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Sardone: inqualificabile imbrattare un albero di Natale, De Corato: li rappresenterà Limonta

“Imbrattare l’albero di Natale in piazza Duomo è un gesto inqualificabile che poteva essere commesso solo dai centri sociali. La Camera del non Lavoro, dopo lo sgombero da via Fiamma, continua a fare quello che vuole in spregio a ogni regola“, è il commento su quanto avvenuto in via Torino di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare che poi ringrazia “la Digos per avere identificato” gli autori del gesto. “Ora mi auguro che anche il Comune inizi ad alzare il tiro per rendere la vita difficile ad antagonisti e anarchici vari – continua la Sardone – Certo, aver inserito in giunta Limonta non va proprio nella direzione auspicabile…”. “Capisco che per la sinistra i centri sociali rappresentino un buon bacino elettorale, però a tutto deve esserci un limite”, ma, – conclude la Sardone,- “Non si può derogare al rispetto delle leggi, tollerando continui abusi e reati come le occupazioni abusive”. Dello stesso parere l’Assessore regionale alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, secondo cui “A Milano grazie al Sindaco Sala non c’è mai fine al peggio, tant’ è che non solo ai Centri sociali viene concesso di manifestare anche senza autorizzazione e di occupare stabili abusivamente ma adesso avranno anche il loro rappresentante in Giunta“. “Infatti,- conclude De Corato – nonostante le proteste di alcuni esponenti della maggioranza di Palazzo Marino, è stato nominato nei giorni scorsi Assessore all’edilizia scolastica Paolo Limonta, esponente dei centri sociali, spalleggiatore del Leoncavallo e militante responsabile di oltraggio alla memoria di Sergio Ramelli”.  

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Limonta Assessore scuote la destra milanese

La nomina ad Assessore all’Edilizia Scolastica di Paolo Limonta, ha scosso la destra milanese, ed è stata l’argomento che a monopolizzato le chat dei suoi esponenti per tutta la giornata di ieri, fino a quando verso sera alcuni hanno cominciato a rendere pubblici i loro pensieri. Carlo Fidanza, Europarlamentare di Fratelli d’Italia, ha così descritto Paolo Limonta in un post sulla sua pagina Facebook, “già attivista dei centri sociali e noto per essersi vantato pubblicamente di essere andato in giro a strappare i manifesti commemorativi di Sergio Ramelli, diventerà Assessore nella giunta del “moderato” Beppe Sala. Si occuperà di edilizia scolastica“. Concludendo, “Chissà se passando dall’ITIS Molinari troverà la dignità di chiedere scusa per le nefandezze sue e dei suoi compagni di allora”.  “Il sindaco Sala si dimostra sempre più simile al collega De Magistris, come conferma la scelta di nominare assessore all’Edilizia Scolastica il compagno Paolo Limonta” ha invece commentato Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Penso che più che poltrone e contentini alla sinistra radicale, per sistemare le scuole di Milano urgano parecchi interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria. – prosegue la Sardone –  Purtroppo forse ora ci toccherà assistere ai canti di Bella Ciao e alla propaganda immigrazionista direttamente nelle aule… La nomina di Limonta, ironia della sorte, arriva quasi contemporaneamente alla notizia dell’ennesima occupazione abusiva da parte dei centri sociali che hanno riaperto lo Zip in via San Calocero. Chissà – conclude la leghista – se il neo assessore spenderà qualche parola di condanna verso questi delinquenti che calpestano le leggi dello Stato italiano”.  Secondo Riccardo De Corato (FdI), Assessore Alla sicurezza di Regione Lombardia, “da gennaio” con l’entrata in carica di “Paolo Limonta, di Milano Progressista, che viene ricordato come un fiero militante dei centri sociali e che non ha mai perso occasione per schierarsi dalla parte di no global e anarchici”, la possibilità  siano sgomberati gli istituti scolastici occupati abusivamente dagli autonomi diventerà “una favola metropolitana“. L’esponente del partito di Giorgia Meloni, ricorda che “nell’agosto 2014, quando era responsabile delle Relazioni con la città a Palazzo Marino” , si era schierato contro “sgombero del Lambretta“. “Potremo aspettarci, anzi,- conclude De Corato – di assistere molto più frequentemente a ‘trattative’ nelle quali il Comune tratta con i ‘guanti bianchi’ gli abusivi dei centri sociali o, addirittura, come avvenuto nel caso di ‘Aldo dice 26×1’, a ‘dialoghi’ tra Palazzo Marino e abusivi per trovar loro una soluzione alternativa in vista di uno sgombero che poi mai arriva”.    

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Galimberti nel mirino: si apre l’ipotesi Limonta

Galimberti nel mirino: si apre l’ipotesi Limonta. Troppi i problemi, poche le soluzioni da parte dell’assessore che dovrebbe occuparsi dell’edilizia scolastica milanese. Se l’opposizione non aveva fatto mancare le sue critiche per le scuole comunali chiuse per pioggia (situazioni molto imbarazzanti per una città come Milano) ancora non si sentivano reazioni nella maggioranza. Eppure qualcosa si muove: anche dalle stanze del Potere di Palazzo Marino filtra una certa insoddisfazione. A maggior ragione visto che ci sarebbe un candidato ideale: Paolo Limonta. Già sostenitore dei comitati pro Pisapia, insegnante tra una pausa e l’altra dall’attività politica e perfetto per rappresentare il popolo delle sardine appena manifestatosi. A parlarne apertamente è Alessandro De Chirico, consigliere battitore libero di Forza Italia: “Apprendo da fonti interne alla maggioranza di Palazzo Marino che non sono il solo a pensare che l’assessore Galimberti sia inadeguata nell’affrontare l’emergenza dell’edilizia scolastica. Che la giunta Sala l’abbia lasciata sola non spetta a me dirlo, ma è evidente che non può più restare dov’è visto che, nella riunione odierna di maggioranza tenutasi in Sala Marra, sono emersi molti mal di pancia sulle risposte tentennanti provenienti dall’assessorato. È evidente la grande incapacità di far fronte al problema infrastrutturale da parte del Comune, nonostante la mia proposta – approvata con un ODG durante l’approvazione dell’ultimo bilancio – di conferire a MM l’incarico progettuale degli interventi da eseguire. Qui c’è però di mezzo l’incolumità di bimbi e ragazzi che frequentano le scuole cittadine. Nella commissione di mercoledì ribadirò che da parte del sindaco è necessario intervenire in maniera chiara e forte. Se il sindaco Sala ha veramente a cuore Milano e i tanti giovani, di cui ha dichiarato di essere lo zio di tutti, sarebbe il caso di sostituire in giunta l’assessore Galimberti magari con il presidente della commissione Scuola, Paolo Limonta, che sicuramente ne capisce di più“. Per il sindaco Giuseppe Sala potrebbe essere una buona idea: i disservizi ci sono, chiunque può notarlo, dunque una scusa per liberare la casella per Limonta ci sarebbe. Tra l’altro, ora che Majorino almeno formalmente si è piazzato a Bruxelles a Sala potrebbe servire una nuova pedina rossa sulla scacchiera. In fondo la corsa per le prossime comunali è iniziata. E visto che il centrodestra è nel pallone, tanto vale sfruttare questo periodo per posizionare meglio i pezzi sulla scacchiera.  

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Leoncavallo, non si placa la polemica sulle dichiarazioni del Consigliere Marcora

Continuano le polemiche scaturite a partire da lunedì pomeriggio in seguito alle dichiarazioni del Consigliere Comunale della Lista Civica Beppe Sala Sindaco, Enrico Marcora. Il suo appello al Ministro degli Interni Salvini, perché si attivasse per fare quanto non riuscito al Comune, cioé sgomberare il Leoncavallo, è risultato indigesto a buona parte della maggioranza. Quasi immediatamente l’Assessore Pierfrancesco Majorino aveva tenuto a precisare a mezzo social: “l’uscita del consigliere Marcora sulla necessità di sgombero del Leoncavallo non ci sposta di un millimetro“. Stesso mezzo di comunicazione scelto dal Consigliere di Milano Progressista, Paolo Limonta che dalla sua bacheca facebook lo aveva invitato a “accomodarsi tra i banchi dell’opposizione di centrodestra“. Sempre sui social, anche Anita Pirovano, Consigliere di Milano Progressista, dopo avere ribadito la volontà di proseguire con il percorso di regolarizzazione, aveva concluso “direi che il Leoncavallo sta bene dove sta. Marcora, invece, mi pare un po’ a disagio nella coalizione“. Altri li hanno imitati nel condannare le parole di Marcora e oggi a metterci il carico ci hanno pensato Marco Fumagalli, Capogruppo Lista Civica Beppe Sala Sindaco Noi, Milano, e Sergio Meazzi, presidente Associazione Civica Noi Milano Metropolitana, prendono le distanze dall’intervento di Marcora: “Si è aperta una polemica legata alle dichiarazioni di Enrico Marcora esponente della Lista Noi Milano Beppe Sala Sindaco, dove evidenziava la necessità di sgomberare il Centro Sociale Leoncavallo – hanno dichiarato – La posizione del consigliere è frutto di una valutazione personale che rispettiamo, ma non rispecchia la posizione della Lista sulla questione. Non rileviamo la necessità di un intervento del Ministro Salvini in questa vicenda. Tutti ci auguriamo che la vicenda si possa concludere al più presto e che la stessa possa percorrere le vie sin qui utilizzate del dialogo“. Dall’altro lato dell’emiciclo dell’aula di Palazzo Marino i pareri sono invece tutti a favore di Marcora, anche se non sono stati in molti a esprimersi. Da Palazzo Lombardia, a fianco di Marcora si è immediatemnte schierato l’Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo de Corato dichiarando: “Esprimo tutta la mia solidarietà a Marcora, politico di lungo corso, che evidentemente non ha capito con chi è stato eletto. Una richiesta legittima, quella di un intervento del ministro dell’Interno per sgomberare il centro sociale leoncavallo, che in qualsiasi altra amministrazione sarebbe risultata essere una richiesta normale, qui fa sì, addirittura, che Fumagalli e Meazzi ne prendano le distanze, quasi come riportare la legalità fosse una cosa di cui vergognarsi”. Spiegando:  “Giungi del Pd  festeggia suonando il bongo con alla voce Simone Zambelli, presidente del consiglio di Municipio 8, e alla batteria Fabio Galesi, presidente Municipio 8, all’interno delle torri di via Stephenson occupate abusivamente sempre dagli attivisti di Aldo dice 26×1. Tasca si vanta del suo passato da ex sessantottino e Limonta, consigliere della lista ‘Milano Progressista’, è uno dei capi storici dei centri sociali. Dove pensa di trovarsi Marcora facendo interventi legittimi e sensati? Si trova in mezzo a persone che si preoccupano di prendere le distanze con una velocità che, vista la celerità degli sgomberi, non pensavamo potessero avere”. Concludendo con il dire che: “tutti  si ‘augurano la vicenda si possa concludere al più presto’, magari a tarallucci e vino, come loro solito“. Tagliente il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro de Chirico, che si chiede se c’è in vista una “purga stalinista per marcora?” proseguendo “il collega ha scatenato l’ira della sinistra estrema e di quella borghese che strizza l’occhio, da sempre, ai centri sociali” invitando a riflettere su quelli che  “si stanno scagliando contro un esponente di maggioranza non più disponibile a chinare il capo“. L’azzurro sottolinea quindi “Il sindaco, la giunta e i gruppi consiliari di centrosinistra dovrebbero prendere le distanze da chi si muove nell’illegalità e non da chi non ci sta più” per poi concludere con il comunicare che ha “chiesto al collega Corrado di convocare urgentemente una o più commissioni ad hoc per affrontare il tema degli stabili occupati in tutta Milano, soprattutto di quelli di proprietà comunale“.  

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