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Arrestati due albanesi con 800.000 euro in contanti

La Polizia di Stato, nell’ambito delle attività finalizzate alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Milano, ha tratto in arresto due albanesi di 19 e 28 anni per il reato di ricettazione, in quanto trovati nel possesso di 800.000 euro in contanti probabilmente provento di attività illecite anche riconducibili al narcotraffico. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, nel corso delle attività di istituto, avevano acquisito la notizia che un appartamento, ubicato in Via della Cooperazione a Rozzano, era utilizzato da soggetti albanesi per attività di narcotraffico. In ragione di ciò, giovedì scorso, gli agenti della sezione antidroga hanno avviato un servizio di o.c.p. finalizzato ad individuare l’appartamento e i soggetti segnalati. Nella tarda serata dal portone del civico 109, improvvisamente sono fuoriusciti due giovani che hanno attirato l’attenzione dei poliziotti perché dapprima sembravano fossero insieme, poi hanno iniziato a camminare una davanti all’altro ad una distanza di dieci metri. L’atteggiamento sospetto ed equivoco dei due ha indotto i poliziotti a seguirli. Dopo aver percorso circa 150 metri, i due sono giunti in un parcheggio auto antistante ad alcuni negozi commerciali ove c’era un’auto ad attenderli. Uno dei due giovani si è avvicinato all’autovettura, ha preso una mazzetta di denaro contante consegnatagli dal trasportato della stessa, l’ha riposta sotto il giubbotto e ha fatto ritorno allo stabile dal quale era uscito. L’altro soggetto, che portava sulle spalle uno zainetto, è rimasto nel parcheggio altri 10 minuti, in evidente attesa di qualcuno. Improvvisamente è sopraggiunta una seconda autovettura di grossa cilindrata dalla quale è uscito un soggetto che si è posizionato fuori dal veicolo in funzione di “palo”, il soggetto con lo zaino è entrato nell’autovettura e dopo poco è sceso, incamminandosi anche lui verso il palazzo dal quale era uscito. In quel momento i poliziotti dell’antidroga hanno deciso di intervenire sottoponendo a controllo il giovane. All’interno dello zaino vi erano numerose mazzette di denaro contante, confezionate in involucri di cellophane sottovuoto, tipico confezionamento del denaro provento di attività riconducibili al narcotraffico. Nell’immobile dal quale i due giovani erano fuoriusciti i poliziotti hanno individuato subito l’appartamento nel quale dimoravano, al cui interno vi era l’altro giovane che aveva fatto per primo ritorno. La perquisizione dell’appartamento ha consentito di rinvenire due borsoni da palestra e una busta in plastica tipo shopper pieni di mazzette di denaro contante confezionate nello stesso modo in cui erano confezionate quelle rinvenute nello zainetto, per un totale complessivo di circa 800.000 euro. Inoltre, sono stati rinvenuti numerosi foglietti e block notes contenenti conteggi e movimentazioni di denaro, involucri di plastica già aperti, nonché due telefoni criptati di nuovissima generazione. I due giovani, di origini albanesi, dimoranti sul territorio nazionale da pochi mesi, naturalmente non hanno saputo giustificare la detenzione dell’ingente somma di denaro. Invero, l’intero contesto presentatosi ai poliziotti porta a ritenere, in maniera quasi inequivocabile, che il denaro sia provento di attività illecite riconducibili al narcotraffico. La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, sta accertando se i due albanesi siano riconducibili a quell’anello della filiera del narcotraffico che si occupa della sola movimentazione del denaro: raccolta e trasporto oltre confine per l’acquisto di nuove partite di stupefacente. I due arrestati sono sati associati al carcere di San Vittore a disposizione dell’A.G. competente di Milano.

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Arrestati due albanesi con 40 kg di droga

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato a Milano due cittadini albanesi, B.L. di 45 anni e J.S. di 27 anni, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, nel corso di un’attività investigativa, hanno appreso che un uomo deteneva un’ingente quantità di droga in un appartamento: durante il servizio mirato a contrastare l’attività illecita, i poliziotti hanno notato il 45enne mentre cedeva, a bordo della propria autovettura nei pressi di viale Monza, una busta di colore rosso al 27enne che, successivamente controllato, è risultato detenere i due involucri di eroina da un chilo totale appena ricevuti. I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Garibaldi Venezia hanno, quindi, fermato in via Bertelli anche il 45enne che, in auto, aveva 2mila euro nello zaino. Gli agenti hanno, pertanto, perquisito la sua abitazione in via Ruccellai dove hanno rinvenuto e sequestrato 19 kg di cocaina, 20 Kg di eroina, 160 kg di sostanza da taglio, 5.500 euro in contanti, materiale per la lavorazione e il confezionamento della droga: una grossa pressa metallica, tre forni microonde, due grossi frullatori, sostanza chimica liquida e due maschere antigas. La sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato sul mercato circa 3 milioni di euro.

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Arrestati dopo una rapina in comasina

La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato due cittadini italiani 31 e 38 anni per la rapina aggravata commessa in un supermercato in zona Comasina. Nel pomeriggio, i due uomini, che indossavano i caschi integrali, sono entrati in un supermercato di via Val di Bondo minacciando il cassiere, simulando di avere una pistola nella tasca: lo hanno afferrato per il collo facendosi aprire le casse e hanno portato via 1.600 in contanti prima di fuggire a bordo di uno scooter rubato. Durante la fuga, i due sono caduti e sono scappati poi a piedi. Gli agenti della Squadra Mobile, in servizio antirapina in zona, hanno intercettato i due autori che, alla vista dei poliziotti, hanno scavalcato il cancello di uno stabile abbandonato ed hanno cercato invano di nascondersi tra la vegetazione: gli agenti della sezione Falchi li hanno individuati e arrestati.

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Rapine in zona Movida: arrestati sei egiziani

Sono stati arrestati ieri sera sei ragazzi egiziani, di cui cinque maggiorenni di età compresa tra i 24 anni e i 20 anni e un minorenne di 16 anni, per una rapina ai danni di un ragazzo di 21 anni ieri notte intorno alle 1.30 di notte in zona Arco della Pace, a Milano. Secondo il racconto della vittima ai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale, una decina di ragazzi lo avrebbero avvicinato mentre si trovava in piazza Sempione con tre suoi amici e avrebbero cominciato a lanciare delle bottiglie di vetro verso di loro. A quel punto sarebbe avvenuta l’aggressione con calci e pugni ai giovani e un aggressore avrebbe anche strappato con violenza dal collo del 21enne una collanina d’oro, del valore di circa 2000 euro. ANSA

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Rissa al mattino: arrestati sei ventenni

Sei ventenni che si sfidavano a calci, pugni e bottigliate poco prima delle otto di ieri sono stati arrestati dagli agenti del commissariato Greco Turro. Si tratta di quattro ecuadoriani, un peruviano e un italiano di età che vanno dai 22 ai 25 anni, tutti ubriachi. I sudamericani hanno raccontato che mentre erano davanti a un baracchino che vendeva panini e bevande sono stati aggrediti da altri tre ragazzi senza motivo. Si sono poi tutti spostati in piazza dell’Ateneo nuovo per la sfida vera e propria. Qui è arrivata la polizia, due degli otto sono scappati. Per far smettere di picchiarsi gli altri è occorso l’intervento di cinque volanti, per tre di loro è occorso un passaggio in ospedale. Due sono stati portati a Città Studi con prognosi di 14 e di due giorni. E due giorni di prognosi ci sono stati anche per l’italiano 22enne portato al Fatebenefratelli.

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Arrestati 3 marocchini con 64 kg di hashish

Mercoledì 16 giugno, la Polizia di Stato, nell’ambito di un’attività di contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, svolta tra le province di Bergamo e Monza, ha arrestato per il reato di detenzione e spaccio di circa 64,600 kg di Hashish tre cittadini marocchini, una donna, K. K. di 26 anni dimorante di fatto a Canonica D’Adda (BG) e due uomini, E. K. di 36 anni residente a Cavenago di Brianza (MB)  e C. M. di 27 anni senza fissa dimora, tutti con precedenti di Polizia. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, a seguito di un’attenta attività di osservazione e pedinamento della donna marocchina, dall’apparenza insospettabile, sono riusciti ad individuare prima la sua effettiva dimora nella bergamasca ed in seguito un appartamento nel monzese a Triuggio, in uso alla stessa, adibito a vero e proprio deposito della droga con la quale, con l’aiuto dei suoi complici, riforniva le piazze di spaccio di Milano e Monza . Gli agenti, seguendo da alcuni giorni gli spostamenti della donna che faceva la spola tra le sue dimore e l’area a cavallo tra Milano e Monza,  l’hanno vista incontrarsi con il suo complice E.K. in un centro commerciale per poi spostarsi con la vettura di questi a Monza nei pressi di un parcheggio vicino allo stadio dove sono stati raggiunti dal loro connazionale, C. M., al quale hanno consegnato circa 2 kg di hashish suddivisi in 20 panetti. Subito i poliziotti hanno fermato i tre ed eseguito tutta una serie di accertamenti che, nonostante l’atteggiamento omertoso degli arrestati, hanno permesso di individuare il nascondiglio utilizzato dalla donna per la sostanza stupefacente, ovvero l’appartamento di Triuggio, dove sono stati rinvenuti e sequestrati 62,700 kg di hashish suddivisi in più 300 involucri sferici di coloro rosso. Proprio il confezionamento appare una novità nel panorama della spaccio al dettaglio: si tratta di blocchi di hashish che si incastrano formando una sfera marchiata “Xbox” rivestita di nastro rosso acceso, simulando le sfere incandescenti dei noti videogames da guerra.

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