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Corteo no Green Pass: 11 denunciati e 115 identificati

Sono 11 le persone denunciate dalla Polizia per il corteo no Green pass, il sedicesimo, del sabato a Milano e 115 sono quelle identificate in vista dell’apertura di un’indagine della Procura. Le accuse a vario titolo sono manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. Alla fine della manifestazione, le forze dell’ordine hanno bloccato fra via Anfossi e via Sciesa gli irriducibili, ai quali è stato consentito di andarsene solo dopo esser stati identificati. Tra i denunciati e, quindi a breve indagati, oltre a due sorelle di 47 e 54 anni, ci sono un 21enne sardo per il porto di un coltellino e per danneggiamento aggravato dopo che aveva imbrattato un veicolo della Polizia. E poi due 23enni gemelli, ritenuti responsabili di una delle tre aggressioni, quella in piazza Fontana, al cronista di Fanpage: uno per il porto di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale l’uno e l’altro per violenza privata. E ancora, un 29enne per manifestazione non preavvisata interruzione di pubblico servizio – reati questi contestati a gran parte dei no Green pass – , violenza privata e accensione pericolosa di un fumogeno. Tra gli altri, sono finiti nei guai anche tre uomini, un 24enne bergamasco, un 26enne e un 34enne lecchesi: accanto alla denuncia, nei loro confronti il Questore ha emesso il foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per un anno. ANSA

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Niente accordo sul percorso del corteo no Green Pass

Nulla di fatto: dopo l’incontro di questa mattina in Questura con gli organizzatori, non si è arrivati a un accordo sul percorso del corteo no green pass in programma sabato a Milano. “L’impossibilità di giungere ad un percorso condiviso – spiegano da via Fatebenefratelli – ha indotto il questore ad emettere un provvedimento di prescrizione, imponendo che, dopo il concentramento in piazza Fontana, l’eventuale iniziativa si svolga dalle ore 17 alle ore 21, in forma di corteo” ma con un percorso che pur toccando piazza Duomo e corso Buenos Aires, una delle principali vie dello shopping, eviti però luoghi sensibili come la sede della Camera del lavoro. Ieri i manifestanti con un comunicato avevano accusato di “scorrettezza” la Questura spiegando che c’erano per loro passaggi irrinunciabili con la presenza di almeno due obiettivi sensibili tra Libero, Università Statale e Regione Lombardia. “Dichiarazioni opinabili” secondo la stessa questura dove i promotori del corteo si sono presentati “soltanto questa mattina, dopo ripetuti inviti”. La polizia ha proposto loro un “percorso plausibile che manteneva il passaggio nei pressi di alcuni punti indicati dai manifestanti, oltre che il transito attraverso piazza Duomo. L’obiettivo – spiegano da via Fatebenefratelli – era quello di dare alla manifestazione una adeguata visibilità, salvaguardando, allo stesso tempo, gli obiettivi sensibili e mitigando i pesanti disagi che, per 15 sabati consecutivi, hanno afflitto cittadini e commercianti milanesi. Disagi che hanno peraltro provocato numerose prese di posizione da parte di enti, associazioni ed istituzioni”. Ma dai manifestanti c’è stata una “ferma opposizione” dimostrando “un maggiore interesse alla contrapposizione fine a se stessa che la ricerca di una ipotesi volta a garantire il diritto di manifestare”. ANSA

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Corteo no green pass: un arresto e 83 denunce

Un uomo di 22 anni, egiziano con precedenti e un decreto di espulsione, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale durante il corteo no green pass che si è svolto ieri a Milano. Sono invece 74 le persone denunciate e 40 quelle identificate per cui si sta valutando la denuncia. Ai denunciati si aggiungono nove esponenti del gruppo neofascista Do.Ra, Comunità Militante dei Dodici Raggi, sono stati bloccati in viale Abruzzi all’angolo di via Pecchio e portati in questura dove sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Si tratta di persone fra i 28 e i 45 anni, otto della provincia di Varese e uno residente in provincia di Bergamo per cui il questore Giuseppe Petronzi ha firmato fogli di via obbligatorio dal Comune di Milano per un anno (e in un caso per sei mesi). Particolare, spiegano dalla Questura, è stato l’impegno delle forze dell’ordine per “scongiurare i ripetuti tentativi di violenti manifestanti di raggiungere la sede della CGIL. In questa ultima occasione, si sono registrate le intemperanze più importanti” ed è qui, all’altezza di via Corridoni, che è stato bloccato l’egiziano. Le altre 74 denunce sono state per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Un 29enne – cui è stato notificato un Foglio di Via Obbligatorio di un anno – e un 48enne brianzolo sono stati denunciati anche per accensioni ed esplosioni pericolose; un 28enne milanese anche per oltraggio a corpo politico e una donna di 47 anni per travisamento. ANSA

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Corteo no green pass solidale con Trieste

E’ partito verso le 17.30 a Milano, per il 14mo sabato di fila, il corteo dei no green pass. Più di ottomila persone vi stanno prendendo parte: si sono riunite in piazza Fontana per iniziare una ennesima marcia di protesta. La manifestazione è passato da via San Babila, piazza Duomo e poi corso Venezia verso corso Buenos Aires. Imponente il dispositivo di sicurezza delle forze dell’ordine. Fra i manifestanti ci sono militanti di estrema destra, che sfoggiano inequivocabili tatuaggi, anarchici ed esponenti dei centri sociali ma anche famiglie, singoli cittadini e persino gruppi religiosi. Lo slogan che ha accompagnato l’inizio del corteo è ‘Trieste chiama, Milano risponde’. Sono presenti anche una quindicina di esponenti di Do.RA, fra cui il presidente Alessandro Limido. La comunità dei 12 raggi di Varese, nata dall’unione di Ultras 7 Laghi e Varese Skinhead nel 2007, è stata messa sotto inchiesta dalla Procura di Busto Arsizio (Varese) per tentata ricostruzione del partito fascista. Il corteo no green pass,  si è via via ingrossato fino a raggiungere poco meno di circa 10mila manifestanti. Tra insulti ai giornalisti e slogan contro il premier Mario Draghi, dal corteo si leva in continuazione lo slogan da stadio “Gente come noi non molla mai”. Rispetto alle manifestazioni precedenti l’età media si è abbassata e sono molti oggi i giovani e giovanissimi che si sono uniti alla protesta. Tante le bandiere italiane sventolate dai manifestanti oltre ai soliti cartelli contro il vaccino e il certificato verde simboli della “dittatura sanitaria”. Dopo aver percorso via Larga, via Albricci, via Mazzini, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila, si è infilato in corso Venezia, e alle 19 è entrato in corso Buenos Aires, con il risultato di aver completamente bloccato il traffico e lo shopping del sabato. Lungo l’improvvisato percorso, le forze dell’ordine hanno chiuso con dei robusti cordoni di poliziotti e carabinieri, in assetto antisommossa, l’accesso alla Galleria Vittorio Emanuele e a via Senato. ANSA

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Green pass: nuovo corteo non autorizzato

Nuovo corteo ‘No Green Pass’ non autorizzato, verso sera, in centro a Milano. Alle ore 18.40 – ha reso noto la Questura – circa 300 persone, dopo essersi ritrovate alle 17 in piazza Fontana con appelli sui social networks, si sono mosse, senza alcun preavviso alle autorità, verso largo Augusto e via Vivaio occupando la strada e mandando in tilt la circolazione e il trasporto urbano per tentare di avvicinarsi alla sede della Prefettura. Il gruppo è stato tenuto a distanza dal dispositivo di sicurezza immediatamente disposto dalla Questura. Allo stesso tempo sono stati rafforzati i servizi di ordine pubblico per la tutela di altri obiettivi sensibili. Il corteo si è concluso, intorno alle 20.30. Secondo quanto spiegato dalla Questura, non vi sono stati momenti di tensione fra forze dell’ordine e manifestanti i quali, una volta che si sono resi conto di non poter arrivare alla Prefettura in corso Monforte, si sono a poco a poco allontanati dalla vicina via Vivaio La polizia ha identificato alcune persone, senza però al momento prendere provvedimenti. ANSA

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Corteo lavoratori Fedex blocca Piazza Tricolore

Nuova tappa della lotta dei lavoratori del corriere internazionale Fedex-Tnt, sostenuta dal sindacato Si-Cobas: oggi era stato annunciato, nel pomeriggio, un presidio verso le 15 davanti alla Prefettura di Milano, in corso Monforte in centro città, che poi si è trasformato in un corteo con il blocco verso le 16.30 della vicina Piazza Tricolore con conseguenze per il traffico. I manifestanti hanno protestato per “i 300 licenziamenti” dell’azienda a Piacenza e hanno chiesto “atti concreti al Governo Draghi”. “La società agisce dovunque con le solite modalità – ha affermato un sindacalista – sradica il sindacato e poi procede a licenziamenti e precarizzazioni violando i diritti dei lavoratori”. “A una ventina di dipendenti della Fedex sono stati comminati fogli di via per il presidio della settimana scorsa davanti alla sede a Peschiera Borromeo, nel Milanese – ha reso noto il sindacato -. Noi riteniamo i provvedimenti lesivi del diritto di sciopero e ne chiediamo il ritiro”. ANSA

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