m5s

Maugeri, Mammì (M5S): “La sentenza non basta a rifondere i cittadini”

Maugeri, Mammì (M5S): “La sentenza non basta a rifondere i cittadini”. “La sentenza della Cassazione, che difficilmente sarà rispettata dai condannati per l’ingente somma, non sarebbe comunque bastata a rifondere i cittadini lombardi del danno subito in termini di diritto di accesso alle cure e di un sistema sanitario volto più al profitto che alla tutela della salute. In questi anni la politica di centrodestra ha fatto quadrato intorno a Formigoni, ora tocca ai cittadini punire alle urne quel sistema e chi ha continuato a perseguire lo stesso modello” commenta Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

Maugeri, Mammì (M5S): “La sentenza non basta a rifondere i cittadini” Leggi tutto »

Alberti (M5S): “L’assessore Rizzoli e il malgoverno regionale sul lavoro”

Alberti (M5S): “L’assessore Rizzoli e il malgoverno regionale sul lavoro”. Questa mattina si è tenuto al Broletto il convegno organizzato da Regione Lombardia e Provincia sul tema del lavoro e del rilancio dei Centri per l’impiego, al quale ha partecipato anche l’assessore al lavoro nonché vicepresidente della Regione Melania Rizzoli. Era presente tra il pubblico anche il consigliere regionale del M5S Ferdinando Alberti. «Non era permesso intervenire dal pubblico. Avrei voluto farlo per rettificare parecchie affermazioni del tutto false o distorte dette dall’assessore. Prima di tutto – spiega Alberti – quella sul bando per aumentare il personale dei Centri per l’impiego. Rizzoli ha sì detto che è in corso una importante operazione di potenziamento dei CPI, ma non ha specificato che il bando per 1300 nuovi dipendenti è stato aperto oltre due anni fa e non è ancora stato concluso. E questa lungaggine è una vergogna tipica della Regione che da sempre rimanda tutto a date da destinarsi». «Se oggi abbiamo 1000 professionisti in più nei Cpi, grazie ai quali si possono portare avanti tutte le politiche attive, è solo grazie ai fondi stanziati dai Governi Conte uno e due. La Rizzoli si è ben vista dal ricordare questo passaggio fondamentale. L’assessore avrebbe fatto bene a raccontare la verità che è quella che Regione è stata ed è, come da sempre, in un incredibile ritardo visto che per organizzare un bando e chiudere il suo ciclo non è possibile impiegare 2 anni. Se l’assessore si fosse svegliata prima i Cpi lombardi non avrebbero avuto per anni una dotazione di sole 300 persone. Un numero assolutamente insufficiente per le esigenze di una regione così grande e produttiva come la Lombardia». «Rizzoli avrebbe dovuto dire grazie al governo Conte, anche per il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) contenuta nel Pnrr. Sarebbe stato istituzionalmente corretto ricordare davanti a tutti i presenti, che la profilazione delle 80 mila persone richieste dalla manovra è stata possibile solo grazie al Governo a trazione 5 Stelle che ha ottenuto i miliardi del PNRR». «Resta comunque un bene il fatto che finalmente la Regione, tramite le parole del suo assessore, abbia riconosciuto ai Cpi il ruolo centrale delle politiche attive anche per la Lombardia. Attenzione però a non relegare i Cpi a centri di raccolta informazioni dei profili delle persone che vi accedono e nulla più, tralasciando la più importante funzione di collocamento e formazione che fanno altri soggetti come il privato. Il M5S da sempre sostiene invece la collaborazione tra pubblico e privato, ma non sbilanciata a favore di quest’ultimo, cosa che invece la Regione fa. Il pubblico deve mantenere le funzioni di coordinamento, programmazione e pianificazione con i Cpi come punto di riferimento. Non a caso, proprio su questo tema, quando nel convegno è intervenuto Francesco Bertoli, segretario generale della CGIL di Brescia, che ha chiesto che anche la formazione e non solo il collocamento debbano essere in mano al pubblico e non al privato, è sceso il gelo in sala con il sottoscritto unico ad applaudire». «L’ultimo tema trattato è stato quello del precariato e del lavoro povero. Tutti i dati attuali ci raccontano che anche in Lombardia il problema esiste ed è molto importante. Per risolvere le criticità Il M5S aveva emanato il “Decreto Dignità” che però non è stato rinnovato prima dal Governo Draghi e men che meno dall’attuale Governo Meloni. Regione Lombardia, come il Governo attuale, ha sempre fatto poco o niente rispetto a questo tema. Tra sei mesi o un anno, quando la bomba sociale inevitabilmente esploderà, come intenderanno intervenire i governanti del centro destra se non integrando il reddito di queste persone e quindi ripristinando i provvedimenti del governo Conte?» «Rizzoli – conclude Alberti – oggi avrebbe fatto bene a risparmiarsi il suo comizio elettorale fatto di notizie false o raccontate a metà. Tutti avrebbero sicuramente preferito sentire cosa davvero non è stato in grado di fare il centrodestra in questi 5 anni di non-Governo in Regione Lombardia, anche per il settore del lavoro lombardo».

Alberti (M5S): “L’assessore Rizzoli e il malgoverno regionale sul lavoro” Leggi tutto »

Il Movimento 5 Stelle presenta i candidati alle regionali

Il Movimento 5 Stelle presenta i candidati alle regionali. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato i candidati in lista a Milano e provincia, in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. I ventisei candidati, tredici donne e tredici uomini incaricati di dare voce e volto allo slogan della campagna: “Un’Altra Lombardia”, sono stati presentati dal coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle Dario Violi, insieme ai coordinatori provinciali Daniele Pesco e Massimo De Rosa. Capolista il capogruppo in Consiglio regionale Nicola Di Marco. In corsa anche il Consigliere regionale Gregorio Mammì. Attivisti, ex consiglieri comunali e cittadini con la passione del bene comune compongono un gruppo di cui il coordinatore regionale Violi dice: “Le nostre sono liste pulite, in cui tutti i candidati hanno firmato l’adesione alle linee guide dalla commissione parlamentare antimafia, abbiamo persone con esperienza, giovani e anziani che coprano tutte le attività professionali. Abbiamo delle liste competitive e complete delle quali siamo assolutamente soddisfatti. Dopo ventotto anni di governo di centrodestra, con i disastri dell’ultima legislatura ancora sotto gli occhi di tutti, abbiamo la possibilità di contendere la Lombardia e dare finalmente una svolta”. L’età media dei candidati è di 48 anni. Ventotto gli anni della candidata più giovane, settantatré quelli del candidato più anziano. Quattordici i laureati in lista. Cinque gli avvocati, due gli architetti, un tecnico nel campo delle valutazioni ambientali, uno sviluppatore informatico e un ex docente ora pensionato. Diversi i candidati impegnati nel sociale. Questi i nomi in ordine di lista: Nicola Di Marco, Paola Pizzighini, Consolato Gregorio Mammi, Federica Casalino, Alberto Arosio, Simona Bertogliatti, Matteo Cattaneo, Veronica Iannone, Pierluigi Riccitelli, Marwa El Namr, Daniele Tromboni, Loredana Ali’, Marco Zanzottera, Ofelia Battigaglia, Massimiliano Mantovani, Laura Faravelli, Daniele Beretta, Letizia Rovani, Ivan Angelo Fassoli, Barbara Sordini, Sergio Giuliano Missiaggia, Renata Paola Polesel, Pier Paolo Solinas, Raffaella Polverino, Alessandro Serra, Emanuela Brandazzi

Il Movimento 5 Stelle presenta i candidati alle regionali Leggi tutto »

Mammì (M5S): “Per le regionali alleanza Pd e M5s contro Fontana”

Mammì (M5S): “Per le regionali alleanza Pd e M5s contro Fontana”. Ad affermarlo in un post sulla sua pagina Facebook Gregorio Mammì, consigliere regionale e membro del consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle. Elezioni Regionali M5S con il centrosinistra contro Fontana. In questi giorni in molti mi state chiedendo cosa ne penso di un eventuale accordo con la coalizione guidata dal Partito Democratico alle prossime elezioni Regionali. Come tutti sapete, noi abbiamo proposto di aprire un dialogo basato sui temi che rappresentano la base valoriale sulla quale si dovrà fondare qualsiasi forma di collaborazione. Questo è un percorso virtuoso che mette al centro il futuro della nostra Regione, al netto dei nomi e dei candidati. In questi anni con il Partito Democratico ci siamo trovati dalla stessa parte in opposizione al Governo Fontana e alle follie che ha portato avanti con il sostegno dei suoi alleati. Abbiamo cercato di contrastare la riforma sanitaria Moratti che di fatto favorisce il privato a discapito del diritto alla salute e di accesso alle cure! Ho partecipato per mesi a sedute fiume di audizioni con i professionisti della salute che contestavano l’impostazione della riforma senza mai essere ascoltati dal centrodestra. Dopo 28 anni consecutivi di centrodestra, oggi la discesa in campo di Letizia Moratti apre una ferita proprio in quello schieramento e Salvini sta riuscendo a spaccare la Lega. Ed io, dopo aver provato cosa vuol dire essere relegato in opposizione, penso che oggi dobbiamo correre per vincere! Ho passato tante notti insonni in questi 5 anni: quando bocciavano senza pensarci tutte le nostre proposte! Non ho dormito quando ho chiesto, ben prima del covid, di investire nella medicina territoriale. Non ho dormito quando ho proposto di stabilizzare i ricercatori precari, quando ho proposto di garantire ai cittadini il medico di base. Non ho dormito quando in pieno covid la lega se la prendeva con i bambini cinesi e voleva mandare una richiesta danni al governo cinese… Non ho dormito quando per delibera hanno deciso di mandare i positivi nelle RSA, quando non funzionava la piattaforma di prenotazione dei vaccini, quando diventavano la barzelletta del mondo perché “ci vogliono 2 infetti per contagiare un cittadino” o quando scoprivano che negli ospedali non c’erano scorte di DPI perché tra gli obiettivi dei Direttori generali era prevista la riduzione delle scorte… E ancora notti insonni sulle delibere che davano fondi a pioggia ai disabili invece che avviare investimenti seri per tutelarli, o quando dovevamo attendere l’accordo economico per poter usufruire degli ospedali privati che “dovevano aprire le loro lussuose stanze ai cittadini”… Non potete immaginare il nervoso quando vedevo Moratti e Fontana inaugurare edifici vuoti, allestiti per l’occasione a case di comunità… E potrei continuare, per ogni famiglia che non riesce ad avere assistenza per il figlio con disabilità, per ogni cittadino che è stato costretto a pagarsi le visite, per ogni sanitario sottopagato e costretto a turni di 12 ore… Tutto questo perché chi crede nella sanità pubblica, nel diritto a essere curati al di là del reddito, insomma, in una Lombardia molto diversa da quella costruita dal centrodestra è rimasto all’opposizione per decenni. Senza la possibilità di cambiare davvero rotta a una Regione che è stata affossata dalla Lega e i suoi alleati o ex alleati come Moratti. Pertanto io, pur di non lasciare vincere Fontana senza alcun ostacolo, penso che la strada dell’accordo sia quella migliore. Ovviamente non è il mio sogno, perché vorrei un movimento 5 stelle al 60% ma bisogna fare i conti con la realtà è capire che le nostre idee, i nostri principi e i nostri valori non avrebbero nessun peso se andassimo da soli come “quarto polo”. Sarebbe molto più facile soffiare sul collo di chi vuole “andare da solo” accaparrandomi facile consenso nel mondo degli “attivisti più puri”. Ma questo è il momento di fare delle scelte e di essere di parte, ed io senza dubbi voglio stare dalla parte che contrasta Fontana, Salvini, Meloni, Moratti, La Russa e compagnia “marciante”. Se c’è una cosa che ho imparato in questi 5 anni da “politico” è che cambiare le cose è una cosa molto difficile. Eppure le maggiori soddisfazioni si hanno proprio quando si smette di conservare e si ha il coraggio di modificare il corso degli eventi.

Mammì (M5S): “Per le regionali alleanza Pd e M5s contro Fontana” Leggi tutto »

La Russa appoggia la Moratti. M5S: centrodestra imploso. PD: FdI vuol fare le scarpe a Fontana

“Pensavamo valesse la regola che il candidato uscente venisse automaticamente riconfermato, ma in Sicilia non è andata cosi. Attilio Fontana allora è un’ottima proposta, ma se una personalità come Letizia Moratti dice di volersi presentare noi non possiamo fare spallucce. Le dobbiamo una risposta, è una risorsa”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa (Fdi), in un’intervista la Corriere della Sera sulle regionali in Lombardia del 2023. Quanto agli impegni di Fdi per Milano La Russa ha ribadito che “l’idea del ministero mi pare un contentino. Troppo poco. Il ruolo di capitale economica del Paese deve vivere nella stanze della politica romana. Io poi voglio difendere San Siro, uno dei luoghi simbolo della città. Rilancio l’idea di due stadi, uno a fianco all’altro”. “Due giorni fa il presidente Fontana aveva lanciato l’ennesimo triste appello-autocandidatura, oggi Fratelli d’Italia rende noto di dovere una risposta a Letizia Moratti. L’implosione del centrodestra in Regione Lombardia è palese. Guardare oggi a quanto accade in Lombardia, dove la tanto sbandierata unità del centrodestra si sbriciola ora dopo ora, è il più serio monito a ciò che domani rischia di accadere in tutta Italia”. Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio regionale della Lombardia, Nicola Di Marco, in merito alle dichiarazioni di Ignazio La Russa sul nome del candidato di centrodestra alle prossime elezioni regionali lombarde. “Per Fontana sarebbe stato decisamente più dignitoso prendere pubblicamente atto dell’impossibilità di andare avanti con una vicepresidente e assessore al Welfare che fa campagna elettorale contro il proprio presidente, dimettersi quando ce n’era la possibilità lo scorso luglio, consentendo così ai cittadini di votare il prossimo 25 settembre anche per le regionali. Invece questa pantomima dura ormai da un anno, il centrodestra lombardo dovrebbe avere almeno la decenza di scusarsi con i cittadini per la figuraccia” ha aggiunto l’esponente pentastellato. “Che Fratelli d’Italia stia seriamente pensando di fare le scarpe alla Lega e a Fontana in Regione Lombardia era un segreto di Pulcinella, tuttavia le parole di oggi di Ignazio La Russa di apertura alla candidatura di Letizia Moratti come presidente ne sono il primo segnale pubblico”. Lo ha sottolineato in una nota il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, commentando il passaggio di un’intervista di Ignazio La Russa (Fdi) al Corriere della Sera in cui afferma che la ricandidatura di Attilio Fontana a presidente della Lombardia non sarebbe automatica e che a Letizia Moratti occorra dare una risposta. “Il centrodestra in Regione è diviso e la riconferma di Fontana è sempre più in bilico, come lo è il regno della Lega nella sua Regione simbolo. Nei prossimi mesi nel centrodestra lombardo il barometro segna burrasca” ha aggiunto.

La Russa appoggia la Moratti. M5S: centrodestra imploso. PD: FdI vuol fare le scarpe a Fontana Leggi tutto »

Regionali. Sala: Alleanza con M5S? Not in my name

“Quando sento dire da Pizzul che in Lombardia dovremmo andare con i 5stelle la mia risposta è ‘not in my name’ io non ci sto”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’apertura del capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, ad un’alleanza con il Movimento 5 stelle per le regionali in Lombardia. “Lo dico in buona fede e sono stato uno di quelli che per primo anni fa diceva ‘guardiamo ai 5 stelle, al loro elettorato e alle loro idee’ – ha concluso il sindaco -, però dopo tutto quello che è successo e soprattutto col posizionamento che stanno avendo non credo”. “Per me è importante avere il nostro candidato e su questo ho sollecitato ancora Letta”, ha concluso Sala. ANSA

Regionali. Sala: Alleanza con M5S? Not in my name Leggi tutto »