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Prima della Scala, molti VIP e lungo applauso per Mattarella

Si sono aperte alle 17 le porte del Teatro Piermerini per la Prima alla Scala che inaugura la stagione con la Tosca di Puccini. Nutrito il parterre di ospiti che hanno fatto il il loro ingresso. Tra i primi ad arrivare il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola con la moglie Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino e consigliera Uefa, la cantante Patti Smith con la figlia, il rettore della Bocconi Gianmario Verona, il giornalista Bruno Vespa e l’attrice Vittoria Puccini che indossava un abito di velluto di seta blu a vestaglia. Presente anche Diana Bracco, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico, Lella Curiel con la figlia, il sindaco Giuseppe Sala con la compagna, il manager Arturo Artom e la moglie, con un abito verde di Lella Curiel, che richiama i colori la natura. Presente anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, Domenico Dolce e Stefano Gabbana e la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi in un abito doppiopetto di velluto nero e capelli raccolti. Tra le mise dominano il nero, pellicce, piume, fiori e paillettes. Stile, eleganza, sobrietà e qualche pennellata di colore prevalgono tra gli ospiti della Prima alla Scala, che quest’anno vede in scena la ‘Tosca’ di Puccini.  Nel palco reale, assieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura e dal presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, siedono il sindaco di Milano Giuseppe Sala, padrone di casa, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia.  Tra le presenza istituzionali anche la senatrice a vita e habitué della Scala, Liliana Segre, che al suo arrivo a teatro è stata accolta da un lungo applauso. Ricco il parterre degli invitati al Piermarini, tra big della finanza, ministri e vip. A rappresentare l’esecutivo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini accompagnato dalla moglie Michela Di Biase, in abito nero lungo con bustier e il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. A occupare la platea anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, l’ex presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, Carlo Sangalli, la presidente dell’Eni, Emma Marcegaglia in abito nero e tulipani rossi con pochette Bottega Veneta, l’ex ministro Angelino Alfano. Poca la mondanità presente, tra cui l’attrice Vittoria Puccini, Claudio Santamaria e sua moglie Francesca Barra. A vigilare sull’evento un dispositivo nutrito di circa 600 uomini tra cui agenti in divisa, reparti specializzati e personale in abiti civili. Quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto il suo ingresso nel palco reale del Teatro. Tutta il pubblico si è alzato in piedi e si è voltato in direzione del palco reale per rendere omaggio al Capo dello Stato. Per Mattarella una vera e propria ovazione con un lungo applauso: si sono sentiti anche dei “bravo” e “viva il presidente”. Mattarella, con accanto la figlia Laura, ha sorriso e più volte ha fatto un cenno con la mano indicando l’orchestra quasi a voler far cessare l’applauso. In prima fila con il presidente della Repubblica, nel palco reale la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il sindaco Beppe Sala con la compagna Chiara Bazoli.  

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Mattarella alla Bocconi. Sala: Milano non è una città stato

Questa mattina, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato all’Università Bocconi per partecipare all’inaugurazione del nuovo campus e dell’anno accademico dell’Ateneo. Oltre ai molti studenti e cittadini presenti fuori dal campus. è stato accolto dal presidente della Bocconi, Mario Monti, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il Sindaco Giuseppe Sala, il prefetto Renato Saccone oltre ai vertici dell’ateneo. Nel corso del suo intervento il Sindaco Sala ha sottolineato,  “Milano rifiuta di immaginarsi come una città Stato e vuole mettersi a disposizione del Paese. Milano c’è per un’Italia aperta e fiduciosa e a chiamata, risponderemo“, aggiungendo “L’inaugurazione nuovo campus è un segno di orgoglio e di fiducia che Milano vuole restituire all’Italia intera e che vogliamo mettere a disposizione del Paese“.  Sala ha spiegato che il campus “gli piace” perché è “molto milanese” definendolo “importante“, descrivendolo poi come un mix di “Ha fantasia unita a rigore”. “Questo campus è importante – ha detto – perché è il profilo di Milano, come città che vuole guidare l’innovazione e il cambiamento ed è attenta alle problematiche della contemporaneità. E’ un campus ecosostenibile, attento all’ambiente, tanti posti aula e posti letto in più; la venuta del presidente della Repubblica suggella questo sforzo – concludendo – Ringrazio la Bocconi che è la mia universitè e a cui mi sento legato”.  

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Mattinata milanese per Mattarella partendo dallo IULM

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto all’università Iulm di Milano per partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2018/2019. Si tratta della prima tappa della mattinata milanese del presidente che, dopo la cerimonia all’università privata, sarà alla Triennale per il taglio del nastro della XXII Esposizione Internazionale dal titolo ‘Broken Nature: Design Takes on Human Survival’. All’inaugurazione dell’anno accademico partecipano anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana e il prefetto della città, Renato Saccone. Durante la cerimonia di inaugurazione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha rivolto un saluto al Rettore Gianni Canova, agli studenti, ai docenti e a tutto il personale dell’Ateneo milanese, chiedendo che il Paese guardi a se stesso nel lungo periodo. L’invito del Capo dello Stato consiste nel non essere prigionieri del presente e guardare avanti, Mattarella si è riallacciato a un riferimento citato dal Rettore della IULM tratto da Confucio: “se pensi in termini di secoli, insegna“. “Io non aspiro a che il nostro Paese ragioni in termini di secoli; sarebbe ampiamente sufficiente, e sarei pienamente soddisfatto, se si ragionasse in termini di decenni, con una capacità di essere pronti per affrontare il futuro, per progettarlo”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica. Sapere e saper progettare il futuro. È su questi pilastri che si fonda l’insegnamento alla IULM, che negli ultimi dieci anni è l’Università lombarda che è cresciuta di più, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi e reputazionali. “I laureati IULM – ha ricordato il Rettore, professor Gianni Canova – trovano lavoro in percentuali che superano tra il 10 e il 20% la media nazionale, affermandosi soprattutto nel campo delle professioni creative e organizzative che hanno a che fare con la comunicazione, con i suoi linguaggi e con le sue strategie”. L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad honorem in Arti del Racconto al professor Roberto Vecchioni, che poi ha interpretato L’Infinito, canzone tratta dal suo ultimo album omonimo e ispirata alla celebre poesia di Giacomo Leopardi. Il cantautore ha tenuto una prolusione importante sui temi della cultura come dialogo e come riscoperta delle nostre radici: “Diamo valore al tempo dilatato, quello del no profit, quello della paura e della gioia di sbagliare. Non dell’avere, ma del poter avere”, ha detto Vecchioni. Il Rettore Gianni Canova ha poi letto la motivazione del Master honoris causa: “Quella di Roberto Vecchioni è una carriera poetico-musicale che dura da più di mezzo secolo. La sua attività, armonizzando valori lirici e valori narrativi, è stata coerente con le caratteristiche più nobili della canzone d’autore italiana. A suo agio sia nella canzone-canzone, sia nel concept album, sia nelle forme lunghe, ballatistiche, la sua produzione delinea una modernissima figura di intellettuale al tempo stesso colto e popolare. Roberto Vecchioni non solo ha raccontato mezzo secolo di vita italiana, ma ha saputo riconciliare le sonorità popolari della canzone con le remote origini orali della poesia. Inoltre, ultimo ma non ultimo, nonostante lo straordinario successo professionale, per trent’anni Vecchioni non ha mai abbandonato la sua cattedra di insegnante al Liceo Beccaria di Milano, alimentando la nostra speranza che studiare, insegnare, narrare e cantare possano essere una cosa sola”.

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Attila, un successo, applausi anche per Mattarella

Alla prima della Scala, grande successo per l’Attila di Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly , cui al termine  il pubblico a tributato 14 minuti di applausi. Stesso apprezzamento manifestato nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a lungo applaudito dai milanesi quando ha salutato dal Palco Reale del Piermarini, prima dell’esecuzione dell’inno nazionale. “Milano vuole molto bene a Mattarella, tutte le volte che viene gli dimostra un grande affetto. – ha commentato il Sindaco Sala – Abbiamo bisogno di Mattarella e dimostriamo vicinanza al Presidente della Repubblica“. Il Sindaco ha poi commentato l’Attila, definendolo “Meraviglioso, sia per gli interpreti che per la regia e per le scene e il coro. È un’opera che esalta il coro, per ora non possiamo che essere soddisfattissimi mi pare che l’umore che si raccoglie è molto positivo“. “È una storia antica che è resa in maniera contemporanea con grandissimi interpreti“, ha proseguito. Sala ha poi ricordato la prima diffusa in 37 luoghi di Milano che, ha detto il sindaco “ha il senso di allargare la città” e “poi non nascondiamo che dal punto di vista dell’attrattiva e del turismo è molto importante“. La prima della Scala è stata infatti proiettata in vari luoghi di Milano, per dare a tutti l’opportunità di assistervi. Dal Pio Albergo Trivulzio, alla Galleria Vittorio Emanuele, al centro per senza Casa Jannacci, al Carcere di San Vittore…  l’apprezzamento per l’iniziativa e i commenti positivi per l’opera sono stati gli stessi. A completare il successo della serata vi è stato l’incasso del Teatro per l’opera inaugurato la stagione scaligera che è stato di 2.532.701 euro, mentre sono stati 1.888 gli spettatori presenti.

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