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Cannabis: il forzista De Chirico favorevole alla liberalizzazione

“Ho votato a titolo personale, e senza condivisione né con il gruppo consiliare né con il mio partito, un documento che invita il Parlamento ad attivarsi per approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e dei suoi derivati” lo scrive in una nota il Capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Non condivido affatto il mettere sullo stesso piano il consumo di marijuana per scopi ludici e quello per fini terapeutici – agginge – e per questo ho chiesto di aggiungere che gli introiti derivanti dalla legalizzazione vengano reinvestiti in politiche di formazione, prevenzione e riduzione del danno. È ora di smetterla di alimentare il mercato nero e le mafie che si arricchiscono e diventano sempre più potenti vendendo roba tagliata con polvere di vetro o agenti chimici e che danneggiano tanti ragazzi sprovveduti. È ora di smetterla con il bigottismo di Stato – conclude – che sotto l’egida del monopolio vende le sigarette che sono un veleno conclamato e super alcolici che causano danni irreparabili alla salute di giovani e non”.

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De Chirico (FI): escalation di violenze. Lamorgese venga a Milano

“Cosa deve accadere ancora affinché la ministro Lamorgese venga a Milano? Deve scapparci per forza il morto?” Se lo chiede in una nota Alessandro De Chirico, apogruppo di Forza Italia in consiglio Comunale. “L’anno è appena iniziato e, dopo le risse dello scorso weekend, continuano gli episodi di violenza nella nostra città. – continua De Chirico –  Quanto avvenuto ieri sera è un fatto gravissimo, spero non sia collegato a un regolamento di conti dopo la sparatoria di piazza Monte Falterona. A distanza di poche ore, alcuni residenti del quartiere mi hanno riferito che, poco distante da via Paravia dove è stata gettata la mitraglietta Uzi, alle 21.30 circa in piazza Esquilino finiva un altro inseguimento con sparatoria in cui i malviventi hanno preso la fuga nascondendosi nel dedalo di vie del quadrilatero della paura”. “Dopo l’incontro di due settimane fa – conclude l’Azzurro –  chiederemo al Prefetto di essere presenti all’arrivo della Lamorgese perché non vorremmo che Sala e il PD che lo sostiene minimizzassero, ancora una volta, quanto sta accadendo a Milano e la preoccupante escalation di violenze”.

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Doposcuola. De Chirico (FI): Scavuzzo si prenda le sue responsabilità

“Ho ricevuto un accorato appello firmato dai genitori di bambine e bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Milano che in queste ore stanno ricevendo una mail che comunica che a partire da lunedì 10 gennaio verrà sospeso il servizio di post-scuola“, lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “La scorsa primavera ci eravamo schierati al loro fianco affinché questo servizio essenziale non fosse tagliato nel nuovo anno scolastico. – continua De Chirico – La scuola, e di conseguenza i giovani milanesi, sono stati stremati dalle aperture a singhiozzo e dall’assoluta impreparazione dell’Ente. L’amministrazione del PD riempie pagine e pagine di giornali di dichiarazioni sulla preoccupazioneper la drastica riduzione dell’occupazione femminile, sul valore della scuola e sull’importanza di non far pagare alle ragazze e ai ragazzi l’elevatissimo costo sociale della pandemia. Come può una donna conciliare lavoro e famiglia se sono proprio i paladini dei diritti a tagliare un servizio indispensabile per una donna che ha figli e che lavora? Una vera beffa dopo le tante promesse coincise, combinazione, con la campagna elettorale. L’assessore Scavuzzo dovrebbe metterci la faccia e dire chiaramente che il servizio viene tagliato per carenza di personale perché l’amministrazione comunale in questi mesi non ha fatto alcun bando per aggiornare le graduatorie pubbliche del nuovo personale. In attesa dell’obbligatorietà dei vaccini per tutto il personale degli Enti Locali, delle società o delle cooperative terze che erogano servizi per il Comune e di tutte le società partecipate degli Enti pubblici, la Scavuzzo – conclude l’azzurro – dovrebbe avere la decenza di non prendere in giro migliaia di milanesi che da lunedì non sapranno dove mandare i loro figli nell’orario pomeridiano”.

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Capodanno. De Chirico: un’ordinanza fuffa e null’altro

“Il 2022 della Milano amministrata dal PD inizia come era finito il 2021: tante chiacchiere e fatti zero”, lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Dai luoghi simbolo di Milano e della movida ho ricevuto video di risse senza che nessuno intervenisse. – continua l’azzurro – Alle Colonne di San Lorenzo un giovane è stato pestato a sangue e lasciato esanime sulle rotaie del tram, mentre ne sopraggiungevauno. Fortunatamente il tramviere se n’è accorto per tempo e l’intervento dei passanti hanno fatto sì che il nuovo anno non iniziasse con il primo morto. Da evidenziare l’assenza totale di controlli e di Forze dell’Ordine. In periferia, da San Siro al Corvetto, ma anche a Chinatown, ho ricevuto segnalazioni di personaggi scesi in strada che sparavano colpi di pistola in aria. Anche dove gli agenti di pubblica sicurezza erano presenti in gran numero, ad esempio in Duomo, chi voleva trasgredire ha potuto farlo in assoluta libertà. Tutta Italia ha visto le immagini di una piazza Duomo illuminata a giorno dai fuochi di artificio. Ma non dovevano essere vietati? La solita demagogia della sinistra meneghina. Ho letto un commento di Carlo Monguzzi, su un post di Federica Venni di Repubblica, dove sottolinea la “propaganda del piffero” di chi ci amministra. A parte il fatto che sparare i fuochi d’artificio è vietato nel “Regolamento per la qualità dell’aria” e non ci sarebbe bisogno di alcuna ordinanza fuffa, mi domando se i Verdi decideranno di cambiare passo nel 2022 ritirando il sostegno al sindaco euroverde. Per il momento, – conclude De Chirico – come nel 2021, tante critiche politiche, ma pochi fatti istituzionali. Chi lo fa a Capodanno…”.

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De Chirico: periferie escluse dai bonus edilizi

“Da una rapida consultazione delle planimetrie diffuse a mezzo stampa, la delibera comunale sulla rigenerazione urbana approvata oggi non riconosce alcun tipo di bonus a circa il 70% degli ambiti che necessiterebbero invece di interventi strutturali importanti” lo scrive in una nota Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale. “Ciò che preoccupa maggiormente – continua De Chirico – è che viene esclusa completamente un’area compresa tra la seconda e la terza circonvallazione dove sono presenti immobili costruiti alla fine dell’800 e i primi del 900. Si è parlato tanto di escludere il Pirellino dal bonus, ma invece nella delibera c’è. Manca un’attenzione verso le periferie che non sono mai state tenute seriamente in considerazione dal sindaco Sala che se avesse davvero a cuore le periferie avrebbe dovuto riconoscere il massimo della premialità consentita dalla legge regionale”. “Una delibera attesa da un anno da tutto il settore edilizio – aggiunge l’azzurro – che invece rischia di bloccare un comparto che avrebbe bisogno di maggiori incentivi, oltre a quelli governativi, per ammodernare stabili degradati e malconci e far ripartire l’economia cittadina, come insegna la storia a seguito di periodi congiunturali. Se le premesse sono quelle del testo approvato oggi dalla giunta vedremo un sacco di ricorsi. Lavoreremo – conclude il forzista – per apportare le nostre modifiche migliorative che vadano oltre i blocchi ideologici di alcune componenti ecotalebane che sostengono la giunta Sala”.

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Forza Italia: De Chirico capogruppo all’insaputa di Bestetti?

Come nel caso della nomina del Capogruppo di Fratelli d’Italia – di cui vi abbiamo riferito ieri – anche la scelta di quello di Forza Italia sembra avere creato qualche malcontento nel partito dell’ex cavaliere. La nomina, annunciata da un asciutto comunicato: “consiglieri comunali di Forza Italia a Milano, d’intesa con il coordinamento cittadino del partito, hanno indicato Alessandro De Chirico come nuovo capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino”, in cui si precisava inoltre che “i componenti del gruppo azzurro hanno inoltre stabilito di adottare un sistema a rotazione: per la prima metà del mandato il ruolo di capogruppo sarà in capo a De Chirico; a partire dalla seconda metà sarà il turno di Marco Bestetti”. Come da prassi, a breve era seguito anche un comunicato in cui il neo-capogruppo si diceva felice dell’incarico ottenuto e uno del collega Gianluca Comazzi che si complimentava con lui e con il commissario cittadino, Cristina Rossello, “per il grande equilibrio con cui è sempre stata vicina al gruppo”. A sorprendere, non tanto nei toni, quanto nei contenuti è invece stato il comunicato con cui Marco Bestetti, pur facendo i “migliori auguri di buon lavoro” a De Chirico, sottolineava di avere “appreso dalle agenzie di stampa la designazione”. Chi conosce la giovane promessa azzurra sa che, anche se con classe, non è certo uno che le cose le manda a dire e una sottolineatura del genere sta quasi sicuramente a significare che tutta questa condivisione non deve esserci stata ed, evidentemente, nemmeno la volontà di fargli una telefonata per comunicargli la decisione presa. Dopo avere rimarcato di essere il “primo degli eletti in Consiglio comunale nelle liste di Forza Italia”, Bestetti ha probabilmente voluto togliersi un altro sassolino dalla scarpa concludendo. “Dopo l’ottima sintesi trovata per le candidature alla Presidenza dei Municipi di Milano nel periodo elettorale si tratta di un’altra positiva e lungimirante scelta che proietta Forza Italia nel futuro”. Quella che all’apparenza potrebbe sembrare una frase con cui l’azzurro si complimenta con il Coordinamento Cittadino, se letta dagli addetti ai lavori può assumere tutt’altro significato. Infatti, il forzista, strenuo sostenitore della candidatura di Antonio Salinari alla Presidenza del Municipio 7, l’ha vista sfumare in seguito alla volontà del Commissario Cristina Rossello di candidare il suo pupillo, Federico Benassati, nel Municipio 1. Una decisione che gli è sicuramente rimasta indigesta, perché l’ha ritenuta fin da subito perdente e non ha perso l’occasione di ricordarlo. Ovviamente si tratta di una nostra ricostruzione dei fatti, basata su sensazioni e notizie note solo a chi bazzica i corridoi dei palazzi del potere meneghino e secondo altri il malcontento di Bestetti sarebbe scaturito dall’inversione del succedersi dei capigruppo (i primi due anni e mezzo a De Chirico invece che a lui come in precedenza stabilito), decisa in una riunione cui non era stato invitato ma, come sempre, siamo a disposizione di chiunque volesse fornircene una diversa.

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