coppie omogenitoriali

Coppie omogenitoriali. Convergenza fra Sala e Fontana

Il Sindaco Giuseppe Sala, è tornato sulla recente bocciatura da parte della Procura di Milano delle trascrizioni della doppia genitorialità per i bambini figli di genitori dello stesso sesso, le cui registrazioni nell’anagrafe milanese andranno cancellate. “Noi dobbiamo riferirci alla Procura di Milano” ha infatti detto Sala, però “anche la Corte d’Appello ha sottolineato come manca una regolamentazione a livello nazionale. Su questi temi, di natura anche molto etica, è veramente assurdo che ci sia un Italia a più facce”. “Faccio un altro esempio” ha continuato il Sindaco “Sto seguendo il dibattito su quello che potrà succedere sul fine vita in Emilia Romagna. Non possiamo immaginare che il fine vita sia ammesso in Emilia Romagna, non in Lombardia e sì in Valle d’Aosta”. “C’è ampio spazio di lavoro per il Governo ma queste questioni deve affrontarle, quella sulle trascrizioni in particolare” ha quindi concluso sollecitando una soluzione da parte il governo. Le rivendicazioni del Primo Cittadino di Milano hanno trovato un’inattesa sponda in Regione Lombardia, il cui Governatore, Attilio Fontana, a margine di un convegno in Tribunale, in merito alla trascrizione all’anagrafe dei figli di coppie omosessuali, ha espresso la necessità di “trovare una soluzione. Anche perché ci sono delle sentenze una in contrasto con l’altra, quindi bisognerà trovare una definizione del tutto”.  Da comprendere se entrambi sperino nello stesso esito, certo è che condividono il pensiero vi sia la necessità di colmare il vuoto normativo esistente per evitare difformità nelle future sentenze riguardanti questo tema.

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Sala: figli coppie omogenitoriali riavranno riconoscimento

“Oggi voglio fare un piccolo annuncio. Abbiamo da ieri riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. È con grande gioia che ho firmato ieri il provvedimento personalmente nel mio ufficio”. Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal palco del Pride. Il Comune aveva già iniziato a riconoscere i figli di queste coppie poi “avevamo avuto sentenze avverse e il Parlamento doveva legiferare, ho aspettato che lo facesse ma non si sono mossi e dovevo fare la mia parte”, ha spiegato. “Ha sbagliato la Regione” a non concedere il patrocinio al Pride di Milano, “non c’è ragione e vorrei dirlo al mio collega Fontana”, ha anche detto Sala. “Da Fontana ci dividono tante cose, su altre troviamo la formula per lavorare insieme, ma non deve essere un modo di dire. Il sindaco è il sindaco di tutti e probabilmente anche il governatore deve esserlo di tutti”, ha aggiunto il primo cittadino. ANSA

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