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Gruppo di immigrati accoltella quattro persone in una notte

I ferimenti si sono verificati nel corso di due distinti episodi. La prima aggressione, che è avvenuta poco dopo le 4 in via Martiri Oscuri, ha avuto come vittima un pregiudicato gambiano di 34 anni, avvicinato (a suo dire) da un gruppo di nordafricani che lo hanno accoltellato alla schiena dopo che si era rifiutato di consegnargli soldi e cellulare. L’uomo è stato soccorso dal 118 poco prima delle cinque, ed è stato trasportato in codice giallo al Policlinico per suturargli la lunga ferita che gli è stata inflitta dal collo a metà del dorso. Mezz’ora dopo la prima aggressione, quattro amici che avevano passato la sera in un locale nei pressi di piazzale Morbegno, mentre si trovavano all’esterno di un distributore automatico di sigarette, sono stati circondati da un gruppo di “centroafricani” (che gli inquirenti sospettano essere gli stessi del primo episodio) e anche in questo caso, al rifiuto di consegnare soldi e cellulari, hanno colpito i giovani. Il risultato dell’aggressione è stato di due ragazzi originari dell’Equador, di 19 e 23 anni  ragazzi, un 19enne e un 23enne,  feriti alle braccia, trasportati alla clinica Città Studi in codice verde e di una ragazza di 20 anni con una profonda ferita a un mignolo che è stata trasportata alla clinica Multimedica in codice giallo.

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Immigrati aggrediscono un’altra donna: Fratelli d’Italia: servono provvedimenti immediati

Ancora un’aggressione ai danni di una donna a Milano. E’ successo ieri mattina in viale Alemagna, a pochi passi dal parco Sempione. A quanto riferito dalla vittima gli aggressori sarebbero stati sei uomini di origine africana, che l’hanno scippata della borsa, minacciata e aggredita spingendola a terra all’uscita da una discoteca. “Mentre Sala di batte per i diritti degli immigrati, la sicurezza dei suoi cittadini è sempre più un’utopia. Episodi come questo non sono più tollerabili“, commenta l’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, che esorta il Sindaco Sala a prendere, “provvedimenti immediati affinché i milanesi siano liberi di girare nella propria città, di giorno così come di notte, senza doversi continuamente guardare le spalle. Milano merita di più: sicurezza, vigilanza e regole”. “Con ogni probabilità il gruppo che ha aggredito la giovane ragazza all’uscita di una discoteca è lo stesso che poche ore prima, sempre nella zona del parco Sempione, ha colpito con una bottiglia di vetro sulla testa un 19enne finito in ospedale” , segnala l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, sottolineando, “Questi episodi evidenziano, per l’ennesima volta, la problematica legata alla sicurezza che caratterizza la città. Mentre il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, i suoi fidati assessori ed il centrosinistra continuano a promuovere marce, pic nic e murales pro immigrazione, i milanesi sono tenuti in scacco da bande notturne di africani”, concludendo, “Per garantire l’adeguato livello di sicurezza agli onesti cittadini servono a presidio della città i militari con funzioni di pubblica sicurezza, come aveva ricordato il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ai Prefetti con una circolare del 26 marzo u.s. durante l’emergenza Coronavirus”.

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Milano va a fondo, Sala va a Roma

E’ l’opinione espressa dai due europarlamentari, Silvia Sardone (Lega) e Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), in merito alla visita a Roma del Sindaco Sala, che vi si è recato per accompagnare Aboubakar Soumahoro dalla Ministro Lamorgese, per parlare dei diritti degli “invisibili”. “Milano si allaga, gli stupri sono all’ordine del giorno, migliaia di bambini rischiano di essere esclusi dagli asili e Sala cosa fa? Va a Roma dalla Lamorgese, con Aboubakar Soumahoro, non per parlare di sicurezza, ma per battersi per i diritti dei clandestini. Secondo il sindaco bisogna agire con tempestività” ha infatti detto la Sardone, aggiungendo, “Il resto per lui non conta, prima gli extracomunitari e poi, se c’è tempo, i milanesi”, concludendo, “È evidente che Sala non abbia più voglia di fare il sindaco e voglia accreditarsi negli ambienti romani, ma è assurdo che a rimetterci sia l’intera nostra città“. “Mentre la periferia Nord di Milano fa i conti ancora una volta con allagamenti e danni ingenti, il sindaco Beppe Sala non trova di meglio da fare che andare a Roma per accompagnare Aboubakar Soumahoro dalla ministra Lamorgese”, ha ribadito Carlo Fidanza, sottolineando, “La città è completamente allo sbando. Ogni giorno si trova ad affrontare una nuova emergenza: incidenti continui sui monopattini lasciati senza regole, risse e movida selvaggia ovunque, violenze e stupri anche in pieno giorno. Eppure – ha concluso Fidanza – la priorità di Sala e della giunta di centrosinistra è difendere i diritti degli immigrati”. 

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Sardone: gli immigrati snobbano la Casa dei Diritti

“Dai numeri degli accessi allo sportello “Diritto e diritti per meglio orientarsi”, presente all’interno della Casa dei Diritti, che mi sono stati forniti dall’assessorato alle Politiche Sociali in risposta a una mia interrogazione comunale risulta ancora una volta evidente l’ingiustificata ossessione della sinistra per gli stranieri. Questo sportello, infatti, tramite la consulenza di alcuni avvocati dà orientamento ai cittadini su diverse tematiche, tra cui casa, lavoro, diritto penale, famiglia e appunto immigrazione. Ebbene, il numero minore di accessi è stato proprio quello riguardante le tematiche legate all’immigrazione sia nel 2018 che nel 2019. Nello specifico, nel 2018, si sono contati 89 accessi per consulenze sula casa, 76 sulla famiglia, 29 sul lavoro, 16 sul diritto penale e 16 sull’immigrazione. Numeri ancora più bassi nel 2019, quando si sono contati appena 11 accessi per discutere di tematiche relative all’immigrazione, contro i 73 sulla casa e i 52 sulla famiglia”. Lo dichiara Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Di fatto gli immigrati continuano a snobbare il servizio comunale, nonostante le esagerate attenzioni che la giunta Sala riserva loro. La sinistra dovrebbe smetterla con questo approccio ideologico e cominciare a pensare a risolvere problemi concreti veramente sentiti dai cittadini, italiani o stranieri che siano. È abbastanza ipocrita – conclude la leghista – tenere in piedi uno sportello di consulenze sull’immigrazione quando ogni angolo della città è pieno di extracomunitari che bivaccano in mezzo al degrado perché qualcuno si riempie la bocca con l’accoglienza e l’integrazione, ma nei fatti li abbandona al proprio destino”. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Giovani immigrati prendono a sassate ambulanza e Carabinieri

Sassi sono stati lanciati contro una vettura del 118 e poi contro la pattuglia dei carabinieri intervenuta su chiamata dell’Areu, da alcuni ragazzi di una struttura protetta del Comune, pare per protesta contro alcune situazioni interne della struttura. E’ accaduto ieri sera poco prima delle 22.30 in via Curtatone quando il mezzo basato al Policlinico, in fase di rientro con a bordo due infermieri, ha ricevuto una sassata sul parabrezza, a cui avrebbero fatto seguito altri lanci. Lanci che poi sarebbero proseguiti all’arrivo di una macchina del Radiomobile dei Carabinieri. Nessuno è rimasto contuso, e gli autori, tutti minorenni ospiti di una comunità di accoglienza per minori maschile che ha sede nella stessa via, sono stati individuati e segnalati al Comune per eventuali provvedimenti disciplinari o di rivalsa da parte di Areu. ANSA  

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Casa: boom di acquisti da parte degli immigrati

Casa: boom di acquisti da parte degli immigrati. I dati li ha forniti un’analisi di Scenari Immobiliari e mostrano come Milano e la Lombardia siano la principale destinazione per gli immigrati che cercano casa. Un settore in netta crescita rispetto all’anno scorso: è del più 13,7 per cento l’incremento stimato nel 2019 delle compravendite rispetto al 2018, per un ammontare complessivo di 58mila scambi a chiusura d’anno. Cinque miliardi di euro il fatturato stimato a chiusura 2019 (+ 11,1 per cento vs 18). Per ampliare lo sguardo, il report spiega che 1 immigrato su 5 (21,5%) vive attualmente in una casa di proprietà. Circa il 63,5 per cento è in affitto, mentre il 7,7 per cento abita presso il luogo di lavoro e il 7,3 per cento alloggia presso parenti o altri connazionali.  Le dieci province dove si concentra il maggior numero di acquisti da parte di immigrati sono Milano, Roma, Bari, Torino, Prato, Brescia, Cremona, Vicenza, Ragusa, Modena e Treviso. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel quindicesimo Rapporto “Immigrati e casa: un mercato in crescita” realizzato da Scenari Immobiliari attraverso interviste telefoniche e sondaggi online che hanno coinvolto un campione di 450 agenzie immobiliari dislocate in dieci province rappresentative del territorio nazionale. Commentando i dati emersi dall’indagine, Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari ha dichiarato: “Il mercato immobiliare che interessa gli immigrati è un segmento considerevole nell’ambito del mercato complessivo italiano. D’altra parte, in assenza di una politica di welfare adeguato, il mercato privato risulta posizionarsi come l’unica soluzione al momento possibile per affrontare il fabbisogno abitativo di tale fascia di popolazione. Inoltre – ha precisato Breglia – l’osservazione dei dinamismi propri delle persone immigrate rispetto al tema della casa risulta tanto più interessante e strategico quanto la decisione di acquistare l’abitazione si colloca in un’ottica di scelta di integrazione sociale.” Per tornare ai dati, il report rileva anche che ormai un acquisto su dieci coinvolge un immigrato e negli ultimi anni questo settore ha raggiunto ormai numeri consistenti: dal 2006 al 2018, si legge ancora nel Report, gli scambi di abitazione che hanno avuto come controparte un lavoratore straniero immigrato sono stati 860mila, con un volume d’affari di poco inferiore a cento miliardi di euro.  La forbice corrente dei prezzi delle unità abitative va da 70mila a 130mila euro. L’incidenza percentuale delle compravendite perfezionate da immigrati sul totale compravendite nel 2019 è circa il nove per cento.

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