maltrattamenti

Due maestre sospese per maltrattamenti

Due educatrici di un asilo nido comunale di Milano, in zona 9, sono state interdette dall’attività educativa e denunciate per maltrattamenti. Le indagini sono partite dalla segnalazione di alcuni genitori ai responsabili della scuola che si sono rivolti alla Procura di Milano. Delle indagini si è occupata l’Unità Tutela Donne e Minori della Polizia locale che sentendo le persone coinvolte e anche grazie all’uso delle telecamere, ha potuto accertare il comportamento violento delle maestre, che avevano anni di esperienza. Un lavoro delicato soprattutto per l’età dei bambini coinvolti, in particolare due. Soprattutto nei bagni sono stati documentati strattonamenti, urla, percosse su nuca e mani, pizzicotti, tirate d’orecchi e di capelli. Non tutti i comportamenti delle due donne, secondo il pm, avevano rilevanza penale, periodi di normalità si alternavano ai maltrattamenti comunque – sottolinea una nota del Comune – ricorrenti. Da qui la richiesta della misura interdittiva. ANSA  

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Indagini su maltrattamenti svelano giro di droga

Le indagini successive alla vicenda della madre che a Milano vessava con botte e insulti la figlia 12enne e costringeva a prostituirsi la sorella più grande, vicenda emersa nei giorni scorsi, hanno permesso ai Carabinieri guidati dal capitano Silvio Ponzio, comandante della Compagnia di Porta Monforte, di arrestare due tunisini, uomo e donna entrambi di 33 anni, che rifornivano il mercato degli stupefacenti di Porta Venezia, sequestrando nel corso dell’operazione anche 8,7 kg di eroina di alta qualità. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la ragazza dedita alla prostituzione aveva tra i suoi conoscenti anche uno spacciatore marocchino. Proprio questo soggetto ha portato, risalendo la filiera, all’identificazione di una coppia, residente in un alloggio in affitto nel Comune di Osio Sotto, provincia di Bergamo, che fungeva da canale di approvvigionamento per gli spacciatori di strada attivi soprattutto nella zona di Porta Venezia. La coppia teneva, all’interno di box magazzino a Pozzo d’Adda, cui l’uomo faceva periodicamente visita fermandosi non più di una decina di minuti, una Twingo con targa tedesca e un doppiofondo (ricavato tra la scossa del motore e l’abitacolo in posizione del passeggero), accessibile solo attraverso una piccola botola nascosta sotto i tappetini della moquette. All’interno 8,7 kg di eroina che le analisi hanno confermato essere di elevata qualità. Lavori di modifica e adattamento dell’automobile che, secondo i Carabinieri, sono stati realizzati da veri professionisti proprio per proteggere il carico di valore. “Questo è un genere di sostanza che ci capita poche volte di incontrare. Il colore bianco e la granulosità sono caratteristiche che ne indicano l’alto grado di purezza. Sul mercato di strada eroina di questa qualità potrebbe essere venduta anche per 50 euro al grammo“, ha spiegato in conferenza il capitano Silvio Ponzio. A stupire i Carabinieri è stato però anche la zona di spaccio cui questa sostanza era destinata: i due tunisini, entrambi incensurati, rifornivano gli spacciatori attivi in zona Porta Venezia e che, in particolare, spesso avvicinano i propri clienti nei bar esotici dove si fuma il narghilè. La coppia è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio, ma per l’uomo si sta procedendo a ulteriori accertamenti dal momento che i suoi frequenti voli low cost verso il nord Europa potrebbero portare i Carabinieri a individuare i corrieri che si occupavano di far arrivare in Italia l’eroina.

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Marocchino arrestato per maltrattamenti, figlio ringrazia i Carabinieri

Un pregiudicato marocchino di 31 anni è stato arrestato dai Carabinieri, per maltrattamenti nei confronti della moglie, un’italiana di 26 anni che ha raccontato di subire violenze davanti ai figli già dal 2012. Alle 14 di ieri la donna ha trovato il coraggio di chiedere aiuto, ha raccontato di essere stata picchiata e segregata in casa con i figli di un anno e mezzo e 8 anni. Una volta arrivati nella loro casa in via Bolla, i militari hanno trovato la giovane sotto choc e con contusioni alle gambe che poi all’ospedale San Carlo sono state giudicate guaribili in 30 giorni. L’uomo, che ha un permesso di soggiorno regolare, è stato arrestato ed è già stata disposta il giudizio per direttissima. Il figlio più grande della coppia ha scritto un biglietto per ringraziare i suoi salvatori: “Carabinieri salvate tutto il mondo, a volte sparando e parlando. Siete dei super eroi fantastici. Ciao!“.

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