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Il 14 e 15 Ottobre riapre la “Città Family Friendly” di “BIMBINFIERA”

Aperte le prevendite per la 59a edizione della fiera-evento dedicata a gravidanza, bebè e famiglie di Sfera MediaGroup, la divisione infanzia di RCS MediaGroup 14|15 ottobre 2023 – Superstudio Maxi, Via Moncucco 35, Milano Milano, ottobre 2023 – Torna il 14 e il 15 ottobre al Superstudio Maxi di via Moncucco 35 a Milano l’ormai atteso appuntamento con BIMBINFIERA, la manifestazione organizzata da Sfera MediaGroup, la divisione infanzia di RCS MediaGroup, da sempre punto di riferimento per i neo e futuri genitori, e la sua “città family friendly” che tra Vie, Giardini e Parchi pensati ad hoc conduce alla scoperta delle ultime novità su gravidanza, bebè e famiglie. Due intense giornate all’insegna della formazione, dell’in-formazione, della scoperta e dell’intrattenimento per grandi e piccini, che iniziano nel Parco dell’Accoglienza con l’esclusivo welcome gift di Bimbinfiera. Tra Parchi e Giardini espositivi si prosegue tra idee e novità di oltre 70 brand di primarie di aziende italiane e internazionali, per scoprire in anteprima e testare, materiali e prodotti, e anche acquistarli a prezzi speciali. Nei diversi spazi, inoltre, le isole tematiche che compongono la straordinaria mostra diffusa di Bimbinfiera, con i prodotti iconici relativi alla nanna, alla pappa, al gioco, al bagnetto e al viaggio. Gli appuntamenti con l’informazione e la salute sono poi nel Palaconferenze, con una maratona di masterclass tenute da specialisti ed esperti e con i giornalisti delle testate infanzia di RCS, sui principali temi legati a gravidanza, cura e benessere di mamme e bebè. E nella Clinica della famiglia, a cura dal Centro Medico UNISALUS Milano, dove neo e futuri genitori possono confrontarsi e ricevere consigli gratuiti da medici specialisti (pediatri, ostetrici, ginecologi, psicologi, etc.) su gravidanza, svezzamento, alimentazione, cura quotidiana e molto altro. Tanti poi i corsi dedicati al benessere dei più piccoli: di sicurezza e di disostruzione pediatrica, a cura della Croce Rossa Italiana; di educazione stradale per i bambini, tenuti dalla Polizia di Stato; e con gli esperti, per imparare le tecniche di massaggio neonatale. In esclusiva per Bimbinfiera, per il secondo anno consecutivo, le future mamme possono inoltre accedere a EMOXIONE, l’esclusivo servizio di fotografia prenatale in 5D. Ad accogliere i bambini di tutte età, il Parco giochi, dove condividere attraverso il gioco momenti di socializzazione fondamentali per lo sviluppo dei bimbi attraverso i laboratori e gli spettacoli curati da Coccole Sonore, e, novità 2023, con la nuova Bottega delle Meraviglie in collaborazione con Rainbow, la global content company creata da Iginio Straffi. Qui è possibile incontrare Pinocchio e Freeda, gli amatissimi personaggi della serie TV “Pinocchio & Friends”, e assistere allo spettacolo Gioca e Divertiti sul palco. Tra i molteplici appuntamenti, inoltre, #SOSGENITORI di Francesca Valla, nella Casa di Bimbinfiera, dove la famosa Tata Francesca della TV condivide esperienze con i genitori e intrattiene i più piccoli con incontri e letture animate. E’ invece dedicato ai papà e alle tematiche della paternità lo spazio organizzato da Superpapà, la più grande community di papà, capitanata da Silvio Petta. Mamme e papà potranno anche sfidarsi e dimostrare la propria abilità alla guida del passeggino nell’esclusiva Stroller Race, l’ormai iconica corsa contro il tempo in un percorso a ostacoli, e grazie agli spazi attrezzati di Bimbinfiera vivere senza pensieri le necessità dei più piccoli, dalla nursery al Salotto dell’Allattamento. A sostegno delle famiglie, anche per l’edizione 2023, Bimbinfiera conferma l’ingresso gratuito per i bambini fino a 10 anni. Il biglietto, al costo invariato di 15 euro, è già disponibile in prevendita su www.bimbinfiera.it. Sul sito e nella pagina Facebook @bimbinfierasfera inoltre, in continuo aggiornamento, il palinsesto completo degli appuntamenti, le novità e le promozioni. Anche quest’anno Bimbinfiera vede al suo fianco importanti aziende che hanno scelto di essere partner contribuendo attivamente allo sviluppo della fiera-evento con idee e progetti: Huggies, Inglesina, MAM, Peg Perego, Weleda – Main Partner; The Playful Living – Partner tecnico; Centro Medico UNISALUS Milano – Partner scientifico. Le testate RCS MediaGroup, Io e il mio bambino e quimamme.it, sono Media partner. La 59a edizione di Bimbinfiera è sostenuta da una campagna multimediale pianificata sui mezzi Cairo Editore e RCS MediaGroup, attraverso newsletter dedicate e con la distribuzione di buoni sconto presso corsi pre-parto, asili nido e nei negozi prima infanzia specializzati, Prenatal e Bimbo Store.

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Conclusa l’esperienza presso l’Ospedale Fiera Milano del team della ASST Monza

Ieri, venerdì 28 maggio, si è conclusa l’esperienza presso l’Ospedale Fiera Milano del team della ASST Monza. Il Modulo N (questo il nome operativo del modulo da 14 posti letto gestito da ASST Monza in Fiera Milano) è stato, fra tutti, quello che meglio ha rappresentato l’idea di collaborazione interaziendale di istituti sia pubblici che privati. Guidati dalla dott.ssa Egle Rondelli (Responsabile Medico) e della dott.ssa Simona Vimercati (Coordinatore Infermieristico) si sono infatti alternati medici anestesisti ed Infermieri di Area Critica provenienti da Ospedale San Gerardo di Monza, Ospedale di Desio, Ospedale di Vimercate, Policlinico San Matteo Pavia, ICS Maugeri, Clinica Città Studi e Casa di Cura Villa Igea. Insieme, nel periodo compreso tra il 2 novembre 2020 ed il 28 maggio 2021, hanno trattato 92 pazienti molto gravi, tutti intubati e ventilati provenienti da tutta la Lombardia. La mortalità rilevata è stata del 20%, un numero straordinariamente basso comunque lo si consideri. Solo 3 pazienti hanno richiesto il ricovero in un ECMO Center, tutti gli altri sono stati gestiti all’interno dell’Ospedale in Fiera che ha dunque mostrato le caratteristiche di un vero Ospedale di I livello. “Hanno dovuto affrontare – spiega il prof. Giuseppe Foti, Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza della ASST Monza – oltre alla pandemia Covid anche l’epidemia di germi aggressivi resistenti a tutti gli antibiotici e questo ha comportato la necessità di aggiungere isolamento all’isolamento, ridurre la capacità ricettiva ed affrontare infezioni difficilmente governabili. Nonostante ciò l’esito clinico è stato straordinariamente positivo. Non tutto il personale aveva la stessa esperienza nel gestire pazienti così complessi ma lo straordinario entusiasmo, la cooperazione fra pari, lo spirito di squadra e lo scambio di esperienze diverse immediatamente applicate nel contesto operativo hanno fatto la differenza. Un grande grazie a tutti loro”. “La struttura della Fiera – sottolinea il Direttore Generale della ASST Monza Mario Alparone – ha rappresentato un aiuto fondamentale per il sistema sanitario Lombardo. Senza il supporto aggiuntivo del modulo da 14 posti letto in fiera, l’occupazione nei nostri ospedali avrebbe raggiunto livelli non sostenibili: 43 il picco di posti letto per malati di terapia intensiva in un solo giorno raggiunto durante la seconda ondata e 37 quello durante la terza ondata che si aggiungono a quello di 71 pazienti della prima ondata al San Gerardo. Un plauso quindi alla iniziativa dell’Ospedale in Fiera e ha chi ha saputo gestire così bene ambedue i fronti su cui siamo stati impegnati”.

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Chiude modulo cura alta intensità in Fiera

Dopo quasi 200 giorni di attività, nell’Ospedale in Fiera di Milano, chiude il primo modulo di cura ad alta intensità, gestito da 7 medici e 19 infermieri dell’équipe dell’Asst dei Sette Laghi. “Un’ottima notizia, segno tangibile della pandemia che rallenta e del virus che allenta la presa” scrive su Facebook il governatore lombardo, Attilio Fontana. “L’Ospedale in Fiera è tutt’ora un polmone di salvataggio per la cura specifica dei pazienti Covid più gravi, fondamentale per tenere più liberi gli ospedali sul territorio – aggiunge il presidente -. Agli operatori in servizio, provenienti da tutta la Lombardia, va il nostro immenso grazie”. ANSA

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Annullata la fiera degli Oh Bej Oh Bej

L’ipotesi era già circolata ma adesso è ufficiale: il Comune di Milano ha disposto l’annullamento della tradizionale fiera di Sant’Ambrogio, quella degli ‘Oh Bej Oh Bej’, che si sarebbe dovuta tenere dal 5 all’8 dicembre. La fiera è stata annullata a causa del Covid. Dato che il decreto del governo per contenere il contagio avrà affetto fino al 3 dicembre e “l’evoluzione dello stato epidemiologico in atto non consente di prevedere se tali misure saranno ulteriormente prorogate” e che la fiera “è un’iniziativa commerciale su area pubblica di particolare complessità – come si legge nel documento del Comune – che contempla la presenza di oltre 400 operatori, la complessità dell’evento richiede l’adozione per tempo di adeguate misure organizzative”. Data l’incertezza dovuta all’epidemia il Comune non può attivare queste attività organizzative per tempo e per questo la fiera è stata annullata. ANSA

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Fiera: arrivano rinforzi dagli altri ospedali

Regione Lombardia punta a rafforzare l’ospedale in Fiera (dove i ricoverati sono oggi saliti a 8) in vista del temuto dilagare dell’epidemia. Ogni ospedale adotta un modulo della struttura in Fiera e quindi invia anche proprio personale. In pratica, nell’attuazione del progetto, saranno coinvolti gli operatori degli ospedali Hub della Lombardia che “adotteranno” uno o più moduli degli ospedali in Fiera”. La gestione delle attivita’ assistenziali nei vari moduli della Fiera di Milano è affidata agli ospedali Policlinico, Niguarda, San Gerardo Monza, San Matteo Pavia, Varese, Legnano/Busto, Humanitas. In una fase successiva verranno coinvolti gli ospedali di Lecco/Como, Gruppo San Donato e Cremona. Intanto sono stati rimessi in evidenza sul sito della Regione gli avvisi pubblici per la ricerca di personale, avvisi che erano stati aperti il 18 marzo scorso. Gli ospedali lombardi iniziano a essere sotto pressione, e nelle terapie intensive si monitora con attenzione l’evoluzione delle prossime 48 ore. ANSA

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L’ospedale in Fiera chiude: ottima notizia

L’ospedale in Fiera chiude: ottima notizia. Non stiamo scherzando: sapere che la grande struttura voluta a tutti i costi da Regione Lombardia stia per chiudere è un’ottima notizia, vuol dire che stiamo uscendo da due mesi d’inferno. Decine di migliaia di italiani sono morti perché eravamo impreparati, tutti. Dai virologi, ora assurti a governo ombra, allo Stato in tutte le sue diramazioni di cui basta citare Arcuri, il commissario che ordinò i tamponi, ma non i reagenti. (O almeno è così che passerà alla storia, l’unico commissario che è riuscito a battere nella classifica dell’inspiegabilità il suo collega delegato per un terremoto del Sud da decenni). E quindi tutti hanno reagito come hanno potuto, anche Bertolaso ha avuto atteggiamenti inspiegabili a mente fredda, ma quando si è pensato a costruire l’ospedale in Fiera girava il terrorizzante modello che indicava la possibilità di 600mila morti. E quindi in tanti hanno perso la testa, altri si sono dati da fare come potevano. Sbagliando spesso, come noi stessi abbiamo ricordato a Regione Lombardia. Ma si sono rimboccati le maniche per tentare di mettere una pezza a una situazione mai vista. Medici, infermieri e pure gli alpini avevano dimostrato nei fatti che l’idea di Bertolaso fosse relativamente utile, se non proprio inutile, ma è vero che quando c’è il timore di dover aprire più cimiteri che ospedali si agisce come meglio si può. Dopo è sempre più semplice ragionare. Certo la lezione va imparata: la Lombardia non aveva un sistema sanitario così all’avanguardia, al massimo vicino a essere al passo coi tempi. Buon risultato per carità, ma non abbastanza per definirsi modello. C’è tempo e modo per aggiustare tutto, perché la generosità dei lombardi va molto oltre i 21 milioni spesi per l’ospedale in Fiera. Inoltre la chiusura del nosocomio d’emergenza mette a disposizione del Policlinico e delle altre strutture materiali nuovi per le terapie intensive, strumenti che andrebbero conservati con cura insieme a un piano per affrontare gli eventuali nuovi picchi di cui si parla a proposito dei prossimi mesi. Nel frattempo l’ospedale in Fiera chiude: ottima notizia.

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