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L’inesorabile crescita delle strisce blu

L’inesorabile crescita delle strisce blu. E’ il fenomeno silenzioso che accompagna l’allungamento delle metropolitane e nel contempo crea quasi più disagi dell’aumento del biglietto a due euro. In migliaia hanno provato a opporsi al cambiamento cromatico della segnaletica orizzontale, ma non ci sono mezzi reali per opporvisi: la normativa infatti è molto chiara e stabilisce che l’avvicinarsi di infrastrutture importanti rende una certa zona di alto interesse urbanistico, vale a dire una zona in cui non valgono le stesse regole che in quelle “normali”. Una delle regole che non vale è proprio il necessario equilibrio tra strisce bianche e strisce colorate. Possono diventare tranquillamente solo gialle e blu, colori che per i residenti si equivalgono. Tutto questo rende i cittadini molto incazzati, ma molto inermi: sembra proprio di tornare a fine Ottocento quando frotte di contadini tentavano di opporsi alle ferrovie che attraversavano i continenti. Una sfida persa fin dal principio per i contadini ovviamente. Oggi il problema però si ripropone in via Piranesi e dintorni e in via Bezzi e dintorni, proprio quelle vicine alla nuova Metropolitana 4. I cittadini sono allarmati soprattutto per il rischio di chi è partito tranquillo lasciando la sua auto sulle strisce bianche: il cambiamento infatti potrebbe rappresentare per lui o lei una raffica di multe al ritorno dalle vacanze, se non addirittura la rimozione della macchina. Un bello scherzo per chi torna rilassato dalle ferie estive: guarda e l’auto non è più dove l’ha lasciata. Il primo pensiero sarebbe un furto e se davvero il responsabile fosse invece il carro attrezzi non sarebbe poi così lontano dalla verità. Il Comune infatti come un mariuolo avrebbe aspettato che l’incauto milanese si spostasse sulla spiaggia per poi prendergli la macchina e restituirgliela solo dietro compenso. A Palazzo Marino è meglio che ci pensino, magari con una direttiva ad hoc per la polizia locale: già sarebbe imbarazzante spiegare certe verniciate alle auto viste negli anni scorsi, figuriamoci una montagna di multe e rimozioni rifilate alla chetichella. In fondo lo scopo dovrebbe essere migliorare la viabilità e la vivibilità, non taglieggiare vacanzieri.

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Danneggiamenti nella metropolitana, denunciati tre autonomi

La Digos di Milano ha eseguito perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di tre giovani, gravitanti nell’area anarco-autonoma, che si ritiene abbiano preso parte, lo scorso 21 maggio, al danneggiamento di alcune stazioni della metropolitana di Milano. La manomissione a tornelli e distributori di biglietti, anche con schiuma poliuretanica, causò danni quantificati dall’Atm di oltre 70 mila euro. L’azione, condotta tra l’altro da autonomi appartenenti al movimento “ATM: Autoriduciamo i trasporti metropolitani“, fu una risposta all’aumento a 2 euro del biglietto per il trasporto pubblico. Le indagini consentirono di individuare ed indagare, pochi giorni dopo, otto persone per danneggiamento aggravato in concorso. Ora è stata la volta dei tre giovani ritenuti materialmente responsabili dei danneggiamenti. I tre sono due maggiorenni, entrambi occupanti abusivi di un appartamento in zona Ticinese, ed un minorenne residente in zona San Siro con i genitori. ANSA  

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In agosto la linea M2 sarà sospesa da Loreto a Udine

Alcune fermate della linea M2 della metropolitana milanese resteranno chiuse per lavori programmati di ammodernamento e potenziamento dal 1° al 31 agosto. Da inizio a fine servizio, la circolazione sarà sospesa tra le fermate di Udine e Loreto. La circolazione sul resto della linea verde, che quest’anno compie 50 anni e che si snoda per 40,2 km, si svolgerà regolarmente, con i treni che faranno servizio da Gessate e Cologno Nord fino a Udine e da Assago e Abbiategrasso fino a Loreto. Lo comunica Atm, la società che gestisce il trasporto pubblico locale del capoluogo lombardo, ricordando che l’intervento riguarderà in particolare l’impermeabilizzazione delle gallerie. Non sarà quindi possibile scendere o salire alle fermate di Lambrate e Piola e, per questo, Atm ha organizzato due servizi di bus sostitutivi: uno sulla tratta interessata Loreto-Piola-Lambrate-Udine e l’altro senza fermate intermedie da Cascina Gobba a Loreto. Nelle ore di punta della mattina e della sera, infatti, treni in arrivo da Cologno Nord termineranno la propria corsa a Cascina Gobba. Lo stesso vale per chi arriva da sud, con alcuni treni da Abbiategrasso o da Assago che termineranno a Centrale. I bus sostitutivi, informa Atm, sono stati studiati in modo che siano il più possibile in coincidenza con i treni, con frequenze che andranno da 1 a 5 minuti nelle ore di punte. A bordo delle navette sostitutive tra Loreto e Udine saranno accettati tutti i biglietti validi al momento del viaggio. Alternative in superficie sono le linee 39, 53, 55, 56, 75, 81 e 90/91. Per i passeggeri con difficoltà motorie, Atm ricorda che le stazioni Centrale e Loreto hanno ascensori, quelle di Udine, Cimiano, Crescenzago e Cascina Gobba hanno montascale, mentre la stazione di Caiazzo non è accessibile.  

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Brusca frenata della Metro, diversi contusi un codice rosso

Alcune persone contuse, di cui una in modo serio e soccorsa in codice rosso a Niguarda, stamani sulla linea verde per una brusca frenata della metropolitana tra Caiazzo e Cimiano, spiega Atm. E’ accaduto intorno alle 7.45 in direzione Abbiategrasso. A quanto si apprende dal 118, intervenuto per soccorrere i feriti a Loreto, due persone sono state trasportate in codice verde a Città Studi e Gaetano Pini. Due persone hanno rifiutato il trasporto. Sul posto 4 ambulanze e un’automedica, Polizia locale e Carabinieri. La circolazione è stata sospesa, ha poi ripreso gradualmente.

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Sassi contro la Metropolitana, sono stati due tredicenni

Due ragazzini tredicenni sono stati identificati dopo che, nei giorni scorsi, hanno danneggiato 5 treni in corsa tra le stazioni della metro di Crescenzago e Cimiano lanciando piccole pietre. Alcuni testimoni hanno descritto agli agenti della Polmetro i due ragazzini e, anche grazie alle immagini delle telecamere, si è riusciti a risalire all’identità di uno dei due. Ascoltato dagli agenti, il 13enne ha poi confessato e rivelato il nome del suo amico, un compagno di scuola. I due provengono da famiglie normalissime che erano all’oscuro di tutto. Ora, i due dovranno risarcire l’Atm per i danni.

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