gratis

Riapre Brera gratis fino ad autunno

Dopo la chiusura per l’emergenza Coronavirus, il 9 giugno, ovvero martedì prossimo, riaprirà la Pinacoteca di Brera che sarà gratuita fino all’autunno. “La gratuità è un nostro modo per dire grazie alla città, di esserle riconoscenti – ha spiegato il direttore James Bradburne – Se Brera è nel cuore di Milano, i milanesi sono nel cuore di Brera“. La visita dovrà essere prenotata sul sito brerabooking.org. Verranno richieste alcune informazioni e poi a ciascuno sarà inviata via mail una ‘Brera box’ con strumenti di preparazione e supporto della visita personalizzati. ANSA    

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Bar e ristoranti, procedure rapide e nessun costo per l’occupazione suolo pubblico

Il Comune vicino ai commercianti in questo momento di grande difficoltà. La Giunta ha approvato oggi una delibera che prevede l’ampliamento delle concessioni di occupazione di suolo pubblico per l’esercizio di somministrazione di cibi e bevande e la semplificazione delle procedure per ottenerle entro 15 giorni, nonchè la temporanea sospensione del pagamento della tassa di occupazione Cosap. Il testo dovrà passare all’approvazione del Consiglio Comunale. “Un provvedimento che risponde alla strategia Milano 2020 per facilitare la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti all’aperto in città – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Da un lato sosteniamo le attività in difficoltà, dall’altro miglioriamo la qualità dello spazio pubblico nei quartieri offrendo servizi ai cittadini“. “Linee guida che dimostrano come l’Amministrazione sia vicina alle problematiche e alle difficoltà che sta vivendo uno dei settori strategici per l’economia della città e del Paese – spiega l’Assessore alle Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani -. I tempi ridotti delle autorizzazioni vogliono essere un incentivo e un sostegno alla ripresa immediata delle attività ormai ferme da due mesi per un avvio nella piena sicurezza per operatori e i clienti”. Vengono così momentaneamente sospese le norme relative al processo autorizzatorio di suolo pubblico per la posa di tavolini, ombrelloni, pedane e strutture, connessi all’esercizio dell’attività di somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti, locali di intrattenimento e di altre attività commerciali, allo scopo di incrementare i relativi spazi di occupazione nel rispetto dei distanziamenti e contingentamenti previsti dalle attuali normative. Per quanto riguarda le richieste di occupazione suolo, che sarà concessa su aree a verde, marciapiedi e aree in cui comunque dovrà essere garantita la circolazione dei veicoli, dei mezzi soccorso e dei pedoni, sarà adottata una procedura semplificata che prevede un tempo massimo di autorizzazione di 15 giorni. Una volta installate le strutture temporanee, saranno attivati monitoraggi e controlli da parte degli uffici competenti e saranno convocate specifiche Conferenze di Servizi che vedano la partecipazione dei Municipi. Restano ferme e inderogabili tutte le disposizioni vigenti in ambito di sicurezza e l’incolumità pubblica, sia afferenti la sicurezza stradale sia l’ordine pubblico.  

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Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine”

Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine“.  I due presidenti di Municipio, rispettivamente 2 e 4, hanno ringraziato, ma anche sottolineato il tema della distribuzione delle mascherine gratuite. I Municipi potrebbero infatti svolgere una funzione utile in questa operazione. “Il ringraziamento più sentito da parte dei Municipi di Milano è rivolto a Regione Lombardia che con un grande sforzo si è autoprodotta le mascherine e le sta distribuendo a tutti i cittadini lombardi e milanesi”, intervengono Samuele Piscina e Paolo Bassi, Presidenti dei Municipi 2 e 4 di Milano. “Già ieri il Comune di Milano ha ricevuto le prime protezioni totalmente gratuite dalla Regione e, come il Sindaco ben sa, molte altre ne arriveranno mano a mano che saranno prodotte”. “Si apre quindi il tema della distribuzione dei presidi sanitari. Gli assessori regionali, a più riprese, hanno infatti dato il via libera a ogni Comune di stabilire i criteri di ripartizione. È evidente che Milano abbia un’articolazione cittadina più complessa dei paesini di provincia e pertanto abbia la necessità di adottare modalità diverse”. “Come Municipi riscontriamo molte esigenze sul territorio e siamo l’Ente più vicino ai cittadini. Per tale motivo chiediamo al Sindaco di coinvolgerci nella distribuzione delle mascherine, condividendo la scelta sui criteri cittadini e affidandocene una quota per poter rispondere in maniera veloce alle richieste che arrivano dal territorio”. “Il virus corre veloce e la città esige che le istituzioni lavorino insieme al meglio per poterlo arginare e sconfiggere. A Milano, purtroppo, abbiamo riscontrato – concludono i due esponenti leghisti – troppe inutili polemiche da parte di Palazzo Marino e pochi fatti. È il momento giusto per cambiare registro”.

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Sharing, la città potrebbe dotarsi di un vero servizio pubblico?

Sharing, la città potrebbe dotarsi di un vero servizio pubblico? In questi anni Milano si è contraddistinta per la capacità di stare al passo coi tempi: grazie alle sinergie tra Stato, Comune e abili amministratori delle partecipate si sono realizzati i primi servizi di car e bike sharing. Gioiellini poi in parte venduti ai colossi europei. Però non c’è mai stato un vero servizio pubblico di sharing: uno dei veri problemi dello sharing infatti è l’energia. L’energia elettrica si paga nel costo del servizio pagato dagli utenti, ma perché la città non può dotarsi di un servizio suo? Per servizio suo intendiamo una flotta di proprietà comunale e fruibile da chiunque paghi le tasse al Comune, quindi non basta la semplice residenza, ma un servizio di ritorno a chi già paga il dovuto. L’energia elettrica in realtà ha costi piuttosto marginali: basti pensare che la ricarica per un motorino costa circa 40 centesimi e dura per decine di chilometri. Inoltre gli sharing stanno funzionando soprattutto sulle flotte aziendali: quale che sia la dimensione dell’azienda, avere una flotta elettrica comporta diversi risparmi. Un sistema che potrebbe funzionare anche se si portasse su scala comunale. I dipendenti del Comune sono circa 16mila, ma i cittadini milanesi circa 1,2 milioni. Se un’azienda che offre servizi di sharing si sentisse proporre un’offerta valida per centinaia di migliaia di potenziali clienti (non tutti i milanesi sono maggiorenni o in grado di guidare) non sarebbe possibile trovare un accordo vantaggioso? Tanto, s’intende, da non necessitare di aggravi di gabelle: i milanesi e non solo pagano Area C e presto Area B proprio per trovare fondi con cui investire in progetti eco e green. Quale migliore esempio potrebbe esserci che diventare la prima città con un servizio di sharing di proprietà da offrire gratis ai propri concittadini? I trecentomila studenti e i gli affaristi di passaggio da Milano continuerebbero anche a garantire una clientela al settore privato, ma Milano potrebbe invece dimostrarsi una volta di più all’avanguardia. In questo modo tra l’altro le politiche comunali anti automobili diventerebbero finalmente democratiche: le maggiori spese per rinnovare l’auto, o per i biglietto dei mezzi pubblici e tante altre azioni in teoria giuste non fanno che continuare a spingere verso il basso chi già sta ai piedi della scala sociale. Se gli si impedisse di usare la vecchia auto, ma in cambio si fornisse lo sharing elettrico gratis? Le zone a traffico limitato macinano milioni, la città dunque ha già i fondi per dotarsi di uno sharing di questo genere. Perché non provarci? Magari coinvolgendo le eccellenze italiane come Askoll?  

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Tre anni canone Aler gratis a over 70 virtuosi

L’assessore della Regione Lombardia alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, ha fatto visita al complesso residenziale pubblico milanese di viale Tibaldi, al civico 66, dove ha incontrato uno dei beneficiari della recente misura regionale che prevede l’esenzione per tre anni dal canone per i settantenni che vivono in case di proprietà dell’Azienda Lombarda di Edilizia residenziale e che siano in regola con i pagamenti. “Gli over 70 a basso reddito che vivono nelle case Aler e che, negli ultimi cinque anni, hanno pagato regolarmente l’affitto e le spese, per tre anni non pagheranno più il canone aler – ha ricordato Bolognini -. Si tratta di una misura importante per il sostegno alle fasce deboli, una buona pratica, che stiamo applicando in forma sperimentale, che speriamo possa essere prolungata anche oltre il 2021 e magari possa diventare un modello“. Bolognini ha ricordato come gli inquilini non debbano fare nulla per accedere alle agevolazioni previste dalla norma regionale. “Dopo aver verificato i requisiti – ha detto -, sarà la stessa Aler a comunicare a chi ne ha diritto la sospensione del pagamento dell’affitto. Eventuali canoni già versati saranno stornati e utilizzati in compensazione delle spese comuni“.  

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Gran Premio di Monza, 300 biglietti gratis per i neodiplomati

Si scaldano i motori per il Gran Premio di Monza e Regione Lombardia  scende in pista per premiare i neodiplomati lombardi del 2019. Dal 1 al 26 agosto, gli studenti diplomati in territorio lombardo potranno aggiudicarsi uno dei 300 biglietti messi in palio dalla Regione per assistere alle prove del GP che si terranno venerdì 6 settembre nel circuito monzese. “Per il secondo anno consecutivo, da quando sono assessore regionale allo Sport e ai Giovani – ha spiegato Martina Cambiaghi – ho voluto premiare gli studenti lombardi che hanno raggiunto l’obiettivo della maturità. Spero che questa importante iniziativa, dopo le sue prime due edizioni, diventi una consolidata tradizione della Giunta di Attilio Fontana. È un modo per valorizzare gli studenti meritevoli che si sono impegnati concludendo il primo importante ciclo di studi”. “Il Gran Premio di Monza – ha continuato Cambiaghi – rappresenta senza dubbio uno degli eventi italiani che raggiunge i massimi livelli di caratura e attenzione internazionale. L’edizione 2019 vedrà tante novità soprattutto grazie agli eventi organizzati da Regione Lombardia. In particolare l’importante collaborazione con il Politecnico di Milano per la presenza nel week end del Gp di Monza dei simulatori di guida che saranno ammessi a disposizione dei 300 vincitori dei ‘Diplomati in pista’”. Partecipare alla seconda edizione di ‘Diplomati in pista’ – iniziativa promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Autodromo di Monza ed Explora – è molto semplice e richiede i seguenti requisiti: essersi diplomati nel 2019 presso un istituto lombardo e compilare in autocertificazione il breve form online (attivo dalle ore 12:00 del 1.08.2019 alle ore 12:00 del 26.08.2019), raggiungibile al seguente link ‘in-lombardia.it/diplomati-pista-2019’, acconsentendo al trattamento dei dati personali. I biglietti (uno per il neodiplomato e uno per l’accompagnatore) saranno assegnati in base al voto di diploma, e in caso di parità di voto sarà valutato l’ordine di inserimento della richiesta. I fortunati vincitori saranno notificati tramite l’e-mail indicata nel form di iscrizione, e potranno presentare la stampa del biglietto omaggio all’ingresso dell’Autodromo di Monza il giorno delle prove, insieme a un documento d’identità valido. Un’opportunità unica per i neodiplomati della Lombardia, che potranno assistere gratuitamente alle prove di uno degli eventi più prestigiosi per gli appassionati di motori. Per maggiori informazioni: in-lombardia.it/diplomati-pista-2019 www.regione.lombardia.it  

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