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Arrestato il rapper Escomar

Il rapper italo-marocchino Escomar, nome d’arte di Omar Bayouda, 22 anni, è stato arrestato a Milano dalla Polizia di Stato. Doveva scontare un pena a 7 anni di reclusione dopo una sentenza emessa dal Tribunale di Monza per reati contro patrimonio e persone, praticamente piccole rapine secondo quanto spiegato in Questura a Milano, commesse nel 2013 e 2014 in provincia di Monza. Ad arrestarlo e condurlo in carcere sono stati gli uomini delle Volanti dopo che l’1 gennaio era scattato un ‘alert alloggiati’ che segnala la presenza di ricercati in strutture ricettive, in centro a Milano, in via Chiossetto. Insieme a Baby Gang, altro rapper colpito da numerosi provvedimenti giudiziari, Escomar aveva partecipato alle riprese di un video a Caloziolcorte (Lecco) violando le norme anti covid e causando l’intervento dei carabinieri. ANSA

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Droga: arrestato capo degli ultras del Milan

Portavano ingenti quantitativi di droga dal Marocco e dal Sudamerica: per questo sono scattate stamane otto misure cautelari a seguito di un’indagine condotta dalla procura di Milano.Tra queste tre sono state eseguite nei confronti di ultras e appartenenti alla Curva Sud, cuore del tifo milanista allo stadio Meazza. Tra loro anche Luca Lucci, capo della Curva Sud milanista, coinvolto in molte inchieste negli ultimi anni e arrestato per droga in passato, è diventato noto perché si fece fotografare il 16 dicembre 2018 assieme all’allora vicepremier Matteo Salvini in occasione della festa per i 50 anni della Curva Sud. Inoltre, era stato condannato per aver sferrato un pugno, nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009, al tifoso interista Virgilio Motta facendogli perdere un occhio. Tre indagati sono stati portati in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria con divieto di dimora. Sono in corso anche numerose perquisizioni in abitazioni a loro riconducibili nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza. ANSA

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Oppiacei per malati cancro a tossicomani: medico arrestato

Ieri mattina a la polizia ha arrestato un medico di base di 61 anni con studio nella centrale zona Porta Vittoria, accusato di aver venduto delle ricette per l’acquisto di medicinali a base di oppiacei. Lo ha riferito la stessa polizia, spiegando che il dottore è stato posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico per spaccio, corruzione e falsità ideologica in atti pubblici. Gli investigatori della settima sezione dell’Ufficio prevenzione generale della questura meneghina sono arrivati al 61enne dopo l’arresto, il 31 gennaio 2020, di un egiziano trovato in possesso di un centinaio di pillole medicinali e di 26 ricette elettroniche compilate dal medico. Dalle successive indagini è emerso che il dottore avrebbe prescritto a malati oncologici gravi circa 9mila prescrizioni di costosi farmaci oppioidi, che in realtà sarebbero finiti a pusher e tossicodipendenti mentre a lui sarebbero andati tra i 10 e i 20 euro a ricetta. Un modus operandi che, sempre secondo l’accusa, avrebbe cagionato al Sistema sanitario un danno che si aggirerebbe intorno al 1,3 milioni di euro. I tossicomani utilizzerebbero questo tipo di pillole con stupefacenti e alcol, ottenendo così un effetto simile a quello dell’eroina. Askanews  

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Arrestato a Rogoredo palestinese ricercato per rapina

Gli agenti della Polizia ferroviaria di Milano Rogoredo hanno arrestato mercoledì scorso un cittadino palestinese di 31 anni, pluripregiudicato, per rapina ai danni di un cittadino egiziano. In particolare, la vittima, nei pressi del sottopasso ferroviario della stazione, accortasi di essere stata derubata del portafogli contenente circa 50 euro, ha tentato di bloccare il 31enne, il quale ha reagito afferrandolo per il collo. I poliziotti intervenuti hanno bloccato l’uomo in flagranza di reato. Sottoposto ad accertamenti in banca dati, è risultato ricercato per un ordine di custodia cautelare in carcere emesso pochi giorni prima dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia, a seguito di una serie di rapine consumate tra lo scorso mese di ottobre e i primi giorni di novembre, nella stazione ferroviaria di Mestre ed aree limitrofe. L’attività di indagine degli agenti della Polfer di Mestre e della Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia ferroviaria per il Veneto ha permesso di attribuire all’uomo tre episodi delittuosi, per il quale è stata avanzata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, istanza per l’applicazione della misura cautelare in carcere. Accolta la richiesta, è stata disposta l’applicazione della misura restrittiva nei confronti del palestinese.    

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Prova a comprare Rolex con un assegno falso: arrestato

Ieri la polizia ha arrestato in flagranza per truffa un pregiudicato italiano di 42 anni che voleva comperare un orologio di pregio con un assegno contraffatto. Lo ha riferito la questura, spiegando che le indagini sono scattate mercoledì scorso quanto un 47enne si è presentato all’ufficio denunce della questura, spiegando di aver messo in vendita un su Subito.it un Rolex GMT Master a 22.950 euro e di aver trovato un acquirente che voleva pagare con un assegno circolare. Dicendosi insospettito dall’atteggiamento del compratore e rivelando di essere già stato vittima di una truffa in passato, il 47enne ha chiesto aiuto agli agenti per l’appuntamento per concludere l’affare fissato alle 11.30 di ieri in un banca di viale Famagosta, dove il venditore ha il conto e dove l’orologio era depositato. Constatando che effettivamente l’assegno era contraffatto, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale hanno arrestato il potenziale acquirente, che ha diversi precedenti specifici dal 2018 a oggi.    

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Chef arrestato per violenza sessuale

E’ agli arresti domiciliari il giovane chef de rang di un ristorante stellato in pieno centro di Milano, accusato di violenza sessuale per aver molestato pesantemente una sua coetanea la quale, assieme al fidanzato, lo ha ospitato a dormire nel loro appartamento, offrendogli il divano di casa dopo una serata trascorsa con altri amici in una discoteca in corso Garibaldi. A disporre i domiciliari è stata il gip Teresa De Pascale, che ha accolto la richiesta del pm Paolo Filippini titolare dell’indagine. Il 25enne, arrestato all’alba di venerdì scorso, ieri interrogato dal giudice, si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre nell’immediatezza dei fatti contestati avrebbe reso dichiarazioni spontanee agli investigatori dando una versione confusa e molto diversa con quella della vittima e del suo fidanzato. Secondo quanto ricostruito finora, il cameriere di sala quella sera dopo il lavoro era andato con gli amici nel locale notturno dove avrebbe anche bevuto qualche drink di troppo. Alle 4, arrivato il momento di rincasare, il gruppo si è incamminato verso la palazzina, in zona Brera, dove vive la coppia. I due sono saliti mentre il 25enne, probabilmente sotto i fumi dell’alcool, ha deciso di mettersi a dormire per strada. Una scena, questa, che è stata fotografata da uno degli amici e inviata via Whatsapp alla ragazza per convincerla a ospitare lo chef de rang. Il quale però, verso l’alba, si sarebbe infilato nel letto dei fidanzati e avrebbe cominciato a molestare lei. Una volta sveglia la donna ha cominciato a gridare, svegliando il compagno, il quale prima di dare l’allarme, ha preso a pugni il 25enne, che è poi fuggito semi svestito in una palazzina vicina dove è stato rintracciato e arrestato. Sulla vicenda sono ancora in corso accertamenti e si attende che il cameriere faccia mente locale su quanto è accaduto e si faccia interrogare. ANSA

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