Erba

Il Comune non taglia l’erba per favorire la biodiversità

A Milano in 54 aree pubbliche distribuite in tutti i Municipi dal centro alla periferia, per un totale di 1,3 milioni di metri quadrati su circa 19 milioni di metri quadrati di verde urbano gestiti direttamente dal Comune, l’erba dei prati sarà mantenuta più alta e gli sfalci saranno ridotti. È il frutto di una scelta che il Comune di Milano sta portando avanti, come altre amministrazioni di molte città del mondo, per promuovere la sostenibilità ambientale e la biodiversità. La pratica del cosiddetto ‘sfalcio ridotto’ apporta diversi benefici all’ecosistema urbano. Con la riduzione del taglio dell’erba, infatti, le specie che compongono il prato riescono a completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme. Lasciare crescere l’erba significa dunque, offrire un habitat più ricco per api e insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi contribuendo così alla diversità biologica delle aree urbane. Inoltre, l’erba più alta trattiene l’umidità, preserva il suolo durante i periodi siccitosi e mitiga l’effetto delle isole di calore. Le aree che saranno mantenute a erba più alta sono state individuate attraverso diversi criteri a seconda della loro collocazione: a partire dal centro, dove un’area a sfalcio ridotto sarà quella attorno al platano monumentale dei Giardini Pubblici Montanelli, a beneficio sia dell’albero che della biodiversità del contesto; alle aree nei parchi estensivi dove c’è più abbondanza di spazio, scelte tra quelle che meno andranno ad incidere sugli usi o sulla fruizione per il gioco, il relax o lo sport da parte degli utenti, o ancora le aree lungo le strade di grande viabilità, al fine di creare connessioni ecologiche, in sinergia con agli altri interventi sull’incremento della naturalità, portati avanti dall’amministrazione. A breve, in prossimità dei prati a sfalcio ridotto, saranno collocati circa 150 cartelli della campagna informativa, volta a spiegare ai cittadini e alle cittadine, (anche attraverso un link che rimanda a una pagina dove il progetto è illustrato nel dettaglio), l’obiettivo di questa pratica: migliorare la qualità del suolo e la qualità dell’aria e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, rispettare il ciclo della natura e ridurre la nostra impronta ecologica.

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Erba (M5S): superbonus a rischio blackout per i troppi paletti

Erba (M5S): superbonus a rischio blackout per i troppi paletti. L’incentivo SuperBonus 110% rischia il blackout totale a causa delle continue defezioni delle banche, ingessate dai numerosi paletti posti per tale misura. La limitata possibilità di cessione del credito fiscale, motivata dal rischio di frodi, ne ha bloccato la diffusione, provocando una concentrazione eccessiva in capo ai grandi istituti di credito che ora sono a rischio paralisi. Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle: “Il SuperBonus 110% è fondamentale per la ripresa economica e per la ripartenza del nostro Paese e rappresenta la miglior ricetta per ridurre la dipendenza dal gas russo nell’ottica di un percorso verso una maggiore sostenibilità utile a contrastare il cambiamento climatico”. “Uno strumento così importante che sta generando effetti positivi sull’occupazione (stime ufficiali parlano di oltre 300mila posti di lavoro) non può essere penalizzato da paletti che ne limitano l’efficacia. Purtroppo l’estensione delle forti limitazioni di cessione del credito anche al 110% è stata una scelta errata perché il Bonus specifico non è stato toccato da frodi e truffe. I controlli stringenti introdotti dal Governo Conte 2, di fatto, hanno evitato illeciti”. “Bisogna lavorare per tornare ad avere la più ampia cedibilità sia in termini temporali che in termini di numero di cessioni tra soggetti ampliandone il più possibile la platea. Questo è lo scenario ideale per permettere al SuperBonus 110% di trainare la rinascita dell’Italia. Inaccettabile che tutti si dichiarino concordi a una misura che deve diventare strutturale ma che nei fatti viene sempre maggiormente ostacolata da norme poco coerenti nonostante la certificata sostenibilità dal punto di vista finanziario”.

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Erba (M5S Lombardia) a Senna (Lega): basta terrorismo mediatico, faccia lavorare la sua Commissione ferma da mesi

Erba (M5S Lombardia) a Senna (Lega): basta terrorismo mediatico, faccia lavorare la sua Commissione ferma da mesi. “Ora basta con il terrorismo mediatico della Lega. È il momento della responsabilità. Fomentare il malcontento non cancellerà la grave emergenza Covid e l’inazione della Lombardia nel rafforzamento della sanità territoriale. Il Governo si è ampiamente impegnato e speso nel sostegno delle aziende in modo che resistano a questa nuova ondata. Nessuno vuole che le nostre aziende chiudano o falliscano. Certo non è d’aiuto che ormai da mesi la Commissione regionale Attività Produttive, che Senna presiede con il freno a mano tirato, sia ferma e tenga bloccate molte proposte necessarie per rispondere alla crisi. Prima fra tutte la possibilità di usare Finlombarda per la cessione e lo scambio dei crediti fiscali che il M5S ha chiesto in più occasioni. Vogliamo parlare di questo?”, così Raffaele Erba Consigliere regionale del M5S Lombardia. “Ancora una volta la Lega sceglie di mettersi sotto i riflettori dei media solo per fare polemica politica piuttosto che rimboccarsi le maniche e fare un serio lavoro per il sostegno alle imprese della Lombardia in Consiglio regionale. Senna finge di non sapere che il nuovo DPCM stabilisce chiaramente che ogni Regione può decidere le aperture per ogni territorio sulla base dei dati epidemiologici. Che si assumano, insieme a Fontana, le loro responsabilità e facciano il possibile perché la Lombardia esca rapidamente dalla crisi con la riduzione degli indici che la rendono maglia nera Covid tra le regioni italiane”, conclude Erba.

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CFP, Erba (M5S): “Rizzoli servono risposte urgenti”

CFP, Erba (M5S): “Rizzoli servono risposte urgenti”. I Centri di Formazione Professionali, a cui il centrodestra dovrebbe tenere, sono in attesa di indicazioni su come concludere l’anno scolastico in corso. Il Movimento 5 Stelle ha rilanciato il tema con un appello all’assessore regionale Rizzoli: “I Centri di Formazione Professionali sono ancora completamente bloccati. Regione Lombardia non ha ancora fornito alcuna indicazione sulla conclusione dell’anno scolastico”. Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, ha scritto una lettera all’Assessore Melania Rizzoli per chiedere risposte urgenti in merito a tante realtà scolastiche che stanno navigando al buio. “A seguito dell’attuale emergenza e di un’eventuale e probabile proroga delle misure restrittive che non consentirebbero un ritorno nelle aule scolastiche entro il mese di giugno, Regione Lombardia dovrebbe fornire dei chiarimenti sugli stage, i tirocini e le ore di pratica per chiarire se gli studenti dei Centri di Formazione Professionali possono concludere l’anno scolastico” ha chiesto Raffaele Erba nella lettera indirizzata all’Assessore. “Il Decreto Generale Istruzione, Formazione e Lavoro numero 3005 di Regione Lombardia dello scorso 6 marzo si occupa dei corsi di formazione a distanza per studenti in modalità e-learning ma non chiarisce questi aspetti e non spiega se queste ore concorrono ai fini della convalida e del rilascio degli attestati e delle certificazioni di fine anno scolastico, soprattutto per i corsi finanziati da fondi pubblici regionali, nazionali o comunitari”, aggiunge il consigliere del MoVimento 5 Stelle. “Nessun cenno è stato fatto neppure sul conteggio delle ore di stage, tirocini e ore di pratica non ancora effettuate ai fini della rendicontazione degli stipendi dei docenti e degli altri operatori scolastici”. “Un altro dubbio su cui ho chiesto chiarimenti all’Assessore è se i docenti e gli altri operatori scolastici sono stati correttamente informati sulle possibilità di poter usufruire della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali durante questa fase di emergenza. E’ importante avere una risposta perché è fondamentale garantire una continuità didattica anche per i mesi futuri”, conclude Raffaele Erba.

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Tim: banda ultralarga in arrivo per 168 comuni lombardi

Tim: banda ultralarga in arrivo per 168 comuni lombardi. TIM accelera sullo sviluppo della banda ultralarga in Lombardia avviando un importante piano che già da oggi rende disponibili i collegamenti in fibra ottica nelle “aree bianche” di 168 comuni distribuiti sull’intero territorio regionale, che aumenteranno progressivamente nel corso delle prossime settimane, attraverso l’accensione di 470 armadi stradali collegati alla rete FTTC (Fiber to the cabinet). L’iniziativa, che rientra nell’ambito di un importante programma nazionale, ha l’obiettivo di dare attuazione alle disposizioni emergenziali arrivate dalle principali Istituzioni e Autorità del Paese. In particolare, con riferimento all’articolo 82 del decreto “Cura Italia” per l’emergenza Covid-19, all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio e alle misure urgenti di Agcom riguardanti i servizi a banda larga e ultralarga. Un insieme di misure rivolte agli operatori con la richiesta di adottare tempestive iniziative atte a potenziare le infrastrutture di rete e a garantirne il funzionamento e l’operatività migliorandone la disponibilità, la capacità e la qualità, consentendo inoltre di rafforzare la rete gestendo i picchi di traffico di questa fase. I 168 comuni della Lombardia già oggetto di questo intervento sono così distribuiti a livello delle singole province: Bergamo 9, Brescia 24, Como 19, Cremona 3, Lecco 3, Lodi 7, Mantova 6, Milano 28, Monza e della Brianza 14, Pavia 11, Sondrio 10 e Varese 34. TIM, sulla base del programma di copertura, ha già “acceso” i servizi a banda ultralarga nei comuni che rientrano  nella prima tranche di interventi, rendendoli disponibili sia alla clientela retail, sia a quella wholesale. TIM, inoltre, sta dando ulteriore impulso allo sviluppo della fibra ottica nelle “aree bianche” della Lombardia attraverso un piano di cablaggio sviluppato congiuntamente con Infratel, riguardante altri comuni della regione. Grazie a questo importante programma infrastrutturale, un sempre maggiore numero di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni é abilitato ai servizi a banda ultralarga fino a 200 Mbps per soddisfare la crescente domanda di connettività nelle zone rurali e a bassa densità abitativa del Paese, anche nell’ottica di sostenere lo Smart working. Per assicurare connessioni ultrabroadband nei comuni non ancora raggiunti dalla fibra, inoltre, TIM conferma il proprio impegno per la diffusione di connessioni ultrabroadband grazie alla tecnologia FWA (Fixed Wireless Access). Questo l’elenco dei comuni interessati dagli interventi nelle aree bianche: Provincia di Milano: Abbiategrasso, Basiano, Bernate Ticino, Casarile, Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Cerro Maggiore, Colturano, Corbetta, Dairago, Grezzago, Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Masate, Nerviano, Parabiago, Pogliano Milanese, Pozzo D’Adda, San Colombano al Lambro, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Santo Stefano Ticino, Senago, Vanzaghello, Vanzago, Vernate, Vittuone Provincia di Bergamo: Albano Sant’Alessandro, Ciserano, Entratico, Gandosso, Pianico, Scanzorosciate, Torre de’ Roveri, Trescore Balneario, Zandobbio Provincia di Brescia: Alfianello, Artogne, Azzano Mella, Berzo Inferiore, Borgo San Giacomo, Brandico, Caino, Cividate Camuno, Desenzano del Garda, Edolo, Gardone Riviera, Lograto, Lonato del Garda, Longhena, Mairano, Malegno, Monticelli Brusati, Orzinuovi, Paratico, Ponte di Legno, Rovato, San Felice del Benaco, Soiano del Lago, Verolavecchia Provincia di Como: Albese con Cassano, Appiano Gentile, Arosio, Bregnano, Canzo, Carimate, Caslino D’Erba, Casnate con Bernate, Erba, Locate Varesino, Longone al Segrino, Maslianico, Mozzate, Novedrate, Oltrona di San Mamette, San Fermo della Battaglia, Senna Comasco, Torno, Turate Provincia di Cremona: Chieve, Montodine, Voltido Provincia di Lecco: Malgrate, Robbiate, Verderio Provincia di Lodi: Borghetto Lodigiano, Casaletto Lodigiano, Castiglione d’Adda, Cervignano d’Adda, Fombio, Graffignana, Mulazzano Provincia di Mantova: Bagnolo San Vito, Casaloldo, Gonzaga, Mantova, Medole, Ostiglia Provincia di Monza e della Brianza: Bellusco, Biassono, Busnago, Caponago, Carnate, Lazzate, Limbiate, Macherio, Mezzago, Monza, Roncello, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Vimercate Provincia di Pavia: Broni, Casei Gerola, Cigognola, Montebello della Battaglia, Montescano, Montù Beccaria, Robbio, Sannazzaro de’ Burgondi, Semiana, Trivolzio, Trovo Provincia di Sondrio: Cedrasco, Colorina, Faedo Valtellino, Fusine, Gordona, Mese, Montagna in Valtellina, Piateda, Prata Camportaccio, Rogolo Provincia di Varese: Besano, Bodio Lomnago, Brebbia, Brenta, Buguggiate, Caravate, Casale Litta, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo, Cittiglio, Cremenaga, Cuasso al Monte, Daverio, Galliate Lombardo, Germignaga, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Inarzo, Jerago con Orago, Lonate Ceppino, Lonate Pozzolo, Marnate, Morazzone, Oggiona con Santo Stefano, Porto Ceresio, Ranco, Sangiano, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Taino, Valganna, Venegono Superiore, Vergiate

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