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Design week, boom di viaggi in metropolitana

Tutti in metro. Chi ha girato la città con i mezzi pubblici se ne era accorto, ma ora Atm ha dato i numeri di quante persone hanno utilizzato la metropolitana: 400mila in più rispetto all’edizione 2018, con un aumento del 5,3%. Nel complesso riferisce l’Azienda trasporti milanesi  da martedì a oggi complessivamente su tutta la rete metropolitana hanno viaggiato circa 8.350.000 passeggeri, lo scorso anno erano stati oltre 7.900.000. Un aumento, quindi, del 5,3% per l’edizione 2019 della Design Week che registra un incremento di 1.150.000 passeggeri (+16%) rispetto a una settimana ordinaria, cioè priva di eventi eccezionali, durante la quale si registrano circa 7.200.000 ingressi in metropolitana. In particolare, spiega Atm, giovedì 11 e venerdì 12 aprile giornate record con oltre 1.600.000 passeggeri in un solo giorno sull’intera rete metropolitana. Sono stati, invece, quasi 190mila i passeggeri che hanno utilizzato la linea M1 per raggiungere l’evento alla stazione di Rho Fiera Milano. Un ulteriore record che chiarisce come Milano sappia essere sempre di più la vera capitale italiana. Almeno dal punto di vista economico e infrastrutturale.

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Il Fuorisalone più brutto di sempre?

Brutto. Anzi: brutto e cattivo. Il Fuorisalone 2019 si candida a diventare l’edizione più brutta di sempre: prima i caselli daziari insaccati nella juta di un artista africano, poi persino piazza Duomo con Maestà sofferente, l’opera di Gaetano Pesce che nessuno ha capito. E ha irritato quelli che l’hanno capita. I più hanno capito che si tratta di un paio di testicoli montati su un paio di gambe. Gli altri l’hanno presa invece come un’offesa: l’opera dovrebbe richiamare un corpo femminile vittima della violenza maschile. E già questo aspetto solleva molti dubbi sulle capacità estetiche dell’artista: Pesce voleva i seni femminili, ha installato due testicoli. Ma l’aspetto ancora più brutto è come l’artista sia riuscito a offendere proprio le donne. Dai blog femminili i commenti sono molto negativi: E come la rappresenti la violenza sulle donne? Violentandole: sessualizzi una poltrona, che infatti la donna, è risaputo, è solo un oggetto morbido sul quale accomodarsi; poi la decapiti e la riempi di spilloni come una bambolina voodoo. Cosa ci racconta questo oggetto, che definirei un gigantesco atto di onanismo auto-celebrativo? Che non hai capito niente di violenza sulle donne. E se la femminilità la chiami pure Maestà, a me pare una presa per il culo alta 8 metri. (da https://alledonnepiacesoffrire.wordpress.com) Allora ci chiediamo: il sindaco Giuseppe Sala davvero apprezzerà ancora l’installazione come detto nei giorni scorsi? E il Fuorisalone 2019 vuole davvero passare alla storia come l’edizione che più ha offeso le donne? Le prese in giro passano, ma il ricordo delle offese alle donne in questo periodo lascia un ricordo brutto. Anzi: brutto e cattivo.

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