I consumatori: “Basta saldi, più Black Friday”
I consumatori: “Basta saldi, più Black Friday”. “Il Black Friday e il Cyber Monday sono momenti di acquisto molto attesi da consumatori ed esercenti e, da anni, segnalano vendite record – commenta Francesco Luongo, presidente di Consumers For Digital Payments (C4DiP) – Per questo motivo è chiaro che la normativa nazionale e regionale sui saldi è completamente superata e bisognerebbe lasciare agli esercenti la libertà di decidere se e quando promuovere i propri prodotti con prezzi ribassati”. Il confronto dei volumi di spesa tra il Black Friday e i saldi estivi e invernali è impietoso, tanto da imporre una riflessione sull’utilità di quest’ultimi. Lo scorso anno, complici promozioni anticipate per clienti affezionati e iscritti a newsletter, le vendite e-commerce durante il Black Friday sono salite, già il giovedì, del 18% rispetto all’anno precedente, mettendo a segno un +13% il “venerdì nero” e un +16% il lunedì riservato all’elettronica, sempre anno su anno. Non solo, ma il Black Friday, con quasi il 70% delle vendite via mobile, si è confermato il giorno dell’anno con il più alto tasso di conversione, ovvero la percentuale di visitatori che hanno effettuato un ordine: 4,5%, contro una media annua che non supera il 2%, specialmente nel caso di piattaforme che vendono prodotti di fascia alta. Nel 2018 Zalando e Amazon hanno realizzato vendite record: la piattaforma tedesca ha registrato due milioni di ordini durante la sola giornata del Black Friday, mentre su quella americana le vendite delle piccole e medie imprese sono cresciute del 20% nel mondo. Ben altri numeri per gli scorsi saldi estivi. Partiti lo scorso mese di luglio con previsioni negative, le vendite sono state piuttosto deludenti in tutte le città italiane: le più grandi (Genova, Milano e Roma) hanno registrato contrazioni del -5% rispetto all’anno prima, mentre nei principali centri del sud (Catania, Bari, Palermo e Catanzaro) il calo è arrivato fino al -15%. Flop degli sconti che riguarda in particolar modo i negozi di periferia e i centri commerciali, i quali hanno registrato una diminuzione sia nelle presenze sia nel giro d’affari, mentre outlet e boutique d’alta moda tengono il passo rispetto allo scorso anno. “Negli anni – sottolinea Francesco Luongo – le abitudini di consumo dei cittadini sono cambiate e non è un mistero che i saldi non abbiano più l’appeal di una volta sul consumatore. Black Friday e Cyber Monday coinvolgono una sempre più larga fetta di consumatori, complice l’affermazione definitiva dello shopping online e la fortunata cadenza temporale, che arriva a ridosso del periodo natalizio e permette di acquistare regali a prezzi convenienti. L’allargarsi della stagione dei saldi, d’altronde, ha molto a che fare anche con nuove consuetudini di acquisto ora che, ad esempio, ogni influencer su Instagram ha un codice sconto da per i suoi follower, mentre i marchi fanno a gara per offrire ai clienti l’adesione a club più o meno esclusivi, che garantiscono servizi e promozioni personalizzate in qualsiasi momento dell’anno”. “La volata al Black Friday è già stata lanciata – conclude Luongo – Unieuro ha proposto per un solo giorno uno sconto del 22% su tutti i prodotti, ma solo con una spesa minima di 299 euro, mentre Amazon ha lanciato lo Speciale Tesori Nascosti dall’8 al 12 novembre. La stessa piattaforma cinese Alibaba, dal 4 al 17 novembre, ha lanciato la raccolta di coupon che garantiranno uno sconto del 10% per qualsiasi singolo ordine ma solo se superiore a 100 dollari con un limite massimo di 500 dollari”. Con promozioni continue, politiche di prezzi aggressive e il confine sempre più sottile tra negozio fisico e virtuale sarebbe forse opportuno promuovere più occasioni di spesa e dare ai consumatori e commercianti la possibilità di acquistare e vendere liberi da vincoli ormai obsoleti. “Il Black Friday è ormai un punto fermo nel calendario degli italiani – aggiunge Denis Nesci, Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. – non possiamo fare finta che non esista, anzi, al contrario, è una di quelle giornate in cui dobbiamo tenere gli occhi ben aperti. I consumatori italiani rischiano di essere risucchiati da offerte poco veritiere, da prodotti scadenti o dalla frenesia di un acquisto poco utile. Bisogna quindi monitorare i prezzi con grande attenzione, prima della data fatidica del 29 novembre, per essere certi di fare realmente un affare. Questo ci riporta anche al tema dei pagamenti digitali – continua Nesci – quale occasione migliore del Black Friday per far sì che ancora più utenti si convincano dell’importanza dei pagamenti con carte di credito o di debito, rispetto all’utilizzo dei contanti. È chiaro che serve sempre la massima attenzione, utilizzando i propri dati su siti sicuri e certificati, ma non possiamo lasciar prevalere la paura davanti a quella che oramai risulta essere una consuetudine per molti utenti. L’obiettivo di C4Dip è, e deve essere – conclude Nesci – quello di dimostrare l’utilità dei pagamenti digitali, prestando sempre attenzione alla loro affidabilità e mostrando ai consumatori tutti i vantaggi di un percorso di pagamento digitale”.
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