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Musella (FI): “Il Centrodestra nell’Area Metropolitana Milanese è a trazione centrista”

Musella (FI): “Il Centrodestra nell’Area Metropolitana Milanese è a trazione centrista”. Bisogna impegnarsi affinché il Centrodestra, coeso a livello nazionale e coeso a livello locale, torni ad essere a trazione centrista. “Desidero comunicare il grande successo conseguito dalla lista civica, rappresentata da Forza Italia, nonché da altre liste civiche nell’area metropolitana milanese. Mi preme sottolineare, inoltre, che Forza Italia ha conseguito il primato all’interno della minoranza” ha dichiarato il Coordinatore Provinciale di Forza Italia in Lombardia, Onorevole Graziano Musella, il quale ha affermato altresì: “Non potevamo certamente vincere le elezioni a livello provinciale, in quanto Milano è governata dalla sinistra, tuttavia il Centrodestra, nell’area metropolitana milanese, ha evidenziato una forte presenza centrista, moderata, riformista e liberale. Tale rilevante dato politico pone in luce la necessità di impegnarsi affinchè il Centrodestra, coeso a livello nazionale e coeso a livello locale, torni ad essere a trazione centrista, in quanto, solo in tal modo, si può concretizzare la possibilità di ritornare a governare, non solo la provincia ed il Comune di Milano, ma anche il nostro Paese”.

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Report demografico “La mortalità nei comuni del milanese: 2019-2020”

Report demografico “La mortalità nei comuni del milanese: 2019-2020”. L’ Ufficio servizi statistici della Città metropolitana di Milano, sulla scorta dei dati provvisori e delle stime sulla mortalità 2020 pubblicati dall’Istat, ha predisposto un report di confronto tra i dati del 2020 (che, a parte i mesi di gennaio e febbraio, ha visto la mortalità, causata dal Covid-19, avere in alcuni fasi una decisa impennata) e quelli dell’anno precedente (ultimo anno prima della pandemia da coronavirus). Il report, oltre a dare una visione d’insieme, si concentra su sette aree omogenee (Adda Martesana, Alto Milanese, Magentino Abbiatense, Nord Milano, Nord Ovest, Sud Est, Sud Ovest) più Milano, esaminando per ciascuna di esse i dati relativi a tutti i comuni. Il dato complessivo del territorio milanese vede un aumento della mortalità nel 2020 del +31,85% rispetto al 2019; l’aumento è superiore tra i maschi +35,7%, mentre tra le femmine si attesta al +28,5%. Se i dati di Milano ricalcano quelli complessivi dell’area metropolitana, all’interno delle sette aree omogenee ci sono invece forti differenziazioni. Nei ventinove comuni individuati nella zona Adda Martesana ad esempio, è stato rilevato un incremento complessivo della mortalità tra il 2019 e il 2020 del +40,1%, il più elevato tra le zone omogenee individuate nello studio. Alcuni comuni dell’Alto Milanese, invece, hanno mantenuto un tasso quasi invariato o addirittura, è il caso di Bernate Ticino, hanno avuto un piccolissimo decremento del -3,6%. Un decremento è stato registrato anche in alcuni comuni della zona Magentino Abbiatese, caratterizzata per lo più da comuni di dimensioni ridotte e dalla più bassa densità abitativa tra le zone considerate. In quest’area, a fronte di un aumento del +25,67% nel 2020 rispetto al 2019, è stato registrato un decremento in cinque piccoli centri: Cisliano -35,4%, Bubbiano -15,8%, Calvignasco e Cassinetta di Lugagnano -12,5%, Boffalora sopra Ticino -4,1%. Tra i comuni più grandi Abbiategrasso ha un incremento del + 30,7%, mentre Magenta del +26,6%. L’incremento maggiore è stato a Noviglio +100%, seguito da Morimondo +76,5% e da Vermezzo con Zelo +60%. Nella zona Nord Milano l’incremento complessivo dei decessi nel 2020 è stato del 28,5%, con punte del +74,7% a Cormano. Il comune che ha registrato un incremento maggiore nella zona Nord Ovest è invece Pogliano Milanese con un +52,9%. Tribiano con un +115,4% è il comune dell’area Sud Est ad aver registrato l’incremento più significativo, mentre nella zona Sud Ovest si pongono all’attenzione due anomalie: quella di Buccinasco, con un piccolo aumento del solo +8% nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma con picchi “differenti” rispetto agli altri comuni, e quella di Pieve Emanuele, con un decremento del -16,4% e con un incremento nel 2020 solo a marzo, a maggio e a novembre. “Il 2020 è stato un anno difficile, che tra le altre cose ha avuto come effetto un radicale cambiamento delle abitudini e dello stile di vita. In questo contesto, il nuovo report demografico realizzato dalla Città metropolitana di Milano assume un particolare valore, oltre ad essere uno strumento importante che gli specialisti e gli amministratoti locali potranno utilizzare per analizzare le dinamiche che hanno riguardato i 133 comuni del nostro territorio”. Arianna Censi, Vicesindaca Città metropolitana di Milano.

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Carenza medici, sì alla mozione del M5S Mammì: “Lombardia non ha fatto nulla per vent’anni, va garantito il medico di base a tutti i cittadini”

Carenza medici, sì alla mozione del M5S Mammì: “Lombardia non ha fatto nulla per vent’anni, va garantito il medico di base a tutti i cittadini”. Sì del consiglio regionale della Lombardia alla mozione del M5S che chiede Iniziative urgenti al fine di sopperire alla carenza di medici di medicina generale. Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “La Lombardia della Lega non ha fatto nulla per vent’anni, ora il problema della carenza di medici è un’emergenza. A una programmazione regionale gravemente insufficiente rispondiamo con una mozione con strumenti concreti per superare il momento critico. Transitoriamente, grazie al nostro atto, si coinvolgeranno i medici di base incentivandoli ad assumere più pazienti con maggiori contributi economici e, finalmente, predisponendo strumenti funzionali al miglioramento dell’attività. Tra questi il lavoro in rete e la telemedicina, la dematerializzazione delle ricette in fascia c, la certificazione di malattia dei medici ospedalieri e mettendo a disposizione personale dedicato e spazi non temporanei ma che possano essere mantenuti. Non basta infatti un piccolo rimborso ai medici per restituire la sanità ai lombardi, va loro garantita la possibilità di svolgere l’attività in modo ottimale ed efficace”. “Ricordo che la carenza di medici di medicina generale”, aggiunge Mammì, “impatta direttamente sulla continuità e l’effettività dell’assistenza. Una maggior offerta nel medio-lungo periodo non sono un costo per le casse pubbliche ma un risparmio perché consentono una prevenzione diffusa e rendono la sanità più efficiente ed economica. È ora che la Lombardia cominci ad investire seriamente per la salute e il benessere diffuso dei suoi cittadini”.

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Covid19, Città metropolitana: “Vaccinati oltre 5mila over 80 non autonomi”

Covid19, Città metropolitana: “Vaccinati oltre 5mila over 80 non autonomi”. Sono 5.203 i cittadini over 80 aderenti alla campagna vaccinale anti-Covid e registrati come non autonomi che hanno ricevuto la prima dose nella ATS Città Metropolitana di Milano, su un totale di 26.149 (il 19,9%). Tutti i cittadini sono stati contattati dalle ASST per approfondire la loro situazione e capire la modalità migliore per la somministrazione del vaccino. Di questi 5.203 over 80 non autonomi, 2.694 sono stati vaccinati direttamente al proprio domicilio: 1.208 nella sola città di Milano, 1.293 nella provincia di Milano e 193 nella provincia di Lodi. Agli altri 2.509 cittadini ultraottantenni, dichiaratosi non autonomi in sede di registrazione, invece, è stato somministrato il vaccino presso i centri vaccinali del territorio: 456 nella sola città di Milano, 1.505 nella provincia di Milano e 548 nella provincia di Lodi. Per questi 2.509 over 80, dopo essere stati contattati dalla ASST, si è convenuto, direttamente con gli interessati o con i loro caregiver, di effettuare la vaccinazione presso i centri vaccinali perché il problema era relativo al raggiungimento del centro e non a una condizione di intrasportabilità. Su questo supporto al raggiungimento dei punti vaccinali si sta organizzando con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci il coinvolgimento e la collaborazione dei Comuni. Inoltre, si avvisa che il centro vaccinale allestito alla Fabbrica del Vapore, a Milano, è temporaneamente chiuso causa preparazione alla campagna vaccinale massiva anti-Covid. L’intera équipe, in attesa della riapertura, è stata destinata all’effettuazione di tamponi a domicilio. Si ricorda che tutti i cittadini aderenti alla campagna vaccinale saranno contattati nei prossimi giorni con le indicazioni per l’appuntamento e saranno incrementate le vaccinazioni giornaliere a domicilio.

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Superati i 500.000 alberi. In arrivo 114.000 piante nella Città metropolitana

Oggi è la giornata dedicata agli alberi non solo perché in Italia è la Giornata nazionale degli alberi (istituita dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, riconosciuta con l’art. 1 della Legge 14 gennaio 2013) ma anche perché è il giorno che segna l’avvio della nuova stagione agronomica (21 novembre 2020 – 21 marzo 2021) con la quale, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, riprende ForestaMi la campagna di forestazione nel Comune di Milano e nella Città metropolitana di Milano. Il progetto, promosso da Comune di Milano, Città metropolitana di Milano, Regione Lombardia – ERSAF, Parco Nord Milano, Parco agricolo sud Milano e Fondazione di Comunità Milano, basato su una ricerca realizzata dal Politecnico di Milano (Dipartimento Architettura e Studi urbani), sostenuta da Fondazione Falck e FS Sistemi urbani, ha l’obiettivo finale di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 sul territorio della Città metropolitana di Milano. La nuova stagione agronomica parte con la messa a dimora di oltre 114mila piante nella Città Metropolitana, di cui circa 28mila nel Comune di Milano, che ha superato i 500.000 alberi. “Piantare anche solo un albero è un gesto di fiducia nel domani – commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – è un investimento nel futuro dei nostri quartieri, dei nostri comuni e del nostro Paese. Per questo motivo, in un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria in corso, la Giornata nazionale degli alberi e l’avvio della nuova stagione agronomica acquistano un valore ancora più profondo. Il piano di piantumazioni per il 2020/21 che prevede circa 28 mila piante a Milano insieme all’ambizioso obiettivo di ForestaMi di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 nei comuni della Città metropolitana, grazie anche al sostegno di privati e singoli cittadini, racconta l’importanza della forestazione urbana nel percorso di sostenibilità che Milano ha intrapreso da tempo per migliorare la qualità dell’ambiente. Non si tratta solo di incrementare spazi verdi, ma di contribuire a costruire e diffondere una sensibilità ambientale comune e condivisa: un impegno che Milano ha fatto proprio”. “La grande Milano, rappresentata dai 133 comuni della Città metropolitana, sta facendo uno sforzo straordinario con il progetto ForestaMi e sarà protagonista di un contributo decisivo per il raggiungimento dell’ambizioso traguardo dei 3 milioni di alberi – commenta Michela Palestra, referente istituzionale del progetto ForestaMi per Città metropolitana – ForestaMi nasce ben prima della pandemia ma proprio in questa situazione emergenziale diventa un’urgenza dell’agenda della politica degli amministratori investire sulla sostenibilità e sull’ambiente. Le azioni di ForestaMi si traducono immediatamente in un argine ai cambiamenti climatici e in un miglioramento della qualità di vita per i cittadini di tutta l’area metropolitana”. “L’opera di forestazione dell’area metropolitana di Milano è importante sotto il profilo ambientale e anche come messaggio simbolico di vita in questo periodo difficile. Gli alberi sono parte della soluzione ai problemi causati dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico. Oltre all’opera di piantumazione è necessario che gli enti pubblici si occupino anche della tutela e della gestione. La Regione sta agendo in tutta la Lombardia, attraverso il supporto tecnico di ERSAF, per distribuire ogni anno a comuni ed enti privati circa 300.000 piante di qualità autoctone e progettando gli interventi forestali in maniera accurata, garantendo la manutenzione degli alberi fino a maturità perché possano fornire tutti quei benefici ambientali che sono ormai indispensabili anche per le pianure e le città – dichiara Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia. “La vera sfida, oggi, è quella legata alla Forestazione urbana, che si presenta più che mai come una necessità fondamentale: i boschi attorno alle città, e sistemi continui di alberature importanti al loro interno, puliscono l’aria assorbendo le polveri sottili, ombreggiano le zone pubbliche evitando riscaldamenti eccessivi, riducono la CO2. Ma non solo: gli alberi migliorano la qualità della vita e della salute pubblica. C’è bisogno di un’autentica rivoluzione in termini di forestazione urbana e demineralizzazione delle superfici: portare boschi e foreste nelle città vuol dire limitare la produzione di CO2 proprio dove per gran parte viene prodotta, significa far sì che la CO2 venga sfruttata come una sorta di fertilizzante per le piante e trasformarla in ossigeno; significa offrire un contributo reale e concreto al rallentamento del riscaldamento globale e a favore dell’incremento della biodiversità. La sfida della forestazione urbana e di ForestaMi sta nel proporre ecosistemi urbani innovativi e sostenibili in cui natura vegetale e città si intrecciano e agiscono come un unico organismo – commenta Stefano Boeri, Presidente del Comitato scientifico di ForestaMi. “A Milano oggi abbiamo superato i 500.000 alberi, un traguardo importante che ci spinge a fare ancora meglio e ancora di più. Quest’anno pianteremo quasi 28mila piante, entro febbraio sarà completato il parco Adriano, a breve aprirà il nuovo giardino di viale Crespi e inaugureremo Sant’Agostino, dove quasi 100 nuovi alberi hanno cambiato il volto della piazza. Sono solo alcuni dei tanti progetti per rendere ogni quartiere più vivibile, vogliamo che ogni cittadino possa trovare a pochi passi da casa spazi verdi a misura di bambino e di pedone. Un’esigenza, quella di luoghi da vivere all’aperto, che la pandemia ha dimostrato essere ancora più forte per i cittadini – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano Pierfrancesco Maran –. A questi si affiancano gli obiettivi di medio termine: 20 nuovi parchi, la nascita del Grande parco metropolitano e la piantumazione di 3 milioni di alberi su scala metropolitana entro il 2030. Una grande rivoluzione verde che ha bisogno della collaborazione di tutti”. Milano, superati i 500.000 alberi. In arrivo quasi 28mila piante e il completamento del parco Adriano 27.721 piante, di cui 20.120 alberi e 7.621 arbusti: sono i numeri del piano piantumazioni per la città di Milano nella stagione agronomica 2020/2021: tra i 20.120 alberi, a fronte di una stima di bambini nati nel 2020 che ammonta a 9.300 bambini (erano 7.839 il 15 novembre), sono compresi quelli in sostituzione a tutti gli alberi abbattuti perché malati o caduti a causa del maltempo. I nuovi alberi andranno ad

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A Milano via agli incontri sulla rigenerazione urbana

A Milano via agli incontri sulla rigenerazione urbana. Lo scorso ottobre è stata stipulata una convezione tra la Città metropolitana di Milano, la Fondazione e l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano per promuovere una collaborazione sulla formazione dei dipendenti pubblici dei Comuni dell’area metropolitana e della Città metropolitana di Milano iscritti all’Ordine, con lo scopo di agevolare un interscambio di conoscenze per un più condiviso sapere tecnico e professionale. La convezione prevede una serie di incontri di approfondimento tecnico e di interazione di esperienze. Si comincerà martedì 24 novembre – dalle ore 09.30 alle 18.30 – con un webinar dal titolo “Grande Milano, la dimensione metropolitana”. Si parlerà del “modello Milano”, che catalizza su di sé anche importanti investimenti stranieri e lavora puntando su una sinergia virtuosa tra pubblico e privato,rispettando i valori di ogni componente delle società, dalle università alle imprese. Milano e il suo territorio metropolitano si trovano oggi in un momento storico di grandi cambiamenti: dopo Expo 2015 e la realizzazione di grandi interventi urbani, la trasformazione prosegue. <<Parallelamente all’affermazione del suo ranking, Milano ha così consolidato anche la consapevolezza dei vantaggi della dimensione metropolitana. Nonostante infatti il ritardo con cui il sistema amministrativo italiano è giunto a definire il livello di governo metropolitano (peraltro con molte questioni ancora irrisolte), Milano sviluppa una coscienza collettiva della sua dimensione di metropoli. Agli Osservatori istituzionali si sono affiancati studi e ricerche promossi da portatori di interessi che indagano oltre i loro campi di intervento, in una sorta di community focalizzata sui vantaggi che l’immagine complessiva di una città performante può generare sugli specifici settori dell’economia. >> così Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana di Milano. L’evento è organizzato in due sessioni: in mattinata un seminario sulla rigenerazione urbana e territoriale, con stretto riferimento allo strumento della perequazione, realizzato su proposta e in collaborazione con Città Metropolitana e nel pomeriggio una tavola rotonda di approfondimento sulla dimensione metropolitana del capoluogo lombardo con esperti nazionali e internazionali del mondo della professione, del progetto e delle politiche urbane. A Milano via agli incontri sulla rigenerazione urbana. Tanti gli interventi: il buon esempio di Vienna con la partecipazione di Dominique Alba, direttrice di Atelier parisien d’urbanism (Apur) e la prossima sfida delle Olimpiadi invernali con l’intervento di Dominic Weiss, responsabile di Smart city agency. Il mondo della ricerca sarà rappresentato da Massimo Bricocoli, Paola Puccie Mario Parisdel Politecnico di Milano, da Aurelio Bruzzo dell’Università degli studi di Ferrara, da Tommaso Bonetti dell’Università di Bologna e da Ezio Micelli dello Iuav di Venezia. Sulla perequazione territoriale interverrà anche Alessandro Delpiano, dirigente Città Metropolitana Bologna. Tra i rappresentanti delle istituzioni Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana, Roberta Guaineri assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita e Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, all’Agricoltura e al Verde del Comune di Milano.

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