Fondazione ATM Milano

Premio del museo Nazionale del Panettone® 2023

Premio del museo Nazionale del Panettone 25 NOVEMBRE 2023 – MILANO FONDAZIONE ATM (Via Carlo Farini. 9/a) – ORE 10.30. Tutto pronto per la prima edizione del Premio del Museo Nazionale del Panettone® che si svolgerà a Milano il 25 novembre 2023 presso la Sede della Fondazione ATM (Via Carlo Farini, 9/a). Il progetto del Museo Nazionale del Panettone®, ripreso durante lo scorso anno dai maggiori media nazionali in occasione della Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro®, nasce da un’intuizione del Dott. Emanuele Giordano, ideatore e Patron della nota kermesse nazionale nata nel 2008 che è ormai diventata un punto di riferimento per i migliori produttori d’Italia. L’obiettivo principale dell’organizzazione è sempre stato quello di incentivare la promozione, la produzione e lo sviluppo di tali prodotti e di creare momenti di divulgazione culturale. Partendo proprio da quest’ultima esigenza, l’organizzazione ha riflettuto circa la possibilità di creare, oltre agli eventi promozionali tradizionali, uno spazio stabile dedicato al lievitato più importante d’Italia ed alla sua storia che possa essere il punto di riferimento nazionale ed internazionale dedicato alla promozione globale del panettone sotto tutti i suoi aspetti (storici, produttivi, qualitativi, d’immagine e di promozione). Nell’attesa di vedere, quindi, realizzato ed installato il Museo Nazionale del Panettone®, l’Associazione Made in Italy – Ente di promozione culturale che in questo momento ha il primario compito della diffusione del marchio museale – presieduta dallo stesso Dott. Emanuele Giordano, desidera dare maggiore spazio alla parte culturale attraverso l’assegnazione di alcuni riconoscimenti. Nasce così il Premio del Museo Nazionale del Panettone® per il quale è prevista una cerimonia ad hoc il 25 novembre a Milano, città considerata la Capitale del panettone. Il Premio è dedicato quindi alla storia, alla cultura, alla produzione ed alla comunicazione del prodotto e sarà destinato sia ad alcune aziende che rappresentano marchi storici italiani, sia ad Enti Culturali, sia ad alcune personalità che ruotano intorno al mondo del lievitato più importante d’Italia. Tra i premiati le aziende Loison, Galup e Baj che sono alcuni dei marchi storici che affondano le radici nella tradizione italiana (per la sezione storia); il M° Claudio Gatti in qualità di Presidente dell’Accademia Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano – reduce dalla vittoria del primo campionato mondiale del panettone a squadre – e Il M° Rolando Morandin uno dei grandi maestri della pasticceria italiana e riconosciuto lievitista di chiara fama nazionale ed internazionale (per la sezione produttiva artigianale); il Centro Nazionale di Studi Manzoniani per la pubblicazione “Il Panettone che è di Milano” a cura del Prof. Angelo Stella, insigne docente, filologo e linguista che ha evidenziato anche le abitudini di Alessandro Manzoni e della sua seconda moglie nel consumo del panettone e il Dott. Stanislao Porzio volto noto del panorama degli eventi sui lievitati con il suo Re Panettone nonché fine penna che ha autografato due pubblicazioni sul panettone: “Il Panettone – Storia, leggende e segreti di un protagonista del Natale” e “Il Panettone prima del Panettone (per la sezione storico-culturale), l’azienda Artecarta Italia, leader della produzione di packaging (per la sezione comunicazione). Il progetto del Premio del Museo Nazionale del Panettone® ha suscitato interesse ed attenzione già nel mondo istituzionale ottenendo il Patrocino della Regione Lombardia – Assessorato alla Cultura. Il 25 novembre 2023 si apre, quindi, una nuova era per il panettone: quella culturale che punta i riflettori sulle nostre radici culturali, sulla storia e sulle tradizioni.

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Nuovo Atlante delle Arti – Quattro

Indagine sull’Arte Europea Progetto Artistico Internazionale ideato e diretto da Carlo Franza La mostra dal titolo “Stanze di terra e di cielo” dell’artista DOMENICO POMPA che rientra in un progetto artistico internazionale, “NUOVO ATLANTE DELLE ARTI”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza (Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico de IL Giornale fondato da Indro Montanelli) per la FONDAZIONE ATM di MILANO, istituzione attestata internazionalmente, che focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, che firma anche il testo, riunisce un certo numero di opere che compongono una vera e propria installazione, capace di campionare il percorso singolare di questo illustre artista fotografo italiano. All’inaugurazione ci saranno i saluti del Presidente e una prolusione del Prof. Carlo Franza, curatore della mostra, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti. Scrive Carlo Franza: “Paesaggi e volti e maschere, individualità e universalità, tutto come un sismografo che capta l’assoluto essere nel mondo, un generale processo esistenziale, una sorta di doppio movimento interno/esterno, ovvero del percepire la natura colta nell’emozione. E accanto alla natura e al paesaggio tout-court c’è anche la coscienza presa come natura visibile in quei volti costruiti come nuova realtà. Da una pittura figurale e naturalistica degli inizi, Domenico Pompa si è spinto poi verso stilemi post-cubisti, con uno sguardo anche al dettato picassiano, onde operare una difficile sintesi tra l’urgere del mondo interiore e l’esigenza di trovare temi – paesaggi, volti e maschere – e linguaggi fortemente comunicativi. Costruzione di un linguaggio peculiare e unitario attraverso i mezzi della pittura ad olio. Una pittura ancora fortemente strutturata dal segno che delimita ogni parte della composizione, arrivando a una rapida e stupenda maturazione, con una sintassi monumentale che attinge alla lezione di Permeke, e l’uso di colori che vanno dai neri agli ocra, ai bruni rugginosi, ma anche verdi, gialli e rossi squillanti. L’impeto emotivo e la tensione ideali sostengono ogni dipinto, con la materia che si fa greve, pastosa, e il segno che arretra di fronte al colore che agisce sempre nel senso di una strutturazione del dato figurale. La gamma cromatica lascia vivere una tavolozza ironicamente lirica specie nei volti e nelle maschere, caricandosi di una stupefacente e magnifica intima luminosità. Il pittore Domenico Pompa con il suo spiccato senso compositivo e la metodica volontà rappresentativa del contenuto paesaggistico dona prova di distinzione, di personalità stilistica, di capacità affermativa del bisogno di raccontare sollecitando la sensibilità del fruitore. Si materializzano nell’osservatore scenari d’immagini paesaggistici dalla netta valenza scenica nella quale rigide geometrie convivono in magica simbiosi con l’essenza del colore, con la pastosità della materia attraverso declinazioni dei toni che rendono unico, nel suo genere, ciascun accostamento cromatico armonioso, donando anima alla tematica sviluppata. L’artista Domenico Pompa vive in un universo fatto di visioni cromatiche rielaborate dall’estro creativo di una mente artisticamente preziosa e feconda. Biografia dell’artista Domenico Pompa nasce a Maccagno (Va) e risiede a Peschiera Borromeo, Milano. E’ laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano, ove svolge attività di Commercialista. Fin dalla sua adolescenza, conquistato dalla bellezza dell’ arte, inizia a dipingere da autodidatta, partendo da soggetti figurativi e paesaggistici. Sulla spinta emotiva della passione per le arti espressive inizia, in proprio, un percorso formativo per approfondire e studiare le varie tecniche pittoriche, frequentando, come privato, corsi di pittura con maestri locali dell’interland milanese. Ha partecipato a varie rassegne artistiche locali e regionali. Sue opere si trovano in collezioni private. Nel 2019 è chiamato dall’illustre storico dell’arte Prof. Carlo Franza, a tenere una mostra personale dal titolo “La pittura del poeta” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze. Nel 2019 vince a Milano il Premio delle Arti-Premio della Cultura per la Pittura. Nel 2019 è invitato nella rassegna “Le Ragioni dell’Arte” a cura del Prof. Carlo Franza presso Artestudio 26- Milano. Nel 2020 è invitato nella rassegna “Il primato dell’Arte ” a cura del Prof. Carlo Franza presso Artestudio 26 – Milano. Nel 2020 vince a Milano il Premio delle Arti-Premio della Cultura come Artista dell’Anno 2020. Nel 2021 è invitato nel progetto “Nuovo Atlante delle Arti” a tenere una sua mostra personale dal titolo “Stanze di terra e di cielo” a cura del Prof. Carlo Franza presso la Fondazione ATM – Milano. Biografia del curatore Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere( Università della Slesia, ecc.). Docente nel Master Universitario dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) in The Other Photography e nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l’Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell’arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995,

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