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Dal Comune 48 alloggi per le forze dell’ordine

Il Comune di Milano assegnerà 48 alloggi al personale appartenente alle forze di polizia e al corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Lo prevede il ‘Piano annuale dell’offerta dei servizi abitativi pubblici e sociali per l’anno 2022’, approvato dal Consiglio comunale, che riserva a queste categorie una quota pari al 5% degli alloggi dei Servizi Pubblici Abitativi (Sap). MM, la società che gestisce le case di edilizia popolare del Comune, ha individuato i 48 alloggi, immediatamente disponibili. I dati relativi agli appartamenti sono stati trasmessi alla Prefettura di Milano che attiverà da settembre un programma di incontri con gli uffici comunali e le varie componenti delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, per perfezionare il contenuto dell’avviso pubblico e avviare la relativa procedura di assegnazione. ANSA

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Il comune congela l’aumento dei biglietti

Non aumenterà per ora il biglietto dei mezzi pubblici a Milano che doveva subire un rincaro a causa dell’adeguamento Istat, come aveva stabilito l’Agenzia di bacino. Al momento l’aumento, previsto solo per biglietti e carnet e non per gli abbonamenti, è congelato, come spiegano dal Comune di Milano, ed è totalmente escluso fino a novembre e forse anche oltre. L’effetto economico dell’aumento Istat è di circa 38 milioni per tutta la Lombardia, con una stima approssimativa in proporzione per la città di Milano che si aggira tra i 15 e i 17 milioni di euro. Per il Comune però è Regione Lombardia che deve farsi carico dell’aumento quando scatterà. “Regione Lombardia si faccia carico dell’adeguamento Istat 2022 deliberato il 4 luglio – ha spiegato l’assessore alla Mobilità del Comune, Arianna Censi – . E per questo ho chiesto formalmente alla Regione di provvedere e porre in essere tutte le azioni utili a ricercare le risorse necessarie per coprire l’aumento Istat. Ma il tema delle risorse è più ampio: per questo chiederemo urgentemente al prossimo ministro dei Trasporti un tavolo tecnico perché intervenga a livello centrale per evitare il rincaro dei biglietti”. ANSA

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Lega: Comune non aumenti biglietti usando come scusa la Regione

“Regione Lombardia non ha imposto alcun aumento: si è solo limitata a segnalare, in base agli indicatori Istat, il limite massimo applicabile. Va ricordato che a fronte di un aggiornamento Istat dei contratti di servizio del 7.64% Regione sui suoi titoli lo aumenta solo dell’1.91%. Ribadiamo ciò che il Pd evidentemente fa finta di non capire: non c’è alcun obbligo per il Comune di Milano di alzare il costo del biglietto e questo aumento arriva dal contratto di servizio tra Comune di Milano e Atm”. Così in una nota la Lega di Milano, relativamente alle polemiche sul trasporto pubblico locale e sull’annunciato aumento del prezzo del biglietto di Atm. “Come gruppo Lega presenteremo una mozione in Consiglio Comunale per impedire l’ennesimo aumento del biglietto, voluta e avallata dal Comune di Milano e per chiedere si impegni maggiormente per combattere l’evasione visto che ormai il salto al tornello sta diventando sport nazionale e sui mezzi di superficie i controlli sono inesistenti. Se i conti del Comune non tornano e Atm ha bisogno di ulteriori risorse, ci sono diverse alternative all’aumento del biglietto come la riduzione dei costi di altri voci, il taglio delle consulenze o la revisione dei servizi” aggiunge la Lega. “Ci chiediamo dove siano i grandi paladini dell’ambiente e del trasporto pubblico: ogni giorno dicono che bisogna ridurre l’uso delle auto e poi impongono l’aumento delle tariffe per la terza volta. Sala e la sua giunta la smettano con le prese in giro verso i milanesi: basta con questi aumenti, soprattutto in un periodo di crisi come questo” continua la nota. “Ormai il Comune di Milano e il Pd sono allo sbando, esattamente come la sinistra a livello nazionale. Per giustificare l’ennesimo aumento del biglietto Atm voluto dalla sinistra mettono in mezzo la Regione totalmente a sproposito. Alzando il biglietto Atm a 2.20 euro la sinistra, nei mandati Pisapia e Sala, riesce nel record di aumentare le tariffe del 120%. L’assessore Censi e il Pd, evidentemente in grave difficoltà, scaricano la colpa su Regione Lombardia che, ricordiamolo, è la regione che investe, più di tutte le altre regioni, sul trasporto pubblico locale” conclude la Lega.

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De Corato: Comune tratta con gli abusivi di Ri-Make

“Gli anarchici del centro sociale Ri-Make annunciano sui social di lasciare l’ex liceo Omero di via del Volga 4, perché il Comune ha deciso di abbattere gli spazi nei quali stanno abusivamente da oltre 4 anni. Lo annunciano con estrema tranquillità, perché tanto sanno di avere dalla loro parte Comune e Municipio 9”, commenta così l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, l’annuncio del collettivo Ri-Make riguardo l’abbandono degli spazi occupati dell’ex Liceo Omero. “Non bastava, infatti, che Palazzo Marino chiudesse gli occhi, come fa da anni, sugli almeno 22 stabili occupati abusivamente dai centri sociali, adesso avanza loro anche proposte e instaura interlocuzione. Li tratta come se non fossero lì dentro illegalmente, ma anzi, come se fossero proprietari degli spazi ai quali vuole concederne altri. Il collettivo precisa, inoltre, che continuerà le sue attività in uno spazio nuovo, “uno spazio che continueremo a rivendicare come Bene comune e che pensiamo di poter costruire anche continuando l’interlocuzione con l’amministrazione e il municipio” e annuncia che a settembre ci sarà una prima riunione di quartiere proposta proprio dai suoi interlocutori, nella quale si discuterà anche del percorso proposto nella comunicazione che hanno ricevuto dall’amministrazione. Eppure, sembrava quasi che, qualche mese fa, l’assessore comunale alla casa, Pierfrancesco Maran, si fosse accorto del fatto che occupare abusivamente va contro la legge. Evidentemente valeva solo in quel momento e solo per gli immigrati clandestini abusivi negli ex bagni pubblici di via Esterle che adesso l’Amministrazione ha destinato, tramite bando, a moschea”, conclude De Corato.

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Via Esterle. De Corato: fra islamici e immigrati il comune sceglie i primi

“Tra islamici e immigrati il Comune si schiera dalla parte dei primi. Per la prima volta, infatti, l’abbiamo visto fare la voce grossa con gli occupanti abusivi degli ex bagni di via Esterle”, afferma l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito alla protesta degli abusivi di via Esterle contro lo sfratto voluto dal Comune per far posto ad una moschea. “Palazzo Marino, infatti, dopo 5 anni, in cui ha governato sempre il centrosinistra, si è accorto che si tratta di abusivi e che per la legge, come ha tenuto a precisare Maran qualche tempo fa, sono perseguibili. Finalmente il Comune si impegna a far rispettare la legge? Semplicemente ha deciso di destinare a moschea l’area, tramite bando, e solo per questo motivo ha puntato il dito contro gli immigrati, molti dei quali clandestini, che la occupano abusivamente. Rimane in silenzio, però, sugli altri almeno 22 stabili in mano, sempre con appropriazione degli spazi illecita, ai centri sociali. Oggi, tuttavia, gli immigrati di via Esterle stanno protestando contro lo sfratto presso l’anagrafe di via Larga supportarti dai centri sociali. Questa è la Milano di Sala, città nella quale i milanesi devono scegliere se sia meglio avere sotto casa delle strutture del comune in mano a extracomunitari e antagonisti, o se avere un minareto!”, conclude De Corato.  

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Il Comune affida a MM la gestione del verde pubblico

L’Amministrazione comunale crede nelle economie di scala e in una sempre più ampia integrazione dei servizi e delle attività per una gestione attenta ed efficiente del territorio e delle sue risorse. È stato approvato dalla Giunta l’affidamento a MM S.p.A. per la gestione integrata del patrimonio a verde della città. Il provvedimento dà attuazione alle indicazioni giunte dal Consiglio comunale per l’individuazione di un soggetto unitario “in house” che, nella continuità del servizio, si riveli capace di risolvere inefficienze, diseconomie e ritardi nella gestione e nella manutenzione del verde pubblico milanese. Un patrimonio costituito da oltre 18 milioni di mq tra parchi di grandi dimensioni (parchi storici, parchi centrali e parchi di cintura), giardini di piccole dimensioni, aiuole, aree spartitraffico, oltre ad alberature lungo le vie e nelle piazze, a cui si aggiunge il verde presente nei complessi scolastici e all’interno degli stabili di edilizia residenziale pubblica. “La scelta di individuare MM quale gestore unico rappresenta una soluzione che consentirà di adottare strategie sempre più coerenti con la transizione ecologica della città e con la necessità di valorizzare l’infrastruttura verde. Un cambiamento che vede nell’ampliamento e nell’incremento delle aree verdi, nella riduzione del consumo del suolo, nelle connessioni ecologiche, nella qualità del servizio, nell’opportunità di disporre di personale altamente specializzato, nella continuità, i suoi elementi strategici – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi –. La formazione di personale specializzato, la conoscenza del territorio, la stabilità del servizio nel lungo termine, consentiranno al Comune di Milano di sviluppare una nuova visione del verde pubblico e del paesaggio: la cura e la valorizzazione degli spazi verdi, degli alberi, dei suoli depavimentati, della biodiversità saranno sempre più determinanti nella lotta ai cambiamenti climatici, nella mitigazione dei suoi effetti, nelle politiche di adattamento”. Attraverso l’affidamento ad un unico gestore l’Amministrazione si propone essenzialmente tre obiettivi. Il primo: assicurare il passaggio da una normale attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi ad un’attività di cura e valorizzazione del patrimonio del verde cittadino, grazie a una visione integrata dell’ecosistema urbano in grado di migliorare e aumentare la fruizione degli spazi verdi in sintonia con le trasformazioni della città. Il secondo: garantire una partnership durevole, nella quale il gestore superi il ruolo di fornitore di servizi per divenire attore e co-progettista, insieme al Comune di Milano, all’interno di un piano strategico di politiche e azioni che consentano di guidare la transizione ecologica in linea con gli indirizzi individuati dal Piano Aria Clima di cui la città si è dotata per la tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il terzo: valutare l’azione dell’operatore, non solo in funzione del rispetto degli obblighi contrattuali richiesti dall’Amministrazione, ma anche per la capacità di incrementare il ruolo del verde come risorsa per migliorare l’ambiente e il clima, la vivibilità della città e il benessere delle persone. Le competenze e le esperienze maturate da MM in questi anni in termini di progettazione, realizzazione e manutenzione di molte opere pubbliche, l’erogazione di servizi di gestione del patrimonio ERP e dell’edilizia scolastica di competenza comunale, a cui si affianca la pluriennale gestione del patrimonio idrico cittadino, fanno di questa azienda il soggetto in grado di  garantire, non solo l’incremento e la corretta cura complessiva del verde urbano, ma soprattutto lo sviluppo di progettualità innovative. Tra queste, le  cosiddette infrastrutture verdi-blu, che consentiranno il miglioramento del drenaggio urbano e nel contempo una più efficace gestione delle acque meteoriche. Il ricorso al gestore unico permetterà infine una migliore programmazione degli interventi manutentivi, oltre ad una più efficace e costante modalità di azione, con i relativi benefici anche per quanto concerne la qualità del personale impiegato, la tutela e il rispetto dei contratti collettivi di lavoro per i dipendenti. Secondo il provvedimento approvato dalla Giunta la durata dell’affido a MM S.p.A. è di 25 anni dalla data di sottoscrizione per un importo annuale a carico del bilancio comunale di 16 milioni di euro (comprensivi di oneri di sicurezza e IVA al 22%) a cui sia aggiungono 4,2 milioni per le eventuali azioni di manutenzione straordinaria sulla base degli interventi realizzati. Da parte di MM, per tutto il periodo di durata dell’affidamento del servizio di manutenzione del verde, sono stati previsti oltre 34 milioni di euro in investimenti dedicati all’acquisizione di mezzi e attrezzature, all’implementazione dei sistemi informatici e tecnologici e all’assunzione di circa 200 unità di personale specializzato.

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