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Party per Halloween: denunciati 20 ragazzi

Avevano pensato di festeggiare Halloween in grande stile, senza preoccuparsi della pandemia, la ventina di ragazzi che sono stati denunciati dai carabinieri proprio per aver organizzato un party per la notte delle streghe in barba alle norme anti Covid. E’ accaduto a Milano, dove ieri sera una ‘gazzella’ dei carabinieri è stata chiamata nella palazzina dove si svolgeva la festa dai vicini di casa, infastiditi dal rumore e dalla palese violazione. I militari sono intervenuti intorno all’1 in via Niccolini, nel cuore di Chinatown. Quando hanno suonato alla porta dell’appartamento si sono trovati davanti una ventina di giovani, tutti sui 20 anni, alcuni di origine straniera ma tutti residenti a Milano. Per loro è scattata la denuncia per ‘inosservanza di provvedimenti dell’autorità’ e una multa salata come previsto dall’ultimo Dpcm. Le chiavi dell’appartamento, che era stato preso in affitto per l’occasione, sono state lasciate a un fiduciario dell’affittuario, che non sapeva nulla della festa. In un altro episodio, avvenuto alle 12.30 di ieri, è toccato a un cittadino del Bangladesh di 21 anni, regolarmente in Italia, essere denunciato per inosservanza delle norme anti Covid. Il giovane, infatti, reduce da un tampone positivo a fine ottobre, doveva trovarsi in quarantena a casa sua e non in strada, in via Benedetto Marcello, dove è avvenuto il controllo casuale ad opera di una pattuglia in bici della Polizia. ANSA

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La Polizia denuncia tre uomini per riciclaggio

Martedì pomeriggio a Milano, la Polizia di Stato ha denunciato tre cittadini camerunensi, un 33enne e due 35enni, per il reato di riciclaggio. Gli agenti della volante del Commissariato Porta Ticinese, durante il servizio di perlustrazione, hanno fermato un’auto in via Palatucci dopo che il conducente aveva accelerato la marcia per eludere il controllo e  tentare di imboccare l’autostrada A7 in direzione Genova. Durante l’ispezione del veicolo, i poliziotti hanno trovato una valigia dove, all’interno della stessa, vi erano una bilancia, dei flaconi e siringhe contenenti inchiostro, una borraccia contenente acido e dei fogli neri raffiguranti banconote da 50 e 100 euro. I tre uomini, a richiesta degli agenti, non hanno fornito alcuna spiegazione sul possesso e sull’utilizzo del materiale rinvenuto nella valigia, e sono stati, quindi, perquisiti: custoditi in una pochette, nei portafogli e negli slip, i tre cittadini del Camerun detenevano complessivamente 16.740 euro in contante. Il materiale rinvenuto nella valigia e il denaro trovato, senza che i tre uomini fornissero giustificazioni plausibili, presuppone che i tre indagati siano dediti alla commissione della “truffa della moltiplicazione dei soldi”. L’utilizzo di espedienti, ad esempio l’impiego di liquidi magici” che permettono la creazione di banconote, induce potenziali vittime a cedere una somma di denaro in cambio della moltiplicazione delle banconote.

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I “The Show” denunciati per usurpazione di titoli

La Polizia di Stato, lunedì scorso 1 giugno a Milano, ha denunciato a piede libero due youtubers italiani di 29 anni per usurpazione di titolo e ha sequestrato loro una pettorina gialla con la scritta “Comune di Milano – Assistente Civico” e due tesserini plastificati con la loro fotografia e il logo del Comune di Milano. Gli agenti del Commissariato Monforte/Vittoria sono intervenuti dopo che venerdì scorso 29 maggio, il titolare di un negozio alimentare in corso Lodi, mentre conversava con un cliente, era stato avvicinato da un ragazzo, con la pettorina gialla con la dicitura “COMUNE DI MILANO ASSISTENTE CIVICO” e con il badge con fotografia e stemma del Comune di Milano, che, qualificatosi quale pubblico ufficiale, aveva intimato ai due di allontanarsi perché, a suo dire, erano troppo vicini. Alla richiesta di spiegazioni da parte del negoziante, il presunto Assistente Civico ha ripetuto loro che i due non erano a debita distanza come previsto dalle misure anti-Covid19 e, dopo aver estratto un petardo dal marsupio, lo ha posizionato sul tavolo del locale. L’esercente, temendo per la sua e altrui incolumità, ha, quindi, afferrato l’artifizio scagliandolo lontano. Il ragazzo, allora, ha reiterato il gesto accendendo un secondo petardo che l’uomo ha afferrato, fronteggiando contemporaneamente lo sconosciuto prendendolo per il bavero della camicia e allontanandolo con vigore di alcuni metri per poi tornare verso il locale. Il giovane ha seguito il negoziante e, dopo aver estratto un blocchetto, gli ha detto che avrebbe provveduto a verbalizzare la violazione ed elevare la relativa contravvenzione. L’uomo si è reso conto, a quel punto, che non era un blocchetto per verbali ma per ricevute, intuendo che non si trattava quindi di un Pubblico Ufficiale. Il giovane, dopo avergli detto che si trattava di uno scherzo, è stato riconosciuto da un dipendente del locale come uno dei due youtubers del canale denominato THE SHOW, seguito da migliaia di “followers” e, con il suo amico che era lì nei pressi, si è allontanato facendo perdere le tracce. Il titolare dell’esercizio commerciale domenica ha inviato una mail PEC al Commissariato Monforte/Vittoria segnalando l’episodio e i poliziotti lunedì mattina 1 giugno si sono recati da lui per delucidazioni sull’accaduto: in quel frangente, i due giovani sono stati notati in Piazza Medaglie d’Oro poiché riconosciuti dall’esercente mentre transitavano a piedi. Gli agenti hanno, quindi, fermato i due giovani uno dei quali stava proprio indossando la pettorina lungo la strada in modo tale, considerate le misure anti Covid19 in atto, da ingenerare confusione nei passanti in relazione alla presunta “qualifica” rivestita. Subito dopo i due 29enni, sono stati accompagnati presso gli Uffici di via Poma dove i poliziotti, dopo aver posto sotto sequestro il materiale, li hanno deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per usurpazione di titoli.  

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Identificati e denunciati i gilet arancioni assembrati senza mascherine

Saranno identificati tramite le immagini delle telecamere e denunciati gli organizzatori e i partecipanti alla manifestazione dei ‘Gilet arancioni’ che si è svolta ieri mattina in piazza Duomo. Molte persone presenti infatti, hanno abbassato la mascherina (alcune ne erano sprovviste) mentre urlavano slogan contro il governo. Il Sindaco Sala dopo avere visto le immagini della manifestazione aveva scritto sul suo profilo Facebook: “Ho chiesto al Prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti “gilet arancioni”. Un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova“. Dopo la pubblicazione del post, la Questura ha fatto sapere che i contestatori saranno denunciati per la violazione del decreto contro la diffusione del Covid-19.

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Avevano 92.00 euro in un armadio, denunciata coppia di marocchini

Lunedì sera la Polizia di Stato ha indagato a piede libero due cittadini marocchini, un 40enne e una 35enne, per il reato di istigazione alla corruzione. Gli agenti del Commissariato Scalo Romana, in servizio di volante per il controllo del territorio, hanno fermato un uomo alla guida di un’auto, un cittadino marocchino di 40 anni, risultato dal controllo ai terminali già pregiudicato per droga e immigrazione clandestina. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, la moglie dell’uomo ha estratto da un armadio 4 mazzette di denaro contante, per un totale di 40mila euro, e li ha offerti ai poliziotti invitandoli ad omettere la perquisizione. Allo stesso modo l’uomo, compreso che gli agenti del Commissariato Scalo Romana avevano notato l’ingente somma nascosta nell’armadio, ha proposto agli stessi di accettare metà dei 90 mila euro e tralasciare il controllo. I poliziotti, dopo aver posto sotto sequestro i contanti, ai quali si sono aggiunti altri 1.650 euro trovati un altro armadio, hanno denunciato marito e moglie per istigazione alla corruzione.  

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Si erano intestati 130 auto, denunciati sei nomadi

Dopo un normale controllo effettuato all’interno del campo nomadi di via Vaiano Valle a Milano e ulteriori approfondimenti eseguiti in banca dati e presso la Motorizzazione, sono state individuate 130 auto intestate a pregiudicati residenti in varie località del territorio nazionale ma trovate in possesso di alcuni individui di etnia rom che vivono nell’accampamento. Così, un’indagine dei Carabinieri della stazione Milano Vigentino ha portato al sequestro di una ventina di automobili (valore stimato attorno ai 50 mila euro), oltre alla radiazione dai pubblici registri di 131 autovetture e l’emissione di quasi 70 mila euro di sanzioni nei confronti dei sei intestatari fittizi, denunciati per vari reati, tra cui ricettazione, truffa, falso e riciclaggio in concorso. L’attività d’indagine, avviata nell’ottobre 2019 era scaturita dal ritrovamento di sei veicoli all’interno del campo nomadi di via Vaiano Valle a Milano. Sei vetture, tra cui anche una Audi A4, intestate a una donna 50enne, residente nel campo, che svolgeva un ruolo di punta nell’organizzazione. Le auto venivano rivendute agli acquirenti, malfattori e spacciatori dell’area milanese, a un prezzo maggiorato – spesso anche il doppio – rispetto al loro reale valore proprio perché intestate a terzi. Dando così vita a un giro d’affari superiore ai 700 mila euro. Le indagini dei carabinieri, guidati dal comandante Fadibene, hanno permesso di ricostruire diversi reati, legati a spaccio e patrimonio, in cui sarebbero state utilizzate anche le auto che facevano parte di questo business illegale.

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