precisione.  

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Baby gang rapinava negozi e ambulanti in Lambrate, arrestati

Cinque minorenni, tutti tra i 15 e i 16 anni sono stati arrestati nel corso di un’operazione del commissariato di Lambrate. I ragazzini sono accusati di una serie di violente rapine ai danni di venditori ambulanti e gestori di minimarket. Per tutti e 5 è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono quindi destinati al penitenziario minorile Beccaria. Nel loro mirino c’erano i minimarket gestiti da stranieri, prevalentemente cinesi e bengalesi, più restii a denunciare. Entravano, rubavano la merce e aggredivano, anche con armi, i titolari dell’attività. Alle spalle, sospensioni da scuola e famiglie assenti. E’ il ritratto della baby gang arrestata dall’Ufficio reati contro la persona del commissariato di Lambrate, a Milano: quattro ragazzi e una ragazza (fidanzata con uno dei maschi), età tra i 14 e i 16 anni, tutti italiani fatta eccezione per un pakistano. A loro ieri gli agenti hanno notificato altrettante misure di custodia cautelare. Due di loro sono stati associati al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano (uno vi si trovava già per fatti analoghi), mentre gli altri 3 sono stati portati in comunità. Alla baby gang vengono contestati quattro episodi di danneggiamenti e rapine in esercizi commerciali, tutti risalenti al mese di aprile 2019. Ma le segnalazioni, nel quartiere di Lambrate dove operavano, erano cominciate già da febbraio. Il modus operandi era sempre lo stesso: entravano nel minimarket, rubavano vino, alcolici e snack e poi si accanivano “in maniera brutale”, come spiegano dalla Questura, sui proprietari del negozio. Un ‘capo’ che più degli altri trascinava il gruppo c’era, ma l’azione era messa in atto da tutti allo stesso modo. Durante uno degli episodi ricostruiti dagli inquirenti, dopo la rapina la gang ha preso a pugni il titolare e ha spinto a terra una persona anziana presente nel locale. In un altro caso è stata aggredita anche la moglie bengalese del proprietario del minimarket: la donna, “in evidente stato di gravidanza” come la descrive la polizia, è stata presa a pugni sulla pancia, ma non ha perso il bambino. Un’altra volta ancora il gruppetto si è accanito sul titolare dell’attività sbattendolo contro la porta d’entrata. Spesso i ragazzini erano armati di coltelli, per minacciare o aggredire. La baby gang era ormai conosciuta in tutto il quartiere di Lambrate, anche perché i suoi componenti frequentavano le scuole medie in zona. Gli stessi istituti avevano già provveduto a segnalare i ragazzini, che anche in classe tenevano “atteggiamenti da predatori“, come li definisce un inquirente, tanto che alcuni erano stati sospesi e allontanati più volte da scuola. A giugno solo uno è stato ammesso agli esami di terza media, mentre gli altri quattro sono stati bocciati. Non tutti provengono da contesti familiari di degrado, nonostante alcune situazioni fossero già attenzionate dai servizi sociali. Il comune denominatore era però l’assenza di una figura genitoriale in grado di seguirli adeguatamente. AdnKronos  

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Arrestati tre vigili. Annullavano sanzioni in cambio di denaro, trattamenti estetici e sanitari

Un agente e due operatori amministrativi della polizia locale milanese sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano in quanto considerati responsabili – a vario titolo – di accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica ai danni della Pubblica Amministrazione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e corruzione. Le indagini sono nate da una denuncia presentata nel gennaio 2018 presso la Tenenza di Rozzano, nel Milanese, e dimostrano l’esistenza di un sistema criminoso che, sfruttando in modo fraudolento alcune applicazioni del software che gestisce la riscossione delle sanzioni al Codice della Strada, consentiva di evitare il pagamento di contravvenzioni o di pagarle in “misura ridotta” anche quando non più consentito per la scadenza dei termini. I tre arrestati ricevevano in cambio denaro, trattamenti estetici e sanitari, cene presso ristoranti ed altro, causando un danno erariale a Comune stimato in oltre euro 31mila euro. ANSA

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Sei rapine a farmacie, arrestati gli autori

Il fermo è stato eseguito dagli agenti del Commissariato Greco Turro  che, da qualche mese, stavano svolgendo indagini in merito a sei rapine in danno di farmacie cittadine. Gli episodi contestati si sono verificati tutti in farmacie site nei pressi delle abitazioni dei due uomini fermati, e precisamente quattro rapine ad una farmacia di via Pellini, una rapina a una farmacia di viale Lunigiana e una in via Abbazia, per un totale di circa 2400 euro. Nel compiere le rapine, uno dei due autori, armato di un coltello da cucina, si avvicinava al bancone per minacciare l’addetto alla cassa mentre l’altro faceva da palo per monitorare la situazione interna ed esterna alla farmacia.  

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