elezioni

Il dubbio sollevato dalle elezioni olandesi

Ma se anche all’ombra della Madonnina ci fosse un risultato simile alle elezioni olandesi? Qualcuno ci spera e non è detto che faccia male: Milano si era già guadagnata il titolo di alfiere della resistenza all’onda giallo-verde che ha investito l’Italia nelle ultime consultazioni elettorali, mentre ovunque l’Italia cambiava i milanesi si confermavano conservatori progressisti. Il Partito democratico e Forza Italia infatti viaggiavano su percentuali da sogno rispetto al resto del Paese. E forse anche oggi potrebbe confermarsi la stessa tendenza: il gioco delle parti che ha portato a litigare Luigi Di Maio e Matteo Salvini non ha convinto molti. Le discussioni, anche animate, sembravano una perfetta recita per galvanizzare i rispettivi follower (ops, elettori) in vista della scadenza elettorale. Un teatro destinato a scomparire il giorno successivo al voto. E in effetti in parte ha funzionato: a leggere e sentire i principali canali della stampa italiana, esistono solo i due viceministri con Zingaretti che ogni tanto sporge il crapino. Qui e là vecchie glorie come Emma Bonino guadagnano un posto nei notiziari, noi crediamo grazie alle amicizie coltivate negli anni con la stampa più che per qualche vera proposta o per la consistenza dei sondaggi. Ma sappiamo che la stampa italiana spesso sbaglia, abbagliata da  un mondo che fatica a capire spesso per vecchi mali mai curati. E se succedesse anche questa volta? Se alla fine gli italiani fossero più avanti di molti analisti che si nutrono dalle stesse fonti da anni? Dopo tutto questo caos, tra migranti, canne light, redditi che la gente non vuole e quant’altro alla fine riesplodessero i vecchi partiti? Pensate cosa succederebbe se il Potere al Popolo di turno prendesse il 15 per cento e la Lega confermasse il 17. La lezione olandese avrebbe avuto il merito di essere premonitrice, per ora ha quello di aver sollevato un dubbio.  

Il dubbio sollevato dalle elezioni olandesi Leggi tutto »

L’ultima settimana di passione

A guardare il meteo, non ci aspetta un gran risultato tra una settimana. Il maltempo associato a temperature abbastanza basse rispetto alle medie stagionali lasciano infatti presagire un parlamento europeo dirompente. Una specie di tempesta politica. Tralasciando però le ipotesi, rimane un fatto: ci aspetta una settimana di passione. Sono anche passati i tradizionali arresti in periodo elettorale, quasi un voto di parte dello Stato per ricordare alla politica la sua presenza. Ora ci sono gli ultimi metri di corsa e sarà curioso anche vedere chi arriverà fino in fondo. Persino i due ragazzi terribili della politica attuale, Salvini e Di Maio, sembrano a tratti avere il fiato corto. Arriverà davanti il milanese o il napoletano? Staremo a vedere, l’importante è che si fermi l’escalation di dichiarazioni e di prese di posizione forti: il rischio infatti è che a rimetterci siano poi tutti. Milano e l’Italia hanno bisogno di una guida seria, in grado di portarla fuori dalla secche economico-sociali dove sembra ancora impantanata. E se non c’è tale guida il rischio di trovarsi come l’Argentina o la Grecia è concreto: la benzina a due euro dalle parti del lago di Garda in realtà c’è da anni anche se tutti se ne sono stupiti ora, ma qui il rischio è di trovarla a cinque euro al litro ovunque. Per non parlare di ospedali e infrastrutture varie. Prima di sapere cosa sarà la nuova Unione Europea, dovremmo avere qualche tranquillità in più sul futuro dell’Italia. Difficile che ce la daranno perché le dichiarazioni forti sono utili per raccattare voti, quindi non sembra esserci scampo: ci aspetta una settimana di passione.  

L’ultima settimana di passione Leggi tutto »

Forza Italia, verso le elezioni con spirito indomito

Si è svolta mercoledì la prima riunione del Coordinamento Cittadino di Forza Italia, dopo la nomina a Commissario dell’Onorevole Cristina Rossello, in sostituzione dell’ex Coordinatore Fabio Altitonante. A renderlo noto è Coordinamento di Forza Italia. La riunione si è svolta in un clima cordiale e costruttivo alla presenza di tutti gli esponenti locali del partito liberi dal lavoro e da impegni istituzionali. Nel corso dell’incontro è stata organizzata la struttura che si occuperà di gestire i “difensori del voto” e definita la strategia della campagna elettorale fino al 24 maggio. “Sono felice per lo spirito partecipativo dimostrato dai molti forzisti intervenuti e ho apprezzato il piglio indomito con cui molti di loro stanno affrontando questo momento difficile per Forza Italia – ha commentato al termine dell’incontro l’Onorevole Rossello – Le decisioni che abbiamo preso e le iniziative che ne scaturiranno, ci consentiranno di arrivare al giorno del voto con la certezza di avere fatto tutto il possibile per ottenere un risultato degno di Forza Italia e del suo presidente Silvio Berlusconi”.

Forza Italia, verso le elezioni con spirito indomito Leggi tutto »

Forse sta finendo l’epoca di salamelle e fritture di pesce

Forse sta finendo l’epoca di salamelle e fritture di pesce. Forse è solo una convinzione data da un momento, ma lo sfogo di Massimo Corsaro contro l’invito di un candidato alle europee a mangiare salamelle in una bocciofila del Municipio 2 potrebbe essere la prima goccia che increspa l’acqua. E che magari mette fine all’epoca di salamelle e fritture come riti propiziatori per le elezioni. Riportiamo le parole di Corsaro: Ricevo, pochi minuti fa, un SMS da una candidata alle Elezioni Europee (nel caso di specie per la Lega, cui é appena approdata dopo lunga permanenza in Forza Italia) che mi invita, probabilmente per convincermi a votarla, a partecipare ad una serata con “musica e salamella in bocciofila”. Ora, io credo che chi decide il proprio voto perché gli viene offerto un ingresso in balera con salamella, semplicemente NON dovrebbe avere il diritto di votare. E qui, purtroppo, non è colpa della candidata, che furbescamente si attrezza a capitalizzare l’altrui idiozia. Il tema, più volte affrontato, è che l’assenza di filtri ed intermediazioni – generato dalla finta democrazia dei “social” – ha mandato in vacca tutti i processi selettivi su cui si dovrebbe formare una coscienza personale e su cui dovrebbe basarsi la valutazione per il processo di delega. Così come si perde l’impegno perché l’aspirante “delegato” mostri davvero di valere più della media, e proprio in ragione di ciò chieda l’onere di rappresentare interessi generali. Non ripeto, qui, argomentazione già esposte in più occasioni, ma davvero con  la salamella in pista da ballo NESSUNO si permetta mai più di dirmi una sola parola contro la mia battaglia per l’abolizione del suffragio universale. Perché oggi la gggééénte – pensandosi capace di interloquire direttamente di tutto e con tutti – non ha più la formazione per assumere scelte che coinvolgano altro da sé stessi. O davvero qualcuno pensa che la determinazione della misura e del successivo impiego delle proprie tasse possa dipendere dalle decisioni di chi viene scelto per aver donato salamelle in bocciofila? L’amara verità è che l’unica cosa che oggi potrebbe salvare il sistema sarebbe la sospensione del voto, un commissariamento con un Draghi del caso, l’abolizione di tutti gli enti locali e dei corpi intermedi, la legge marziale e l’interdizione dall’esercizio dei diritti civili per chi non superi un’apposita prova d’esame. E chi alza la voce, senza aver affrontato con profitto la prova, vada ai ferri ed ai lavori forzati. Il tutto per non meno di 10 anni…

Forse sta finendo l’epoca di salamelle e fritture di pesce Leggi tutto »