Manifestazione per Dax. Rocca (FdI): quartiere ostaggio di collettivi e centri sociali
Attivisti dei centri sociali e sigle antagoniste hanno organizzato un corteo in memoria di Davide Cesare, detto Dax, attivista del centro sociale Orso che nel 2003 fu ucciso fuori da un pub in zona navigli. Evento che fu seguito scontri tra antagonisti e Forze dell’Ordine nei pressi dell’ospedale dove era stato ricoverato. Da allora ogni anno Cesare viene ricordato dai movimenti riuniti sotto la sigla “Dax resiste”. Il corteo, inizialmente formato da alcune centinaia di persone poi diventate un migliaio verso la fine, era preceduto da uno striscione con scritto “Dax è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai” è partito da via Brioschi angolo Zamenhof, dove il giovane venne ucciso, e si è diretto verso San Vittore mentre i manifestanti scandivano lo slogan “Fascisti e polizia, dai nostri quartieri vi cacceremo via”. Sotto le mura del carcere i militanti hanno lanciato fumogeni e petardi mentre intonavano lo slogan “tutti liberi, tutte libere”, per poi riprendere il cammino verso via Gola dove la manifestazione si è sciolta. Lungo tutto il percorso sono stati vadalizzati muri e vetrine di negozi e banche. “Non c’è pace in zona Navigli, presa in ostaggio dai soliti vandali dei centri sociali che in occasione del corteo per Dax, hanno devastato muri e vetrine in tutto il quartiere” è il commento alla manifestazione di Francesco Rocca, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “A farne le spese sono sempre residenti e commercianti – continua Rocca – che subiscono le prepotenze dei collettivi e una zona in pieno assetto di guerra. Non mi aspetto parole di condanna dal Sindaco e la Giunta che di fronte alle manifestazioni della sinistra extraparlamentare preferiscono stare in silenzio” per poi concludere “È intollerabile avere una delle zone più turistiche della città afflitte dal degrado e dal l’illegalità”.
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