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Nominato il nuovo cda della Scala

Allianz ha preso il posto di Mapei nel cda della Scala, che il 18 febbraio si è rinnovato. L’ad del gruppo Giacomo Campora sostituisce quindi Giorgio Squinzi, morto lo scorso maggio. Confermati nel board Giovanni Bazoli di Fondazione Cariplo, Aldo Poli di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Alberto Meomartini per la Camera di Commercio, Claudio Descalzi per Eni e il finanziere Francesco Micheli per il ministero dei Beni culturali. Come altro membro del Mibact, il ministro Dario Franceschini ha indicato Maite Carpio Bulgari, giornalista, regista e seconda moglie di Paolo Bulgari, della storica famiglia di gioiellieri. Altro nuovo ingresso, quello del membro della Regione Lombardia Nazzareno Caruso, pianista e responsabile musica del dipartimento Cultura di Forza Italia. Il consiglio nella prima riunione ha definito le deleghe e il compenso di Dominique Meyer, che sarà sovrintendente dal primo marzo: sono gli stessi di Alexander Pereira. Meyer sarà dunque anche direttore artistico. ANSA  

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CDA della Scala il 18 giugno per decidere il sovraintendente

Per il nome del nuovo sovrintendente della Scala bisognerà aspettare anche se il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in qualità di presidente del teatro, assicura che “prima delle vacanze una decisione verrà presa“. Nel cda convocato oggi una scelta definitiva non è stata ratificata e una nuova riunione è stata fissata per il 18 giugno. Il sindaco vuole infatti parlare prima con il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. “Mi pare una cosa di garbo” ha detto ai giornalisti. Già domani il sindaco sentirà Bonisoli al telefono. Il lavoro della società di selezione Egon Zehnder, chiamata a fornire una rosa di candidati, “è ufficialmente finito” e “a questo punto la rosa è molto ristretta“. Probabilmente più ristretta dunque dei tre nomi che giravano ultimamente (Fortunato Ortombina dalla Fenice, Carlos Fuortes dall’opera di Roma e Dominique Mayer da Vienna) a cui si aggiunge la possibilità di una conferma per uno o due anni di Alexander Pereira dopo la fine del suo contratto nel 2020. ANSA  

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CDA Scala, Sala: restituiremo i fondi ai sauditi

“La decisione di oggi del Consiglio è netta e precisa. I fondi che sono arrivati senza che il Consiglio ne fosse al corrente, sia chiaro, saranno restituiti e questo automaticamente stoppa qualsiasi discussione sull’ingresso dei sauditi nel Cda della Scala“: lo ha riferito il sindaco e presidente del cda della Scala Giuseppe Sala, al termine del cda del teatro. “Con la stessa fermezza noi diciamo che non è che con i sauditi non si parla perché se facessimo l’elenco di una serie di Paesi con in quali non si parla per queste ragioni sarebbe probabilmente un elenco lungo – ha precisato poi Sala -. Quando e se ci sarà una proposta di collaborazione tecnico artistica tale per cui il Consiglio la valuterà e il sovrintendente la porterà, noi la esamineremo. In questo momento l’ingresso nel Cda dei sauditi non lo riteniamo fattibile, se si riparte si riparte dalla collaborazione tecnico artistica“. E ancora, ha proseguito il sindaco “non abbiamo preclusioni nei confronti dei sauditi” perché “o il Governo ci dà una blacklist di Paesi con cui non parlare o noi come consiglieri non ci sentiamo in condizioni di dire che che con i sauditi non si parla”. Sala ha ammesso che la questione “è stata gestita male” e che “certamente è sotto gli occhi di tutti che è stata fatta tanta confusione“. “Le responsabilità sono di tutti anch’io non mi tolgo mai dal novero dei potenziali responsabili – ha detto – ma rimane il fatto che guardiamo avanti e vediamo se qualcosa di buono si potrà ancora ottenere, certo è che con oggi la possibilità di un ingresso nel Cda non è più all’ordine del giorno“. Infine, ha spiegato il sindaco in merito alla donazione “nel mio ruolo di presidente del Cda della Scala ho proposto e tutti hanno accettato che questi 3 milioni” depositati a favore della Scala presso un notaio milanese “vengano restituiti“, sottolineando che per una donazione di tale entità viene solitamente chiesta l’autorizzazione a chi la riceve e viene indicata una causale, mentre in questo caso non c’è stata né l’una né l’altra cosa.

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Sauditi nel CDA della Scala, Sala predica il silenzio

Se il consiglio di amministrazione “è compatto, queste operazioni si fanno. Se non lo è, non si fanno” lo ha dichiarato il Sindaco Sala è tornando a parlare del possibile ingresso saudita nel cda della Scala. “E’ una cosa di cui non ero assolutamente al corrente – ha aggiunto smentendo di essere stato informato prima dal sovrintendente Alexander Pereira -, aspettiamo il cda del 18“. “In questo momento io predico il silenzio e non posso non praticarlo – ha aggiunto il Sindaco -. Quindi sto zitto fino al 18 e poi vedremo quello che succede“. Proprio oggi il sindaco ha invitato i membri del cda (di cui fa parte anche Pereira) al silenzio stampa fino alla prossima riunione. Poi ha concluso “Ora è chiaro: ogni parola in più contribuirà al fatto che il cda non sarà compatto“.

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