centrodestra

Pure Lupi scappa dalla candidatura

Pure Lupi scappa dalla candidatura. Il candidato non sarò io” ha detto durante il programa “TrueShow – Attenti a quei due” condotto da Fabio Massa e Barbara Ciabò. Maurizio Lupi, ex ministro e molto altro, sembra poco intenzionato a farsi avanti. E non è il solo, perché fino ad ora l’unico ad aver preso con entusiasmo l’idea di sfidare Giuseppe Sala è Roberto Rasia Dal Polo, per il resto c’è il deserto. O dinieghi come quello di Lupi. Forse è perché Sala sembra ancora forte nonostante una città a pezzi (e non solo per il Covid). In questi giorni abbiamo assistito alla surreale presentazione di una cartina della nuove metropolitane. Nei prossimi giorni ci aspettiamo di vedere una seconda presentazione di Expo 2015. Qualcosa tipo “il passato è ora e domani”. La stampa stesa come uno stuoino ha riportato la notizia con entusiasmo, segno che forse la turnazione dovrebbe essere applicata tanto nei ruoli apicali del Comune, quanto nelle redazioni perché sono pochi quelli a picchiare duro su un potente di cui sono diventati amici. Ma davvero non è sconfiggibile uno che presenta come una novità un pezzo di carta colorata? Perché le metropolitane sono messe molto male, ma pare che non si possa dire. Ma se Sala tira fuori la nuova mappa, tutti felici la riportano come se avesse concluso qualcosa. Probabile sappia colorare tutto un quaderno, ma davvero vale la pena scriverne? Ma pure Lupi scappa dalla candidatura a sindaco di una città importantissima a livello mondiale come Milano. Forse allora il problema non è Sala e i suoi molteplici punti deboli, ma il centrodestra. Nella coalizione non c’è unità d’intenti e dunque non si riesce a trasmettere fiducia ai candidati. Ma se non si suscita fiducia nei possibili primi cittadini, siamo sicuri che sia possibile ottenere quella degli elettori?

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Si(m) Sala bis

Ebbene si, anche in questa occasione lo staff del Sindaco Sala ha fatto la magia. La ricandidatura, annunciata nel giorno di Sant’Ambrogio, con tutti i milanesi a casa ben poco indaffarati, ha avuto un effetto dirompente e, che piaccia o meno, ieri in città non si parlava d’altro. Si possono fare tutti i distinguo del caso, sull’opportunità della data scelta, sulle motivazioni che hanno spinto Beppe Sala a prendere questa decisione e su quanto ha fatto (o non fatto) in questi anni, ma il risultato non cambia: il candidato sindaco del centrosinistra è sulla bocca di tutti, mentre quello del centrodestra non si ha la più pallida idea di chi potrebbe essere. Ora tocca al centrodestra fare la sua mossa e anche con una certa fretta. E’ evidente a tutti che il vantaggio di cui già godeva Sala come Sindaco uscente, con un gradimento ancora alto e trasversale fra l’elettorato milanese, subirà un effetto moltiplicatore grazie alla possibilità di partire fin da subito con la campagna elettorale. Una possibilità che a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega per ora è preclusa, causando un certo nervosismo fra gli esponenti dell’opposizione a Palazzo Marino. Un nervosismo che traspariva chiaramente dai comunicati zeppi di “ora tocca a noi” emessi dopo la dichiarazione di Sala. Quanti sostengono, o fanno parte, del centrodestra possono solo sperare che nelle prossime settimane i leader dello schieramento mettano da parte interessi di bottega e veti incrociati per estrarre dal cilindro il nome di un candidato vincente, o almeno competitivo. Se non riuscirà loro di fare al più presto una magia, Sala avrà la strada spianata verso la vittoria e non basteranno di sicuro la buona volontà e le ambizioni dei singoli, privi di un programma e un candidato per cui battersi, per ribaltare l’esito di una partita che sembra sempre più destinata ad avere un risultato scontato.  

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Il centrodestra contesta il mancato distanziamento in metro

Il centrodestra contesta il mancato distanziamento in metro. Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, ha attaccato duramtne il Comune pubblicando le immagini della folla ammassata sulle banchine. “Fermata Cadorna, ore 8.52. I milanesi, caro Beppe Sala, sono molto ligi nell’indossare la mascherina. Si può dire lo stesso di Azienda Trasporti Milanesi? Dove sono i controlli anticontingentamento? Sarebbe il caso di utilizzare il personale delle partecipate o delle cooperative appaltatrici agli ingressi delle metropolitane, come avevo proposto lo scorso maggio. Mi consenta, caro sindaco, prima di puntare il dito si preoccupi di fare il suo!”. Le mascherine paiono esserci, ma non le distanze. Un tema su cui dovrebbe impegnarsi Beppe Sala, se non fosse affaccendato in polemiche contro Giulio Gallera per i vaccini anti influenzali. Ecco dunque che l’intervento di De Chirico riprende il primo cittadino su una questione di primaria importanza perché i milanesi hanno ripreso a muoversi, anche se non ancora agli stessi livelli ante Covid19. Le aziende però hanno riaperto e in tanti casi non è possibile optare per il telelavoro, quindi bisogna spostarsi. E come d’abitudine i milanesi usano uno dei migliori sistemi di trasporto pubblico d’Italia che negli anni hanno contribuito a finanziare riccamente.

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Ruggeri (FDI): “Il centrodestra ama le ciclabili”

Ruggeri (FDI): “Il centrodestra ama le ciclabili”. Il commento del rappresentante di Fratelli d’Italia arriva dopo l’ennesima polemica sulle piste ciclabili tra Amministrazione Sala e l’opposizione. Marco Granelli, assessore alla “Mobilità” (le virgolette le riteniamo obbligatorie), ha annunciato pochi giorni fa 35 chilometri di piste. Ciclabili, dicono. Ma sul tema c’è dibattito perché siamo nella Milano in cui ci sono monopattisti che si schiantano come i moscerini in autostrada. E la chiamano mobilità dolce. Ma il passo avanti di Fratelli d’Italia lo riteniamo importante perché permette di uscire dalla dinamica da stadio che divide tutti in favorevoli e contrari. Uno schema le cui pecche vengono poi pagate dai cittadini perché diventa uno scontro tra integralisti. Milano però è la città del buon senso, operosa e per questo capace di assorbire le novità senza paura di perdere la propria identità. Ecco dunque il commento di Ruggeri: “E’ ora di interrompere la narrazione di una certa parte politica secondo cui il centrodestra è contrario alle ciclabili. – Spiega Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia –  Il centrodestra è contro le ciclabili fatte male, soprattutto se sono pericolose per chi le usa e favoriscono l’inquinamento rallentando il traffico veicolare. Quella di Viale Monza – prosegue – è un lampante esempio di cattiva progettazione e qualcuno (l’Assessore Granelli)  dovrebbe spiegare il perché di certe scelte. Ad esempio, nel tratto di viale Monza, che va da Via Petrocchi a Via Monte San Gabriele, noto a tutti quelli che conoscono la zona per gli incolonnamenti che vi si formano da sempre, è stata tratteggiata la pista sulla carreggiata, nonostante la larghezza dei marciapiedi consentisse di realizzarla in sicurezza alla destra delle auto parcheggiate. Per quale motivo, potendo garantire l’incolumità dei ciclisti ed  evitare di congestionare ulteriormente il traffico eliminando una corsia, si è deciso per la soluzione più dannosa e pericolosa? Una situazione che si riscontra in molti altri tratti dell’opera, già realizzati, e si ripeterà in quelli che saranno realizzati in futuro, facendo sospettare che lo scopo di chi l’ha ideata non sia stato favorire i ciclisti, ma danneggiare gli automobilisti. La domanda quindi è– conclude Ruggeri –a non amare i ciclisti è il centrodestra che vorrebbe realizzare ciclabili sicure e che non impattino sugli altri utenti della strada, o il centrosinistra che li getta in mezzo al traffico rendendolo più caotico?”. —

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Monte Stella. Il centrodestra punta il dito contro la sicurezza di Sala

Tutti d’accordo nel ringraziare e congratularsi con le Forze dell’Ordine, tutti uniti nel condannare il modello di sicurezza voluto dalla Giunta Sala per Milano. Questo in breve il sunto delle reazioni del centrodestra alla cattura dello stupratore di Monte stella. “La Milano decantata dal sindaco Sala come modello, con le sue periferie considerate un esempio per tutta Italia, è allo sbando. Anche la montagnetta di San Siro, un tempo oasi di pace e tranquillità, è diventata un luogo pericoloso dove anche portare il cane a spasso in un pomeriggio d’estate può diventare un incubo”. E’ il commento dell’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. “In questi ultimi mesi del suo mandato Sala pensi all’incolumità dei milanesi. Per il futuro la nostra ricetta per la città è regole inflessibili e sicurezza”. “In Lombardia secondo Orim e Polis sono 7.090 gli irregolari provenienti dal Senegal, 1.510 dei quali solo a Milano”, sottolinea invece l’Assessore di Regione Lombardia Riccardo De Corato, aggiungendo, “Basta fare un giro per la città per accorgersi di quanti immigrati, per lo più irregolari, bivaccano per le strade. Queste persone sono vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere”. “Mi auguro – conclude De Corato- che, dopo aver scontato la pena senza riduzioni, venga rimandato nel suo Paese di origine”. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della lega, siamo davanti “all’ennesimo esempio di come l’immigrazione sfrenata tanto cara al Pd produca solo danni. La sinistra si fa bella con l’accoglienza e l’integrazione e poi se ne frega di quello che succede in città”. “Questi sono i risultati dell’amministrazione targata Pd – conclude la Sardone – vengono minimizzati i problemi, Sala e la sua giunta preferiscono nascondere la sabbia sotto il tappeto piuttosto che spazzarla via”. Anche secondo Andrea Mascaretti Capogruppo a Palazzo Marino di Fratelli d’Italia, “Il modello Milano in termini di sicurezza è un fallimento per l’Amministrazione Sala, lo dicono i tristi fatti della cronaca cittadina”. “Da tempo – prosegue Mascaretti – chiediamo di utilizzare la Polizia Locale e le telecamere per aumentare la sicurezza, ma l’amministrazione sembra più interessata a far cassa tartassando i cittadini con multe e divieti anziché lavorare per garantirne l’incolumità”.

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Stupro a Monte Stella: il centrodestra punta il dito contro la sicurezza di Sala

Dopo lo stupro avvenuto a Monte Stella, dal  centrodestra si è levato un coro unanime di condanna nei confronti del Sindaco Sala e del modello di sicurezza applicato in città. L’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato (FdI), ha ricordato che “Non è la prima volta che accade” un episodio del genere in un parco cittadino, Sottolineando che “la situazione in città, in particolar modo nei parchi, sia fuori controllo” ed “è necessario recintare quelli recintabili e/o videosorvegliarli, anche con telecamere a raggi infrarossi, come fatto dal centrodestra, ad esempio, al parco delle Cave“. Anche secondo l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, “La violenza sessuale denunciata ieri pomeriggio nel parco del Monte Stella è l’ennesima dimostrazione che Milano è ormai allo sbando“, così, “mentre il sindaco Beppe Sala continua a lodare le periferie come esempio virtuoso, nessuno pensa alla sicurezza dei milanesi” concludendo, “Questa è la città del sindaco Sala e del Centrosinistra. Noi per il futuro diciamo basta: mettiamo al primo posto la sicurezza dei milanesi”. “A Milano, di giorno o di notte, in centro o in periferia, sai quando esci di casa ma non sai né se ci torni né come ci torni”, è invece il commento del Consigliere Comunale ed Europarlamentare Silvia Sardone (Lega). “Sono anni che chiediamo più sicurezza – aggiunge la leghista – ma dalla sinistra ci prendiamo dei razzisti“. “Milano è la capitale del crimine, come certificano puntualmente tutte le classifiche nazionali sui reati, il Pd se ne faccia una ragione – conclude la Sardone –  e corra ai ripari anziché far sprofondare sempre più la città”.   “Il centrodestra da diverso tempo ha segnalato grandi preoccupazioni in merito alla sicurezza in città”, ribadisce il Consigliere Comunale Alessandro De Chirico (FI). L’azzurro ricorda che “il 21 maggio il Consiglio comunale votò a maggioranza una mozione da me presentata che chiedeva l’impiego delle associazioni benemerite delle Forze dell’Ordine” per la sorveglianza di parchi e giardini, in supporto alle pattuglie ordinarie. Un provvedimento mai adottato e, si chiede infine l’azzurro, se “sarà il sindaco influencer a spiegare alla donna violentata al Monte Stella che l’abuso poteva essere evitato?”.

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