de pasquale

Navigli. Sala: in cerca di finanziamenti. De Pasquale: ammesso che mancano i fondi

“Stiamo cercando finanziamenti che sia aggiungano all’eventuale investimento del Comune e ci stiamo confrontando con la Regione. Il 7 febbraio sarò a Bruxelles e incontrerò la commissaria ai Trasporti Violeta Bulc per cercare finanziamenti. Prima di procedere sui Navigli – e confermo la bontà del progetto – dovremo avere serenità che i soldi ci sono e dovremo anche aver fatto un significativo passo avanti sulle periferie”. Lo ha dichiarato in aula a Palazzo Marino il sindaco Giuseppe Sala, motivando la sua contrarietà a un emendamento al Pgt (Piano del Governo del Territorio) proposto dal consigliere del gruppo Milano in Comune Basilio Rizzo – poi bocciato dall’Aula – che sulla riapertura dei Navigli chiedeva che “il progetto potrà passare alla fase di realizzazione, anche se per la prima fase, solo quando sarà acquisita in modo certo la disponibilità delle risorse per completare il progetto nella sua interezza, ossia la riapertura complessiva dei Navigli in cui sia assicurata, in tutto il percorso, la navigabilità“. Il sindaco ha poi aggiunto: “Non vado a Bruxelles in viaggio premio. Non ci sono cambiamenti di rotta sui Navigli. Confermo che cercheremo fondi. Nel frattempo è bene tenerci aperte tutte le possibilità per l’analisi di un progetto così importante coinvolgendo la popolazione e il Consiglio comunale. L’importanza del tema quartieri fa si che si sia prudenti sui Navigli”. In aula col sindaco l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini che ha confermato per il 5 febbraio l’incontro pubblico per illustrare i risultati delle attività d’ascolto e confronto con la cittadinanza svolte nei mesi scorsi sul tema della riapertura dei Navigli. “Un emendamento dell’opposizione – ha invece commenta su Facebook l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – chiedeva si procedere con la riapertura solo in presenza di progetti e finanziamenti sufficienti per riaprire tutti i navigli e renderli navigabili. L’emendamento e stato respinto, ha espresso parere direttamente il Sindaco Beppe Sala, in modo da lasciare lo spazio anche a soluzioni modulari e parziali come prospettato dal Comitato Scientifico. Oggi siamo più concentrati sugli investimenti del piano quartiere ma dire o tutto o niente è un modo per dire niente“. “Continua la telenovela di Sala sui Navigli. Dopo 8 anni di chiacchiere Sala ha ammesso che non ci sono i soldi per cominciare a riaprire i Navigli. E’ incredibile che un amministratore prometta sogni senza saper fare di conto“. Ha quindi dichiarato  il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale commentando le dichiarazioni del sindaco Sala sulla riapertura dei Navigli. “Abbiamo capito che di Navigli si parlerà per la terza campagna elettorale di fila nel 2021. Noi comunque vogliamo risparmiare i soldi di questo inutile e faraonico progetto e fare di tutto per destinarli alle periferie“.

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De Pasquale: inacettabile sospensione del rinnovi nei mezzanini ATM

“Atm ha sospeso il rinnovo di una quarantina di negozi scaduti o in scadenza perché sta pianificando un piano di valorizzazione delle stazioni Mm. Questo è inaccettabile perché si tengono centinaia di persone e molte imprese nel limbo. I bar, i negozi e le edicole nei mezzanini sono un presidio reale ed efficace per le stazioni“. Lo afferma il Consigliere Comunale di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, dopo la commissione consiliare Congiunta Mobilità e Verifica e Controllo Enti Partecipati di Palazzo Marino dedicata alla questione del rinnovo dei contratti dei negozi nei mezzanini ATM. “Il sogno di Atm di collocare nuovi centri commerciali nelle stazioni – prosegue De Pasqueale – si scontra con la saturazione del mercato e con le politiche che Comune e Regione dichiarano di voler seguire a difesa del commercio di vicinato e del lavoro nelle piccole imprese“.

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1,4 miliardi sulle periferie, ma area B non si tocca. Scontro De Pasquale, Majorino

Il piano quartieri (ex piano periferie) di Milano che sarà presentato venerdì prossimo alle 18.30 al Teatro del Buratto, sarà rivolto a tutti gli oltre 40 quartieri della città e sarà realizzato entro il 2022. “Per redigerlo“, ha spiegato il Sindaco Sala “abbiamo recuperato anche i progetti che erano nel Pto, piani del Comune anche di parecchi anni fa che erano stati dimenticati. Alla fine tutto questi progetti ammontano a 1,6 miliardi di euro, quindi una cosa importante dal punto di vista storico. Di questi 1,4 miliardi sono già assegnati a specifici progetti per i quartierie andremo a spiegarli, prendendoci la responsabilità di dire che faremo esattamente quelle cose.Poi ci sono circa 200 milioni che sono da assegnare che potranno essere investiti in progetti che ci verranno segnalati in un tour cittadino. Opere che troveranno completamento nel 2022. Così ogni Municipio saprà dove e su cosa stiamo lavorando. Quindi c’è un dato di trasparenza ma anche di partecipazione perché di fronte alle proposte dei cittadini valuteremo“. Sala ha quindi concluso di parlare del piano periferie dichiarando: “Vogliamo andare al di là del concetto di periferie, non solo nelle parole ma anche nei fatti. E’ innegabile che tanti quartieri hanno dei problemi ma fanno sforzi ed esprimono ogni giorno la volonta’ di recuperare immagine, storia, dimensione e visione per il futuro. Il ciclo di Milano non si sta esaurendo ma di questo rinascimento devono poter trarre beneficio tutti“. A margine della discussione sul tema dell’incontro, il primo cittadino ha voluto rispondere anche polemiche sui limiti alla circolazione dei diesel replicando: “la priorità è la salute dei milanesi. Non sono insensibile al fatto che questa è anche la città del commercio e dell`impresa, ma non sono tanto uso a prendere decisioni e poi tornare indietro, per cui noi andremo avanti sulla nostra strada e il punto fondamentale sarà il passaggio all`area B in gennaio e quindi al primo livello di divieto fino si Diesel Euro 3“. Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, non è però sembrato convinto dagli annunci di Sala: “In meta’ mandato, l’ossessione di Sala per le periferie ha prodotto solo annunci. Non faccia il bauscia!” ha dichiarato l’azzurro con sarcasmo, per poi chiedere “Un comune che deve aumentare il biglietto per far funzionare il trasporto pubblico, dove mai trovera’ 1,4 miliardi per le periferie?“. De Pasquale ha quindi concluso: “le periferie non necessitano di finanza creativa ma di affrontare 3 questioni politiche: l’emergenza legalità di Giambellino, San Siro, Via Gola, Via Padova, Pontelambro e Rogoredo; l’emergenza educativa delle nuovi generazioni vittime di dipendenze, bullismo e degrado urbano; l’ordinaria manutenzione che non ha più nulla della efficienza meneghina e che manco riesce a tappare le buche o ad aggiustare gli ascensori per i disabili”. Infine, in difesa del Sindaco è intervenuto uno dei suoi fedelissimi, l’Assessore Pierfrancesco Majorino: “De Pasquale dovrebbe trattenere la sua invidia, invece di criticare il sindaco. Il capogruppo di Forza Italia e’ in Consiglio Comunale da duemila anni ed evidentemente non ha mai visto un impegno simile sulle periferie e i quartieri“. “Invece di criticare Sala – ha proseguito Majorino – De Pasquale dovrebbe avere l’onesta’ intellettuale di riconoscere che, sul piano degli investimenti e su quello dello spirito innovativo, nessuno ha mai fatto tanto come la nostra giunta“. Concludendo: “E i risultati materiali si stanno vedendo e si vedranno“.

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Forza Italia a tutto campo contro Sala

Giornata di dichiarazioni quella di ieri per il Sindaco Giusepe Sala e nessuna sembre essere stata gradita agli esponenti dell’opposizione milanese, in particolare ai Consiglieri Comunali di Forza Italia che hanno praticamente criticato ogni affermazione del primo cittadino. Primo a intervenire Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale che ha commentato l’acquisto di 73 telecamere destinate al monitoraggio dei varchi dell’Area B: “spiace constatare che la sinistra milanese non ha riservato lo stesso tempismo all’installazione dei dispositivi di videosorveglianza che Forza Italia chiede da tempo per monitorare le zone più critiche della città”.  “Eppure – prosegue Comazzi – il nostro partito ha inserito la proposta tramite un emendamento al bilancio, indicando anche le risorse da utilizzare per dar seguito all’iniziativa. Del resto, abbiamo ormai compreso quale sono le priorità di questa maggioranza. Come evidenziato oggi dal sindaco Sala, l’auspicio del Pd è quello di far sparire le macchine dai marciapiedi entro i prossimi 12 anni“. Quindi l’esponente azzurro ha concluso “Anziché tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini il Pd pensa a tartassare gli automobilisti, che hanno bisogno del loro veicolo per recarsi al lavoro ogni giorno. Un approccio ideologico e deleterio, che penalizzerà sempre più i milanesi e gli abitanti dell’hinterland”. A non essere andato giù al vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Alessandro De Chirico, è l’appello sulla ritardata accensione dei riscaldamenti rivolto ai milanesi  che secondo l’azzurro è stato lanciato da Sala “affacciandosi fuori dalla finestra di Palazzo Marino. Poco importa che la sera la temperatura scenda drasticamente e che ci sia già un notevole numero di persone a letto con la febbre”, osserva De Chirico. “Contro lo smog – sottolinea l’esponente azzurro – non c’è nessuna visione, ma ci si appella al buonsenso dei milanesi e a un’improvvisazione senza precedenti”. “Suggeriamo al sindaco di arruolare un cospicuo numero di migranti affinché facciano la danza del sole per evitare che si accendano i riscaldamenti”, conclude De Chirico. Infine, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale  è intervenuto sulla questione parcheggi: “si occupi di realizzare le metropolitane e far funzionare il trasporto pubblico senza aumenti di tariffe. Se continua a tagliere i posti auto ci saranno sempre più auto che spazi per la sosta“. De Pasquale spiega “Sala ha già tagliato sei mila posti tra Ztl, allargamenti marciapiedi, ciclabili e bike me. Ha stoppato un piano da 110 parcheggi sotterranei. Se continua a tagliere i posti auto ci saranno sempre più auto che spazi per la sosta” concludendo “le auto cambieranno, diventeranno elettriche si guideranno da sole, ma la mobilità privata esisterà sempre laddove ci saranno libertà, lavoro e sviluppo“.

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ATM, nessun posto a rischio a causa del Decreto Dignità

Nessun lavoratore di Atm a tempo determinato rischia o rischierà il posto di lavoro, per effetto del decreto Dignità. È questa la rassicurazione fatta da Luca Migliore, responsabile delle Risorse Umane dell’azienda del trasporto pubblico milanese, ai consiglieri comunali della commissione Partecipate. “Migliore ha infatti spiegato: “Atm non usa il tempo determinato in modo strumentale, ma solo per esigenze effettivamente temporanee. Tanto che, negli ultimi 5 anni, abbiamo un tasso di trasformazione dal contratto dal tempo determinato a quello a tempo indeterminato, entro gli 11 mesi dalla data di inizio, del 90%“. Concludendo: “Il decreto dignità non impatta su Atm, anche perché si tratta di un’azienda in buona salute finanziaria, che ha quindi la possibilità di trasformare i contratti“. La commissione consiliare Partecipate, presieduta dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale, continua il suo lavoro di interlocuzione con i responsabili delle risorse umane e i rappresentanti sindacali delle partecipate milanesi, per capire in quali aziende ci siano problemi di rinnovo dei contratti a tempo determinato. Per il momento le criticità maggiori sono emerse in Amsa. Alla prossima riunione della commissione parteciperanno anche le ‘scodellatrici‘ di Milano Ristorazione, dipendenti dalle cooperative legate alla municipalizzata, che, come ha annunciato il capogruppo azzurro “si trovano a rischio“.

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