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Controlli per prevenire assembramenti e schiamazzi a San Siro

Proseguono i controlli della Polizia di Stato, predisposti dal Questore di Milano, dei motociclisti che si radunano nei pressi dello stadio Meazza e che inscenano pericolose evoluzioni lungo i viali circostanti. Ieri sera 29 luglio, tra le ore 20 e le ore 24, coordinati da un funzionario del Commissariato Bonola, i poliziotti, con il contributo dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, hanno controllato 156 motocicli e 210 persone: sono state elevate 24 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 5 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione per mancata revisione, sono stati effettuati 2 fermi amministrativi e un sequestro amministrativo. Un verbale è stato redatto per violazione al Regolamento di Polizia Urbana, due carte di circolazione sono state ritirate, una persona è stata sanzionata amministrativamente perché alla guida senza aver mai conseguito la patente. Nel corso del servizio, effettuato in Piazzale dello Sport per la terza volta nel mese di luglio, la punta massima dei motociclisti, radunatisi nei pressi di un bar vicino allo stadio, è stata di 350 persone circa con 250 motocicli.

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Controlli a Rogoredo e nella rete metropolitana: 17 ordini di allontanamento

Nella serata di giovedì 3 giugno la Questura di Milano ha disposto un servizio di controllo presso la metropolitana, in particolare, la linea 3 (Gialla) per monitorare la presenza di persone che utilizzano il mezzo di trasporto per raggiungere la zona di Rogoredo, già oggetto di costante attenzione del Questore che recentemente ha emesso 16 nuovi fogli di via obbligatori. Il servizio di controllo è stato svolto dai poliziotti della Polmetro dell’Ufficio Prevenzione Generale, con il supporto degli specialisti della Divisione Polizia Anticrimine ed ha portato all’emissione di 17 ordini di allontanamento dall’intera infrastruttura di trasporto, con la contestazione di 17 sanzioni amministrative. Sono state controllate un totale di 105 persone presenti nella linea metropolitana 3. I destinatari degli ordini di allontanamento (15 residenti a Milano, 1 in provincia di Varese e 1 Lecco, di cui 4 donne tra i 18 e i 26 anni – 3 straniere e una italiana –  e 13 uomini tra i 21 e i 68 anni – 3 stranieri e 10 italiani), qualora verranno nuovamente sorpresi, sugli stessi mezzi, ad attuare comportamenti molesti ovvero condotte che impediscono la libera fruizione dell’infrastruttura di trasporto, saranno colpiti dal Divieto di accesso alle aree urbane (c.d. Daspo urbano). Nel corso del servizio si è infatti accertato che si tratta di persone che si muovono nelle vetture della predetta linea metropolitana, attuando comportamenti molesti, allo scopo di reperire denaro necessario all’acquisto di stupefacenti nella zona di Rogoredo che come noto, è tra la penultima fermata della linea 3 prima del capolinea San Donato. In un ottica di sicurezza, nell’iniziativa di prevenzione è stato coinvolto anche il servizio di sicurezza dell’Azienda Trasporti Milanesi che ha messo a disposizione alcuni suoi addetti alla security i quali hanno fornito un contributo utile ai poliziotti.

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Lo scandalo di Piazza Duomo

Domenica 2 maggio Succede a Milano, una metropoli, non un paesino sperduto su una montagna dove la condivisione è pari al vecchietto che parla al bar davanti ad un aperitivo. I tifosi dell’Inter, ma non solo, avvolgono e travolgono p.zza Duomo e zone limitrofe. Sembrano tante formichine ma in realtà sono persone , persone magari asintomatiche, che in un 30% non sanno di contagiare, di essere vettori del virus. Il cittadino già in se stesso dovrebbe pensarci da se, ma no perché privarsi? Perché non fare i cittadini consapevoli e responsabili a discapito di un festeggiamento? È vero, caspita …era lo scudetto …però, davvero vogliamo passare sopra a tutto , a tutti gli sforzi per uno scudetto? Ci sono persone che non arrivano a fine mese. Ci sono persone che hanno dovuto chiudere le proprie attività, magari proprio quella di famiglia, che già tra le tasse, resistevano a stento. Ed invece no. Noi andiamo a festeggiare! Ma mica in modo consapevole. No, tutti attaccati, adesi e contigui. Ma come si fa? OK i tifosi, ma il Comune? Possibile che nessuno in amministrazione comunale ci abbia pensato? Non sarà mica che come per la ristrutturazione, se non si buttera’ giu’ lo stadio di San Siro, anche qui comandano le squadre? Sarebbe veramente scandaloso mettere al primo posto gli interessi di una squadra a discapito dei cittadini e degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere e superare in questo anno di Covid. Ma come? Per i tifosi soprassediamo e se vogliamo invece andare a teatro non possiamo. Lo spettacolo e migliaia di persone sono in balia del Covid, ma per festeggiare ci si passa sopra…che ipocrisia. Questa non è cura, è non curanza della sfera economica sociale della città e delle persone. Abbiamo un’amministrazione assente in fattore sicurezza al cittadino. La nostra vicesindaco Scavuzzo a cosa pensa? Si gira dall’altra parte? Strano che ai piani alti non ci sia stato un terremoto dopo questo avvenimento veramente imbarazzante agli occhi di tutti. E ora che dovremmo finalmente riacquisire un po’ di libertà, come faremo se i contagi si rialzeranno? 15 giorni e ne vedremo l’effetto. Vi lascio con una riflessione di sole quattro parole: “ma come si fa?” A voi il giudizio.

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Controlli intensificati nel fine settimana

Saranno intensificati e allungati fin oltre l’orario di chiusura dei locali i controlli antiassembramento a Milano nel prossimo fine settimana, il primo in zona gialla dallo scorso febbraio. Controlli non tanto rigidi ma piuttosto, questa è la linea che è stata confermata ieri durante il comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato Saccone, basati sulla vicinanza alle persone e sul buon senso. In particolare ci sarà una presenza “significativa” di forze dell’ordine nelle zone della movida, dalla Darsena, alla Colonne di San Lorenzo, alla zona fra corso Como e corso Garibaldi, a Brera, senza dimenticare corso Sempione e piazza Duomo. La programmazione “imponente” decisa ieri prevede anche squadre di pronto impiego, assicureranno un intervento tempestivo nei casi di particolari assembramenti o tensioni per l’ordine pubblico. ANSA

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Intensificati i controlli anti Covid-19 della Polizia

Nell’ultima settimana sono proseguiti i controlli del territorio a cura della Polizia di Stato, per verificare l’osservanza da parte degli esercenti di esercizi pubblici/commerciali, delle disposizioni di legge in vigore finalizzate al contenimento dell’epidemia Covid-19. Da giovedì 25 a sabato 27 marzo, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, nell’ambito di tali controlli dedicati, hanno effettuato verifiche presso diversi esercizi pubblici/commerciali. A seguito dei sopralluoghi, sono state accertate alcune violazioni alla normativa. Tra gli interventi più recenti, in particolare: nella serata di giovedì 25 marzo, è stato controllato il bar Niro Meet in via Nirone 7. E’ stato accertato che il pubblico esercizio era in attività e all’interno erano presenti la titolare insieme a due dipendenti e quattro clienti, due dei quali stavano consumando cibi e bevande seduti. Gli agenti hanno provveduto a sanzionare il titolare dell’esercizio poiché svolgeva attività di somministrazione all’interno. Venerdì 26 marzo gli agenti della Polizia Amministrativa si sono recati presso lo Smoke One, in via Francesco Crispi, dove, apparentemente il locale si presentava e chiuso, con un cancello accostato e con dei pannelli affissi alle vetrate che ne impedivano la visuale interna e poiché l’attività era già stata oggetto di violazioni del vigente DPCM, gli agenti hanno fatto accesso. Nella circostanza è stata accertata la presenza di 5 persone sedute ai tavoli che stavano consumando bevande. Il titolare è stato sanzionato, per aver violato il D.P.C.M., che prevede il divieto di consumazione sul posto nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e contestualmente, al fine di impedire la prosecuzione e la reiterazione della violazione, si è proceduto, alla chiusura provvisoria ed immediata dell’attività per la durata di 5 giorni a partire dalle ore 23:30 del 26 marzo 2021. I Clienti sono stati identificati e verranno successivamente sanzionati Ieri, sabato 27 marzo, i poliziotti si sono recati presso l’esercizio pubblico White Rabbit, in via Garigliano, 4. Anche in questa occasione, è stato effettuato un breve periodo di osservazione durante il quale sono state notate due persone entrare all’interno del locale. Dal successivo controllo è stata riscontrata la presenza di 10 avventori all’interno: tutti i clienti, privi di mascherine, erano seduti ai tavoli e stavano consumando alimenti e bevande. Per quanto accertato, a carico del titolare è stato redatto il verbale di sanzione amministrativa, non avendo sospeso l’attività, somministrando alimenti e bevande ai clienti e consentendone il consumo sul posto. Considerato che il locale era già stato oggetto di violazioni del vigente DPCM e al fine di impedire la prosecuzione e la reiterazione della violazione, gli agenti hanno proceduto alla chiusura provvisoria ed immediata dell’attività per la durata di 5 giorni a partire dalle ore 22:45 del 27 marzo 2021. Tutti i 10 avventori, dopo essere stati identificati, verranno sanzionati. Ulteriori controlli sono stati effettuati anche dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale. Ieri sera, verso le 22:40, gli agenti delle volanti sono intervenuti in via Valenza presso l’attività commerciale Panghea, a seguito delle segnalazioni giunte alla centrale operativa che segnalavano la presenza di avventori dentro il locale. I poliziotti hanno constatato la presenza di 14 persone sedute ai tavoli intenti a consumare. Anche in questo caso il titolare è stato sanzionato e i relativi clienti identificati verranno sanzionati. Durante il servizio di controllo del territorio, le volanti sono intervenute in due appartamenti dove, a causa degli schiamazzi, sono giunte segnalazioni alla centrale operativa. In corso Lodi, all’interno di un B&B sono stati sorpresi 5 persone che stavano festeggiando un compleanno, mentre in via Andrea Doria è stata segnalata una festa in appartamento, dove gli agenti hanno riscontrato la presenza di 13 persone. Tutte le persone identificate verranno sanzionate. Infine, nei giorni scorsi, a Sesto San Giovanni, gli agenti del Commissariato hanno sanzionato un centro massaggi in via Buozzi. I poliziotti hanno accertato che il centro, nonostante la chiusura temporanea imposta dall’attuale normativa, forniva prestazioni con la serranda abbassata. Durante il controllo è stato sanzionato anche un cliente, residente a Milano, trovato all’interno dell’attività commerciale.

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De Chirico (FI): ambulanti dimenticati e mercati senza controlli

“Dall’inizio della pandemia, uno dei settori più colpiti è stato quello degli ambulanti. – spiega Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia – È bene ricordare l’excursus. Mentre le botteghe di vicinato hanno continuato a rimanere aperte, i mercati scoperti – nonostante sia comprovato che all’aria aperta il virus circoli meno – sono stati interrotti. Le proteste dei mercatali sono state tra le più forti anche perché molti non si sentivano rappresentati dall’APECA. Poi, all’inizio della fase 2, dei 97 mercati cittadini ne sono stati riaperti alcuni, ma per i soli venditori di alimenti. Sono seguite altre proteste. La stessa APECA, con l’avallo del Comune di Milano, ha introdotto il Covid manager che avrebbe dovuto contingentare gli ingressi nei mercati misurando la temperatura a spese dei mercatali che pagano posteggio e COSAP senza alcuna riduzione“. “Da settembre con tanti consiglieri municipali di Forza Italia abbiamo denunciato che i controlli nei mercati erano svaniti e che della Polizia Locale non si vedeva nemmeno l’ombra. – continua l’azzurro – Del Covid manager ne hanno parlato “A chi l’ha visto?”. Sarà una coincidenza, ma Milano ha rischiato di venire travolta dalla seconda ondata di contagi. Dopo tutti questi mesi le uniche grandi novità proposte per evitare l’affollamento nei mercati rionali sono dedicare fasce orarie agli over 65 – come da noi proposto per tutti i servizi della città dallo scorso aprile in uno dei tanti documenti bocciati dalla maggioranza di Palazzo Marino – e la promozione delle consegne a domicilio? L’assessore Tajani in tutti questi mesi non è riuscita a fare di meglio? – si chiede De Chirico, concludendo – Un’altra proposta che avevamo fatto, ma che è caduta nel vuoto era quella di spostare provvisoriamente i mercati in aree più ampie come il piazzale dello Sport, piazza Sempione, piazza Gino Valle, piazza Duca d’Aosta e tutti quei luoghi delle periferie dotati di ampi parcheggi. Siamo in emergenza, ma l’amministrazione guidata da Sala e dal PD pare non essersene accorta“.

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