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Un altro arresto per le aggressioni in Duomo

Ad un altro ragazzo, un 19enne che vive a Milano, va applicata la custodia cautelare in carcere nell’inchiesta sulle aggressioni sessuali in piazza del Duomo a Capodanno e in particolare per il caso dello stupro ai danni di una 19enne vicino via Mazzini. Lo ha deciso il Riesame dopo il ricorso dell’aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo contro il rigetto della misura da parte del gip. La decisione non porta automaticamente all’arresto perché la difesa può ricorrere in Cassazione. Il Riesame, sempre su ricorso dei pm, ha riconosciuto gravi indizi per lo stesso caso a carico del 18enne Mahmoud Ibrahim, già in carcere. ANSA

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Furti ad automobilisti: un arresto

La Polizia di Stato, mercoledì scorso a Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino francese di 32 anni, A.M.B., per tre furti aggravati compiuti ai danni di altrettanti automobilisti, commessi in concorso con altre persone non ancora identificate. Le indagini svolte dai poliziotti della 7^ Sezione Investigativa dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno permesso di risalire a uno degli autori dei furti: il 25 agosto 2020 poco dopo le ore 20, in via Valtellina, un cittadino russo, mentre guidava il proprio SUV con la compagna a bordo, è stato avvicinato da una persona in scooter che gli ha fatto notare che la vettura aveva una gomma a terra. Marito e moglie, appena scesi dall’auto per verificare la situazione, sono stati raggiunti da un secondo uomo alla guida di un altro scooter quando, nel mezzo della confusione creatasi, un terzo uomo a piedi si è avvicinato al SUV dal quale ha poi rubato una borsa con documenti, passaporti, carte di credito e un computer portatile. Le impronte digitali rilevate dalla Polizia Scientifica hanno permesso di identificare il 32enne quale una delle tre persone coinvolte nel furto. Il primo febbraio 2021 verso le ore 12, invece, l’arrestato e un complice, a bordo di uno scooter, hanno prima avvicinato un’auto forandone la ruota posteriore destra e, poi, affiancato la vettura per dire al conducente che la gomma era a terra. Il cittadino cinese che era alla guida dell’automobile ha fermato la corsa in via Melchiorre Gioia dove è sceso con la moglie per verificare la foratura e cambiare la ruota: in quell’istante, il secondo passeggero dello scooter, che poco prima si era allontanato a piedi, mentre il complice dialogava con le vittime, ha aperto la portiera dell’auto per rubare la borsa della donna e scappare. Il 6 marzo scorso, infine, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno esaminato la denuncia sporta da una cittadina italiana che, seduta in auto in attesa di un’amica in via Procaccini verso le ore 18, ha sentito un forte rumore provenire dalla parte posteriore della macchina: scesa per controllare cosa fosse accaduto, ha visto un uomo, identificato poi per l’arrestato, che, su uno scooter, l’ha intrattenuta dicendole che non era successo nulla mentre il complice, dal lato opposto, la derubava della borsa poggiata sul sedile. Nel corso dei servizi predisposti dalla Questura per intensificare i controlli e contrastare i reati predatori nel periodo estivo in città, mercoledì scorso 14 luglio verso le ore 18, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un uomo che, in via Maffucci, che si aggirava con circospezione: sottoposto a un controllo, è risultato essere il 32enne francese destinatario della misura restrittiva. Una volta eseguita, gli agenti lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Milano.

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Uomo arrestato per stalking e minacce

Un uomo di 29 anni è stato arrestato dai carabinieri per stalking nei confronti della ex compagna, perseguitata per mesi e in un’occasione picchiata con una mazza da baseball. Ieri i militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo averlo rintracciato a bordo di un bus della linea 90 in piazzale Lotto. Poco prima il 29enne aveva incontrato sul mezzo la sua vittima e la sorella, con la quale è scoppiata una colluttazione che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri per separarli. Le indagini, condotte dalla stazione Milano Rogoredo in collaborazione con il Nucleo Operativo, hanno consentito di accertare che le violenze andavano avanti dal luglio 2020. In questo periodo ha continuamente molestato con telefonate e messaggi, anche dal contenuto minaccioso, l’ex compagna 34enne, intimandole tra l’altro di restituirgli i soldi spesi per le cene. In due occasioni l’uomo si è presentato davanti alla nuova casa della donna armato della mazza da baseball che ha usato per danneggiare la porta d’ingresso e poi per colpire la 34enne alla spalla. ANSA

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Un arresto per maltrattamenti in famiglia

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, un marocchino di 35anni, con precedenti di polizia. I militari sono intervenuti in via Costantino Baroni dopo che la madre dell’uomo, che ha 53 anni e la sorella di 24 aveva chiamato il 112 raccontando che, poco prima, drogato,, le aveva minacciate con un coltello per avere denaro e acquistare alcol e stupefacenti. Le due donne hanno riferito di altri episodi analoghi comportamenti già denunciati il 27 febbraio ai carabinieri della zona. Per via del forte stato di intossicazione, l’arrestato è stato portato al Pronto soccorso dell’Ospedale “San Paolo” e, dimesso, è stato trasferito nel carcere di San Vittore dopo il processo per direttissima.

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Terrorismo: un arresto per proselitismo in carcere

Per aver fatto proselitismo quando era nel carcere di Opera e aver cercato di reclutare nelle file dell’Isis un detenuto suo connazionale “al fine di commettere attentati in Siria, Libia ed anche in Italia, uccidendo, utilizzando bombe o armi da taglio” , un tunisino di 37 anni si è visto notificare una nuova ordinanza di custodia cautelare in cella a Siracusa dove è stato trasferito. Il provvedimento, firmato dal gip Anna Magelli, è stato chiesto dai pm Alberto Nobili ed Enrico Pavone. A scoprire l’attività di istigazione a delinquere finalizzata al terrorismo sono stati gli agenti di polizia penitenziaria del carcere milanese. ANSA

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Proteste della comunità Senegalese per l’arresto di Ousmane Sonko

Ieri pomeriggio in Corso Buenos Aires, all’altezza di Porta Venezia, si sono svolte delle proteste, pacifiche ma non certo remissive, per l’arresto del politico di opposizione Senegalese Ousmane Sonko. Molto popolare tra i giovani del proprio paese, il politico dovrà comparire a giorni davanti al giudice per rispondere delle accuse di stupro e turbamento dell’ordine pubblico. L’imputato nega ogni coinvolgimento ed afferma che le accuse sarebbero motivate da un intento politico. Insomma, le toghe che fanno politica non sarebbero prerogativa Italiana. In ogni caso, la manifestazione ha visto accalcarsi decine di persone. Forse non il massimo visto il periodo. Ringraziamo Andrea Curcio, aspirante giornalista, per le immagini forniteci.

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