arrestati

Arrestati con 18 kg di cocaina in auto

Martedì 23 marzo, a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani, di 34 e 44 anni, trovati in possesso di 18 kg di cocaina. Durante un servizio di controllo presso la barriera autostradale di Assago, due pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Milano Ovest hanno intimano l’alt ad un carro-attrezzi che trasportava un’auto utilitaria con targa “prova”. Alla guida del veicolo di soccorso e come passeggero vi erano due cittadini calabresi, con precedenti di polizia, ed uno dei due privo di documenti personali. Le spiegazioni rese verbalmente dai soggetti a giustificazione del loro spostamento in “Zona Rossa” sono risultate incongruenti con le evidenze oggettive: hanno asserito, infatti, di dover vendere ad un loro amico l’autovettura, funzionante ma trasportata sul carro-attrezzi, con apposta la targa prova nonostante la copertura assicurativa avesse scadenza a fine anno. Gli agenti, per approfondire il controllo, hanno condotto il veicolo e i due passeggeri presso gli uffici della Polstrada. I due uomini hanno iniziato a manifestare un atteggiamento sospetto, tentando di evitare il controllo ai veicoli. Gli agenti, considerati i precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti a carico dei soggetti, hanno richiesto l’intervento di un’unità cinofila: il fiuto del cane poliziotto ha permesso di scoprire un ingegnoso meccanismo di apertura del vano a doppiofondo sistemato sotto il sedile del conducente dell’utilitaria, al cui interno vi erano 16 panetti per un peso complessivo di 18 kg di cocaina.

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Padre e figlio arrestati per tentato omicidio

Stamattina, a Milano, è stato convalidato il fermo per il reato di tentato omicidio aggravato in concorso eseguito dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nei confronti di un uomo italiano pluripregiudicato di 44 anni e del figlio 20enne. Lunedì scorso, gli agenti delle volanti hanno bloccato i due all’interno del loro appartamento in zona Niguarda: alcune ore prima avevano aggredito un giovane ragazzo che aveva trascorso la serata in compagnia scattandosi dei selfie con un amico e due ragazze, di cui una ex fidanzata del 20enne fermato. Il giovane aggressore, venuto a conoscenza dell’incontro dell’ex con la vittima, ha raggiunto il suo appartamento con il padre per poi aggredirlo con calci e pugni alla testa riducendolo in pericolo di vita.

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Arrestati membri della gang di Crescenzago

Ieri 23 marzo a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini italiani di 15 e 17 anni. Il 17enne, privo di precedenti penali, è ritenuto responsabile di 3 rapine, di cui due in concorso col 15enne, del danneggiamento di un bus ATM e di resistenza a pubblico ufficiale; al 15enne, già gravato da precedenti, invece, sono state addebitate 3 rapine. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Villa San Giovanni, hanno avuto origine da una rapina commessa il 10 gennaio 2021, in via Palmanova, ai danni di tre ragazzi. In quell’occasione, i due destinatari della misura cautelare, con metodi violenti, hanno sottratto alle vittime una cassa bluetooth e un paio di cuffiette. La volante, giunta sul posto, aveva identificato e indagato in stato di libertà il 15enne. Lo stesso giorno, dopo circa un’ora, e a distanza di pochi metri dal precedente episodio, è stato effettuato un intervento della Polizia di Stato per una rapina con lo stesso modus operandi ai danni di altri due ragazzi: gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni sono riusciti a ricostruire anche questo episodio, individuando il 15enne come autore della rapina di 3 telefoni cellulari e un paio d’occhiali. L’attività investigativa dei poliziotti ha, inoltre, permesso di ricostruire l’evento del 27 luglio 2020 a bordo della linea bus 86, quando un gruppo di ragazzi, saliti a bordo senza mascherina anti-Covid, aveva provocato l’intervento dell’autista che li aveva invitati a rispettare la misura di sicurezza sanitaria. I ragazzi, per tutta risposta, lo avevano minacciato e il 17enne aveva sferrato un pugno allo specchietto del mezzo, danneggiandolo. Sempre al 17enne, le indagini hanno attribuito la responsabilità di un’aggressione nei confronti di un 46enne cittadino peruviano lo scorso 26 gennaio a bordo della linea ATM numero 53. Il ragazzo, accompagnato e sostenuto da un gruppo di circa 10 coetanei, cominciò a provocare l’uomo fino a generare un diverbio, sfociato in un pestaggio contro il 46enne, le cui lesioni furono giudicate guaribili in 10 giorni. L’attribuzione dei reati è stata resa possibile dalle denunce delle vittime, dagli accertamenti effettuati dai poliziotti su profili social dei ragazzi e sulle immagini di videosorveglianza a bordo dei mezzi pubblici: gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni hanno accertato che gli eventi criminosi sono stati consumati tutti in presenza di gruppi di circa 10 persone che fungevano da supporto ai due minorenni sottoposti a custodia cautelare in carcere.

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Arrestati due rapinatori sui navigli

Sabato pomeriggio a Milano la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini stranieri di 21 anni e 22 anni per delle rapine consumate ai danni di ragazzi della stessa età. Per la stessa misura cautelare è attualmente ricercato un terzo cittadino di 28 anni. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato di Porta Ticinese hanno portato i poliziotti ad individuare il gruppo composto da 5 ragazzi stranieri che, con un’efferata violenza, individuavano la vittima, l’accerchiavano, la minacciavano con un’arma e, dopo avergli sottratto il cellulare, auricolari e pochi soldi, la colpivano con calci e pugni per poi scappare. Il gruppo di ragazzi, tutti con precedenti penali specifici che agivano indossando un giubbotto bomber scuro, era composto anche da due minorenni. Gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno ricostruito una prima rapina consumata poco dopo le 23:00 dell’8 gennaio 2020 all’interno del parco Baden Powell, quando il gruppo ha prima accerchiato un ragazzo italiano di 25 anni e, dopo averlo minacciato con una pistola giocattolo priva di tappo rosso, si è impossessato del suo smartphone, degli auricolari e 20 euro. Il gruppo di ragazzi, dopo aver colpito la vittima con calci e pugni, è poi scappato. La pistola è stata sequestrata dalla Polizia di Stato alcuni giorni dopo, nel corso di uno degli sgomberi eseguiti in via Gola a seguito dei disordini avvenuti a capodanno. Circa un mese dopo, alle 3.30 dell’11 febbraio in Ripa di Porta Ticinese, il gruppo ha, invece, minacciato un ragazzo italiano di 23 anni puntandogli un coltello alla gola, derubato del suo cellulare e dei documenti personali tra i quali una carta di credito utilizzata in seguito in maniera fraudolenta. Anche in questa occasione gli aggressori, prima di scappare, hanno colpito con calci e pugni la vittima. Le indagini degli investigatori del Commissariato di Porta Ticinese proseguono per accertare se il gruppo sia responsabile di altre rapine consumate nella stessa zona.

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Arrestati ladri di motociclette

Mercoledì sera, le indagini su una banda di ricettatori di motociclette hanno portato gli agenti del Commissariato Monforte Vittoria in via Grazioli. Qui i poliziotti hanno messo in atto un servizio di appostamento e osservazione in particolare nei confronti di un box auto risultato scenario di movimenti sospetti di persone. Dopo pochi minuti è giunta un’automobile nei pressi del vano; alla guida vi era il presunto capo della banda, cittadino senegalese di 44 anni, con numerosi precedenti penali, accompagnato da un 29enne italiano e un 35enne marocchino anch’essi gravati da precedenti specifici. Gli agenti li hanno sottoposti ad un controllo, rinvenendo addosso al 44enne le chiavi del box. All’interno del vano sono stati rinvenuti e sequestrati 6 motocicli, risultati essere compendio di furto, e 2 borsoni contenenti arnesi atti allo scasso. Le indagini degli agenti del Commissariato Monforte Vittoria hanno inoltre appurato che la banda gestisse un commercio di motocicli rubati e kit di accessori per le stesse, sia attraverso un metodo porta a porta che servendosi di portali web. I tre soggetti sono stati dunque sottoposti a fermo di pg per il reato di ricettazione aggravata in concorso.

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Arrestati rapinatori di orologi preziosi

La Polizia di Stato ha eseguito a Napoli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due rapinatori di origine partenopea, G.C. di 42 anni e D.T. di 32 anni, autori di una rapina consumata il 15 settembre scorso in viale Sarca a Milano. I due rapinatori, identificati nell’ambito dell’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Milano coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, PM Sostituto Procuratore dr Leonardo Lesti, sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, Dr.ssa Luigia Fioretta. I due uomini sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, della rapina avvenuta alle ore 18.30 circa del 15.09.2020 a Milano viale Sarca angolo via Rodi, in occasione della quale venne asportato alla vittima un orologio “Richard Mille”, serie limitata, del valore di circa 200mila euro, mentre percorreva quella via a bordo della sua Ferrari 488. Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, hanno permesso di ricostruire i soggiorni dei due autori della rapina tra Milano e Reggio Emilia sia nel periodo della rapina sia nelle settimane successive, consentendo di individuare gli scooter in uso al gruppo e, attraverso servizi mirati, certificare le attività prodromiche alla consumazione di nuove rapine. La tecnica sempre la stessa già collaudata dalle “paranze” di rapinatori di orologi preziosi: percorrere su due scooter le strade più trafficate e, una volta individuata la vittima, urtare lo specchietto dell’autovettura presa di mira nel traffico, attendendo che la vittima abbassi il finestrino, strappando l’orologio prezioso dal polso.

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