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Società incivile?

Società incivile? La domanda se permettete è lecita: in Lombardia ci sono moltissime delle famose piccole e medie imprese rappresentate da ricche associazioni del commercio. E fin qui sarebbe una buona notizia. Perché è il sintomo di una società viva e di un’economia che può distribuire benessere. C’è un però grosso come una casa mentre si spegne l’ennesima ondata di disprezzo per la politica: i politici infatti vengono bastonati giustamente da decenni secondo il mantra che sono tutti ladri, corrotti ed egoisti, però nessuno ha mai sollevato una dubbio sulla così detta società civile. Perché in Lombardia questa “società civile” ha prodotto molti ottimi politici, professionisti e altri personaggi importanti per la nostra comunità. E oggi è ancora più importante perché c’è il noto PNRR, cioè un fiume di soldi prestati dagli europei che saranno gestiti in buona parte dalla succitata “società civile”. Ma in questi giorni proprio questa parte della comunità lombarda sembra avere problemi nei suoi vertici: il caso Sangalli è tornato al disonore della cronaca poco tempo fa perché è al centro di un processo scaturito da una sordida vicenda di presunte molestie, ricatti e altre questioni poco edificanti. Mentre Confartigianato è stata travolta pure lei da una questione di pignoramenti ai vertici. Dunque la domanda è: è una Società incivile? Ma soprattutto: possono queste persone rilanciare la Lombardia e l’Italia? Sono domande aperte, ma che forse vale la pena di porsi vista la situazione particolare che stiamo vivendo. Quale che sia la risposta.

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Il presidente di Confartigianato Bergamo messo sulla porta dal codice etico

Il presidente di Confartigianato Bergamo messo sulla porta dal codice etico. Perché è notizia di questi giorni che a Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Bergamo, è arrivato un pignoramento da 190mila euro. Sarebbero, stando a Bergamo News, il risultato di un precedente pignoramento da 127mila euro a cui sono stati aggiunti gli interessi perché non saldato. Di per sé potrebbe non c’entrare un tubo con i ruoli ufficiali di Giambellini, se non fosse che si tratta di una diatriba legale con il gruppo Comini che si occupa di idraulica come lo stesso Giambellini, invece no: il presidente di Confartigianato Bergamo viene messo sulla porta dal codice etico di Confartigianato perché il testo si spinge oltre il merito dei processi e ad esempio all’articolo 1 comma 5 recita: “L’eticità dei comportamenti è valutabile non solo in termini di stretta osservanza delle norme di legge e di statuto, ma si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati modelli di condotta, anche al fine di non recare danno all’immagine, all’onorabilità e al decoro della Confartigianato-Imprese”. E un presidente di artigiani che non paga i pignoramenti non sembra in linea con il codice (Codice-etico-confederale-11-12-2012). E non solo in questo punto: all’articolo 2 comma a4) il testo spiega che gli associati si impegnano “ad assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti”. E l’articolo 3 al comma g) spiega che i vertici sono tenuti “a rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali od oggettivi la propria permanenza possa essere dannosa all’immagine dell’imprenditoria e dell’Organizzazione”. Insomma pare proprio che il presidente di Confartigianato Bergamo venga messo sulla porta dal codice etico della sua stessa organizzazione. La scelta di compiere un passo indietro sarebbe comunque una notizia rilevante per tutto il sistema associativo imprenditoriale lombardo perché Giambellini ricopre una lunga lista di incarichi di primo piano: Presidente Confartigianato Imprese Bergamo Membro di Giunta Camera di Commercio Bergamo Presidente Bergamo Sviluppo Vicepresidente Confartigianato Lombardia Componente del Consiglio Direttivo Confartigianato Nazionale Componente il Consiglio Direttivo di Unioncamere Lombardia Consigliere CEnPI (Confartigianato Energia Per le Imprese) Componente del Consiglio Direttivo di Confartigianato Termoidraulici Dirigente CRS IMPIANTI SRL di Gorle Dunque si tratterebbe di un discreto terremoto per l’economia del territorio perché il gioco di incastri tra cariche ufficiali è tanto complesso quanto i calcoli e le trattative in corso in questi giorni per il presidente della Repubblica.

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