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Badante ubriaco maltratta disabile

Martedì notte i carabinieri hanno denunciato a piede libero un 57enne badante di origine moldava accusato di aver malmenato l’uomo che assisteva. Lo ha riferito l’Arma, spiegando che i militari del Radiomobile sono intervenuti intorno alle 22 di ieri in un’abitazione di via via Mario Morgantini, in zona San Siro, su richiesta di un 48enne malato di sclerosi multipla che ha spiegato che l’uomo, poco prima e senza apparente motivo in preda ai fumi dell’alcol, lo aveva insultato, minacciato e picchiato. Lievemente contuso, è stato trasportato in codice verde all’ospedale San Carlo dove è stato trattenuto in osservazione. Nella sua denuncia, la vittima ha tenuto a specificare che il badante lo assiste da mesi in modo assolutamente professionale ma che nell’ultimo periodo avrebbe cambiato atteggiamento proprio perché ha incominciato a bere.

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Parco Nord, preso l’aggressore di disabili

Lo aveva guardato, secondo lui male. Per questo motivo ha picchiato a sangue a sangue un ragazzino disabile, indifeso, che stava ascoltando la musica seduto alla panchina in un parco. Lesioni gravissime alla mascella sono il risultato di questo gesto folle. Ora è in carcere, in quanto picchiatore recidivo. “Il presunto movente di questa brutale aggressione sarebbe uno sguardo da parte del sedicenne al gruppo del ventenne – ha spiegato il comandante della compagnia di Milano Porta Monforte, Silvio Maria Ponzio -. In realtà si tratta di un futile e gratuito motivo poiché il 16enne era seduto su una panchina ad ascoltare la musica con le cuffiette e ha rivolto uno sguardo distratto al gruppo soltanto perché gli altri ragazzi stavano ballando“. Tanto è bastato al ragazzo di 20 anni, poi arrestato, per scagliarsi contro lo sconosciuto, utilizzato come vittima sacrificale per accreditarsi come capo. Erano le 16.30 del 27 marzo scorso, il 20enne era assieme a cinque amici, due ragazze e tre ragazzi, che hanno assistito divertiti al massacro durato un minuto e mezzo. “Il sedicenne non si aspettava l’aggressione, guardava l’erba. All’improvviso ha sollevato lo sguardo e si è trovato davanti il ragazzo più grande che lo ha colpito con un primo schiaffo. E’ stata una escalation. Nonostante abbia tentato di scappare è stato inseguito per circa 200 metri e picchiato ancora con calci al viso mentre era a terra inerme”. Al termine del pestaggio il 16enne, che ha una disabilita di tipo cognitivo, è tornato a casa e ha raccontato tutto ai genitori che lo hanno immediatamente accompagnato in ospedale. Il 30 marzo i genitori dello studente si sono presentati ai carabinieri, in due giorni i militari hanno monitorato il parco, individuato alcuni dei ragazzi presenti e infine trovato il 20enne. La vittima lo ha riconosciuto con certezza. I carabinieri gli hanno notificato il provvedimento a casa dei genitori a Pavia, inizialmente si è mostrato spavaldo ma poi è scoppiato in lacrime dicendo di non avere intenzione di fare così male. Ma il ragazzo ha a suo carico un brutto episodio: già a dicembre 2018 era stato denunciato per lesioni personali nei confronti di un 17enne extracomunitario.    

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Picchia la compagna disabile, denunciato dalla madre

A denunciare gli episodi agli agenti della Polizia, intervenuti ieri sera alle ore 22 in via Modica, zona Barona, è stata la madre dello stesso arrestato che non sopportava più le continue liti e violenze cui il figlio, un italiano di 35 anni con precedenti specifici, sottoponeva la compagna disabile di 36 anni, anche lei italiana. La donna, con cui l’uomo ha avuto figlio, da diverso tempo subiva le angherie del compagno che in altri due episodi a marzo l’aveva presa a pugni provocandole un trauma cranico, sebbene lei mai avesse informato le autorità. Ad aggravare la situazione il fatto che la donna fosse affetta da un deficit mentale. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti.

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