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574 proiettori a led per illuminare il Duomo di notte

Il Duomo si veste di nuove luci: dal 20 dicembre 574 proiettori a led di nuova tecnologia illumineranno di sera le terrazze e il perimetro della Cattedrale: si tratta dell’ultimo tassello di un percorso iniziato nel 2015 in occasione di Expo con l’intervento all’interno dalla cattedrale e proseguito nel 2016 con l’illuminazione della facciata. Il progetto curato dallo Studio Ferrara Palladino e Associati e commissionato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo è frutto di un accordo tra Comune ed A2a. Questa mattina la presentazione, con anche il presidente della Veneranda Fabbrica, Fedele Confalonieri, l’assessore comunale all’Ambiente, Marco Granelli e l’ad di A2a Valerio Camerano. Il nuovo impianto di illuminazione esterna comprende dunque l’intero perimetro della Cattedrale, le coperture e le guglie e ha visto la sostituzione dei 378 apparecchi, non a Led, installati precedentemente, con i 574 proiettori Led di ultima generazione: di questi, 368 sono allocati sulle Terrazze del Duomo e 206 sono invece distribuiti sui pali ed i palazzi che lo circondano. Pari a oltre un milione di euro l’investimento, sostenuto interamente dalla Veneranda Fabbrica. La prima accensione sarà il 20 dicembre alle 18.45 poco prima del tradizionale concerto di Natala offerto alla città, con il sostegno di Assolombarda, in programma nella Cattedrale alle 19.30. “Oggi è una grande festa per tutti – ha detto Confalonieri – una nuova illuminazione esterna per il Duomo di Milano è il dono che la Veneranda Fabbrica ha scelto di fare ai milanesi e ai milioni di turisti che ogni anno giungono in città per visitare il Monumento in occasione del Natale”. Confalonieri ha poi ricordato “l’importante” investimento economico pari a oltre un milione di euro, confidando che, anche grazie al nuovo sistema di illuminazione il numero di turisti, e con loro gli introiti, possa aumentare. “Oggi abbiamo 2, 2 milioni di visitatori” l’anno “che pagano il biglietto”, ha ricordato. Il nuovo sistema di illuminazione esterno, ha invece sottolineato l’assessore Granelli, migliorerà anche la sicurezza della piazza. “Luce vuol dire anche aumento della sicurezza” e “avere il Duomo illuminato all’interno e all’esterno è fondamentale”, ha detto. L’ad di A2a, Camerano, ha evidenziato inoltre “il grande lavoro di squadra” che ha portato alla realizzazione del progetto. “Per il nostro Gruppo aver contribuito a valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Milano con una nuova luce a led per il monumento simbolo della Città è motivo di grande orgoglio – ha affermato -. Da oggi il Duomo rappresenta a pieno titolo un ‘modello’ virtuoso anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale e dell’innovazione. Grazie all’allacciamento alla rete del teleriscaldamento che ha permesso di eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili e alla nuova illuminazione è certamente tra i monumenti storici a minor impatto ambientale in Europa”. Gran parte dei led sono stati realizzati ad hoc per il Duomo, con caratteristiche tecniche che non si trovano sul mercato “E’ un vestito tagliato su misura“, ha spiegato il progettista Pietro Palladino e “la nuova illuminazione restituirà una maggiore ‘plasticità’ , valorizzando l’espressione dell’architettura”. Alla presentazione è intervenuto anche monsignor Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo: “L’occasione della nuova illuminazione esterna del Duomo esprimerà in modo ancora più impressivo il senso della liturgia del Natale“.

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4 novembre, celebrazioni in Duomo, FdI manifesta davanti a Moody’s

“Mi pare risuonino bene le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che centra il punto, cioè che l’amor di patria non va confuso con il nazionalismo estremo“. Lo ha detto il Sindaco, Giuseppe Sala, al termine delle celebrazioni in piazza Duomo delle Forze Armate, in occasione della ricorrenza del 4 novembre e del centenario della vittoria della Grande Guerra. Quello espresso dal Presidente della Repubblica “è anche il mio pensiero e Mattarella aggiunge un richiamo all’europeismo, che ha le sue ragioni nel fatto che ogni nazione da sola non ce la farebbe, in un mondo così globalizzato – ha proseguito il sindaco – Quindi certamente bisogna portare avanti una proposta per un’Europa diversa ma l’Europa è inviolabile, a mio giudizio“. “Mi pare che oggi ci fosse anche piu’ gente del solito. Probabilmente – ha concluso – i milanesi sentono di piu’ questo momento“. Davanti al Duomo erano schierati i reparti delle diverse forze armate per la cerimonia dell’alzabandiera; oltre al sindaco erano presenti anche le piu’ alte cariche istituzionali e militari della città, tra cui il questore Marcello Cardona e il prefetto Renato Saccone. Davanti alla sede dell’agenzia di rating Moody’s, alcuni militanti di Fratelli d’Italia hanno invece srotolato un Tricolore lungo una trentina di metri mentre l’inno nazionale. “Siamo qui davanti alla sede milanese di Moody’s per dire che cento anni dopo il sacrificio dei nostri eroi oggi difendere la sovranità nazionale significa difenderla dalla finanza speculativa” e per “ribadire che la sovranita’ nazionale e’ un bene imprescindibile“, ha spiegato il deputatoCarlo Fidanza, che ha partecipato all’iniziativa insieme a Daniela Santanchè, deputata e coordinatore regionale del partito, Marco Osnato e all’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Moody’s ci dice la direzione della nostra politica economica, ma non abbiamo bisogno di queste societa’ private pagate da privati perche’ pensiamo che il popolo debba essere sovrano“, ha dichiarato l’Onorevole Santanchè. “Non sempre siamo d’accordo con le politiche economiche di questo governo, ma sicuramente non siamo d’accordo con chi in questi anni ci ha voluto spiegare cosa fare” concludendo “da patrioti diciamo sempre prima gli italiani, non il volere di Merkel o Junker o delle agenzie di rating“.

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Duomo, Celebrata la solennità di San Carlo

In un Duomo di Milano gremito di gente per la solenne celebrazione, l’Arcivescovo ha presieduto il solenne Pontificale nella festa di San Carlo Borromeo, vescovo e compatrono della Diocesi. Presente anche l’Assemblea sinodale, riunita dal mattino al Centro diocesano “che ha votato il documento finale di ‘Chiesa dalle genti’ e l’ha consegnato a monsignor Delpini per la successiva promulgazione“. “L’aggregazione motivata dalla nostalgia è sterile, l’aggregazione consolidata dalla paura è conflittuale, l’aggregazione forzata dalla normativa è artificiosa. Noi siamo il popolo radunato dalla speranza, convinto dalla fede nelle promesse di Dio, animato dal dono dello Spirito Santo“. A dirlo, questo pomeriggio, nella sua omelia, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini – nella Solennità di San Carlo – a conclusione del Sinodo Minore “Chiesa dalla genti. Responsabilità e prospettive“.

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Al museo Duomo Milano L’arte novissima di Lucio Fontana

A 50 anni dalla scomparsa di Lucio Fontana (1899-1968), la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano gli rende omaggio con una mostra sulla sua attività per la Cattedrale ambrosiana. L’esposizione, all’interno della rinnovata Sala Gian Galeazzo del Museo del Duomo, patrocinata dall’Arcidiocesi di Milano, dal Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, all’interno del palinsesto comunale di “Novecento Italiano”, sara’ inaugurata il 26 ottobre ed aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019. L’evento costituirà l’occasione ideale per presentare al pubblico il restauro del terzo bozzetto in gesso della Quinta Porta del Duomo, creato dal grande artista italo argentino tra il 1955 ed il 1956, mai esposto al pubblico perche’ giacente presso il Cantiere Marmisti della Fabbrica. L’opera e’ l’ultima che Fontana realizzo’ per il concorso indetto dalla Fabbrica nel 1950, relativo all’esecuzione della quinta porta della Cattedrale. Una competizione per la quale egli concepi’ prove, definite dalla Fabbrica “arte novissima”: un’arte sacra talmente moderna da non trovare posto, infine, sulla facciata della Duomo. Com’è noto, infatti, la porta fu assegnata a Luciano Minguzzi, vincitore del concorso ex aequo con Fontana. In concomitanza della mostra, aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019, sono previsti due ulteriori eventi: una giornata di studi sull’arte sacra di Fontana e il posizionamento in Duomo dell’Assunta del 1972 sull’altare di Sant’Agata per la durata dell’esposizione. L’opera è la versione bronzea di una pala d’altare che la Veneranda Fabbrica decise di fondere nel 1972 sulla base del bozzetto in gesso che l’artista modellò su richiesta dell’Ente nel 1955. Fontana, infatti, avrebbe dovuto trasporre il bozzetto in marmo di Candoglia, ma il progetto rimase incompiuto. Oltre a coinvolgere la Cattedrale nelle celebrazioni per il cinquantenario della scomparsa di Fontana, l’iniziativa conferma un’importante apertura della Fabbrica all’arte moderna e contemporanea.

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Piazza Duomo, magliette rosse contro il razzismo

Una macchia di magliette rosse ha riempito piazza del Duomo. per dire “basta al razzismo e all’intolleranza” rimarcando i valori dell’accoglienza. Migliaia di persone vestite con un indumento rosso hanno partecipato alla manifestazione “Intolleranza zero. Un segno rosso contro il razzismo” promossa da Anpi Milano, Aned e l’associazione dei Sentinelli. “Da una piazza molto unita e numerosa arriva un messaggio forte contro questa deriva razzista, fascista e antisemita che sta interessando l’Europa e il nostro paese” ha dichiarato Roberto Cenati, presidente del comitato provinciale Milano dell’Anpi, aggiungendo “occorre una grande contro offensiva culturale per fare breccia nella coscienze che ci sembrano troppo anestetizzate e che credono che i mali derivino dal fatto che ci siano troppi migranti, cosa assolutamente non vera. Il ministro Salvini invece che impedire alle navi anche della Guardia Costiera a far sbancare i migranti dovrebbe occuparsi della sicurezza vera del Paese minacciata dalla mafia e dalla ‘ndrangheta“. Dal palco è intervenuto il Presidente dei Sentinelli Milano Luca Paladini che rivolgendosi al ministro dell’Interno Matteo Salvini e il suo elettorato ha detto che “la pacchia è finita ma è finalmente per loro perché finalmente c’è un pezzo di paese consistente che è uscito dall’angolo, che ha voglia di venire in piazza e non si limita più a indignarsi in rete“, citando come esempi le proteste al porto di Catania, le sollevazioni contro le ronde sulle spiagge italiane e la piazza di oggi. Entusiasta il commento del Segretario metropolitana del Pd di Milano Pietro Bussolati, che da Roma dove si è recato per l’omologa manifestazione nazionale ha dichiarato: ”Ci siamo uniti a una piazza di 50mila persone, per difendere il nostro futuro e far sentire forte la voce di chi non si rassegna alla deriva. Una deriva pericolosa, quella verso cui sta conducendo il nostro Paese questo governo di sfascisti e incompetenti”, concludendo “Da una piazza piena di entusiasmo, orgoglio e idee vogliamo ripartire”. Critica invece Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del Gruppo Misto che accusa la sinistra “radical chic” scende in piazza solo per gli immigrati: “Una volta pensavano ai lavoratori, agli operai, agli italiani in difficoltà, ai pensionati. Ora moltiplicano i cortei esclusivamente per gli immigrati“, una “sinistra anti italiana che si disinteressa delle esigenze dei cittadini per parlare solo di inesistente pericolo razzismo e sbraitare contro leggi che vogliono limitare il business dell’accoglienza”, ha commentato Sardone, concludendo  “Questa sinistra radical chic e buonista  ha ormai un unico interesse: cercare di salvaguardare un’idea di Italia meticcia e multiculturale che si manifesta, e lo dicono le cronache, esclusivamente in bivacchi, degrado e delinquenza“.

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