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JAZZMI: Zoe Pia in concerto con “Shardana” venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre a Mosso Milano

JAZZMI: Zoe Pia in concerto con “Shardana” venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre a Mosso Milano. Il quartetto della clarinettista e compositrice sarda sarà protagonista di due imperdibili appuntamenti nell’ambito del festival internazionale di jazz di Milano: negli spazi rinnovati dell’ex Convitto del Parco Trotter, presenterà il suo album d’esordio, in equilibrio tra suoni contemporanei, musiche etniche e improvvisazione. Doppio appuntamento con la clarinettista e compositrice Zoe Pia in occasione della settima edizione di JAZZMI, il festival internazionale di jazz in programma a Milano e dintorni fino al 9 ottobre: la jazzista sarda, tra i talenti più luminosi della scena nazionale, sarà protagonista di due concerti, venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, ospitati nei nuovissimi spazi di mosso, la neonata realtà sociale e associativa inaugurata in via Angelo Mosso 3, nell’ex Convitto del Parco Trotter. Insieme ai suoi musicisti (Roberto De Nittis al pianoforte, Rhodes, tastiere, toy piano e kalimba del Costa Rica, Glauco Benedetti al basso tuba e Sebastian Mannutza alla batteria e al violino), Zoe Pia porterà in scena l’album “Shardana”, il suo debutto discografico, orgogliosa celebrazione delle proprie radici culturali, condotta attraverso l’evocazione simbolica degli Shardana, misterioso popolo isolano dall’animo ribelle, dedito alla guerra e alla navigazione perenne. Organizzati dai curatori della rassegna Cernusco Jazz in collaborazione con mare culturale urbano, entrambi i concerti inizieranno alle ore 21 con ingresso a 10-15 euro (biglietti acquistabili on line: www.mailticket.it/manifestazione/0634/zoe-pia-shardana e www.mailticket.it/manifestazione/0734/zoe-pia-shardana–1-ottobre). Questi due appuntamenti sono i primi eventi musicali programmati nel nuovissimo spazio al coperto di mosso, luogo da poco riqualificato in cui convivono progetti di formazione, attività di ristorazione, eventi culturali, pratiche di riuso, feste e laboratori inclusivi. In “Shardana”, Zoe Pia compie un viaggio a ritroso nella memoria storica della sua terra: il suo percorso musicale celebra un incontro tra il passato nuragico e le stratificazioni successive, in cui il sacro e il profano si mescolano. Nell’album si respirano echi di riti ancestrali e di culti pagani dispersi nell’ardore cristiano di marca spagnola. Nelle composizioni originali della clarinettista (che in questo lavoro suona anche, con uno stile molto personale, le launeddas, millenario strumento a fiato originario della Sardegna) e nella musica del suo quartetto si evocano le feste popolari e la tradizione delle processioni di Mogoro (il paese natale di Zoe, in provincia di Oristano), che vengono raccontate attraverso registrazioni d’ambiente con la tecnica del soundscape recording e orchestrazioni in cui il basso tuba, le timbriche progressive del rhodes e un drumming a tratti post-rock trascinano nella contemporaneità. In “Shardana” si raccontano in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i misteri di S’Accabadora, i popoli del Mediterraneo, l’omaggio al cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas e il tradizionale rieccheggiare del ballo sardo. Di “Shardana”, Paolo Fresu ha detto: «È il giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore. “Shardana” è un coraggioso innesto di linguaggi, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisazione e l’etnia». Musicista eclettica, compositrice e appassionata ricercatrice, Zoe Pia si è si diplomata a 18 anni in clarinetto con il massimo dei voti. Si è poi perfezionata al Conservatorio di Rovigo, conseguendo la laurea in Clarinetto Solistico e quella in Musica da Camera, ottenute con il massimo dei voti e la lode. Infine si è specializzata in Clarinetto Jazz sotto la guida di Marco Tamburini, Mauro Negri, Nico Gori e Fabio Petretti. In ambito classico ha collaborato con l’Orchestra New Art Symphonic, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra di Fiati della Sardegna, la Orquestra de Percusion y Vientos de Murcia e la UECO (la United European Chamber Orchestra). In ambito jazzistico ha suonato, tra gli altri, con musicisti del calibro di Marco Tamburini, Bruno Biriaco, Steven Bernstein, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Paolo Fresu, Mauro Ottolini e Bebo Ferra.20 On line: www.cernuscojazz.it, www.mosso.org, www.maremilano.org, jazzmi.it

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Jazzmi, stasera al Moebius Elisabetta Guido

Jazzmi, stasera al Moebius Elisabetta Guido. Apprezzata cantante e autrice jazz in arrivo dal Salento, Elisabetta Guido tornerà a calcare per due serate i palchi di JAZZMI, il festival internazionale di jazz in programma a Milano e dintorni dal 21 al 31 ottobre di cui ormai è ospite fissa: l’artista pugliese, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Renzo Arbore, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Ares Tavolazzi e Flavio Boltro, si esibirà con il suo trio, completato dal chitarrista Martino Vercesi e dal sassofonista Mirko Fait, giovedì 28 ottobre al Moebius Milano e il giorno successivo, venerdì 29 ottobre, allo Spank (con un paio di ospiti). Al Moebius Milano, lo scenografico spazio post-industriale di via Cappellini 25 (inizio live ore 20; ingresso con prenotazione, prima consumazione obbligatoria), Elisabetta e i suoi musicisti presenteranno il progetto “Hurry up!”: in scaletta composizioni originali e brani tratti dai repertori di alcuni mostri sacri del jazz (quali Duke Ellington, Miles Davis, Chick Corea, Charles Mingus e Thelonious Monk) caratterizzati da tempi fast e riarrangiati per l’occasione da Martino Vercesi: «Una scelta che nasce dal desiderio – spiega la cantante salentina – di misurarci come trio voce-chitarra-sax, pur in assenza di strumenti ritmici e percussivi come il basso e la batteria, con un repertorio musicalmente, ma anche fisicamente, faticoso, senza le pause che contraddistinguono le ballad». Venerdì 29 ottobre, allo Spank di viale Bodio 25 (inizio live ore 20.30, ingresso libero fino ad esaurimento posti, prima consumazione obbligatoria), è in programma il secondo appuntamento dell’Elisabetta Guido trio feat. Alea & Nebula. Con gli affiatatissimi Mirko Fait (sax) e Martino Vercesi (chitarra) e con le giovani cantautrici Alea e Nebula, la jazzista pugliese presenterà, in anteprima nazionale, “Arabesque”, il suo nuovo album, che uscirà all’inizio del prossimo anno e che vedrà la presenza come special guest del grande trombettista Fabrizio Bosso. Alla realizzazione del nuovo disco hanno partecipato anche il contrabbassista Simone Serafini, il batterista Jacopo Zanette e Alea & Nebula in qualità di ospiti.  Registrato la scorsa primavera presso l’Artesuono Recording Studio di Stefano Amerio, a Cavalicco (Ud), “Arabesque” racchiude undici tracce in bilico tra swing e bossanova, tra samba e tango: tutti i brani sono stati scritti da Elisabetta, tranne una composizione firmata da Mirko Fait, un canto popolare salentino riarrangiato dalla leader in versione jazz e “La chitarra di fiammiferi”, brano composto da Angelo Inglese, noto direttore d’orchestra e autore di opere liriche contemporanee.  Versatile e poliedrica, Elisabetta Guido è anche pianista, arrangiatrice, docente e direttrice di coro e, come cantante, si cimenta spesso con repertori gospel e soul, non disegnando neppure incursioni nell’ambito della lirica. Sassofonista tra i più attivi sulla scena milanese, Mirko Fait ha collaborato con musicisti quali Flavio Boltro, Antonio Zambrini, Tony Arco, Attilio Zanchi, Marco Panascia e Luca Garlaschelli. Diplomatosi con il massimo dei voti in chitarra classica al Conservatorio G. Verdi di Milano, Martino Vercesi ha completato la sua formazione studiando chitarra jazz con Gigi Cifarelli, Adam Rogers e Pasquale Grasso. Ha collaborato con alcuni dei più noti jazzisti italiani, tra cui Luigi Bonafede, Giovanni Falzone, Fabrizio Trullu, Ares Tavolazzi, Walter Calloni, Ferdinando Faraò e Danilo Gallo.

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Presentata la quarta edizione di Jazzmi

È stata presentata la quarta edizione di JazzMi, il festival diffuso scelto da oltre 50.000 spettatori nella scorsa edizione, che anche quest’anno porterà i protagonisti del jazz internazionale sui grandi palcoscenici di Milano, darà occasione alle nuove promesse di suonare in luoghi non convenzionali e racconterà le molte sfaccettature del jazz attraverso concerti, mostre, film, incontri, libri e masterclass. JazzMi è ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, e realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, con il contributo di SIAE, main partner Intesa Sanpaolo, partner Volvo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. Per il quarto anno consecutivo saranno Triennale Milano Teatro e Blue Note Milano i luoghi da cui partire e ai quali arrivare, per vivere in pieno il festival. Oltre ai tanti concerti che ospiteranno grandi nomi del jazz internazionale e italiano, sarà possibile vedere all’opera alcuni dei migliori talenti emergenti, incontrare gli artisti e partecipare a workshop, panel e conferenze organizzate nella terza edizione di JazzDoIt. Da qui JazzMi si allargherà coinvolgendo oltre ottanta differenti spazi culturali fra cui Teatro dal Verme, Conservatorio di Milano, Auditorium di Milano, Castello Sforzesco, Palazzina Appiani, PAC | Padiglione di Arte Contemporanea, con nuove scommesse e straordinari ritorni. JazzMi, come ormai tradizione, diventa una nuova occasione per vivere e riscoprire i quartieri della città fuori dal centro, quelle zone periferiche sempre più rilevanti nel racconto delle trasformazioni di Milano che offrono la possibilità di ascoltare jazz in luoghi simbolici. Nei weekend sono articolati quattro percorsi lungo la giornata che permettono, di concerto in concerto, di esplorare Milano e scoprire il suo tessuto sociale e culturale fra mercati, chiese, palestre e spazi sociali: Gratosoglio, Corvetto, Chiaravalle, Casoretto, via Padova, Bovisa e Dergano. Oltre ai concerti anche progetti speciali come la performance con oltre cinquanta percussionisti guidati da Dario Buccino a Made in Corvetto, le brass band itineranti che animeranno Gratosoglio, Casoretto e via Padova grazie alle collaborazioni avviate con “Lacittàintorno”, il progetto triennale promosso da Fondazione Cariplo per favorire il benessere e la qualità della vita nelle nostre città e in particolare nelle aree più fragili in esse presenti. Quest’anno JazzMi non si fermerà qui e coinvolgerà anche quei cittadini che, per diversi motivi, non possono frequentare le giornate del festival: cinque concerti presso la Casa Circondariale San Vittore, la sala Medicinema dell’Ospedale Niguarda, la Casa Sollievo Bimbi di Casa Vidas (in collaborazione con Intesa Sanpaolo), la Casa della Carità e il Polo Isocrate dell’Istituto Gaetano Pini. JazzMi è musica e non solo: il programma del festival, consultabile sul sito www.jazzmi.it e attraverso la nuova versione dell’app JAZZMI su Google Play e Apple Store, è infatti strutturato secondo diversi percorsi che coinvolgeranno tutta la città per dieci giorni. Artist – Grandi artisti internazionali e non sui palchi della città Free, Around, Kids – Concerti, laboratori ed eventi gratuiti Art – Mostre e contaminazioni tra musica e arti visive Movie – Proiezioni di film e documentari sul jazz Stories, Books – Approfondimenti sulla storia del jazz Jazzdoit – Incontri con professionisti del jazz, con il contributo di SIAE Night & Day – Eventi prodotti da spazi culturali partner del festival INFORMAZIONI Sito ufficiale, biglietteria e abbonamenti: www.jazzmi.it Mail: info@jazzmi.it Infoline: +39 351.53 988 55 Facebook & Instagram: JAZZMIMILANO App: JAZZMI su App Store e Google Play Programma completo  

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JazzMi, oltre 200 eventi in 13 giorni

Per la terza volta consecutiva torna a Milano ‘JazzMi’, il festival curato da Luciano Linzi e Titti Santini, che racconta questo genere musicale a 360°. La kermesse, ideata e prodotta da Triennale di Milano, Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano e realizzata grazie all’assessorato alla Cultura del Comune di Milano con il sostegno del ministero dei Beni e delle Attività culturali, si terrà a Milano dal 1 al 13 novembre. In quei giorni sono in programma oltre 210 eventi (di cui 70 gratuiti) con più di 500 artisti ospiti. Tra le esibizioni più attese quella della leggendaria formazione Art Ensemble of Chicago, che festeggerà i 50 anni di attività inaugurando il festival il 1 novembre al Teatro dell’Arte della Triennale, dove si esibiranno anche Kamaal Williams, James Senese e Napoli Centrale, Judi Jackson, Paolino Dalla Porta e tanti altri artisti nazionali e internazionali. In cartellone anche Paolo Conte, con una serata celebrativa per i cinquant’anni di Azzurro al Teatro Arcimboldi. Non solo concerti, ma anche tanti incontri per raccontare la storia, l’attualità e il futuro di un genere musicale in continuo movimento, fatto di integrazione di culture diverse. Il programma è stato presentato questa mattina al Castello Sforzesco di Milano, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala: “Sono un fan del jazz – ha confessato il sindaco – e sono molto contento, perché è qualcosa che ha un sapore antico, ma allo stesso tempo molto moderno“. Il primo cittadino ha anche voluto ricordare “il ruolo centrale che Milano ha avuto nel genere per molte decadi, grazie al sostegno di pochi eroi“. “Da tre anni, invece, la musica è cambiata“, ha aggiunto il sindaco facendo un gioco di parole. “Intorno a questa iniziativa – ha sottolineato – stiamo raccogliendo tante persone“.

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