Giorno della memoria: “Il memorioso” in streaming per le scuole
Perché è necessario ricordare? Questa domanda è stata il punto di partenza per la costruzione di “Il memorioso”, un lavoro teatrale scritto a quattro mani dall’attore Massimiliano Speziani insieme a Paola Bigatto, che ne curò la regia, sugli scritti di Gabriele Nissim. In occasione del Giorno della Memoria 2021, e a dieci anni esatti dalla prima messa in scena, l’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta da Gariwo insieme al Comune di Milano e all’Unione delle comunità ebraiche italiane), offre a tutti gli studenti d’Italia, provenienti da scuole di ogni ordine e grado, la possibilità di assistere via streaming a un evento online tratto dallo spettacolo. Come ogni anno, l’Associazione organizza per le scuole un momento di riflessione sul concetto di memoria e sul significato più profondo della Shoah, partendo dallo sguardo di coloro che non sono rimasti indifferenti davanti al Male e che, al contrario, hanno deciso di difendere il Bene, spesso al costo della propria vita. L’appuntamento è per giovedì 28 gennaio, dalle ore 10 e verrà trasmesso dal Centro Asteria, da oltre trent’anni un luogo simbolo di promozione culturale, aggregazione giovanile e processi formativi. Sono già circa 8.500 gli studenti che si sono registrati per assistere, da tutta Italia, alla diretta. Un numero destinato ad aumentare e che ben testimonia l’interesse nei confronti di una tematica che continua a essere assolutamente attuale. “Il Giorno della memoria è un momento importante di riflessione sul passato, sul presente e sul futuro della nostra società e del mondo. Per questo va vissuto nella consapevolezza che i contenuti, il messaggio e le storie che porta con sé sono uno strumento per arricchire e migliorare la nostra coscienza di individui e cittadini – commenta il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé -. L’alto numero di studenti già registrati per seguire lo spettacolo è un segnale di quanto sia sviluppata la sensibilità dei giovani verso i temi della memoria. Dobbiamo continuare su questa strada e l’arte, in questo senso, è uno strumento formidabile. Speriamo solo di poter riproporre presto queste esperienze culturali dal vivo”. Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio comunale di Milano e di suor Elisabetta Stocchi, co-direttrice del Centro culturale Asteria, e l’introduzione del Presidente di Gariwo Gabriele Nissim, l’incontro sarà arricchito dalla testimonianza dell’onorevole Emanuele Fiano, che prima dell’inizio dello spettacolo condividerà con gli studenti la storia del padre Nedo, recentemente scomparso, sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz e fra i più attivi testimoni contemporanei dell’esperienza dell’Olocausto. “Il suo messaggio continuerà a vivere tra le nuove generazioni”, spiega il presidente Nissim. “Nedo Fiano, come Primo Levi, raccontava ai ragazzi la sua esperienza nel campo di concentramento per insegnare loro a diventare sentinelle nei confronti di ogni nuova forma di odio. Aveva ben chiaro che si sarebbe potuta ripetere e per questo spronava i giovani ad essere vigilanti in ogni momento della loro vita, perché il male non nasce da un giorno all’altro, ma crea i suoi presupposti quando si disprezzano e si disumanizzano gli altri e si comincia a mettere in discussione il valore della democrazia e della convivenza”. Oltre a Fiano, quest’anno il Giorno della memoria è dedicato al grande intellettuale ebreo polacco Raphael Lemkin, che dopo la Shoah ha coniato il termine ‘genocidio’. “Si tratta di un concetto che mai nessuno aveva fino ad allora elaborato e che indicava la distruzione intenzionale di un gruppo nazionale, etnico o religioso”, spiega Gabriele Nissim. “Con una battaglia straordinaria è riuscito a fare approvare una convenzione alle Nazioni Unite che richiamava tutta l’umanità non solo a punire i carnefici, ma a prevenire sul nascere ogni nuova forma di genocidio nei confronti di qualsiasi popolo. Il suo insegnamento rappresenta il significato morale più alto della memoria, che ci deve impegnare costantemente a denunciare i nuovi crimini contro l’umanità di oggi, dallo sterminio degli Yazidi, alla persecuzione dei Rohingya, alla sorte degli Uiguri in Cina. La Shoah, secondo Lemkin, aveva posto all’umanità la domanda fondamentale: come rendere possibile quel ‘mai più’ così difficile, che dovrebbe segnare il mondo dopo le macerie di Auschwitz?” Lo spettacolo “Il memorioso”, ispirato dai libri di Gabriele Nissim, interseca le storie dei Giusti del passato con quanto accade oggi. “A dieci anni esatti dal suo debutto, lo spettacolo vuole tenere acceso l’interrogativo per riflettere insieme alle nuove generazioni”, spiega Speziani. Al termine dell’incontro, Annamaria Samuelli, responsabile della didattica di Gariwo, e Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia, risponderanno alle domande degli studenti. SINOSSI – In scena un conferenziere ispirato alla figura di Moshe Bejski, Presidente della commissione dei Giusti dal 1970 al 1995 allo Yad Vashem (l’ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah). Vediamo un ostinato archivista del bene che cataloga la memoria dei Giusti e le loro storie esemplari quanto drammatiche e controverse, rovista arruffato in un archivio dai confini incerti, fatto di scatole, carte e faldoni su di una scrivania perennemente in disordine. Un viaggio nella memoria, un percorso emotivo, in costante evoluzione, che in dieci anni di repliche in aule scolastiche, auditori, teatri e non solo, ha riproposto, ripropone e continua a rivolgere gli interrogativi: “che cosa è il bene? Come possiamo imparare a riconoscerlo? Perché è necessario ricordare?” MASSIMILIANO SPEZIANI – Premio Hystrio all’Interpretazione 2018, recita diretto da Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi, Massimo Castri, (per La vita è sogno riceve il premio Coppola Prati 1992), con la Compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata (Petito Strenge, premio Ubu 1997), Federico Tiezzi, Mario Martone, Lorenzo Loris, Alessandro Genovesi (Happy family). Al Piccolo recita in Nathan il Saggio e Giulio Cesare per la regia di Carmelo Rifici, nel Pinocchio di Antonio Latella e ne La tragedia del vendicatore, diretto da Declan Donnellan. Auto produce gli spettacoli Il Tiglio, foto di famiglia senza madre di Tommaso Urselli (premio Fersen alla regia 2013). È dei primi anni del 2000 il sodalizio con il drammaturgo milanese Renato Gabrielli (Questi amati orrori, Tre-una storia d’amore, La donna che legge tra gli ultimi lavori) e con la drammaturga Renata M. Molinari (Il custode delle partenze, Al muro-il corpo in
Giorno della memoria: “Il memorioso” in streaming per le scuole Leggi tutto »