COMMEMORAZIONE

Sabato le commemorazioni per il 28° anniversario della Strage di Capaci

Si terranno domani, sabato 23 maggio, in occasione del 28° anniversario della Strage di Capaci, l’attentato mafioso nel quale furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo, due momenti di commemorazione. Alle ore 10:30, a Palazzo Marino, alla presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo, sarà esposto dal balcone su piazza della Scala uno striscione realizzato dall’artista Tv Boy e donato alla Fondazione Falcone, che resterà esposto tutta la giornata insieme ad un lenzuolo bianco, simbolo della lotta alle mafie. La stessa opera sarà esposta in contemporanea al Comune di Palermo; mentre il lenzuolo bianco sarà esposto da tutti i comuni che hanno scelto di aderire alla proposta di ANCI. Alle 17:45, davanti alla targa in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (nei giardini di via Benedetto Marcello), è prevista la deposizione di un mazzo di fiori dell’Amministrazione in memoria dei due magistrati. Il momento di raccoglimento sarà accompagnato alle 17:58 dal suono della sirena di un automezzo dei Vigili del Fuoco del vicino Distaccamento Cittadino del Corpo; inoltre, il trombettista Raffaele Kohler eseguirà alcuni brani. Alla commemorazione saranno presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la Presidente del Municipio 3 Caterina Antola e Lucilla Andreucci di Libera Milano. È consentita la partecipazione della stampa in entrambi i momenti con il necessario rispetto delle disposizioni relative all’emergenza coronavirus.  

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Delegazione di Forza Italia Giovani ad Hammamet per commemorare Craxi

Una delegazione di Forza Italia Giovani si trova ad Hammamet per partecipare alle iniziative organizzate in occasione del ventesimo anniversario della morte di Bettino Craxi. “La nostra generazione – spiega Marco Bestetti, Coordinatore nazionale dei giovani azzurri – ha il dovere di tributare omaggio ad uno statista che ha fatto grande l’Italia nel mondo, conseguendo importanti risultati sia in materia economica che in politica estera“. “Proprio le coraggiose decisioni internazionali assunte da Craxi – prosegue Bestetti –  rendono impietoso il confronto con l’attuale dilettantismo di chi dovrebbe rappresentarci all’estero, privando l’Italia del suo storico e fondamentale ruolo di Paese leader nel Mediterraneo. E’ nostra responsabilità – conclude – onorare la memoria di Bettino Craxi, riconoscendone alcuni errori, ma soprattutto le tante virtù”.  

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Milano ricorda gli agenti vittime dei brigatisti in via Schievano

Milano ha ricordato oggi Rocco Santoro, Antonio Cestari e Michele Tatulli, i tre poliziotti uccisi 40 anni fa in un agguato delle Brigate Rosse.  A rendere omaggio alle vittime nel luogo dell’agguato, in via Schievano, il questore del capoluogo lombardo, Sergio Bracco, l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato e gli studenti dell’Istituto Gramsci dove quel giorno i poliziotti avrebbero dovuto fare vigilanza. Gli omicidi furono rivendicati dalla Colonna Walter Alasia con centinaia di volantini con la scritta: “Benvenuto al Generale Dalla Chiesa!“. Poco prima il generale era stato nominato a capo della divisione Pastrengo dei carabinieri, con competenza su Milano e su tutta l’Alta Italia. ANSA  

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Milano ricorda i caduti di tutte le guerre

Nel corso della messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre, celebrata nella basilica di Sant’Ambrogio, l’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha ricordato,  “Noi tutti siamo invitati a ricordare con gratitudine, ammirazione e rimpianto le persone che hanno sacrificato la vita per il loro dovere, ma non per la semplice celebrazione bensì in una prospettiva di speranza cristiana“. Nel corso dell’omelia, l’Arcivescovo ha parlato di “uomini e donne coraggiosi e servitori dello Stato, eroici nel loro servizio e nel loro dovere, che sono caduti“, tuttavia ha assicurato: “Nessuno finirà nel nulla e chi ha fatto il bene troverà un premio impensabile ed incomparabile con le tribolazioni della vita“. Erano presenti  il il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, Luca De Marchis, Sindaco  Giuseppe Sala, il prefetto Renato Saccone e il questore Sergio Bracco, e in rappresentanza della Regione Lombardia l’assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato.

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Gorla, Sala e De Corato (FdI): americani si scusino. Rocca (GN): commemorazioni in tutta la provincia

Alla presenza di varie cariche istituzionali e civili, si è svolta ieri la commemorazione dei “Piccoli Martiri di Gorla” caduti il 20 ottobre 1944 quando il quartiere venne bombardato. Uno degli ordigni colpì la scuola elementare Francesco Crispi, causando la morte di 184 bambini, 14 insegnanti, la direttrice della scuola, 4 bidelli e un’assistente sanitaria, mentre cercavano di raggiungere il rifugio antiaereo dell’edificio. Presente alla cerimonia il Sindaco Sala che in un post su facebook ha manifestato l’intenzione di ribadire, “al Consolato degli USA la nostra richiesta di quelle pubbliche scuse che non sono mai pervenute, seppur siano assolutamente doverose“. Proposito espresso anche dall’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, che ha dichiarato. “Credo che sia doveroso che il governo americano si scusi e farè questo atto formale, in settimana mi rivolgerò alla console americana perché credo sia una cosa che la comunità di Gorla certamente merita“, aggiungendo “Fu un attacco insensato a un obiettivo civile che, in soli due minuti, distrusse un’intera generazione di piccoli milanesi“. Nel pomeriggio una delegazione di Gioventù Nazionale si è recata a rendere omaggio ai piccoli Martiri, guidata da Da Francesco Rocca, Presidente di Gioventù Nazionale Milano e Marco Alfonzo, Presidente di Gioventù Nazionale Provincia di Milano, che hanno sottolineato, “La Strage è ancora poco conosciuta, il Comune deve essere parte attiva nel ricordare questa tragica vicenda della storia di Milano, con iniziative sul territorio“, chiediamo inoltre alla Città Metropolitana che “questa ricorrenza venga estesa a tutte le istituzioni locali, da Abbiategrasso fino a Trezzo, affinché si faccia giustizia sulla storia e sui piccoli martiri“.  

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L’Associazione Evita Peron ricorda Norma Cossetto

Nella notte fra venerdì e sabato le militanti dell’associazione Evita Peron, il dipartimento femminile di Forza Nuova, con una breve ma sentita cerimonia, hanno reso omaggio alla memoria Norma Cossetto nei giardinetti che le sono stati dedicati nei pressi di viale Umbria. Data scelta perché fu proprio nella notte del 5 ottobre del ’43 che venne rinvenuto il corpo della giovane martire,  universitaria istriana, figlia di gerarca fascista, la cui unica colpa fu quella di amare la propria Patria e di non aver mai rinnegato conscia del fatto che sarebbe stata uccisa. E così fu, venne prelevata dai partigiani titini per sottoporla ad interrogatorio; il giorno successivo venne prelevata di nuovo senza fare più ritorno a casa: venne seviziata e violentata ripetutamente per giorni fino a quando, assieme ad altri civili, fu gettata viva in una foiba. Per decenni la sua storia, come quella di tutti gli esuli friulani, fu tenuta nascosta come i ‘vincitori’ volevano; l’otto febbraio del 2005 l’allora Presidente della Repubblica insignì Norma Cossetto della Medaglia d’oro al merito civile. Ancora oggi la sua storia viene spesso volutamente dimenticata per insabbiare gli orrori perpetrati dai partigiani titini nei confronti degli italiani di Istria Fiume e Dalmazia, ancora oggi rinnegano gli orrori dell’epoca, ancora oggi gli studenti pongono la domanda “Prof, a che pagina le foibe?“.  

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