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Mattinata milanese per Mattarella partendo dallo IULM

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto all’università Iulm di Milano per partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2018/2019. Si tratta della prima tappa della mattinata milanese del presidente che, dopo la cerimonia all’università privata, sarà alla Triennale per il taglio del nastro della XXII Esposizione Internazionale dal titolo ‘Broken Nature: Design Takes on Human Survival’. All’inaugurazione dell’anno accademico partecipano anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana e il prefetto della città, Renato Saccone. Durante la cerimonia di inaugurazione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha rivolto un saluto al Rettore Gianni Canova, agli studenti, ai docenti e a tutto il personale dell’Ateneo milanese, chiedendo che il Paese guardi a se stesso nel lungo periodo. L’invito del Capo dello Stato consiste nel non essere prigionieri del presente e guardare avanti, Mattarella si è riallacciato a un riferimento citato dal Rettore della IULM tratto da Confucio: “se pensi in termini di secoli, insegna“. “Io non aspiro a che il nostro Paese ragioni in termini di secoli; sarebbe ampiamente sufficiente, e sarei pienamente soddisfatto, se si ragionasse in termini di decenni, con una capacità di essere pronti per affrontare il futuro, per progettarlo”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica. Sapere e saper progettare il futuro. È su questi pilastri che si fonda l’insegnamento alla IULM, che negli ultimi dieci anni è l’Università lombarda che è cresciuta di più, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi e reputazionali. “I laureati IULM – ha ricordato il Rettore, professor Gianni Canova – trovano lavoro in percentuali che superano tra il 10 e il 20% la media nazionale, affermandosi soprattutto nel campo delle professioni creative e organizzative che hanno a che fare con la comunicazione, con i suoi linguaggi e con le sue strategie”. L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad honorem in Arti del Racconto al professor Roberto Vecchioni, che poi ha interpretato L’Infinito, canzone tratta dal suo ultimo album omonimo e ispirata alla celebre poesia di Giacomo Leopardi. Il cantautore ha tenuto una prolusione importante sui temi della cultura come dialogo e come riscoperta delle nostre radici: “Diamo valore al tempo dilatato, quello del no profit, quello della paura e della gioia di sbagliare. Non dell’avere, ma del poter avere”, ha detto Vecchioni. Il Rettore Gianni Canova ha poi letto la motivazione del Master honoris causa: “Quella di Roberto Vecchioni è una carriera poetico-musicale che dura da più di mezzo secolo. La sua attività, armonizzando valori lirici e valori narrativi, è stata coerente con le caratteristiche più nobili della canzone d’autore italiana. A suo agio sia nella canzone-canzone, sia nel concept album, sia nelle forme lunghe, ballatistiche, la sua produzione delinea una modernissima figura di intellettuale al tempo stesso colto e popolare. Roberto Vecchioni non solo ha raccontato mezzo secolo di vita italiana, ma ha saputo riconciliare le sonorità popolari della canzone con le remote origini orali della poesia. Inoltre, ultimo ma non ultimo, nonostante lo straordinario successo professionale, per trent’anni Vecchioni non ha mai abbandonato la sua cattedra di insegnante al Liceo Beccaria di Milano, alimentando la nostra speranza che studiare, insegnare, narrare e cantare possano essere una cosa sola”.

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Bookcity, allo IULM incontri su “68”, heaters e populismo

Anche quest’anno l’Università IULM di Milano apre le porte a Bookcity, la grande festa dei libri e degli autori giunta alla settima edizione e che anima il capoluogo milanese con oltre 1300 eventi. IULM rientra nel programma Università di Bookcity che offre 164 iniziative distribuite negli atenei milanesi. Tra gli incontri, domani giovedì 15 novembre alle 11.00 e alle 14.30 (IULM 1, Aula Seminari) si svolgerà SESSANTOTTO+50. Movimenti dal mondo che hanno cambiato il mondo. Si tratta di un seminario e di una riflessione sulla storia contemporanea e sulle eredità vere o mancate del ’68 nel cinema, nelle arti, nella letteratura e nella filosofia, dando così il via al calendario degli eventi dei cinquant’anni di vita dell’Università IULM (1968-2018) che si snoderanno nel corso del 2019. A discuterne il neo rettore Gianni Canova, i prorettori Guido Formigoni e Mauro Ceruti, i professori Mario Del Pero, Massimo De Giuseppe, Vanni Codeluppi, Paolo Giovannetti, Vincenzo Trione. Con il contributo video di Parag Khanna, esperto di relazioni internazionali e autore di libri di successo. Alle 17.00 sempre di giovedì 15 novembre (IULM 1, Aula 133) un momento legato all’attualità con l’appuntamento Le parole dell’odio e i generi al tempo dei social per confrontarsi sulla piaga degli haters e degli insulti celati dietro lo schermo di un computer o di uno smartphone, con la presentazione del libro L’odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete diGiovanni Ziccardi. IULM quest’anno fa ancora di più e organizza venerdì 16 novembre alle 9.30 (IULM 4, Aula 401) il convegno Perché (non) siamo popolo. Discutiamo di populismo, un incontro che lancia un contest letterario che coinvolge gli studenti delle scuole superiori di Milano e provincia. Il tema del concorso – al quale è possibile partecipare entro il 28 febbraio 2019 inviando il proprio lavoro e compilando il form sul sito concorso.letterario.iulm.it – è il populismo, che chiama in causa storia e politica, mezzi di comunicazione, relazioni sociali, economiche e culturali di ieri come di oggi. Al convegno del 16 novembre ne discuteranno Ferruccio Capelli, Direttore della Casa della Cultura di Milano, e Massimo De Giuseppe, Paolo Giovannetti e Martina Treu, docenti dell’Università IULM.

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Lo IULM introduce i test d’ingresso

Lo Iulm, l’università di Lingue e Comunicazione, introduce i test di ingresso: lo ha deciso il cda dell’istituto nel giorno in cui si insedia il nuovo rettore, Gianni Canova, docente di Storia del cinema e Filmologia, che succede a Mario Negri alla guida dell’universita’ dal 2015. “Una scelta obbligata“, ha spiegato lo stesso rettore al termine del cda, per “una crescita qualitativa” dal momento che il dato quantitativo è ormai al limite del collasso logistico. “Nel campus vi sono 7000 persone e lo scorso anno ci sono state 1900 immatricolazioni, circa il doppio rispetto a quattro anni prima“. “Faremo delle graduatiorie – ha spiegato – tenendo conto anche della media dei voti del terzo e quattro anno delle superiori e della conoscenza dell’inglese“. Quello dell’internazionalizzazione e’ un tema su cui Canova punta molto a patto che sia, ha sottolineato, “bidirezionale: c’è un grande interesse dall’estero per i nostri corsi, in particolare dalla Cina, dal Sud America, ma noi non vogliamo semplicemente tradurre in inglese quello che già facciamo, la lingua non è solo uno strumento ma un modo di pensare, per cui noi faremo fare agli studenti stranieri un corso intensivo sull’Italia, sull’arte, la politica, le nostre eccellenze“. Tra i progetti dello Iulm, ha detto ancora il rettore, c’è anche quello di uscire da Milano per contaminare altre parti della penisola: “un’idea è quella di portare a Roma alcuni dei settori di eccellenza, penso al corso di Marketing per il cinema. I film – ha osservato – si vendono ancora come negli anni ’70“. Sul fronte, delicato delle residenze, il nuovo rettore ha definito “in dirittura di arrivo” l’accordo con la Veneranda Fabbrica del Duomo per alcuni edifici in viale Gorizia da prendere in gestione dopo la ristrutturazione e da destinare a residenze a prezzi ovviamente calmierati. Canova ha anche formato la nuova ‘squadra’ di 5 Pro-Rettori e otto delegati: 8 sono donne, “non tutti professori ordinari ma anche associati e ricercatori“, ha precisato. Tra le deleghe ha citato quella al prof. Mauro Ceruti. Il filosofo sarà a capo del Laboratorio delle Idee, con l’obiettivo di creare un ‘think tank’, eventi e dibattiti all’interno dello Iulm. Per il prossimo anno, infine, attese celebrazioni per i 50 anni dell’Istituto.

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