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L’ottima idea di Maran di mandare gli studenti fuori Milano

L’ottima idea di Maran di mandare gli studenti fuori Milano. Sarebbe da prendere in considerazione, anzi da sostenere. Perché in fondo il vero problema degli studenti è che vogliono pure abitare vicino alle università. In tanti hanno, giustamente, riso dei giovani che descrivevano l’idea di fare il pendolare come una mezza tragedia. Loro vogliono la casa a poco prezzo e a due passi dall’università. Possibilmente con tutti i servizi sempre a poco prezzo. Un’idiozia ovviamente e in parte il probabile motivo per il quale il prossimo amministratore delegato di FCA e il prossimo Presidente del Consiglio avrà genitori arrivati sui gommoni. E infatti l’ottima idea di Maran di mandare gli studenti fuori Milano è davvero una possibile soluzione: perché non creare poli universitari direttamente fuori città? Purtroppo Maran prosegue l’ormai mitologico refrain dell’allungamento delle metropolitane fino a casa di dio, ma tralascia lo stato pietoso delle ultime due: la 4 doveva essere finita 8 anni fa e ancora si parla di “quando sarà finita”, mentre la 5 o Lilla è in perenne manutenzione (e tralasciamo i conti economici o come hanno creato la curva di Garibaldi gli altrettanto mitologici progettisti di Metropolitana Milanese). Tra l’altro gli ingentissimi investimenti in nuove metropolitane hanno bloccato il bilancio del Comune che continua a chiudere asili e strutture sociali perché senza soldi veri, cash, contante, chiamatelo come volete. Probabilmente l’idea di Milano è di riuscire nell’allungamento sfilando i soldi ai Comuni dell’hinterland, ma in ogni caso non sembra una brillantissima idea visto che già Trenord e simili sono in continua discussione per il servizio che offrono ai pendolari. Forse è il momento di spostare le università. In fondo ci sono già riusciti in parte con MIND e dintorni. Perché non farlo anche con altri atenei? Poi i giovani studenti potranno venire a strafarsi di vizi milanesi la sera se proprio non ne potranno fare a meno. Ma almeno dietro all’espressione Città Metropolitana ci sarà qualcosa in più di un palazzo in centro a Milano.

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Maran (Pd): “Spostare gli studenti nell’hinterland”

Maran (Pd): “Spostare gli studenti nell’hinterland”. L’assessore alla Casa del Comune di Milano ha spiegato nella sua newsletter che per quanto riguarda il tema dei costi eccessivi per gli affitti sostenuti dagli studenti fuorisede “Serve lavorare sulla scala metropolitana. Il costo delle case oggi è influenzato prevalentemente dalle scelte dei giovani che son di gran lunga la popolazione che più cresce a Milano. In 10 anni la città ha visto aumentare del 15% di 25-35enni, mentre l’hinterland solo dello 0.3%. Bisogna allargare la città desiderabile sia con infrastrutture efficienti (è il senso della M4 a Segrate, della linea lilla e della M1 verso Monza) ma anche ampliando i poli attrattori”. E nel contempo “abbiamo bisogno di una Società della Casa che torni a costruire case pubbliche perché non possiamo essere solamente gestori di un patrimonio ereditato dalle generazioni passate. Per riuscirci bisogna trovare un equilibrio economico e per questo è importante estendere l’azione pubblica dall’attuale idea di case popolari (rivolte a soggetti particolarmente bisognosi) per tornare a quella originale che pensava ad abitazioni pubbliche aperte a lavoratori. Oggi il Comune di Milano possiede 28mila case e impiega circa 100 milioni per mantenerle, risorse comunque non sufficienti al punto che ci son ben 6mila alloggi sfitti da ristrutturare. Insieme alle case che possiede la Regione Lombardia con Aler, spesso in stato manutentivo peggiore, più dell’11% dei milanesi vive in case popolari”. Gli annunci non sono finiti: “Stiamo avviando il progetto “case ai lavoratori” per assegnare appartamenti sfitti e da ristrutturare a lavoratori che vengono supportati nel farlo trovando una abitazione più economica del mercato privato e generando risorse pubbliche che riequilibrano il bilancio. L’obiettivo che ci poniamo con la nuova società è di passare da 22mila case popolari usate e 6mila sfitte a 25mila case popolari usate e 10mila case per lavoratori o studenti a reddito un po’ superiore creando nuove condizioni di sostenibilità e sviluppo. Lunedì 22 maggio abbiamo avviato il tavolo per il canone concordato metropolitano. L’obiettivo è che le parti sociali (cioè sindacati e piccoli proprietari immobiliari, che siglano l’accordo che l’amministrazione può solo sollecitare) fissino delle tariffe massime semplici e comprensibili per l’affitto a un canone concordato che consente al proprietario di pagare la cedolare secca il 10% anziché il 21%, incentivandolo all’adesione di uno strumento che in una città con un mercato libero così invitante è a oggi molto poco utilizzato. Se funzionasse, potrebbe ridurre il costo degli affitti del 15% rispetto agli attuali valori di mercato riportandolo ai livelli pre-covid. Tra gli obiettivi del progetto c’è anche quello di identificare una tariffa concordata per le stanze degli studenti nelle fasce che verranno individuate a Milano e nella sua città metropolitana”. qui il documento sulle strategie complessive sulla casa di Maran

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Samuele Piscina (LEGA): Parole Maran irrispettose, dimissioni subito o Sala tolga deleghe

“Le parole di Maran sono irrispettose e fuori luogo, sia nei confronti degli impiegati che della maggiore istituzione Lombarda”, commenta Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Maran ancora una volta conferma un’ ignoranza, una mancanza di rispetto e un atteggiamento spocchioso. Sembra proprio che all’Assessore bruci ancora l’esclusione dalle liste parlamentari e sia alla ricerca di notorietà per non cadere nell’oblio. Penso invece che questo atteggiamento sia il suo tallone d’Achille, quello che lo ha fatto escludere da qualunque posto di pregio”. “Voglio ricordare a Maran che è solo grazie agli impiegati, con il loro duro e dignitoso lavoro, che riesce a rendere realtà ciò che sogna la notte.  Inoltre, il Presidente Fontana è già riconosciuto da tutti i leader del centrodestra come il candidato per la presidenza della Lombardia. Screditare una categoria o il Presidente di Regione non giova sicuramente al Comune di Milano, ma, anzi, crea un forte imbarazzo a Palazzo Marino, dove da tempo ha rapporti delicati con il Sindaco che a più riprese cerca in ogni modo di scaricarlo”. “Con l’uscita fuoriluogo odierna, Sala ha l’occasione migliore per non perdere la faccia e togliersi di mezzo un assessore ingombrante, scomposto e dall’attaggiamento arrogante”, conclude Piscina. “Maran dia subito le dimissioni, altrimenti il Sindaco gli tolga subito le deleghe!” [the_ad id=”36270″]

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Maran: Fontana impiegato che aspetta ok segretario

“Abbiamo messo un impiegato come presidente della Regione Lombardia”. E per essere ricandidato “Attilio Fontana sta aspettando l’autorizzazione del segretario del partito”. Lo ha detto l’assessore milanese alla Casa, Pierfrancesco Maran, durante l’evento senza simboli di partito ‘Cominciamo da capo. Per la Lombardia e per l’Italia’, da lui organizzato davanti alla Fondazione Feltrinelli nel capoluogo lombardo. “Se affrontiamo le Regionali come le politiche conviene non iscrivere le liste – ha aggiunto Maran – giocarsela seriamente significa saper stare insieme, andare oltre gli screzi”. Secondo l’esponente Pd “ci sono persone come Mattia Palazzi a Mantova, Stefania Bonaldi a Crema, Emilio Del Bono a Brescia e Giorgio Gori a Bergamo – ha spiegato – che sono persone credibili che lavorano bene nelle loro città e possono farlo su un territorio più ampio”. E quindi, per Maran “possiamo giocarcela non per partecipare ma per vincere – ha concluso – e ce la faremo se nasce qualcosa a Milano, a Varese, a Brescia e non a Roma”. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Le città visibili: con la ristampa tre appuntamenti in arrivo

Le città visibili: con la ristampa tre appuntamenti in arrivo. A un mese dall’uscita del libro in cui ho provato a tracciare l’esperienza politica e amministrativa dei miei 20 anni al servizio di Milano, l’editore mi ha annunciato che andiamo in ristampa: una cosa che mi rende davvero felice, perché è un libro cui ho lavorato tanto e che in molte e molti lo comprino e lo leggano mi fa davvero piacere. Nei prossimi giorni ci saranno diversi incontri per presentarlo e discutere insieme dei contenuti e del futuro delle città. Mi piace l’idea che queste presentazioni siano ben distribuite sul territorio per consentire la massima partecipazione e permettere così modalità di approfondimento differenti. Questo lunedì 11 luglio alle ore 20.45 sarò all’Arci Bellezza (via Giovanni Bellezza 16/A) insieme a Irene Tinagli, Carlo Cerami, Arianna Censi, Mattia Cugini, Francesca Cognetti e Mario Ricciardi. Martedì 12 luglio alle ore 18 all’ADI Design Museum (piazza Compasso d’Oro 1) son davvero felice di poter parlare del libro con una delle persone da cui più ho imparato in questi anni in Comune, Ada Lucia De Cesaris. Insieme a noi interverranno Patricia Viel e Andrea Cancellato, e penso che sarà indubbiamente una bella occasione per discutere dello sviluppo urbano di Milano. Mercoledì scopriamo un bel locale in via Pietro Calvi 31, EST – enosteria sociale con terrazza e, guidati da Sara Monaci, parleremo del libro insieme ad Alessandra Ghisleri e Filippo Barberis.

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Maran si promuove con un libro

Maran si promuove con un libro. In queste settimane infatti l’assessore e tra i pochi veri vincitori delle ultime elezioni comunali Pierfrancesco Maran sta promuovendo il suo libro “Le città visibili”. Non abbiamo titolo per giudicarne la qualità e poi con la benzina a 2 euro ogni espediente è buono e giusto per arrivare a fine mese. Ma se Maran si promuove con un libro possiamo notare come non abbia perso l’abilità comunicativa. Infatti mentre molto aspettano di sapere chi saranno i nomi trainanti per le prossime elezioni regionali, lui intanto si gira la città con un ottimo motivo. Male che vada, venderà bene la sua fatica letteraria. Bene che vada ripeterà l’esperienza di tanti spostandosi in Regione dove aumentano le soddisfazioni e lo stipendio. Ecco il suo ultimo annuncio: Le città visibili “Under 30”. Martedì sera “Le città visibili” sono in un bellissimo spazio rigenerato in Zona Cenisio, LOM – Locanda Officina Monumentale L’idea è una serata pensata per le ragazze ed i ragazzi, insieme all’Assessora Gaia Romani e al Presidente della Commissione Casa Federico Bottelli per riflettere sulle radici dell’impegno politico e su come una città possa parlare ai giovani che ci sono nati o l’hanno scelta. L’ingresso è libero ed aperto comunque a tutte le generazioni! #lecittàvisibili [Mi trovate in libreria, anche online e in formato e-book, con “Le città visibili. Dove inizia il cambiamento del Paese”: https://www.solferinolibri.it/libri/le-citta-visibili.

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