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Lume, assolti gli occupanti, scontro Mazzali – De Chirico

I due attivisti del collettivo LUME sotto processo per l’occupazione, nel novembre 2017, dell’ex magazzino del verde pubblico in viale Vittorio Veneto sono stati assolti. Secondo il gip dell’ottava sezione del Tribunale “la condotta non ha rilevanza penale in quanto ha avuto scopo dimostrativo con la finalità di stimolare gli enti pubblici a una più proficua utilizzazione degli spazi per finalità connesse con il godimento della collettività e della cittadinanza“. “Davanti a queste parole di assoluzione rimango sbalordito, – commenta Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia – ancor di più nel leggere il comunicato del LUME che sbeffeggia l’amministrazione comunale “amica”. Infatti, come se non bastasse la ben nota amicizia tra il lupetto (ex-boyscout) Tommaso Proverbio e la vicesindaco Scavuzzo, apprendiamo che tra il pool di avvocati difensori compare l’avvocato Guido Guella, agli onori della ribalta per aver difeso in vari processi una serie di antagonisti, e ben più preoccupante l’avvocato Mirko Mazzali, già consigliere comunale oggi consigliere del Municipio 1 e delegato dal sindaco Sala alle periferie“. “Nessuno critica il lavoro di penalista, – precisa De Chirico – ma è gravissimo che Mazzali difenda degli imputati in un processo contro l’amministrazione che rappresenta. Un palese conflitto d’interessi per cui auspico – conclude – che Sala prenda dei provvedimenti immediati e rimuova Mirko Mazzali, avvocato anche del Leonkavallo, da un così importante incarico“. La precisazione di De Chirico, non deve essere stata sufficiente per Mirko Mazzali, delegato del sindaco alle Periferie che, dopo poco gli risponde, “La questione posta dal Consigliere De Chirico è molto semplice. L’avvocato difende tecnicamente gli imputati da un reato , non difende le idee degli imputati” richiamandolo ai suoi valori,  “Un liberale come ritiene di essere De Chirico dovrebbe essere d’accordo“. “Peraltro negli anni ho difeso imputati di Forza Italia e anche di altri partiti senza che ovviamente ne abbia approvato gli eventuali motivi del reato. – continua Mazzali – De Chirico incorre nell’errore di confondere l’avvocato con gli imputati, non sarà il primo non sarà l’ultimo. Peraltro nel caso in oggetto gli imputati sono anche stati ritenuti innocenti e il Comune non era parte civile” conclude.

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De Chirico: basta politici con i doppi incarichi. I numeri in aula

Le dimissioni di Elisabetta Strada sono state l’occasione per Alessandro De Chirico di attaccare i Consiglieri Comunali che, al contrario di lei, continuano a mantenere doppi incarichi. “Non si possano ricoprire doppi incarichi facendo tutto alla perfezione, lo dimostrano i dati pubblicati sul sito con presenze in aula e percentuali di votazione” ha spiegato De Chirico, annunciando che presenterà “una proposta di legge d’iniziativa popolare, con aiuto di deputati e colleghi del mio partito e di tutti quelli che vorranno aggregarsi, affinché per tutelare l’immagine dei politici con doppi incarichi venga percepito il compenso più basso per dimostrare che è più importante perseguire il bene comune e non l’interesse personale“. Un affondo che non deve essere piaciuto ai suoi colleghi di partito Mariastella Gelmini che è anche deputata e Gianluca Comazzi (consigliere regionale) che, insieme ai leghisti Alessandro Morelli (deputato), Massimiliano Bastoni (consigliere regionale) e Silvia Sardone (deputata Ue), all’ex candidato sindaco Stefano Parisi (Consigliere Regionale nel Lazio e Manfredi Palmeri (Consigliere Regionale) completano l’elenco dei Consiglieri Comunali che ricoprono un doppio incarico. Si tratta di una pratica adottata da sempre che per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato entrambi gli incarichi. Purtroppo è da sempre mascherata limitandosi a diffondere i dati delle presenze in aula, che possono essere mantenute alte presentandosi anche solo per pochi minuti, ma che sarebbe facilmente smascherabile rendendo note anche quelle relative alla partecipazione alle votazioni, che non possono essere svolte da chi si è assentato dopo avere risposto all’appello. Vediamo se sui casi citati ha ragione Alessandro De Chirico: Consigliere Presenze in aula Presenze alle votazioni Bastoni Massimiliano 98,68% 64,54% Comazzi Gianluca 78,95% 45,30% Gelmini Mariastella 33,77% 6,37% Morelli Alessandro 78,07% 38,26% Palmieri Manfredi 66,67% 20,33% Parisi Stefano 32,89% 6,50% Sardone Silvia 94,74% 55,06%

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San Siro Street Festival, abusi e proteste

Con il  San Siro Street Festival in piazzale Selinunte, al centro del quartiere di San Siro, i centri sociali festeggiano dieci anni di impunità nei corso dei quali, oltre a intrattenere rapporti con il racket delle occupazioni abusive, hanno utilizzato con cadenza regolare la piazza per svolgervi le loro manifestazioni non autorizzate. A contestare l’evento che avrà inizio oggi è come al solito l’opposizione, partendo dal Consigliere Comunale Silvia Sardone che denuncia, “anche quest’anno andrà in scena la San Siro Street Festival” che “da domani a domenica il centro sociale Cantiere, il comitato Abitanti di San Siro e tutti i loro sodali (soprattutto immigrati) che occupano abusivamente gli alloggi popolari di San Siro saranno in piazza per festeggiare e fare affari in nero“. Infatti, continua la Sardone,  “sarà attiva una street food sponsorizzata dalla Taverna Sociale”. L’elenco delle attività prevede, “un dj set con musica latina, africana, araba e rumena, mentre domenica sarà la volta della cena multietnica con piatti da Perù, Senegal, Marocco e Romania: tutto questo a conferma che San Siro è un ghetto dove per gli italiani non c’è più posto.  Il Comune ha dato tutte le autorizzazioni necessarie allo svolgimento di questi eventi?” si chiede la Sardone. “A causa del lassismo della sinistra San Siro è diventato un quartiere off limits” protesta l’ex azzurra, ricordando “Negli anni scorsi abbiamo assistito all’umiliazione della Polizia Locale, costretta a trasferire il proprio comando mobile per l’arrivo degli abusivi, – concludendo – chissà se quest’anno l’amministrazione comunale si schiererà dalla parte della legalità“. Dello stesso tenore l’intervento del Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, “Come ogni anno a nulla serviranno le proteste di noi residenti che chiediamo solo il rispetto della legge, delle norme igienico-sanitarie e della quiete pubblica“. “Ho parlato personalmente con Luca Camerano, – spiega De Chirico – AD di A2a, per sapere se anche quest’anno i tecnici di Unareti faranno gli allacci alla rete pubblica e purtroppo mi ha anticipato che probabilmente la Prefettura darà l’ordine di procedere per motivi di sicurezza“. De Chirico denuncia, “Milano è ostaggio dei centri sociali e le Istituzioni, davanti a questi fuorilegge, sventoleranno ancora una volta bandiera bianca” auspicando, “Spero che durante i fuochi d’artificio ci sia una presenza massiccia di Forze dell’Ordine a presidio del patrimonio ALER per scongiurare le occupazioni abusive degli alloggi popolari” per evitare che come l’anno scorso durante la festa avvengano delle occupazioni. “Mi chiedo inoltre cosa farà il Ministro degli interni Salvini – Conclude De Chirico – che aveva promesso il ritorno della legalità a Milano, ma sembra del tutto indifferente quando i suoi Prefetti lasciano che gli autonomi violino la legge. – infine l’azzuro ironizza – E il sindaco Sala, che non ha responsabilità perché sono in capo a chi dovrebbe gestire l’ordine pubblico, ha intenzione di partecipare alla salamellata sociale per manifestare la sua vicinanza ideologica?“.  

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Olimpiadi, Forza Italia: Sala fa festa ma dimentica le paraolimpiadi

“Nella grande euforia per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 tutta la giunta comunale sembra essersi dimenticata delle Paraolimpiadi” lamenta Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia.  “Prima a ricordarsene dovrebbe essere l’assessore Guaineri – posegue De Chirico – che invece, dopo lo scivolone del PalaLido che non rispetta i parametri per l’accessibilità dei diversamente abili, in una intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera parla delle Olimpiadi solo come occasione per arrivare all’agognata parità di genere e per la realizzazione di impianti a sviluppo ecosostenibile. Della disabilità nemmeno un accenno“. Quindi, De Chirico aggiunge, “Questa mattina è il turno di Maran che parla di investimenti per le Olimpiadi molto più bassi rispetto ad Expo perché verranno realizzate delle opere che sarebbero state fatte a prescindere dell’assegnazione dei giochi olimpici. A mio modesto avviso si potrebbe fare qualche sacrificio in più per investire su accessibilità dei mezzi pubblici di trasporto, ma anche per permettere di muoversi in libertà sui marciapiedi e di facilitare l’entrata ai locali pubblici. Sono certo che le Olimpiadi 2026 siano un’occasione importante per l’abbattimento definitivo di tutte le barriere architettoniche ancora presenti in città e per cui elaborai un ODG, votato all’unanimità in Consiglio comunale, per chiedere che il nostro dossier si focalizzasse proprio su questo elemento qualificante”. “Visto che anche il sindaco Sala non ha fatto il minimo accenno alle Paraolimpiadi – conclude – gli ripeterò il tema della disabilità all’infinito affinché Milano diventi capitale europea anche in riferimento all’accessibilità. Il motto dei giochi olimpici sia davvero “L’importante non è vincere, ma partecipare“.  

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Grazie a De Chirico e Abbiati gli animali viaggeranno gratis

Sta per cadere l’obbligo del pagamento del biglietto per il trasporto di animali a bordo del mezzi pubblici. Grazie a un emendamento proposto dal leghista Gabriele Abbiati e da Alessandro De Chirico di Forza Italia, che sarà approvato lunedì dopo avere ottenuto il via libera dell’Assessore alla Mobilità Marco Granelli. Per Granelli si tratta di “una svolta significativa“. L’emendamento mira a “introdurre la gratuità del trasporto degli animali d’affezione sull’intera rete e senza limiti d’orario“. “La giunta – spiega Granelli – si è detta favorevole perché gli animali d’affezione fanno parte a tutti gli effetti delle famiglie milanesi che oramai usano i mezzi pubblici non solo per andare al lavoro ma per vivere insieme la città“. L’attuale regolamento prevede il pagamento di un biglietto, fatta eccezione per i cani di accompagnamento di non vedenti e, in alcune fasce orarie, per cani di piccola taglia. Lunedì il via libera per tutti gli animali d’affezione.  

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Cannabis, De Chirico: bigottismo di Stato

“Ha destato molto stupore la sentenza della Corte di Cassazione che vieta la vendita di prodotti derivati dalla cannabis. Sono stato contattato da molti imprenditori attivi nella Grande Milano, e non solo, preoccupati per quanto accaduto ieri. Agricoltori che due anni fa si sono licenziati per realizzare qualcosa in proprio, persone che si sono indebitate per realizzare serre a norma, ragazzi che hanno investito centinaia di migliaia di euro in un settore che sembrava florido. Si parla di una fetta di mercato che in Italia si aggira intorno ai 150 milioni di euro all’anno. Addirittura c’è chi questa mattina doveva andare in una fiera florovivaistica in Brianza, ma che ha preferito evitare onde evitare sequestri e ipotetiche denunce. Premesso che poco ha a che vedere con la cannabis terapeutica e con la battaglia che porto avanti affinché l’Italia possa produrre da sola i quantitativi di cannabis necessari alla cura di chi soffre senza continuare ad acquistarla dalla Germania e dall’Olanda ad un prezzo doppio rispetto alle stime per la produzione autoctona“. Lo ha dichiarato il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Il mercato nero della marijuana – ha quindi spiegato De Chirico –  vale 12 miliardi di Euro l’anno, soldi che finiscono puntualmente nelle tasche delle mafie. Da quando sono stati aperti, si stima che i negozi che vendono cannabis light abbiano fatto perdere alla mafia introiti per una cifra che va dai 90 ai 170 milioni di euro. Vietando la vendita di cannabis light non si diminuirà la richiesta di marijuana, il divieto aiuta solo la mafia a riprendersi una fetta di mercato che esiste. È inutile negarlo. Ed è perfettamente inutile anche che i bigotti urlino alla vittoria, perché gli spacciatori sono sotto casa nostra ed in questo momento si stanno sfregando le mani! Si parla tanto di riqualificazione delle periferie, di lotta allo spaccio e al degrado, ma sentenze come queste a mio avviso favoriscono solo gli spacciatori che occupano i parchetti e le piazze dove dovrebbero giocare i nostri figli“. “Sono dalla parte di tutti quegli agricoltori ed imprenditori che chiedono chiarezza e che lo Stato regolamenti, senza poi tornare sui suoi passi, un settore che rivitalizza il settore agricolo dando opportunità in più” ha quindi concluso De Chirico.  

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