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Medici e infermieri multati davanti agli ospedali, Area C rimane

Nel giorno in cui l’Assessore al Bilancio Roberto Tasca, dichiara al Corriere della Sera che il Comune non può rinunciare agli incassi derivanti da area C, evidenziando come la Giunta Sala non intenda soddisfare la richiesta delle opposizioni di sospendere le Aree C e B, per consentire ai milanesi di utilizzare il mezzo privato evitando di esporsi al contagio da coronavirus sui mezzi pubblici, la Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega Silvia Sardone, segnala un’ulteriore mancanza di sensibilità da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti di quanti si stanno adoperando per assistere i contagiati dal coronavirus. “In una situazione così complicata e poco piacevole, vista l’emergenza coronavirus – sottolinea la Sardone – l’atteggiamento del Comune di Milano è a dir poco irriguardoso nei confronti dei tantissimi medici, infermieri e pazienti che ogni giorno si recano negli ospedali della città. Mi sono arrivate segnalazioni – spiega – di decine di multe alle auto parcheggiate sulle strisce blu all’esterno dell’ospedale San Paolo, nonostante alcune di queste avessero i pass di identificazione propri degli operatori sanitari. Stesso discorso alla Clinica Sant’Ambrogio in via Faravelli, dove il personale ospedaliero praticamente ogni giorno si becca multe da 31 euro nonostante esponga sul cruscotto i certificati che attestano che è in servizio. Questo è il ringraziamento della giunta Sala a chi sta lavorando giorno e notte per sconfiggere il coronavirus e curare i milanesi?”. “Non voglio pensar male – continua la Leghista – ma una sfilza di multe date proprio in questo periodo, dove si fatica di più a trovare parcheggi liberi, suona come una beffa e come una grande ingiustizia. Mi auguro che la sinistra prenda atto di questa situazione, rifletta e la smetta di fare cassa sulla pelle di medici e infermieri: dovrebbe solo ringraziarli, non multarli. Fino a quando l’emergenza non sarà finita – conclude – Palazzo Marino dovrebbe sospendere le strisce blu”.  

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Troppe denunce senza fondamento contro i medici milanesi

E’ quanto sostenuto in un convegno al Palazzo di Giustizia di Milano dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del pool milanese “ambiente, salute e lavoro”, che ha riferito: “Noi abbiamo avuto fra lesioni e omicidi colposi da colpa medica 300 fascicoli iscritti in un anno nel 2017, in pratica ogni giorno viene intentata una causa penale a carico di un medico“.  Definendo i numeri relativi alle denunce contro i medici milanesi “patologici“, sia per il fatto che ci sia “una denuncia al giorno” a carico dei medici, sia perché “molte di queste denunce finiscono poi in archiviazione“. Siciliano, che “da circa 30 anni” si occupa di colpe mediche e che ha seguito l’inchiesta sulla clinica Santa Rita di Milano, ha spiegato “noi ci rendiamo conto che alcune di queste cause sono solo strumentali, per accorciare i tempi dei risarcimenti civili e perché il penale muove le coscienze“. un fenomeno che rallenta l’attività della procura perché “noi non ci possiamo permettere questo carico insensato di fascicoli” attribuendo infine parte della responsabilità agli avvocati avvocati “anche la classe forense una piccola responsabilità ce l’ha“.

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