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De Chirico(FI): Milano peggio di Bagdad

“Mi dicono che a Bagdad la situazione strade è migliore di quella meneghina. Se non altro, dopo le feste sapremo dove piantare i nostri abeti…”, lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico. L’azzurro spiega che, mentre ieri sera si recava in compagnia di amici in un locale nel Municipio 2, mentre transitava in via Breda all’altezza del civico 98 “ho trovato questo cratere, molto pericoloso per le macchine ma soprattutto per i passanti che rischiano di essere colpiti dalle pietre“. De Chirico, si è quindi fermato a scattare alcune fotografie per poi segnalare in mattinata  la situazione di pericolo all’Assessore Granelli. Vedremo se e quando provvederà.

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Doppio stadio. De Chirico (FI): idea bislacca

“Ho sempre sostenuto che la soluzione di realizzare un secondo stadio, di fianco al Meazza, sia bislacca“,  lo afferma il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, che poi spiega,  “andrebbe esattamente nella direzione opposta delle ultime e modaiole indicazioni ambientali che il sindaco Sala, da un po’ di tempo, recita come un mantra“. “E che dire del consumo di suolo?“, si chiede ancora De Chirico, proseguendo, “Destinare il Meazza ridimensionato per ospitare il calcio femminile o giovanile, per il rugby oppure all’atletica, sarebbe un grave errore perché non si terrebbero in considerazione i numeri con cui gli sport minori si devono purtroppo confrontare“. “L’atteggiamento di Sala – accusa l’azzurro – poco chiaro da subito, rischia di compromettere un progetto da 1 miliardo e 200 milioni di €, così utile alla Milano del futuro, e di far scappare a gambe levate le due società calcistiche. Anziché farsi ammaliare dai ricordi e dalle suggestioni, invito il sindaco a rompere gli indugi e dare un’indicazione chiara sul futuro dello stadio Meazza“. “Abbattimento e sviluppo dell’area oppure abbandono e oblio? – prosegue – Beppe Sala ci deve ancora spiegare qual è il piano B del Comune nel caso in cui le squadre decidessero di lasciare la città di Milano. I residenti della zona vogliono sapere se San Siro diventerà un quartiere moderno oppure un simbolo del degrado con un decadente monumento, il Meazza, a testimoniare l’incapacità del sindaco. Il suo comportamento – conclude De Chirico – rievoca la melina calcistica, ovvero l’attitudine di qualcuno che non ha voglia di giocare perché preferisce che non si faccia nessun passo avanti sul nuovo impianto sportivo per non rischiare in vista delle prossime elezioni. I milanesi chiedono pragmatismo e non storielle dal finale drammaticamente scontato”.  

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ATM, De Chirico (FI) e Mascaretti (FdI) attaccano management e Commissione di Controllo

“L‘aumento dei costi al viaggiatore, non è coinciso con investimenti in sicurezza e materiale rotabile“, è l’opinione su ATM di Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, che poi elenca una lunga serie di incidenti e disservizi, “brusche frenate della metropolitana di cui non si capisce la causa“, “vibrazioni dei palazzi in corrispondenza di determinate fermate“, “deragliamenti su rotaie affosate nel manto stradale“, “accumulo infinito di ritardi“, “freni di un convoglio della M3 che hanno preso fuoco”… Secondo l’azzurro “è evidente che rispetto al passato ci sia una crisi nel management di ATM dove manca una visione trasversale dei problemi. Rispetto agli uomini di esperienza prima presenti nei ruoli apicali dell’azienda e che sono cresciuti insieme, cacciati troppo velocemente senza avere il tempo di trasmettere il know how alle nuove generazioni, i giovani specialisti sono scollati tra di loro, senza riuscire nemmeno a far dialogare i settori”. “In azienda c’è anche chi rimpiange Rota!” sottolinea De chirico, che poi conclude, “È normale che in ATM ci sia un solo uomo al comando del settore operativo, che oltre ad essere controllore è anche controllato? Sarebbe opportuno che il responsabile del servizio sia differente da quello della manutenzione”. Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Andrea Mascaretti, rileva a sua volta che, “nulla risulta fatto per prevenire questi gravi rischi”, nonostantele “le giunte Pisapia-Sala in meno di 7 anni abbiano raddoppiato il biglietto”, che era “rimasto inalterato” per 10 anni durante “le giunte Albertini-Moratti“. Secondo Mascaretti, “anche la commissione di controllo delle Partecipate ha le sue colpe perché ha archiviato l’argomento senza che il problema sia risolto! Ora basta – conclude l’esponente del partito della Meloni – se accadranno ancora incidenti, chiederemo le dimissioni dell’Assessore e di tutti i responsabili”.  

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In 4 settimane 4mila interventi di manutenzione. De Chirico (FI): mai realizzato il piano di asfaltatura

Sono stati circa 4.300 gli interventi di manutenzione lungo le strade, i marciapiedi, le sedi tranviarie nelle ultime quattro settimane. A renderli necessari le continue piogge che hanno messo a dura prova la tenuta del manto stradale e dei masselli, le squadre dei reparti di manutenzione e il Nucleo di intervento rapido (Nuir) del Comune di Milano hanno lavorato in tutta la città con per fronteggiare il deterioramento. “Le piogge delle ultime settimane stanno mettendo alla prova le strade cittadine – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici –  per questo abbiamo intensificato l’attività di manutenzione. Non vi è nessuna situazione straordinaria e il lavoro delle squadre è continuo per mantenere buona la qualità del manto e consentire di percorrere vie e strade in sicurezza. Sappiamo che i disagi ci sono e invitiamo tutti a segnalarci situazioni di ammaloramento”. La colmatura di buche con l’asfalto a freddo, tecnicamente chiamato ‘conglomerato bituminoso plastico’, e la sistemazione dei masselli di granito sono attività che vengono effettuate a ciclo continuo, sia dalle imprese incaricate dal Comune sia dalle squadre di pronto intervento. Nonostante le metodologie e i materiali utilizzati oggi offrano migliori garanzie di durata rispetto al passato, sono molti gli elementi che causano l’usura di carreggiate in asfalto o pietra. Tra questi particolarmente aggressiva è l’acqua piovana che si infiltra nelle fessure e scava sotto l’asfalto sbriciolandolo e provocando piccoli cedimenti e buche di superficie anche in punti dove la strada è in buone condizioni di manutenzione. Ovviamente anche le continue sollecitazioni del traffico veicolare, ad esempio dove transitano bus e mezzi pesanti, e la contiguità con le rotaie del tram possono deteriorare il manto stradale. Una ersione dei fatti contestata dal Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico che prima segnala, “Ieri sera in via Diomede, in direzione autostrada, ho contato la bellezza di 9 auto con gli pneumatici bucati a causa di una vera e propria voragine nell’asfalto. Un episodio che non è il solo in una città che ha strade pietose” e poi spiega “Questo accade perché il grande piano di asfaltatura annunciato in pompa magna dall’assessore Granelli nel maggio 2018 deve essere ancora realizzato” chiedendosi,  “E il NIUR dovrebbe occuparsi della manutenzione delle scuole?”. “Siamo davvero alle comiche – conclude De Chirico – Sarebbe bene che la giunta Sala la piantasse con la ricerca spasmodica della visibilità sui media locali e nazionali per dedicarsi efficacemente alla risoluzione dei problemi della nostra Milano. Granelli e Galimberti dovrebbero essere sostituiti quanto prima per evitare che continuino a fare danni“.  

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Scuole allagate, De Chirico: Galimberti va rimossa

“Ogni volta che piove, Milano sembra colpita da una mareggiata“. E’ il commento del Consigliere Comunale Alessandro De Chirico (FI) all’ennesima giornata di pioggia in cui scuole e asili si sono allagati. “Anche oggi dobbiamo aggiornare l’elenco di asili e scuole allagate e non agibili parzialmente o in toto. – continua De Chirico – Mi arrivano segnalazioni dall’asilo di via Cesalpino e da quello di via San Paolino. Dalla scuola dell’infanzia di via Satta dove, oltre ai pannelli del controsoffitto marciti dalla pioggia, addirittura mi hanno mandato foto di escrementi di topo. Altre foto mi sono arrivate dalla primaria San Giuseppe Calasanzio di via Don Gnocchi e dalla scuola secondaria Gaetano Negri di piazzale Axum che, nonostante l’inaugurazione del 2015, cade a pezzi”. “Strade allagate e mezzi pubblici bloccati nel traffico paralizzato non fanno nemmeno notizia. Dall’assessore Galimberti nemmeno le consuete frasi di circostanza” accusa De Chirico. “È evidente la grande incapacità di far fronte al problema infrastrutturale da parte del Comune. Qui c’è però di mezzo l’incolumità di bimbi e ragazzi che frequentano le scuole cittadine. Non va meglio all’assessore Granelli che ha ormai capito di dover tacere davanti ai continui allagamenti causati da una pessima manutenzione dei pozzetti stradali di scarico intasati dalle foglie e dai cedimenti dei tombini. Se il sindaco Sala ha veramente a cuore Milano – conclude –  e i tanti giovani, di cui ha dichiarato di essere lo zio di tutti, dovrebbe prendere provvedimenti drastici nei confronti di due assessori che a ogni occasione non smentiscono mai la loro evidente incapacità“.  

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Galleria, diffusi dati errati, scontro Tasca – De Chirico

“Nel 2018, su 38,6 milioni di euro di canoni di affitto che il Comune doveva ricevere, l’ammanco è di 1,3 milioni“. è la precisazione fatta dall’Assessore al Bilancio e Demanio  Roberto Tasca, in merito alle cifre riportate nei giorni scorsi sulla stampa che parlavano di oltre 18 milioni di mancati pagamenti. Dati estrapolati da un’interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che li aveva poi diffusi. “Nelle tabelle che abbiamo consegnato al consigliere De Chirico – ha continuato Tasca – c’era una colonna dedicata al bollettato del 2019 e un’altra che faceva riferimento all’incassato ad oggi. Definire morosità la differenza tra queste due voci è sintomo di ignoranza“. L’assessore ha infatti spiegato che il Comune esegue una “bollettazione trimestrale e quindi dividiamo gli importi in quattro tranche. Nelle tabelle che abbiamo consegnato non era presente nemmeno il terzo trimestre del 2019, che scade il prossimo 28 ottobre. Se lo scostamento del 2018 era di 1,3 milioni, – concludendo – definire 18 milioni la morosità della Galleria è un errore macroscopico“. Pronta la replica di Alessandro De Chirico, che si è detto “stupito” dalla risposta di Tasca e “basito dalla superficialità con cui l’assessore ha firmato una risposta senza sapere cosa aveva tra le mani” sottolineando di evere solo esercitato il “ruolo di controllo di chi fa opposizione“.  l’azzurro ha quindi invitato Tasca a fare “un po’ meno l’arrogante” e a “cospargersi il capo di cenere” scusandosi “per aver dato risposte molto approssimative“. Fare l’assessore di Milano non è un passatempo, sarebbe il caso di farlo in maniera seria e non superficiale oppure di rassegnare le proprie dimissioni” ha quindi concluso De Chirico.  

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