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Covid19, partono i centauri di San Franscesco

Covid19, partono i centauri di San Franscesco. L’annuncio dei Fratelli di San Francesco arriva nel mezzo dell’emergenza Coronavirus: una truppa di centauri volontari per le consegne di medicinali. “Abbiamo dato avvio questa mattina a un nuovo servizio sperimentale per la Fondazione Fratelli di San Francesco: le consegne di medicinali con volontari motociclisti” spiega fratel Clemente, direttore delle opere della Fondazione Fratelli di San Francesco “sono i nostri Centauri della Fratellanza, dei volontari a due ruote che consegnano ai nostri assistiti, che non possono uscire di casa, i medicinali per loro indispensabili, secondo quanto prescritto dal medico. Stiamo parlando di farmaci per diabetici, cardiovascolari e psichiatrici. Questo servizio si è reso necessario a causa dell’emergenza che per alcuni ha reso ancora più gravi i problemi dell’assumere le cure. Così abbiamo pensato a questo nuovo servizio reso possibile da oltre cento motociclisti volontari. Questa mattina la prima prova è andata molto bene con tre motociclisti guidati da Walter Spoto che hanno fatto le prime consegne.” riassume fratel Clemente. Covid19, partono i centauri di San Franscesco. Anche se a tappe: il servizio procederà sperimentalmente per una o due settimane e poi andrà a regime. Questo servizio deve garantire continuità nella consegna dei farmaci a tutte quelle persone che non possono interrompere le cure, come i pazienti diabetici o con malattie cardiovascolari, ma anche pazienti psichiatrici e con altre patologie. La Fondazione ha un poliambulatorio in via Bertoni 9 dedicato a tutte e persone fragili e a basso reddito o senza reddito. I medici volontari del poliambulatorio si preoccupano che le cure non vengano interrotte e, grazie al Banco Farmaceutico e ad altri donatori, i medicinali vengono resi disponibili e ora consegnati con il nuovo servizio dei centauri volontari.

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Gallera: solo Milano non ci fa stare tranquilli, serve più impegno

“I dati di oggi continuano a essere confortanti” ha esordito l’Assessore Gallera, nel corso dell’aggiornamento giornaliero sull’emergenza coronavirus, aggiungendo, “anche se ci sono alcuni elementi che ci devono far mantenere alta la guardia, soprattutto in alcuni territori“. I positivi crescono di 1.337, ma su oltre 8.000 tamponi effettuati, soprattutto a personale sanitario, “infatti, il numero dei ricoverati cresce di sole 7 unità“, a dimostrazione del fatto che si tratta di positivi asintomatici o con sintomi molto lievi, che non necessitano di essere ricoverati, “per cui il dato è confortante“. Il dato delle terapie intensive impegnate è “addirittura – 9 dopo che ieri era sceso di 55 rispetto al giorno prima“, crescono anche i dimessi + 184 rispetto a ieri, “anche il numero dei decessi che sono sicuramente la pagina più drammatica… è un dato che oggi, si riduce di quasi 100 unità“, ieri c’erano stati 345 decessi, oggi 249. “I dati provinciali sono tendenzialmente positivi, perché evidenziano un contenimento“, ma la provincia di Milano con un + 411 “ancora non ci fa stare tranquilli“. L’assessore ha quindi mostrato un grafico in cui era evidenziato come in tutte le province la linea dei contagi si è oramai livellata, mentre in quella di Milano ancora cresce in modo lento, costante, ma comunque “preoccupante“. “Vuol dire che non siamo riusciti ad arrestare in modo netto questa salita, lo sforzo a Milano deve essere ancora più determinato, sia nel non uscire, sia nell’uscire assolutamente protetti, per evitare di infettare o di essere infettati” ha quindi detto Gallera incalzando bonariamente i milanesi. “Per questo“, ha quindi ribadito, “il Presidente e la Giunta hanno deciso di adottare un provvedimento così importante a tutela della salute”, comunicando che da domani Regione Lombardia comincerà a distribuire gratuitamente 3.000.000 di mascherine chirurgiche per soddisfare le esigenze del territorio, per poi chiudere annunciando che, domani inizieranno ad essere ricoverati i primi pazienti in Fiera, con “un crescendo rispetto alle esigenze degli ospedali“, liberandoli dall’impegno di dovere assistere i pazienti covid per potere così tornare alla normalità. Dati Lombardia: positivi 50.455 (+1.337), ricoverati 12.009 (+7), in terapia intensiva 1.317 (-9), dimessi e in isolamento domiciliare 28.224, decessi 8.905 (+249). Tamponi effettuati: 149.984 (+8.107). Provincia di Milano 11.230 (+411) di cui 4.533 in città (+171).  

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Emergenza coronavirus, la Giunta limita gli impegni di spesa

La Giunta ha approvato il PEG (Piano Economico di Gestione) che, da un lato, dà attuazione al bilancio preventivo approvato dal Consiglio comunale lo scorso 5 marzo, dall’altro introduce alcune revisioni degli impegni di spesa contenuti nel Bilancio 2020-2022, in relazione all’emergenza CoViD-19. L’impatto del Coronavirus sulla flessione delle entrate e sulle nuove necessità di supporto a cittadini e imprese, costringe il Comune a rimodulare la spesa in ogni settore dell’Amministrazione, con il vincolo di non superare il 78% del budget previsto. “Con la delibera odierna – spiega l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca – abbiamo ristretto il margine di manovra delle direzioni nelle spese programmate dal bilancio, approvato prima dell’emergenza, che non siano improcrastinabili o urgenti. Siamo in una situazione difficile per la tenuta dei conti e abbiamo il dovere di monitorare quotidianamente gli equilibri. Stiamo facendo le stime delle perdite economiche, che al momento non sono ancora complete, per procedere nelle prossime settimane ad una variazione di bilancio che garantisca l’equilibrio. Fermo restando che resta operazione difficile per il Comune di Milano e per i comuni italiani uscire da questa situazione senza interventi aggiuntivi da parte degli Enti superiori”. La misura principale adottata dalla Giunta dispone che ogni Direzione non potrà spendere più del 78% del proprio budget del 2020, con l’esclusione degli stanziamenti vincolati a entrate aventi specifica destinazione e di quelli relativi a fondi e accantonamenti obbligatori e interessi passivi. Inoltre entra in vigore la limitazione dell’adozione di spese relative a trasferimenti e contributi di parte corrente non riferibili a emergenze sociali ovvero obbligatori in funzione di oneri convenzionali. Spicca anche l’introduzione di un limite ad assumere impegni di spesa sugli stanziamenti del bilancio degli esercizi degli anni successivi, senza un preventivo indirizzo della Giunta comunale.  

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Coronavirus, Sollazzo (M5S): Sala ascolti i vigili che chiedono di tornare in servizio

Coronavirus, Sollazzo (M5S): Sala ascolti i vigili che chiedono di tornare in servizio. La richiesta arriva dopo che negli ultimi giorni, forse complice il meteo in miglioramento, hanno visto una maggior presenza di persone per le strade di Milano. E la soluzione al mancato rispetto delle regole potrebbe essere proprio dare ascolto a quei vigili che chiedono di tornare in servizio per dare il proprio contributo alla gestione dell’emergenza. “Dispiace costatare che ci siano ancora troppe infrazioni rispetto ai decreti e alle ordinanze emanate da Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano. È quindi fondamentale che ci siano vigili e forze dell’ordine che possano accertare il rispetto delle regole in vigore. Invece la Giunta Sala ha deciso di mettere in congedo forzato la stragrande maggioranza dell’organico. O l’amministrazione ci dice che non ci sono abbastanza mascherine per proteggere i vigili in servizio e per questo li tiene a casa in congedo oppure è opportuno che i vigili tornino in servizio. Magari con una piccola riduzione dell’organico e nuove turnazioni così che a turno stiano tutti a casa ma garantendo il servizio. D’altronde sono gli stessi vigili e i sindacati della categoria a chiederlo. In questo periodo, è necessario che i cittadini rispettino le regole e che siano presenti le autorità preposte a farle rispettare.” così in una nota Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano e membro della commissione consiliare sicurezza, chiede alla Giunta Sala di ascoltare le richieste dei vigili

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Gallera: negli ultimi venti giorni siamo riusciti a non dare al virus corpi di cui nutrirsi, dobbiamo continuare così!

“Siamo in una situazione che anche oggi si conferma positiva rispetto ai dati“, ha esordito oggi l’Assessore Gallera, aggiungendo un monito, “sarebbe folle vanificare tutto… capiamo che rimanere in casa, soprattutto per quelli che hanno bimbi piccoli è faticoso”, ma, “è stato stare in casa che ci ha portati a vedere una luce in fondo al tunnel”, per questo, “davanti a messaggi venuti dal Governo che sembravano allentare la tensione abbiamo reagito” perché questo potrebbe portare a una situazione in cui, con il passare dei giorni la gente ne approfitti e“si creino le condizioni perché riparta la diffusione del virus” a causa del venire a mancare del distanziamento sociale necessario a bloccarlo: “siamo riusciti negli ultimi venti giorni a non dare al virus corpi di cui nutrirsi, dobbiamo continuare così!“. “I dati di oggi evidenziano 44.773 casi positivi“, un aumento di 1.571 casi, superiore a quello di ieri, “ma oggi sono stati processati 7.392 tamponi, contro i circa 3.000 di ieri“, quindi percentualmente i positivi si sono ridotti. Infatti, i ricoverati sono solo 44 più di ieri, nulla in confronto a quando “si cresceva di alcune centinaia” di ricoverati al giorno, mentre le terapie intensive intensive impegnate aumentano di 18, per un totale di 1.342, “si riduce quindi anche la pressione su di esse”. “Anche il dato dei dimessi è in linea con ieri e anche quello dei deceduti rimane costante sulla linea di leggero abbassamento di ieri“. “In tutti i presidi ospedalieri – ha aggiunto – abbiamo una riduzione degli accessi ai pronto soccorso e dei ricoverati. Siamo in una fase in cui rallenta la crescita, anche sulla città di Milano, nonostante il dato che la riguarda sembri essere in controtendenza“. Infatti, 611 dei nuovi positivi sono stati individuati in provincia di Milano, “un dato sicuramente in incremento rispetto a ieri”, ma, “stiamo tamponando molto il personale sanitario”e delle RSA, una platea che si ampia” dove vi sono molti positivi asintomatici che vengono semplicemente mandati a casa in quarantena. Milano città con 159 nuovi casi è invece in linea con ieri. Gallera ha quindi concluso dicendo, “continuiamo in una fase di positività, anche se la curva non flette ancora verso il basso”, un obiettivo cui contribuirà l’inizio delle attività, “delle unità di assistenza sul territorio che ieri hanno effettuato 72 visite a Milano”. Dati Lombardia: casi positivi 44.773 (+ 1.571), ricoverati  11.927 (+44), in terapia intensiva 1342 (+18), dimessi e in isolamento domiciliare 23.911, deceduti: 7.593 (+ 394). Tamponi effettuati: 121.449. Prvincia di Milano 9.522 (+611) csi positivi, di cui 3815 (+159) in Città.  

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Gallera: oggi la speranza diventa qualche cosa di più

L’Assessore Gallera ha iniziato la conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza coronavirus dicendo, “oggi è stata una giornata  iniziata sotto i migliori auspici, nella lotta che stiamo facendo per offrire speranza ai nostri concittadini colpiti dal coronavirus“, perché “è stato consegnato formalmente dal Presidente Fontana l’Ospedale in Fiera al Direttore generale del Policlinico di Milano” che lo gestirà a partire da fine settimana quando entrerà in funzione. Gallera è quindi passato ad enunciare subito i dati sottolineando, “anche oggi sono la conferma di una speranza che diventa qualche cosa di più, anche se non dobbiamo in alcun modo abbassare la guardia e dobbiamo continuare con grande fermezza la nostra battaglia“: casi positivi 43.202 (+1.047), ricoverati 11.883 (+68), in terapia intensiva: 1.324 (-6), dimessi e in isolamento domiciliare 22.907, deceduti: 7.199 (+381). Tamponi effettuati: 111.057. Provincia di Milano 8.911 (+235), di cui 3.656 (+96) in città. In merito al dato delle terapie intensive, Gallera ha tenuto a sottolineare che “anche questo è un elemento significativo”, ma vuol dire che fra i nuovi ricoverati non ce ne siano più che necessitano di essere messe in terapia intensiva, bensì che il saldo fra quanti la lasciano, perché in via di miglioramento o deceduti e quanti vi entrano è diventato negativo. Infatti, ieri a fronte di 81 persone che è stato necessario intubare, 87 erano state estubate perché nuovamente in grado di respirare in autonomia o per motivi più tragici. Un dato comunque positivo perché, agli 81 nuovi ingressi in terapia intensiva di ieri si è arrivati passando dai 75 di domenica, i 90 di sabato, i 109 di venerdì, i 122 di giovedì e i 132 di mercoledì passato, a dimostrazione di un consolidato trend in discesa anche per quanto riguarda i casi più gravi. Gallera ha quindi concluso dicendo, “siamo su un dato che ci conforta rispetto al fatto che siamo su uno  scenario diverso. I sacrifici che abbiamo fatto cominciano a produrre un risultato e per questo dobbiamo intensificarli.  

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